marine le pen

DACCI OGGI IL NOSTRO LE PEN QUOTIDIANO: “L’USCITA DALL’EURO NON AVRA’ CONSEGUENZE PER LA FRANCIA. RIOTTENERE UNA MONETA NAZIONALE ADATTATA CREERÀ MILIONI DI POSTI DI LAVORO E CI RESTITUIRÀ LA LIBERTÀ. L’ABBIAMO VISTO CON LA BREXIT: LE PREVISIONI APOCALITTICHE PER SPAVENTARE GLI ELETTORI SONO STATE SMENTITE DAI FATTI”

Anne Rovan, Fabrice Nodé-Langlois, Marc De Boni, Cécile Crouzel, Emmanuel Galiero per “Le Figaro/Lena” pubblicato da La Repubblica

 

MARINE LE PEN RIFIUTA DI INDOSSARE IL VELO IN LIBANO MARINE LE PEN RIFIUTA DI INDOSSARE IL VELO IN LIBANO

Marine Le Pen, lei propone di uscire dall' euro. La maggioranza dei francesi si oppone, specialmente i pensionati che vorrebbero votare Fn ma temono di veder scomparire i loro risparmi. Che cosa ha da dirgli?

«Tanto per cominciare, che sarò l'unica a chiedere il loro parere sull' Unione europea, attraverso un referendum. Una volta eletta, avvierò immediatamente le trattative e chiederò una riunione dei capi di Stato, senza le istanze comunitarie. Molti Paesi europei, al sud e all'est, aspettano che la grande e potente Francia prenda la leadership per costringere l'Ue a sedersi al tavolo delle trattative.

MARINE LE PEN DURANTE LA VISITA IN LIBANOMARINE LE PEN DURANTE LA VISITA IN LIBANO

 

Dico anche ai francesi che l'uscita dall' euro non avrà nessuna conseguenza sui loro risparmi. Anzi, il grosso pericolo per loro è la situazione attuale, con l' unione bancaria legata all' euro che, in caso di crisi finanziaria, impone di attingere ai risparmi delle famiglie. La grande maggioranza dei francesi sono convinti che l' euro sia una palla al piede. Riottenere una moneta nazionale adattata creerà milioni di posti di lavoro e ci restituirà la libertà».

 

Se lei verrà eletta, dall' 8 maggio i tassi d'interesse schizzeranno alle stelle

MARINE LE PENMARINE LE PEN

«No! Non ci sarà nessun movimento di panico. Quello che si osserva attualmente sui tassi è un movimento minimo e per di più è organizzato ad arte, proprio per influire sulle elezioni».

 

Però i mercati potrebbero temere che il rischio sulla Francia sia più alto

«Si possono sempre fare mille ipotesi, ma la maggior parte risulteranno false. Lo abbiamo visto con la Brexit: le previsioni apocalittiche tese a spaventare gli elettori sono state smentite dai fatti».

 

I francesi non saranno tentati, come nel 1981, di mettere i loro soldi all' estero?

«Non credo affatto. I francesi sanno che chiederò il loro parere. E investire in Francia sarà più redditizio di oggi».

 

Se al referendum sarà sconfitta si ritirerà?

«Non considero la politica come un rodeo dove bisogna restare in sella al proprio cavallo a qualsiasi costo».

MARINE LE PEN 3MARINE LE PEN 3

 

Lei propone la pensione a 60 anni con 40 di contributi. Si tratta di una manovra molto costosa e in contraddizione con l'evoluzione demografica.

«Non sopporto che in ogni circostanza si chiedano sacrifici ai francesi senza prima aver ridimensionato le spese nocive dello Stato: il denaro versato in pura perdita all' Unione europea, l'evasione fiscale, i deliri del decentramento, i costi dell'immigrazione legale e clandestina. Il mio programma creerà nel giro di tre anni 1,7 milioni di posti di lavoro che genereranno 25 miliardi di euro di introiti supplementari per la previdenza sociale. E la pensione a 60 anni ha un costo di 17 miliardi di euro».

 

Su sicurezza e immigrazione François Fillon ha un programma molto chiaro. Quali sono le differenze con il suo?

MARINE LE PENMARINE LE PEN

«Tutto. Io Fillon l' ho visto al potere. Non lo giudico dalle promesse, che peraltro aveva già fatto dieci anni fa, bensì da quello che ha fatto: 54000 militari e 12500 poliziotti in meno, disorganizzazione dei servizi di intelligence, rifiuto di ripristinare le frontiere nazionali, inaugurazione della più grande moschea d' EuropaIl fondamentalismo islamico si è introdotto dappertutto nella nostra società con la complicità e il tradimento dei poteri politici nazionali e locali».

 

Come si può combattere il fondamentalismo?

«Ci sono misure da mettere immediatamente in opera: l'espulsione degli stranieri schedati, abrogazione della circolare di Valls sulla regolarizzazione dei migranti, moratoria sul rilascio di certi documenti, congelamento dei crediti per chi chiede asilo e aiuto medico allo Stato».

 

marine e jean marie le penmarine e jean marie le pen

Non teme di suscitare l' ostilità dei musulmani di Francia?

«Niente affatto. I francesi musulmani non vedono l' ora di essere liberati dalla pressione quotidiana che i fondamentalisti islamici fanno pesare su di loro».

 

Certi elementi del suo programma sono molto di sinistra, altri molto di destra.

Come "stabilizzare" questa maggioranza?

«Non credo alla divisione tra destra e sinistra. È una divergenza artificiale mantenuta da quelli che vogliono restare al potere. La vera differenza è tra patrioti e globalisti. Sulla mia sponda, che è quella della Nazione francese, ci sono dei politici che mi auguro di tutto cuore che ci raggiungano prima delle votazioni, tra un turno e l' altro o a elezioni concluse. Tendo la mano a tutti coloro che hanno a cuore la sovranità e l' identità della nostra Nazione. Dico loro: venite a partecipare, venite a costituire questa maggioranza presidenziale! La Nazione è un vincolo sentimentale, insieme ricostituiremo una popolazione che si ama».

 

MARINE LE PEN MARINE LE PEN

Quale candidato vorrebbe affrontare al secondo turno?

«Macron è un globalista senza complessi mentre Fillon è un globalista pudibondo. Preferisco sempre trovarmi di fronte un globalista senza complessi. Almeno le cose sono chiare. Nei sondaggi, noto che che contro Macron me la cavo meglio di Fillon, perciò votare a mio favore è più utile che votare Fillon».

Ultimi Dagoreport

matteo renzi sergio mattarella elly schlein maurizio landini

DAGOREPORT – IL REFERENDUM ANTI JOBS-ACT PROMOSSO DALLA CGIL DI LANDINI, OLTRE A NON ENTUSIASMARE MATTARELLA, STA SPACCANDO IL PD DI ELLY SCHLEIN - NEL CASO CHE UNA DECINA DI MILIONI DI ITALIANI SI ESPRIMESSERO A FAVORE DELL’ABOLIZIONE DEL JOBS-ACT, PUR NON RIUSCENDO A RAGGIUNGERE IL QUORUM, LANDINI ASSUMEREBBE INEVITABILMENTE UN'INVESTITURA POLITICA DA LEADER DELL'OPPOSIZIONE ANTI-MELONI, EMARGINANDO SIA SCHLEIN CHE CONTE - E COME POTRANNO I RIFORMISTI DEM, I RENZIANI E AZIONE DI CALENDA VALUTARE ANCORA UN PATTO ELETTORALE CON UN PD "LANDINIZZATO", ALLEATO DEL POPULISMO 5STELLE DI CONTE E DE SINISTRISMO AVS DI BONELLI E FRATOIANNI? - A MILANO LA SCISSIONE DEL PD È GIÀ REALTÀ: I RIFORMISTI DEM HANNO APERTO UN CIRCOLO IN CITTÀ INSIEME A ITALIA VIVA E AZIONE. MA BONACCINI DIFENDE ELLY SCHLEIN

sergio mattarella giorgia meloni

DAGOREPORT - L'ARDUO COMPITO DI MATTARELLA: FARE DA ARBITRO ALLA POLITICA ITALIANA IN ASSENZA DI UN’OPPOSIZIONE - IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NON VUOLE SOSTITUIRSI A QUEGLI SCAPPATI DI CASA DI SCHLEIN E CONTE, NÉ INTENDE SCONTRARSI CON GIORGIA MELONI. ANZI, IL SUO OBIETTIVO È TENERE IL GOVERNO ITALIANO DALLA PARTE GIUSTA DELLA STORIA: SALDO IN EUROPA E CONTRO LE AUTOCRAZIE – IL PIANO DI SERGIONE PER SPINGERE LA PREMIER VERSO UNA DESTRA POPOLARE E LIBERALE, AGGANCIATA UN'EUROPA GUIDATA DA FRANCIA, GERMANIA E POLONIA E LONTANA DAL TRUMPISMO - LE APERTURE DI ''IO SONO GIORGIA" SUL 25 APRILE E AFD. MA IL SUO PERCORSO VERSO IL CENTRO E' TURBATO DALLL'ESTREMISMO DI SALVINI E DALLO ZOCCOLO DURO DI FDI GUIDATO DA FAZZOLARI...

francesco micheli

DAGOREPORT - IN UNA MILANO ASSEDIATA DAI BARBARI DI ROMA, SI CELEBRA LA FAVOLOSA CAPITALE DEGLI AFFARI CHE FU: IL CAPITALISMO CON IL CUORE A SINISTRA E IL PORTAFOGLIO GONFIO A DESTRA - A 87 ANNI, FRANCESCO MICHELI APRE, SIA PURE CON MANO VELLUTATA E SENZA LASCIARE IMPRONTE VISTOSE, IL CASSETTO DEI RICORDI: “IL CAPITALISTA RILUTTANTE” È IL DIARIO DI BORDO DELL’EX BUCANIERE DELLA FINANZA CHE, SALITO SULL’ALBERO PIÙ ALTO DEL VASCELLO, HA OSSERVATO I FONDALI OSCURI INCONTRATI NEL MARE MAGNUM INSIDIOSO DELL’ECONOMIA, SOMMERSA E SPESSO AFFONDATA - “IO E LEI APPARTENIAMO A ZOO DIVERSI”, FU IL VATICINIO DI CUCCIA – LUI, UNICO TESTIMOME A RACCOGLIERE LO SFOGO DI EUGENIO CEFIS SU QUEL “MATTO” DI CUCCIA CHE NEL GIORNO DELLE SUE CLAMOROSE DIMISSIONI DA MONTEDISON L’AVEVA ACCOLTO CON UN BEFFARDO: “DOTTORE, PENSAVO VOLESSE FARE UN COLPO DI STATO…”

romana liuzzo

DAGOREPORT! UN MOTO DI COMPRENSIONE PER I TELESPETTATORI DI CANALE5 CHE HANNO AVUTO LA SFORTUNA DI INTERCETTARE LA MESSA IN ONDA DELLO SPOT AUTO-CELEBRATIVO (EUFEMISMO) DEL PREMIO “GUIDO CARLI” - CONFUSI, SPIAZZATI, INCREDULI SI SARANNO CHIESTI: MA CHE CAZZO È ‘STA ROBA? - AGGHINDATA CON UN PEPLO IN STILE “VESTALE, OGNI SCHERZO VALE”, PIAZZATA IN UN REGNO BOTANICO DI CARTONE PRESSATO, IL “COMMENDATORE”  ROMANA LIUZZO REGALA 20 SECONDI DI SURREAL-KITSCH MAI VISTO DALL'OCCHIO UMANO: “LA FONDAZIONE GUIDO CARLI VI SARÀ SEMPRE ACCANTO PER COSTRUIRE INSIEME UN MONDO MIGLIORE”. MA CHI È, LA CARITAS? EMERGENCY? L'ESERCITO DELLA SALVEZZA? - VIDEO!

friedrich merz - elezioni in germania- foto lapresse -

DAGOREPORT – LA BOCCIATURA AL PRIMO VOTO DI FIDUCIA PER FRIEDRICH MERZ È UN SEGNALE CHE ARRIVA DAI SUOI "COLLEGHI" DI PARTITO: I 18 VOTI CHE SONO MANCATI ERANO DI UN GRUPPETTO DI PARLAMENTARI DELLA CDU. HANNO VOLUTO MANDARE UN “MESSAGGIO” AL CANCELLIERE DECISIONISTA, CHE HA STILATO UNA LISTA DI MINISTRI SENZA CONCORDARLA CON NESSUNO. ERA UN MODO PER RIDIMENSIONARE L’AMBIZIOSO LEADER. COME A DIRE: SENZA DI NOI NON VAI DA NESSUNA PARTE – DOMANI MERZ VOLA A PARIGI PER RIDARE SLANCIO ALL’ALLEANZA CON MACRON – IL POSSIBILE ANNUNCIO DI TRUMP SULLA CRISI RUSSO-UCRAINA