1. NON HANNO SIGLATO LA PACE SOLO PERCHÉ' L'AVEVANO GIÀ' FATTO IN PRIVATO, DUE GIORNI DOPO LE PRIMARIE, GRAZIE A UNA LETTERA PERSONALE MANDATA DAL PIÙ' ANZIANO AL PIÙ' GIOVANE. OGGI MASSIMO D'ALEMA E MATTEO RENZI SONO ANDATI OLTRE. HANNO ARCHIVIATO TRE ANNI DI ATTACCHI RECIPROCI A MEZZO STAMPA CON LA PROMESSA DEL PREMIER ROTTAM’ATTORE DI IMPEGNARSI A FONDO PERCHÉ' L'ITALIA SIA RAPPRESENTATA "DA PERSONE DEL MASSIMO LIVELLO" NELLE ISTITUZIONI EUROPEE (MARIANNA MADIA?) 2. TRADOTTO DALLA SCARAMANZIA E DALLA PRUDENZA RENZIANA: IL GOVERNO TENTERÀ' DI PIAZZARE IL MAGO DALEMIX IN UNA POLTRONA DEL CONSIGLIO O DELLA COMMISSIONE DI BRUXELLES. MA NON LO CANDIDERÀ' ALLE ELEZIONI, PER DARE SPAZIO "A LEADER E AMMINISTRATORI RAPPRESENTATIVI". PER RESTARE ALLA PUGLIA EX DALEMIANA, LARGO A GENTE COME MICHELE EMILIANO, SINDACO DI BARI CHE E' ANCORA UNA MACCHINA DA VOTI

Francesco Bonazzi per Dagospia

Non hanno siglato la pace solo perché' l'avevano già' fatto in privato, due giorni dopo le primarie, grazie a una lettera personale mandata dal più' anziano al più' giovane. Oggi Massimo D'Alema e Matteo Renzi sono andati oltre. Hanno archiviato tre anni di attacchi reciproci a mezzo stampa con la promessa del premier di impegnarsi a fondo perché' l'Italia sia rappresentata "da persone del massimo livello" nelle istituzioni europee.

Tradotto dalla scaramanzia e dalla prudenza renziana: il governo tenterà' di piazzare il mago Dalemix in una poltrona del Consiglio o della Commissione di Bruxelles. Ma non lo candiderà' alle elezioni, per dare spazio "a leader e amministratori rappresentativi". Per restare alla Puglia ex dalemiana, largo a gente come Michele Emiliano, sindaco di Bari che e' ancora una macchina da voti.

L'occasione della pace pubblica tra il Rottamatore e uno dei rottamati eccellenti e' la presentazione del libro di Baffino sull'Europa (Rubbettino Editore) nella vecchia borsa romana di piazza di Pietra. Il premier e il leader Massimo arrivano insieme, posano sorridenti per i fotografi. In prima fila ci sono le teste candide di Franco Marini, Gaetano Gifuni e perfino Uolter Veltroni. Non mancano boiardi con poltrona in scadenza come Vito Riggio (Enav) e Paolo Andrea Colombo, presidente Enel.

Si parla di Europa della moneta, di Europa dei popoli e di Europa dei troppi vincoli finanziari. Si vola alto. Inizia il presidente del Consiglio e Dalemix si gira per studiarlo meglio, con l'attenzione di un entomologo. Pittibimbo ha dimenticato la cravatta a casa, ma lui lo perdona e lo ringrazia per l'onore della sua presenza. E non si accorge che il giovane segretario del partito ogni tanto giocherella con il telefonino.

Il primo sussulto arriva dopo mezz'ora, quando l'ex Migliore di Gallipoli accenna soddisfatto, ma con grande pudore, che in passato "c'e' stata qualche incomprensione", ma adesso sono qui insieme a progettare il futuro del Continente. Renzie lo interrompe e svela la storia della lettera di chiarimenti che ha ricevuto dopo le ultime primarie vinte.

Il siparietto non e' preparato e a D'Alema viene un mezzo colpo. Non sia mai che Matteuccio adesso la tira fuori. C'e' pure Veltroni, li' in prima fila, con gli occhialoni da regista della Derniere Vague che già' luccicano speranzosi.

Il direttore del Tg1, Mario Orfeo, chiamato a moderare la pax renziana, si immola, arraffa il microfono e ammonisce con garbo: "No, sms e lettere personali sono private...". Renzi si gode la scena e poi rincula con eleganza: la sostanza e' che si sono gia' chiariti e "ci siamo sempre parlati tra noi, anche quando i dalemiani e i dalemini non mi parlavano perché' attaccavo D'Alema".

Si va avanti ancora un'ora dibattendo sugli ultimi vent'anni, con Dalemix costretto a vantare i successi di Romano Prodi e Carlo Azeglio Ciampi in Europa. E Renzie, generoso, a ricordare che i governi di centrosinistra si fecero onore anche nei Balcani. Un modo elegante per ricordare anche la presidenza D'Alema. Insomma, adesso che ha rottamato tutti, e' perfino il momento di qualche ringraziamento.

Ma sono i titoli di coda. Il segno della resa, se vogliamo della pantofola baciata, e' una piccola concessione linguistica. Quella di Dalemix che definisce l'idea grillina di un referendum sull'euro "una bischerata". Per la prima volta, il sindaco di Firenze lo guarda con sincero stupore.

Poi, proprio alla fine, la domanda concordata di Orfeo al premier in pieno stile Bruno Vespa. "Alle europee candidate D'Alema, che ha scritto un libro che le e' piaciuto così' tanto?" Renzie dice che no, verranno candidate "le figure più' forti che abbiamo, specialmente sul territorio, perché' se il Pd diventerà' il secondo partito nel Pse conteremo di piu', mentre come governo faremo del nostro meglio per sostenere candidature forti e autorevoli nelle istituzioni europee". D'Alema, con gli occhi fissi sul tavolo, incassa l'endorsement pubblico, indiretto ma inequivocabile.

Mesi fa, quando ancora se le davano di santa ragione, Renzie una volta disse che "la grande intelligenza non ha evitato a D'Alema grandi errori". Ma quella letterina segreta e' stato un bel colpo e oggi se ne sono visti i primi frutti.

 

 

RENZI-DALEMARENZI-DALEMARENZI-DALEMAIL CAMPER DI RENZI INVESTE UN PUPAZZO CON LA MASCHERA DI MASSIMO DALEMA jpegDALEMA E RENZI VIGNETTA BENNT DA LIBERO DALEMA CONTRO RENZI RENZI-DALEMArenzii dalema k ROTTAMA STO CAZZO I DALEMIANI CONTRO RENZI

Ultimi Dagoreport

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...

giorgia meloni matteo salvini adolfo urso abodi giorgetti tajani giorgio armani

UN PO’ PIU’ DI RISPETTO SE LO MERITAVA GIORGIO ARMANI DA PARTE DEL GOVERNO – SOLO IL MINISTRO DELL’UNIVERSITA’, ANNA MARIA BERNINI, HA RESO OMAGGIO ALL’ITALIANO PIU’ CONOSCIUTO AL MONDO RECANDOSI ALLA CAMERA ARDENTE DOVE, TRA SABATO E DOMENICA, SONO SFILATE BEN 16 MILA PERSONE - EPPURE MILANO E’ A DUE PASSI DA MONZA, DOVE IERI ERA PRESENTE AL GP, OLTRE AL VICEPREMIER MATTEO SALVINI, IL MINISTRO DELLO SPORT ANDREA ABODI, SMEMORATO DEL PROFONDO LEGAME DELLO STILISTA CON BASKET, CALCIO, TENNIS E SCI - A 54 KM DA MILANO, CERNOBBIO HA OSPITATO NEL WEEKEND TAJANI, PICHETTO FRATIN, PIANTEDOSI, CALDERONE E SOPRATTUTTO ADOLFO URSO, MINISTRO DEL MADE IN ITALY, DI CUI ARMANI E’ L’ICONA PIU’ SPLENDENTE – E IGNAZIO LA RUSSA, SECONDA CARICA DELLO STATO, DOMENICA ERA A LA SPEZIA A PARLARE DI ''PATRIOTI'' AL DI LA’ DI RITUALI POST E DI ARTICOLETTI (MELONI SUL “CORRIERE”), UN OMAGGIO DI PERSONA LO MERITAVA TUTTO DAL GOVERNO DI CENTRODESTRA PERCHE’ ARMANI E’ STATO UN VERO “PATRIOTA”, AVENDO SEMPRE PRESERVATO L’ITALIANITA’ DEL SUO IMPERO RIFIUTANDO LE AVANCES DI CAPITALI STRANIERI…