
“PRIMA O POI MI AUGURO CHE VENGANO ORGANIZZATI ANCHE SCIOPERI SU STIPENDI E PENSIONI” – MATTEO RENZI INFILA IL DITO NELLA PIAGA DEL PD LANDINIZZATO: “NON COGLIERE L’OCCASIONE DEL PIANO BLAIR-TRUMP NON FA MALE AL CAMPO LARGO, FA MALE SOPRATTUTTO AI BAMBINI DI GAZA” – “ELLY HA MOLTO SPOSTATO A SINISTRA IL POSIZIONAMENTO DEL NAZARENO: LO RISPETTO, MA NON LO CONDIVIDO. SENZA UN’AREA RIFORMISTA FORTE, IL CENTROSINISTRA NON RIVINCERÀ MAI. ANCHE LE MARCHE DIMOSTRANO CHE CON LA PALESTINA NON SI VINCE”
Estratto dell’articolo di Claudio Bozza per il “Corriere della Sera”
MATTEO RENZI A TAGADA - FOTO LAPRESSE
Senatore Matteo Renzi […]. Lei ha definito la Flotilla «una regata». Dal M5S e dal Pd l’hanno attaccata. Il campo largo come può aspirare a battere Giorgia Meloni con differenze così profonde?
«La politica estera divide. Tajani non è Vannacci e noi non siamo i Cinque Stelle. Io ho votato a favore di tutte le mozioni, ieri, perché pensavo si dovesse dare un segnale unitario.
Non cogliere l’occasione del piano Blair-Trump per tentare di fare una pace storica non fa male al campo largo, ma soprattutto ai bambini di Gaza, che sono il mio unico interesse al di là di ogni disputa politica nostrana».
ELLY SCHLEIN ALLA CAMERA DIFENDE LA FLOTILLA
La premier dice che «rivoluzione e weekend lungo non stanno insieme». Cosa pensa di questo sciopero generale?
«Gli scioperi non si commentano. I lavoratori che decidono di rinunciare allo stipendio meritano rispetto.
Chi non lo merita sono quelli che scatenano violenza. Non sono lavoratori da comprendere, ma criminali da punire.
Mi colpisce che in dieci giorni ci siano stati due scioperi sulla Flotilla. Prima o poi mi auguro che vengano organizzati anche su stipendi, pensioni, bollette e liste d’attesa nella sanità».
[…] Piantedosi si confronterà con i ragazzi sul tema delle «città sicure» nel giorno dello sciopero generale, con l’allerta ai massimi livelli. Stima il ministro dell’Interno?
«Lo ritengo uno dei migliori di questo governo. Perché è un servitore dello Stato. Lo ricordo quando collaboravamo ai tempi del mio governo.
Anche quando non ho condiviso le sue scelte, come su Almasri o sui centri migranti in Albania, gli ho sempre riconosciuto correttezza istituzionale. Peccato non poter dire lo stesso di altri ministri».
MATTEO RENZI E STEFANO BONACCINI
E poi c’è Crosetto, con il quale su Ucraina e Gaza è praticamente d’accordo su tutto o quasi...
«La postura istituzionale di Crosetto è stata impeccabile, anche sulla questione Flotilla, diversa dalle frasi roboanti e provocatorie della stessa premier e di altri ministri. Dobbiamo riabituarci alla civiltà del confronto».
Sul palco ci sarà anche la reunion con il suo vecchio amico Bonaccini. Nel Pd c’è ancora il riformismo?
«Sì. Però non è un mio problema. Sono uscito dal Pd. Il Pd di Schlein non è il mio Pd e non è il mio partito. Elly ha molto spostato a sinistra il posizionamento del Nazareno: lo rispetto, ma non lo condivido.
So che senza un’area riformista forte, il centrosinistra non rivincerà mai. Anche le Marche dimostrano che con la Palestina non si vince».
Alla Leopolda ci sarà anche Silvia Salis, di cui si parla apertamente come antagonista di Meloni alle Politiche. La sindaca di Genova ha le carte per seguire la sua stessa strada: dal Comune a Palazzo Chigi?
«Procederei con ordine. Quest’area centrista deve organizzarsi per bene. Ma per vincere, la Casa riformista deve andare oltre Italia viva. E in questo processo i sindaci saranno fondamentali.
Silvia Salis è brava, capace e ha passione. Oggi lasciamo che faccia bene la sindaca a Genova. Poi, se ci saranno delle primarie, ci misureremo ai gazebo.
Silvia alla Leopolda parlerà di futuro e intelligenza artificiale. È su questo che vogliamo competere con la Meloni: l’idea del domani».
NICOLA FRATOIANNI - ELLY SCHLEIN - ANGELO BONELLI - SCIOPERO PER LA PALESTINA - FOTO LAPRESSE
Con Giuseppe Conte ve ne siete dette di tutti i colori. Lei fu uno degli ideologi chiave del Conte II. Nei giorni scorsi vi siete stretti la mano. State riallacciando un rapporto?
«No. Siamo molto distanti dal punto di vista personale e su tante questioni anche su quello politico.
Dopodiché, se il centrosinistra si mette insieme vince. Pertanto, il mio sforzo oggi non è quello di costruire rapporti personali, ma proposte politiche».
MATTEO RENZI E GIUSEPPE CONTE - FOTO LAPRESSE
Tipo?
«Domenica presenteremo la “Startax”, una proposta per detassare gli stipendi degli under 40. La priorità di questo Paese è bloccare la fuga dei cervelli.
Solo lo scorso anno 191 mila persone hanno lasciato l’Italia, a fronte di 350 mila nuove nascite. È un esodo biblico. E va fermato».
MAURIZIO LANDINI E LO SCIOPERO GENERALE PER LA FLOTILLA - VIGNETTA BY GIANNELLI