hacker intercettazioni occhionero

MATTONATE DAI MASSONI - OCCHIONERO DIETRO LA LAVAGNA – PARLA IL CAPO DEL GRAN D’ORIENTE D’ITALIA, STEFANO BISI (ANCHE LUI SPIATO): “HO SOSPESO IL FRATELLO GIULIO” – CI SONO ANCHE ALTRI CONFRATELLI SPIATI DAGLI OCCHINERI BROS

 

Stefano Pitrelli per Huffingtonpost

 

stefano bisistefano bisi

“Ho immediatamente sospeso Giulio Occhionero”, annuncia al telefono all’HuffPost Stefano Bisi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, di cui lo stesso Occhionero fa parte in quanto membro della loggia romana “Paolo Ungari - Nicola Ricciotti Pensiero e Azione”. Alla gravità del capo d’accusa secondo la legge italiana si va dunque a sommare quella di un fratello che è andato ad ‘origliare’ alla porta del Gran Maestro.

 

L’iter giudiziario di un cittadino accusato di un simile reato è cosa nota. Ma a un fratello che cosa accade? E che rapporti potrà avere d’ora in avanti con la sua loggia?

Le sue azioni verranno valutate dal tribunale circoscrizionale, una sorta di collegio di probiviri. Lui appartiene alla Loggia della regione Lazio, quindi sarà questa a decidere il provvedimento, che potrà essere di censura semplice, censura solenne, o di espulsione. Intanto il Gran Maestro decide la sospensione. [Non ci saranno rapporti con la sua loggia nella misura in cui] è sospeso dalla frequentazione, non può partecipare ai nostri lavori rituali.

 

stefano bisi massoneriastefano bisi massoneria

Ci saranno ricadute sulla sua loggia d’appartenenza?

Non penso di disporre un’ispezione magistrale (i.e. un controllo interno che il Gran Maestro può disporre nei confronti di una loggia quando si pensa che non lavori ritualmente bene, o che non sia bene organizzata) perché si tratta del caso di un singolo. Poi gli organi della regione d’appartenenza del fratello valuteranno il da farsi.

 

I nomi “attenzionati” dai due fratelli arrestati per spionaggio informatico disegnano una rete di potere che va dal Matteo Renzi premier a Mario Draghi, presidente della BCE. Fra questi nomi compare anche il suo. Che effetto le ha fatto ritrovarsi iscritto in una simile ‘lista nera’?

stefano bisi massoneria 1stefano bisi massoneria 1

L’ho saputo stamani quando sono uscite le notizie. Mi stavo occupando di fare raccolta fondi per l’illuminazione di un campo sportivo a Norcia, e la ricostruzione di un liceo musicale a Camerino danneggiato dal terremoto. Non me ne sono accorto neanche in un primo momento perché ovviamente prima del mio nome c’erano personaggi di primo piano della politica, della finanza italiana e non solo. Io sono Gran Maestro, non un primo ministro o un governatore. E leggendo il mio nome son rimasto sbalordito.

 

MEL SEMBLER GIULIO OCCHIONERO  MEL SEMBLER GIULIO OCCHIONERO

Il movente per spiare il presidente del consiglio salta agli occhi: è un centro di potere. Ma quale utilità si può pensare di trovare nello spiare lei?

 

Non ne ho idea. Io credo coi miei pregi e difetti, cogli errori o le cose buone che faccio di essere una persona che lavora, che fino a pochi mesi fa è stata a capo di un giornale locale, e da due anni e mezzo o poco più è gran maestro. Conduco una vita normale. Ieri sera ero alla Loggia di Civitavecchia, domani sarò a quella di Bologna. Cerco d’impegnarmi per [la comunione tra fratelli]. Dopodiché partiamo da una presunzione d’innocenza, sta nella Costituzione, e dato che non l’abbiamo cambiata per ora c’è quella. Vediamo se spiava, come spiava. Non so nemmeno tecnicamente come si faccia perché non ho grandi abilità informatiche. Però alla domanda perché mi spiava dico: Boh?

 

È possibile che fosse convinto che in qualche modo il potere passi anche da lei?

francesca maria occhionerofrancesca maria occhionero

Devo dire che ho visto ora da un lancio d’agenzia dell’AGI che c’erano anche altri fratelli del GOI che sarebbero stati spiati. Altri erano fratelli con incarichi non di rilevanza altissima. Non sono membri della giunta, almeno i nomi che ho letto io. C’è un Gran Maestro onorario, fra l’altro morto da poco, che ha scritto decine di libri su massoneria, uno studioso.

 

Allora, per così dire, cui prodest? Se n’è fatto un’idea, l’ha conosciuto?

Quale sia il tornaconto? Bisognerebbe chiederlo a lui. Devo dire lui non mi ricordo d’averlo incontrato fisicamente. Può darsi di si, ma ne incontro tantissimi di fratelli, da che sono Gran Maestro. Ma io coi fratelli ho un rapporto molto diretto, parlo con tutti, rispondo a domande. Quindi se mi devi chiedere una cosa non c’è bisogno di spiarmi, gliela dico. Che ci siano persone che fanno questi movimenti è preoccupante, perché tutti i cittadini, aldilà dei ruoli che ricoprono, hanno diritto alla loro sfera di riservatezza. Sapere d’esser spiati non è giusto. Son proprio curioso di vedere come finirà tutta questa storia, perché alla fine c’è un intrigo che sembra un giallo.

stefano rodotastefano rodota

 

In Italia non è il primo caso analogo. Si sentirebbe di sposare una linea improntata al pugno duro sulla violazione della privacy?

Ritengo di sì, ogni persona ha diritto alla riservatezza. Non è vero che la chiedono solo i cosiddetti vip. Bisogna caderci, nei problemi della privacy, e poi ci si accorge di quanto è forte la violazione della propria intimità, son vere e proprie violenze quelle che uno subisce. Credo che il diritto a una sfera di riservatezza sia importante. Come dice Stefano Rodotà, la trasparenza assoluta è tipica dei regimi totalitari.

ALFREDO  DANESI GIULIO OCCHIONERO ALFREDO DANESI GIULIO OCCHIONERO

 

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - LA CAPITALE DEGLI AFFARI A MISURA DUOMO, A CUI IL GOVERNO MELONI HA LANCIATO L’ANATEMA “BASTA CON I BANCHIERI DEL PD”, È IN TREPIDA ATTESA DI COSA DELIBERERÀ UNICREDIT DOMENICA PROSSIMA, A MERCATI CHIUSI - SI RINCORRONO VOCI SULLA POSSIBILITÀ CHE ANDREA ORCEL ANNUNCI L’ADDIO NON SOLO ALL’OPS SU BPM MA ANCHE ALLA SCALATA DI COMMERZBANK, PER PUNTARE TUTTA LA POTENZA DI FUOCO DI UNICREDIT LANCIANDO UN’OPS SU GENERALI - DOPO LE GOLDEN MANGANELLATE PRESE SU BPM, ORCEL AVRÀ DI CERTO COMPRESO CHE SENZA IL SEMAFORO VERDE DI PALAZZO CHIGI UN’OPERAZIONE DI TALE PORTATA NON VA DA NESSUNA PARTE, E UN’ALLEANZA CON I FILO-GOVERNATIVI ALL’INTERNO DI GENERALI COME MILLERI (10%) E CALTAGIRONE (7%) È A DIR POCO FONDAMENTALE PER AVVOLGERLA DI “ITALIANITÀ” - CHISSÀ CHE COSA ARCHITETTERÀ IL CEO DI BANCA INTESA-SANPAOLO, CARLO MESSINA, QUANDO DOMENICA IL SUO COMPETITOR ORCEL ANNUNCERÀ IL SUO RISIKO DI RIVINCITA…

parolin prevost

PAROLIN È ENTRATO PAPA ED È USCITO CARDINALE - IN MOLTI SI SONO SBILANCIATI DANDO PER CERTO CHE IL SEGRETARIO DI STATO DI BERGOGLIO SAREBBE STATO ELETTO AL POSTO DI PAPA FRANCESCO – GLI “AUGURI DOPPI” DI GIOVANNI BATTISTA RE, IL TITOLO FLASH DEL “SOLE 24 ORE” (“PAROLIN IN ARRIVO”) E LE ANALISI PREDITTIVE DI ALCUNI SITI - PERCHÉ I CARDINALI HANNO IMPALLINATO PAROLIN? UN SUO EVENTUALE PAPATO NON SAREBBE STATO TROPPO IN CONTINUITÀ CON BERGOGLIO, VISTO IL PROFILO PIU' MODERATO - HA PESATO IL SUO “SBILANCIAMENTO” VERSO LA CINA? È STATO IL FAUTORE DELL’ACCORDO CON PECHINO SUI VESCOVI...

matteo renzi sergio mattarella elly schlein maurizio landini

DAGOREPORT – IL REFERENDUM ANTI JOBS-ACT PROMOSSO DALLA CGIL DI LANDINI, OLTRE A NON ENTUSIASMARE MATTARELLA, STA SPACCANDO IL PD DI ELLY SCHLEIN - NEL CASO CHE UNA DECINA DI MILIONI DI ITALIANI SI ESPRIMESSERO A FAVORE DELL’ABOLIZIONE DEL JOBS-ACT, PUR NON RIUSCENDO A RAGGIUNGERE IL QUORUM, LANDINI ASSUMEREBBE INEVITABILMENTE UN'INVESTITURA POLITICA DA LEADER DELL'OPPOSIZIONE ANTI-MELONI, EMARGINANDO SIA SCHLEIN CHE CONTE - E COME POTRANNO I RIFORMISTI DEM, I RENZIANI E AZIONE DI CALENDA VALUTARE ANCORA UN PATTO ELETTORALE CON UN PD "LANDINIZZATO", ALLEATO DEL POPULISMO 5STELLE DI CONTE E DE SINISTRISMO AVS DI BONELLI E FRATOIANNI? - A MILANO LA SCISSIONE DEL PD È GIÀ REALTÀ: I RIFORMISTI DEM HANNO APERTO UN CIRCOLO IN CITTÀ INSIEME A ITALIA VIVA E AZIONE. MA BONACCINI DIFENDE ELLY SCHLEIN

sergio mattarella giorgia meloni

DAGOREPORT - L'ARDUO COMPITO DI MATTARELLA: FARE DA ARBITRO ALLA POLITICA ITALIANA IN ASSENZA DI UN’OPPOSIZIONE - IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NON VUOLE SOSTITUIRSI A QUEGLI SCAPPATI DI CASA DI SCHLEIN E CONTE, NÉ INTENDE SCONTRARSI CON GIORGIA MELONI. ANZI, IL SUO OBIETTIVO È TENERE IL GOVERNO ITALIANO DALLA PARTE GIUSTA DELLA STORIA: SALDO IN EUROPA E CONTRO LE AUTOCRAZIE – IL PIANO DI SERGIONE PER SPINGERE LA PREMIER VERSO UNA DESTRA POPOLARE E LIBERALE, AGGANCIATA UN'EUROPA GUIDATA DA FRANCIA, GERMANIA E POLONIA E LONTANA DAL TRUMPISMO - LE APERTURE DI ''IO SONO GIORGIA" SUL 25 APRILE E AFD. MA IL SUO PERCORSO VERSO IL CENTRO E' TURBATO DALLL'ESTREMISMO DI SALVINI E DALLO ZOCCOLO DURO DI FDI GUIDATO DA FAZZOLARI...

francesco micheli

DAGOREPORT - IN UNA MILANO ASSEDIATA DAI BARBARI DI ROMA, SI CELEBRA LA FAVOLOSA CAPITALE DEGLI AFFARI CHE FU: IL CAPITALISMO CON IL CUORE A SINISTRA E IL PORTAFOGLIO GONFIO A DESTRA - A 87 ANNI, FRANCESCO MICHELI APRE, SIA PURE CON MANO VELLUTATA E SENZA LASCIARE IMPRONTE VISTOSE, IL CASSETTO DEI RICORDI: “IL CAPITALISTA RILUTTANTE” È IL DIARIO DI BORDO DELL’EX BUCANIERE DELLA FINANZA CHE, SALITO SULL’ALBERO PIÙ ALTO DEL VASCELLO, HA OSSERVATO I FONDALI OSCURI INCONTRATI NEL MARE MAGNUM INSIDIOSO DELL’ECONOMIA, SOMMERSA E SPESSO AFFONDATA - “IO E LEI APPARTENIAMO A ZOO DIVERSI”, FU IL VATICINIO DI CUCCIA – LUI, UNICO TESTIMOME A RACCOGLIERE LO SFOGO DI EUGENIO CEFIS SU QUEL “MATTO” DI CUCCIA CHE NEL GIORNO DELLE SUE CLAMOROSE DIMISSIONI DA MONTEDISON L’AVEVA ACCOLTO CON UN BEFFARDO: “DOTTORE, PENSAVO VOLESSE FARE UN COLPO DI STATO…”