giorgia meloni roberto vannacci matteo salvini antonio tajani

IL DILEMMA DELLA POVERA MELONI: RINCORRO TAJANI AL CENTRO O COMBATTO VANNACCI A DESTRA? – LA SVOLTA COMBATTIVA DEL MINISTRO DEGLI ESTERI (RIANIMATO DA MARINA E PIER SILVIO) METTE IN DIFFICOLTA L’UNDERDOG DELLA GARBATELLA: SE FRATELLI D’ITALIA SI SPOSTA AL CENTRO LASCIA SPAZIO AL GENERALE CON SALVINI A RUOTA. SE INSEGUE LE POSIZIONI DI VANNACCI, I BERLUSCONIANI SONO PRONTI A RIPRENDERSI I VOTI MODERATI FINITI A FDI – LE ANTENNE DEI MELONIANI SONO RITTE, SI SCRUTANO I SOMMOVIMENTI IN CORSO AD ARCORE…

Estratto dell’Stefano Iannaccone per “Domani”

 

antonio tajani e giorgia meloni al senato

La sindrome dell’accerchiamento è uno dei piatti forti nel menu di casa Meloni. Il complotto invisibile della magistratura contro Arianna Meloni, sorella della presidente del Consiglio, è solo l’ultimo dei casi in ordine cronologico. Eppure, c’è un assedio reale che sta prendendo forma intorno a palazzo Chigi. […]

 

Di mezzo c’è invece un accerchiamento tutto politico con due protagonisti in grande fermento: al centro Antonio Tajani che sta forgiando la sua Forza Italia con un profilo liberale e moderato che nemmeno ai tempi della leadership di Silvio Berlusconi si è davvero materializzata.

 

GIORGIA MELONI MATTEO SALVINI BY EDOARDO BARALDI

Sullo ius scholae è intenzionato ad andare avanti, non si tratta solo un “temporale agostano” come sperano Lega e Fratelli d’Italia. Il motivo? «Non perché sono un pericoloso lassista che vuole aprire le frontiere a cani e porci. Ma perché la realtà italiana è questa e dobbiamo pensare a quello che sono gli italiani oggi», ha detto il ministro degli Esteri […]

 

Il ragionamento si è spinto anche più in là, facendo crescere il nervosismo a via Bellerio e via della Scrofa, sedi di Lega e Fratelli d’Italia: «Preferisco uno che ha i genitori stranieri e canta l'inno di Mameli a uno che è italiano da sette generazioni e non canta l’inno. Chi è più patriota dei due?», ha sentenziato il ministro degli Esteri.

 

ROBERTO VANNACCI MATTEO SALVINI

Non è mancata la punzecchiatura agli alleati: «Se ne parlo qualcuno si arrabbia». E infatti la Lega ha colto lo spirito polemico e subito ha rilanciato su Instagram un video di Silvio Berlusconi, ospite da Fabio Fazio. «Lo Ius soli noi non lo vogliamo», dice nel filmato l’ex presidente del Consiglio, definito un «grande» nel post del partito di Matteo Salvini.

 

Del resto sul versante della destra radicale, c’è chi sostiene l’esatto contrario rispetto a Tajani. Su tutti spicca l’eurodeputato Roberto Vannacci. Ne sa qualcosa Paola Egonu, che secondo il generale non è italiana per «i tratti somatici». Intanto, l’eurodeputato eletto con la Lega sta addestrando la sua armata politica. Se sarà Brancaleone si vedrà. Intanto c’è un’associazione che si fa movimento. Poi, chissà, quando diventerà partito.

 

pier silvio marina berlusconi

Fatto sta che Giorgia Meloni si trova in una morsa inedita: in passato era abituata a duellare con Matteo Salvini, ma ha sempre saputo come contrastare le bizzarrie del leader della Lega.

 

La conseguenza? Se Fratelli d’Italia si sposta al centro lascia spazio a Vannacci con Salvini a ruota, se insegue le posizioni del generale ecco che i berlusconiani sono pronti a riprendersi i voti moderati finiti a FdI nelle ultime elezioni. Anche perché, come hanno spesso ragionato negli ambienti forzisti, «il successo di Meloni è basato sulla capacità di prendere i voti dei nostri elettori».

 

antonio tajani giorgia meloni matteo salvini

La svolta combattiva di Tajani genera quindi uno scenario inedito, sconosciuto a Giorgia Meloni, perché è accompagnato dal timore di una possibile «discesa in campo» di Pier Silvio Berlusconi, al netto delle continue smentite ufficiali che non rassicurano i vertici di Fratelli d’Italia.

 

Le antenne dei meloniani sono ritte, si scrutano i sommovimenti in corso ad Arcore. Di sicuro i fedelissimi della premier hanno preso nota: c’è stato un cambio di passo dei forzisti da quando Marina Berlusconi ha manifestato una «sintonia con la sinistra di buon senso» sui diritti civili.

 

antonio tajani e giorgia meloni al senato

Da alleato yes-man, Forza Italia si è trasformata in un controcanto quotidiano. E non di soli diritti si parla. Basti pensare alla questione dell’autonomia differenziata, prima votata in parlamento e poi quasi sconfessata.

 

Il presidente della regione Calabria e vicesegretario di Fi, Roberto Occhiuto, è apertamente ostile alla riforma. Tajani è più felpato ma non meno scettico. E resta aperto il fronte europeo, dove i berlusconiani sono orgogliosamente dalla parte del Ppe di Ursula von der Leyen, bocciata da Meloni al momento del voto.

 

antonio tajani matteo salvini giorgia meloni

Certo, l’antifona resta la solita: «Siamo leali al governo». Ma per ammissione del segretario di Forza Italia, l’obiettivo è «quello di prendere voti al centro», collocandosi tra il Pd e Fratelli d’Italia. Una strategia possibile, sicuramente. Ma al prezzo di rimarcare quotidianamente le distanze nei confronti della destra di Meloni e Salvini. Ad agosto è accaduto sui diritti, in autunno avverrà sulla manovra economica. […]

 

Insomma, gli azzurri stanno seguendo i consigli di Pier Silvio Berlusconi, d’intesa con la sorella Marina, su un partito che stia nella maggioranza. Ma con una maggiore autonomia. […]

silvio berlusconi con marina e pier silviomatteo salvini e roberto vannacci. presentazione del libro controvento LA DECIMA COSA BELLA - IL GIORNALONE - LA STAMPA

 

Ultimi Dagoreport

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin valery zaluzhny

DAGOREPORT - ZELENSKY, FINITO NELLA TENAGLIA PUTIN-TRUMP E SOSTENUTO SOLO PARZIALMENTE DA UNA UNIONE EUROPEA BALCANIZZATA, CERCA LA MOSSA DEL CAVALLO PER SPARIGLIARE LE CARTE E SALVARE IL SALVABILE: PORTARE L’UCRAINA A ELEZIONI NEL GIRO DI 2-3 MESI. SAREBBE UNA VITTORIA DI PUTIN, CHE HA SEMPRE CHIESTO DI RIMUOVERE IL PRESIDENTE (DEFINITO “DROGATO”, “TOSSICOMANE”, “MENDICANTE”). IN CAMBIO “MAD VLAD” DOVREBBE ACCONSENTIRE A UNA TREGUA PER PERMETTERE IL VOTO, SOTTO ATTENTO CONTROLLO DEGLI OSSERVATORI OCSE – IN POLE POSITION L’EX CAPO DI STATO MAGGIORE, VALERY ZALUZHNY. MA SIAMO SICURI CHE UN INTEGERRIMO GENERALE COME LUI SIA DISPOSTO A METTERE LA FACCIA SULLA RESA?

giorgia meloni volodymyr zelensky viktor orban vladimir putin antonio costa

DAGOREPORT – IL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO INIZIERÀ IL 18 DICEMBRE, MA NON SI SA QUANDO FINIRÀ, NÉ COME: IN BALLO C'E' IL FUTURO DELL'UNIONE - DA TRUMP ALL'UCRAINA, I 27 LEADER DOVRANNO PRENDERE DECISIONI CRUCIALI E NON PIU' PROCASTINABILI, PENA LA TOTALE IRRILEVANZA NELLA GEOGRAFIA MONDIALE - E QUI VIENE IL BELLO: CHI SI METTERA' DI TRAVERSO PONENDO IL DIRITTO DI VETO E MANDANDO ALL'ARIA TUTTO? ORBAN FARÀ IL SOLITO GUASTAFESTE FILO PUTIN? E GIORGIA MELONI, CHE HA FATTO ORMAI LA SUA DEFINITIVA SCELTA TRUMPIANA, PRESSATA DAL SUO VICE PREMIER SALVINI CHE HA GIÀ CONSEGNATO L'UCRAINA ALLA RUSSIA, RIUSCIRÀ A CONTINUARE A TENERE IL PIEDINO IN DUE STAFFE? AH, SAPERLO....

a lume di candela federica panicucci fabio rovazzi tommaso cerno pio e amedeo elonoire casalegno barbara d urso

DAGOREPORT BY CANDELA - BARBARA D’URSO E IL PROGETTO ARENATO CON URBANO CAIRO - NUOVO SHOW DI PIO E AMADEO SU CANALE5 IN PRIMAVERA - FEDERICA PANICUCCI CONDURRÀ CAPODANNO IN MUSICA" SU CANALE 5: AL SUO FIANCO POTREBBE TORNARE FABIO ROVAZZI. TRA I DUE, L’ANNO SCORSO, NON ERA SCATTATA LA SCINTILLA - SI CERCA CONDUTTORE SOVRANISTA PER NUOVO TALK DI RAI2: POTREBBE ESSERE COINVOLTO IL MELONIANO CERNO - RAI1 E CANALE 5 COPRIRANNO I LORO BUCHI “SPOSTANDO” IN PRIMA SERATA “AFFARI TUOI”, “L’EREDITÀ” E "LA RUOTA DELLA FORTUNA" - ELENOIRE CASALEGNO SI PAPPA DUE NUOVE CONDUZIONI - NELLA REDAZIONE DI ''LIBERO'' ESPLODE IL “TAXI GATE” - UNA VIVACE SIGNORINA STA CERCANDO DI VENDERE A DIVERSI GIORNALI, PROVE ALLA MANO, LA SUA "RELAZIONE SEGRETA" CON L'ATTACCANTE FIDANZATISSIMO. INDIZIO: LUI GIOCA IN UNA SQUADRA DI ALTA CLASSIFICA IN SERIE A E IN NAZIONALE. DI CHI SI TRATTA?

luca matilde bernabei sandokan can yaman

DAGOREPORT – IL TRIONFO DI “SANDOKAN” SU RAI1 FA GODERE LA LUX VIDE MA I FRATELLI BERNABEI, LUCA E MATILDE, BRINDANO SEPARATI – LUCA, CHE E’ COLUI CHE FORTEMENTE VOLUTO RIPORTARE IN TV LO SCENEGGIATO E LO HA PRODOTTO, A MAGGIO SCORSO HA LASCIATO LA FU SOCIETA’ DI FAMIGLIA (FONDANDO LA SUA “OHANA) – DI LUCA NON C’E’ TRACCIA NEI COMUNICATI ED ERA ASSENTE SIA ALL’ANTEPRIMA CHE ALLA CONFERENZA STAMPA – VUOI VEDERE CHE GLI SCAZZI DI FAMIGLIA FANNO PIU’ MALE DELLA “TIGRE DI MOMPRACEM”? AH, SAPERLO…

2025scala la russa

DAGOREPORT - LA DOMANDA CHE SERPEGGIAVA NEL FOYER DELLA SCALA, IERI SERA, ERA: “E ‘GNAZIO? DOVE STA LA RUSSA?”. COME MAI LA SECONDA CARICA DELLO STATO NON HA OCCUPATO LA POLTRONA DEL PALCO REALE, DOVE SI È SEMPRE DISTINTO NELLO STRAZIARE L’INNO DI MAMELI CON I SUOI SICULI ACUTI? IL PRESIDENTE DEL SENATO, TRA LA PRIMA DELLA SCALA SANTA E IL FESTIVAL DI SAN ATREJU, HA PREFERITO ATTOVAGLIARSI AL RISTORANTE “EL CAMINETO”, DIMORA DELLA SODALE SANTANCHÈ A CORTINA D’AMPEZZO...

john elkann theodore kyriakou repubblica

DAGOREPORT - DOMANI, FINALMENTE, GLI EMISSARI DI JOHN ELKANN SI DEGNERANNO DI INCONTRARE I CDR DI “REPUBBLICA” E “LA STAMPA” PER CHIARIRE LO STATO DELLA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRUPPO ANTENNA DI THEODORE KYRIAKOU. PER IL MAGNATE GRECO, I QUOTIDIANI SONO SOLO UN ANTIPASTO: IL SUO VERO OBIETTIVO SAREBBE ACQUISIRE UN'EMITTENTE TELEVISIVA - YAKI NON VEDE L'ORA DI LIQUIDARE IL GRUPPO EDITORIALE, PER FARE SEMPRE PIÙ AFFARI CON EXOR: LA CARTA RAPPRESENTA NEMMENO L'UN PER CENTO DELLA HOLDING, NON DÀ ALCUN GUADAGNO MA SOLO ROTTURE DI COJONI (E LA LINEA ANTI-TRUMP DEI DUE QUOTIDIANI È UNA ROGNA PER IL SEMPRE PIÙ AMERICANO JOHN) - KYRIAKOU HA SUBITO INIZIATO CON IL PIEDINO SBAGLIATO LA CAMPAGNA D’ITALIA: AVREBBE SCELTO COME ADVISOR NIENTEMENO CHE MIRJA CARTIA D’ASERO, EX AD DEL “SOLE 24 ORE” - RETTIFICA! CARTIA D'ASERO: "NON SONO ADVISOR DI ANTENNA O DI KYRIAKOU E NON MI OCCUPO DI EDITORIA DALL'USCITA DAL 'SOLE'"