giorgia arianna meloni fazzolari

IO SO’ LA SORA GIORGIA E VOI NON SIETE UN CAZZO! LA MELONI NON SI FIDA DI NESSUNO E SI ASSERRAGLIA NEL BUNKER DI PALAZZO CHIGI CON IL SUO RISTRETTO CERCHIO NERO – FAZZOLARI, A CUI SI DEVONO LA NOTA POLEMICA CONTRO LA MAGISTRATURA CHE HA MANDATO IN TILT IL COLLE E LA TASSA SUGLI EXTRAPROFITTI DELLE BANCHE, COORDINERÀ LA COMUNICAZIONE DEL GOVERNO (LA SUA NOMINA FA IMPAZZIRE DONZELLI, GETTATO VIA COME UN KLEENEX USATO, E ALFREDO MANTOVANO) - LA SORELLA DELLA PREMIER ARIANNA, GIÀ ENTRATA NELLE SETTIMANE SCORSE NEL BOARD DELLA FONDAZIONE DI AN, DIVENTA LA NUMERO DUE DI FDI: SI OCCUPERÀ ANCHE DI LISTE ELETTORALI – LA BATTUTA: “ARY NON HA VINTO LE PRIMARIE MA LE EREDITARIE”

Estratto dell'articolo di Simone Canettieri per "il Foglio"

 

MELONI FAZZOLARI

Rivoluzione a Palazzo Chigi: dal primo settembre il sottosegretario alla presidenza Giovanbattista Fazzolari diventerà coordinatore della comunicazione del governo. Così – da quanto risulta al Foglio che è in grado di anticipare e raccontare i dettagli di questa mossa clamorosa – ha deciso Giorgia Meloni.

 

(...)

 

La svolta arriva in concomitanza con la partenza di Mario Sechi: il giornalista, come si sa, lascerà dopo nemmeno sette mesi l’incarico di capo ufficio stampa del governo per diventare direttore di Libero dai primi di settembre. Al momento dunque non sarà rimpiazzato. Perché il ruolo di dettare la strategia comunicativa sarà tutto nelle mani di Fazzolari in versione Paolo Bonaiuti ( absit iniura verbis ). Il sottosegretario è un esponente di spicco della “Fiamma magica” e in più di un’occasione anima incendiaria e un po’ complottista del governo.

 

fazzolari meloni

Basti ricordare la sua crociata contro l’autonomia di Bankitalia (“esprime la visione delle banche”), ma anche, da ultima, la famosa nota classificata come “fonti di Palazzo Chigi” che provocò un cortocircuito con il Quirinale. Iniziava così: “E’ lecito domandarsi se una fascia della magistratura abbia scelto di svolgere un ruolo attivo di opposizione. E abbia deciso di inaugurare anzitempo la campagna per le elezioni europee”. La nota si riferiva alle inchieste che in quel momento stavano minando la serenità dell’esecutivo e dei vertici del partito: dagli affari delle aziende della ministra Daniela Santanchè fino all’imputazione coatta per il sottosegretario Andrea Delmastro (il 29 novembre l’udienza davanti al gup) passando per le accuse di stupro al figlio del presidente del Senato Ignazio La Russa. Era il 6 luglio. Quel giorno Mantovano era a un convegno e venne a sapere di questa uscita dalle agenzie di stampa: non la prese benissimo. La manina di “Fazzo”, poi rivendicata da Meloni a margine del vertice Nato di Vilnius, costrinse a un chiarimento di un’ora fra la premier e il capo dello stato.

 

giovanbattista fazzolari giorgia meloni al senato

Nonostante questo, la fiducia nei confronti di Fazzolari è inscalfibile. Al punto da affidargli l’organizzazione, dietro le quinte, della macchina della comunicazione scavalcando così anche la storica addetta stampa Giovanna Ianniello (che resta coordinatrice della comunicazione istituzionale). Ma attenzione: le nomine riguardano anche il partito.

 

La più importante porta ad Arianna Meloni. La sorella maggiore di Giorgia, e partner del ministro Francesco Lollobrigida, non solo ha avuto la delega alle adesioni (il tesseramento), ma è stata nominata responsabile della segreteria politica. E’ scritto sul sito di Fratelli d’Italia. Che la colloca al vertice della piramide di Via della Scrofa in compagnia del coordinatore Giovanni Donzelli e del neo responsabile della comunicazione Andrea Moi (che si è inventato il tour estivo nelle spiagge). Gli altri rimpasti nei dipartimenti riguardano la promozione di Francesco Felini, già nell’ufficio studi del partito, a responsabile del programma (delega lasciata dal suo mentore Fazzolari).

giorgia arianna meloni

 

Infine una novità: per la prima volta Fratelli d’Italia apre una sezione della segreteria dedicata all’immigrazione. La cui responsabile sarà la deputata Sara Kelany, figlia di un egiziano immigrato in Italia alla fine degli anni ’60. La notizia è la doppia promozione di Arianna Meloni, già entrata nelle settimane scorse nel board della Fondazione di An, la cassaforte immobiliare del partito.

 

Giorgia e Arianna Meloni

“Arianna non ha vinto le primarie, ma le ereditarie”, scherzano, sottovoce, in via della Scrofa a proposito dell’irresistibile ascesa della sorella d’Italia, uscita dal cono d’ombra dopo anni di lavoro in sordina. “Ary” con questo ruolo sarà ancora più incisiva nella vita del partito, a partire dalle liste delle europee. Dunque Meloni non allarga, ma stringe i ranghi. Nel partito come a Palazzo Chigi con il nuovo ruolo cucito su misura per Fazzolari. Una chiamata alle armi per essere pronti a tutto.

giovanbattista fazzolari giorgia meloniGiorgia e Arianna MeloniARIANNA E GIORGIA MELONI BRINDISI DI CAPODANNO giorgia meloni e giovanbattista fazzolari

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)