g 20 amburgo 6

CON LA MERKEL NON SI SCHERZA - CINQUE CAZZONI ITALIANI ANCORA DETENUTI IN GERMANIA - ERANO ANDATI A MANIFESTARE CONTRO IL G20 DI AMBURGO - I LORO COMPAGNI TEDESCHI GIA’ LIBERI. I NOSTRI RESTANO IN GALERA PERCHE’, ALTRIMENTI, UNA VOLTA LIBERI POTREBBERO LASCIARE  IL PAESE (E TE CREDO!)

 

Tonia Mastrobuoni per la Repubblica

 

G 20 AMBURGO2G 20 AMBURGO2

Fine custodia cautelare: mai. È barbarico, ma è la legge tedesca. Ne stanno facendo le spese cinque ragazzi italiani arrestati oltre due mesi fa, nei giorni del G20 di Amburgo, a margine degli scontri tra polizia e manifestanti. Nessuno di loro è stato colto in flagrante, ma sono accusati di "tentata violenza" o "disturbo della quiete pubblica" in base a prove a dir poco inconsistenti. E rischiano pene micidiali, come fa pensare la sentenza inflitta il 28 agosto a un ragazzo olandese, Peike S., il primo condannato del G20 di Amburgo.

 

G 20 AMBURGO 4G 20 AMBURGO 4

I giudici gli hanno dato due anni e sette mesi per aver tirato due bottiglie vuote contro un poliziotto. Una risposta zelante dei magistrati alla richiesta del sindaco della città anseatica, Olaf Scholz, di usare la "linea dura" contro i manifestanti, formulata all' indomani del disastroso vertice. Un summit gestito in maniera dilettantistica anzitutto dalle autorità cittadine.

 

Jamila Baroni è la madre di uno dei cinque italiani, Fabio Vettorel. È appena andata a trovare il figlio diciottenne nel carcere giovanile di Hahnofersand. «Sta abbastanza bene ma è stanco di questa situazione. Fabio non sa ancora spiegarsi perché lo hanno arrestato », ci racconta al telefono. Da Belluno, Jamila si è trasferita praticamente ad Amburgo da due mesi. «Certo, lui era convinto che andare al summit di Amburgo fosse la cosa giusta da fare, ma era la sua prima grande manifestazione, il suo primo viaggio importante all' estero».

G 20 AMBURGO 5G 20 AMBURGO 5

 

I media tedeschi parlano di un arresto avvenuto mentre Fabio prestava soccorso a una ragazza che si era fratturata una gamba e cercava di evitare che venisse travolta dalla folla. Persino per la conservatrice Welt sono prove ridicole contro di lui. E dal 3 agosto, dopo un' intervista in tv, Fabio ha subito una restrizione della custodia cautelare: per tre settimane non ha potuto vedere nessuno.

 

G20 AMBURGO 1G20 AMBURGO 1

Dal 7 luglio scorso lui, Riccardo Lupano, Emiliano Puleo, Alessandro Rapisarda e Orazio Sciuto sono rinchiusi a Billwerder o a Hahnofersand, quasi tutti per fumose accuse. Che stiano in carcere da allora è frutto di un' altra norma discutibile. I giudici hanno rifiutato a tutti il rilascio perché ritengono ci sia «il pericolo di fuga ». I tedeschi, invece, sono tutti fuori.

 

Il console italiano a Hannover, Flavio Rodilosso, interpellato al telefono, sottolinea che «hanno rilasciato i tedeschi perché hanno la residenza in Germania. Che possano comunque fuggire, è un altro discorso». Ma la logica astrusa è che chi non ha la residenza in Germania, è rimasto dietro le sbarre. E nella sua interrogazione parlamentare sul caso, Laura Puppato (Pd) ha ricordato che al livello internazionale il Paese di Merkel è famoso per una carcerazione preventiva «particolarmente afflittiva e discriminatoria nei confronti dei cittadini stranieri».

 

G20 AMBURGOG20 AMBURGO

Peraltro, c' è attesa che il ministro degli Esteri, Angelino Alfano, risponda alle tre interrogazioni parlamentari che sono state già presentate sul caso. Nei prossimi giorni anche il senatore Luigi Manconi ne deporrà una. Intanto, gli avvocati sono inferociti: Gabriele Heinecke parla, nel caso di Fabio, di un impianto accusatorio in cui gli starebbe cercando di buttare addosso «tutto quello che è accaduto durante il summit di Amburgo». Martin Dolzer, deputato della Linke che sta seguendo il caso dall' inizio, sospetta di un «segnale forte che il governo e parte della giustizia tedeschi vogliono dare a tutti coloro che in futuro vorranno protestare in Germania».

 

ANGELA MERKEL BEVE UNA BIRRAANGELA MERKEL BEVE UNA BIRRA

Lo pensa anche la madre di Emiliano Puleo, trentenne di Partinico, militante di Rifondazione: «Mio figlio non c' entra assolutamente nulla con i black bloc», ci dice al telefono dalla Sicilia. Fina Fontana racconta che «non c' è uno straccio di prova, né fotografica, né video» a carico del figlio; c' è un poliziotto che sostiene di averlo visto lanciare due bottiglie. «Pensi che si ricordava le marche delle bottiglie, ma non il fatto che Emiliano porti la barba o che zoppicasse per una storta del giorno prima». Secondo la procura, si sarebbe macchiato di "tentate lesioni". A Fina viene una risata amara: «Mio figlio, in 30 anni, non ha mai fatto male a una mosca».

Ultimi Dagoreport

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...

giorgia meloni matteo salvini adolfo urso abodi giorgetti tajani giorgio armani

UN PO’ PIU’ DI RISPETTO SE LO MERITAVA GIORGIO ARMANI DA PARTE DEL GOVERNO – SOLO IL MINISTRO DELL’UNIVERSITA’, ANNA MARIA BERNINI, HA RESO OMAGGIO ALL’ITALIANO PIU’ CONOSCIUTO AL MONDO RECANDOSI ALLA CAMERA ARDENTE DOVE, TRA SABATO E DOMENICA, SONO SFILATE BEN 16 MILA PERSONE - EPPURE MILANO E’ A DUE PASSI DA MONZA, DOVE IERI ERA PRESENTE AL GP, OLTRE AL VICEPREMIER MATTEO SALVINI, IL MINISTRO DELLO SPORT ANDREA ABODI, SMEMORATO DEL PROFONDO LEGAME DELLO STILISTA CON BASKET, CALCIO, TENNIS E SCI - A 54 KM DA MILANO, CERNOBBIO HA OSPITATO NEL WEEKEND TAJANI, PICHETTO FRATIN, PIANTEDOSI, CALDERONE E SOPRATTUTTO ADOLFO URSO, MINISTRO DEL MADE IN ITALY, DI CUI ARMANI E’ L’ICONA PIU’ SPLENDENTE – E IGNAZIO LA RUSSA, SECONDA CARICA DELLO STATO, DOMENICA ERA A LA SPEZIA A PARLARE DI ''PATRIOTI'' AL DI LA’ DI RITUALI POST E DI ARTICOLETTI (MELONI SUL “CORRIERE”), UN OMAGGIO DI PERSONA LO MERITAVA TUTTO DAL GOVERNO DI CENTRODESTRA PERCHE’ ARMANI E’ STATO UN VERO “PATRIOTA”, AVENDO SEMPRE PRESERVATO L’ITALIANITA’ DEL SUO IMPERO RIFIUTANDO LE AVANCES DI CAPITALI STRANIERI…