nicola morra

MESSO IN MORRA - IL 'BLITZ' DEL PRESIDENTE DELL’ANTIMAFIA NICOLA MORRA AL CENTRO VACCINALE DI COSENZA SCATENA UN PUTIFERIO. SECONDO IL RACCONTO DEL MEDICO MORRA SI SAREBBE PRESENTATO URLANDO PER IL MANCATO FUNZIONAMENTO DEL NUMERO VERDE ATTIVATO PER PERMETTERE AGLI ANZIANI DI PRENOTARE IL VACCINO. LO AVREBBE SPERIMENTATO LUI STESSO - DICE - TENTANDO DI PRENOTARE IL VACCINO PER GLI ANZIANI ZII DELLA MOGLIE, ULTRAOTTUAGENARI. SALVINI E MELONI: "SI DIMETTA" - LA DIFESA DI MORRA - VIDEO
 

https://video.repubblica.it/politica/blitz-al-centro-vaccinale-di-cosenza-morra-si-difende-nessun-favoritismo-per-i-miei-parenti/384271/384999?ref=RHTP-BH-I0-P1-S5-T1

 

 

Alessia Candito per repubblica.it

 

 

nicola morra

Il dirigente Asp che lamenta un blitz alla centrale operativa vaccinale di Cosenza e annuncia querele per abuso di potere e interruzione di pubblico servizio contro il senatore Nicola Morra e il parlamentare che rivendica il diritto a fare “ispezioni, che è prerogativa parlamentare, per verificare l’efficacia della campagna vaccinale”.

 

In mezzo, la Calabria che con il 71% delle dosi somministrate è ancora agli ultimi posti per numero di vaccinazioni, in cui la piattaforma informatica di prenotazione è entrata in funzione con più di un mese di fuso orario rispetto al resto d'Italia e dove più volte è capitato che l'appuntamento per la somministrazione si trasformasse in un assembramento autorizzato di anziani e soggetti fragili.

 

 

 

nicola morra

Sono versioni diametralmente opposte quelle del dottor Mario Marino, medico legale oggi direttore Igiene pubblica Direttore dipartimento di prevenzione dell'Asp di Cosenza, e del senatore e presidente della commissione parlamentare Antimafia, Nicola Morra, sulla visita del parlamentare alla centrale operativa territoriale per i vaccini.

 

Stando al racconto del medico, Morra si sarebbe presentato urlando alla sede di Serra Spiga, chiedendo conto e ragione del mancato funzionamento del numero verde attivato per permettere agli anziani di prenotare il vaccino. "Spento" contestualmente all'entrata in funzione della piattaforma informatica secondo il dirigente Asp. “Indicato dall’unico dipendente Asp che abbia trovato in servizio”, ancora in funzione e con voce registrata che invita a lunghe quanto inutili attese, per il senatore. Lo avrebbe sperimentato lui stesso - dice - tentando di prenotare il vaccino per gli anziani zii della moglie, ultraottuagenari ma non ancora contattati dall'Asp.

nicola morra foto di bacco (1)

 

“Davvero non so perché l'ha fatto, cui prodest? Forse per via dei suoi due parenti, sicuramente indiretti perché parenti della moglie, che non erano stati vaccinati? – lamenta il medico - L'ha probabilmente interpretata come lesa maestà ma quei due parenti non erano neanche prenotati, perché chiamavano al numero sbagliato”. Nessun favoritismo o questione personale, ribatte Morra, che rivendica di aver agito "perchè il diritto alla salute venga rispettato anche in Calabria, anche in provincia di Cosenza” e già che c’è puntualizza “mi farebbe piacere che mi si spiegasse come avrei perorato la causa dei miei suoceri e secondo altri, dei miei genitori. Purtroppo i miei genitori e mio suocero sono venuti a mancare tempo fa, mentre mia suocera si è già vaccinata quindici giorni”.

pierpaolo sileri

 

È vero, dice il senatore, una lunga chiacchierata con Marino c’è stata, ma senza urla o scontri. “Ci siamo anche salutati cordialmente sulla porta del reparto” sostiene Morra.  E la formale identificazione patita dal dirigente sanitario da parte dei due uomini di scorta che seguono il parlamentare? “Lui e un altro medico non avevano la mascherina” sostiene il presidente della commissione antimafia “era atto dovuto”.

 

Non l’ha letta così il dottore Marino, che ai media denuncia una vera e propria aggressione da parte del senatore. Verbale, certo, ma così violenta da provocargli un malore. "Questo è sicuramente abuso di potere, ma credo che querelerò Morra anche per interruzione di pubblico servizio, perché la sua 'visita' ha interrotto il nostro lavoro" annuncia invece Marino, che si è affrettato a riferire l’episodio il commissario dell'Azienda sanitaria provinciale di Cosenza Vincenzo La Regina. 

nicola morra

 

Morra invece, riferisce il dottore, "ha chiamato il viceministro alla Salute Pierpaolo Sileri e il commissario ad acta della sanità calabrese, Guido Longo, con i quali non credo abbia fatto una gran bella figura". Vero, conferma il parlamentare, le telefonate ci sono state ma solo per “migliorare il servizio prenotazione e tutto quanto riguardi la somministrazione vaccinale in Calabria”. Né il commissario regionale, né il numero due del ministero hanno - quanto meno per adesso - ritenuto di commentare alcunché, mentre il presidente facente funzioni di Regione Calabria, Nino Spirlì, si è limitato a un "Morra chi?". 

 

 

 

Il caso ha sollevato un polverone, ma Morra non sembra turbato. “Non vedo nulla di strano se il Presidente della Commissione parlamentare antimafia, parlamentare eletto in Calabria, si interessa ed interviene per cercare di aiutare il sistema delle vaccinazioni che in Calabria fa acqua da tutte le parti”.

 

E poi fa notare “nonostante ad oggi la macchina di somministrazione del vaccino funzioni poco e male questi scarsi risultati non hanno in alcun modo scalfito le retribuzioni dei dirigenti, che dovrebbero garantirci ben altri numeri per le vaccinazioni e ben altri livelli d'assistenza sanitaria in un'azienda sanitaria provinciale con circa 1 miliardo di debiti". Un riferimento velato agli oltre 700mila euro di straordinari pagati al personale dell’Asp di Cosenza preposto alla prevenzione e al monitoraggio del Covid, finiti al centro di diverse interpellanze di un altro pentastellato, Francesco Sapia? Forse. 

salvini meloni

 

Le reazioni

Nel frattempo, l'episodio è diventato un caso politico. "Morra si dimetta, da tutto. Solidarietà ai medici colpiti" dice il leader della Lega, Matteo Salvini. Interviene subito anche Giorgia Meloni per Fdi, che annuncia: "Andremo fino in fondo a questa vicenda e se tutto ciò corrispondesse al vero Morra farebbe bene a dimettersi immediatamente: un comportamento del genere è inaccettabile e indegno per qualsiasi rappresentante delle Istituzioni, figuriamoci per il Presidente della commissione Antimafia".

 

E il capogruppo del Pd in Antimafia, Franco Mirabelli, sottolinea: "Usare il proprio ruolo, e addirittura la scorta, per sollecitare interventi che nulla hanno a che fare col proprio mandato è un abuso inaccettabile soprattutto per chi, come chi presiede la commissione Antimafia, dovrebbe fare della correttezza dei comportamenti e del rispetto delle regole la propria bussola".

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni alberto stefani luca zaia matteo salvini sondaggio

DAGOREPORT – VENETO DI PASSIONI PER IL CENTRODESTRA: LA VITTORIA DI ALBERTO STEFANI È SCONTATA, MA A CONTARE DAVVERO SARANNO I NUMERI! SECONDO IL SONDAGGIO DI PAGNONCELLI, IL GIOVANE LEGHISTA CON CIUFFO GIAMBRUNESCO È AL 62,8%, CONTRO UN MISERO 26,9% DEL CANDIDATO DI SINISTRA, GIOVANNI MANILDO. UN OTTIMO RISULTATO, MA SOLO SE NON SI RICORDA COSA AVVENNE CINQUE ANNI FA: ZAIA VINSE CON IL 76,79% DEI VOTI, E BASTÒ LA SUA LISTA, INSIEME A QUELLA DELLA LEGA, PER OTTENERE IL 61,5%. OGGI CI VUOLE TUTTO IL CENTRODESTRA UNITO PER RAGGIUNGERE LA STESSA CIFRA – LO SPETTRO DEL SORPASSO DI FDI SUL CARROCCIO: SE LE TRUPPE MELONIANE OTTENESSERO PIÙ VOTI, CHE FINE FAREBBE LA GIÀ FRAGILE LEADERSHIP DI SALVINI?

giorgia meloni matteo salvini antonio tajani giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - COME MAI LADY GIORGIA INFLIGGE ALLA “NAZIONE”, IN VISTA DEL 2026, UNA FINANZIARIA COSÌ MICRAGNOSA, CORRENDO IL RISCHIO DI PERDERE CONSENSI? - UNA MISERIA DI 18 MILIARDI CHE, AL DI LÀ DELL’OPPOSIZIONE, STA FACENDO SPUNTARE LE CORNA DEL TORO AGLI ALLEATI SALVINI E TAJANI, MENTRE RUMOREGGIANO I VAFFA DI CONFINDUSTRIA E DEI MINISTRI COSTRETTI AD USARE L’ACCETTA AL BILANCIO DEI LORO DICASTERI (TAGLIO DI 89 MILIONI ALLA DISASTRATA SANITÀ!) – LA DUCETTA HA UN OTTIMO MOTIVO PER LA MANOVRA MIGNON: FINENDO SOTTO IL 3% DEL PIL, IL GOVERNO ALLA FIAMMA USCIRÀ CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER CONFEZIONARE NEL 2026 UNA FINANZIARIA RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON I TEMPI DELLE POLITICHE DEL 2027 - E GLI ITALIANI NELLA CABINA ELETTORALE POTRANNO COSÌ RICOMPENSARE LA BONTÀ DELLA REGINA GIORGIA…

shooting calendario pirelli 2026

A PRAGA SI SVAGA! – UNA PARATA DI STELLE STA PER INVADERE LA CITTÀ DI FRANZ KAFKA: PER LA PRESENTAZIONE DEL CALENDARIO PIRELLI 2026 VENERDÌ 14, ALLA MUNICIPAL HOUSE, SONO ATTESI 500 ILLUSTRI OSPITI ACCOLTI DA MARCO TRONCHETTI PROVERA CHE AVRÀ AL SUO FIANCO TANTO BEL MONDO: DA TILDA SWINTON A GWENDOLINE CHRISTIE, GUERRIERA NEL ‘’TRONO DI SPADE’’, DALLE MODELLE IRINA SHAYK ED EVA HERZIGOVA, DALLA STILISTA SUSIE CAVE ALLA TENNISTA VENUS WILLIAMS, DA LUISA RANIERI A FAVINO – NON MANCHERÀ CHIARA FERRAGNI ALLACCIATA ALL’EREDE GIOVANNI TRONCHETTI PROVERA…

sigfrido ranucci giovambattista fazzolari

DAGOREPORT - UCCI UCCI, TUTTO SUL CASO RANUCCI: DAI PRESUNTI CONTATTI DI SIGFRIDO CON I SERVIZI SEGRETI PER L'INCHIESTA DI "REPORT" SUL PADRE DI GIORGIA MELONI AL PEDINAMENTO DI SIGFRIDO, CHE COINVOLGEREBBE FAZZOLARI, IL BRACCIO DESTRO (E TESO) DI LADY GIORGIA – RANUCCI, OSPITE IERI SERA DI BIANCA BERLINGUER, HA PRECISATO, MA CON SCARSA CHIAREZZA, COSA E' ACCADUTO NELLE DUE VICENDE: “NON SONO STATO SPIATO DA FAZZOLARI. SO CHE È STATO ATTIVATO UN MECCANISMO PER CAPIRE CHI FOSSE IL NOSTRO INFORMATORE. SI TEMEVA FOSSE QUALCUNO DEI SERVIZI, MA NON È ACCADUTO” - SULL'ALTRA VICENDA DEL PEDINAMENTO: "NON SO SE SONO STATO SEGUITO MATERIALMENTE" – RIGUARDO L'ATTENTATO: "NON HO MAI PENSATO CHE DIETRO CI FOSSE UNA MANO POLITICA" - DAGOSPIA CERCA DI FAR LUCE SUI FATTI E I FATTACCI... - VIDEO

giorgia meloni marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT – IL DESIDERIO DI FARSI INCORONARE REGINA D'ITALIA, PER IL MOMENTO, LA MELONA LO DEVE RIPORRE NEL CASSETTO DEI SOGNI - L’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, BOCCIATA DA TUTTI I PARTITI CHE NON INTENDONO FINIRE CANNIBALIZZATI DALLA MELONI, STA MANDANDO IN PEZZI FORZA ITALIA - TAJANI FA IL POSSIBILISTA E GLI AZZURRI ESPLODONO. LASCIAMO POI PERDERE LA FAMIGLIA DI ARCORE CHE VEDREBBE SPARIRE IL NOME BERLUSCONI DAL SIMBOLO DEL PARTITO - A MILANO SI VOCIFERA DI UN TERRIBILE SCAZZO AL CALOR BIANCO TRA UN TAJANI IN MODALITA' RIBELLE E CRISTINA ROSSELLO, VICINISSIMA A MARINA - L'IDEONA DI FARSI INCORONARE "SUA MAESTA' GIORGIA I" FA STORCERE IL NASO ANCHE AI VARI POTENTATI SOTTERRANEI DEI FRATELLINI D’ITALIA (LOLLOBRIGIDA-LA RUSSA-RAMPELLI)...

zaia stefani salvini meloni fico schlein de luca

DAGOREPORT – L'ESITO DELLE REGIONALI IN VENETO, CAMPANIA E PUGLIA E' GIA’ SCRITTO MA SARA' IMPORTANTISSIMO PER “PESARE” OGNI PARTITO IN VISTA DELLE STRATEGIE PER LE POLITICHE DEL 2027 – I VOTI DELLE VARIE LISTE POTREBBERO CAMBIARE GLI EQUILIBRI INTERNI ALLE COALIZIONI: SE IN CAMPANIA E PUGLIA LE LISTE DI DECARO E DI DE LUCA FARANNO IL BOTTO, PER L'EX ROTTAMATRICE DI ''CACICCHI'' ELLY SCHLEIN SAREBBE UNO SMACCO CHE GALVANIZZEREBBE LA FRONDA RIFORMISTA DEL PD - ANCHE PER CONTE, UN FLOP DEL SUO CANDIDATO ALLA REGIONE CAMPANIA, ROBERTO FICO, SCATENEREBBE LA GUERRIGLIA DEI GRILLINI CHE DETESTANO L'ALLEANZA COL PD - LADY GIORGIA TIENE D’OCCHIO LA LEGA: SE PRECIPITA NEI CONSENSI IN VENETO, DOVE E' STATA FATTA FUORI LA LISTA ZAIA, PROVEREBBE A SOSTITUIRE IL MALCONCIO CARROCCIO CON AZIONE DI CARLETTO CALENDA...