vice questore roma nunzia alessandra schiliro

"MI INDICANO COME UNA TERRORISTA PERCHÉ SONO NO GREEN PASS, MA NON MI FERMERÒ" - LA VICEQUESTORE DI ROMA NUNZIA ALESSANDRA SCHILIRÒ NON ARRETRA DOPO IL COMIZIO CONTRO LA CERTIFICAZIONE VERDE E DOMANI SERA SARÀ OSPITE DA GILETTI A "NON È L'ARENA": "DELUSA DALLA POLIZIA. ALCUNI COLLEGHI NON MI SALUTANO PIÙ, MI VEDONO COME UN MOSTRO. PER ALTRI SONO UN'EROINA. LO SAPEVO CHE SAREBBE FINITA COSÌ MA C'È LA COSTITUZIONE A TUTELARMI. HO RICEVUTO PROPOSTE DALLA POLITICA…" - VIDEO

 

Estratto dell'articolo di Romina Marceca per "la Repubblica"

 

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Non ci dorme la notte. «Il Green Pass viola gli articoli della prima parte della Costituzione. E se una legge è illegittima ho il dovere di dirlo proprio perché sono una rappresentante dello Stato. Sono una poliziotta. Non ho commesso alcun reato», è ferma sulle sue posizioni Nunzia Alessandra Schilirò, la vicequestore di Roma finita al centro delle polemiche dopo le sue dichiarazioni dal palco di San Giovanni.

 

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Il dipartimento ha aperto nei suoi confronti un'azione disciplinare. Ieri è tornata al lavoro, alla Criminalpol. «Alcuni colleghi non mi salutano più, mi vedono come un mostro. Per altri sono un'eroina. Non mi sento né l'uno, né l'altra», spiega dalla scrivania del suo ufficio.

 

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Lo sa che rischia il posto per le sue dichiarazioni?

«Assolutamente sì. Temo che possa finire così. Ma ci tengo a chiarire che su quel palco ero una libera cittadina. Non indossavo la divisa, stavo esercitando il mio diritto di espressione. Sono conosciuta come poliziotta perché la stessa amministrazione mi ha mandata per anni in televisione a rappresentarla. Adesso mi indicano come una terrorista. È assurdo, io sono una pacifista».

 

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Ma è anche una poliziotta. Non pensa che come donna di Stato dovrebbe aiutare le posizioni del governo e non remare contro?

«Ho lasciato l'avvocatura per fare la poliziotta, è stata una mia scelta. Ripeto, il Green Pass è uno strumento di discriminazione. Non ho commesso alcun illecito, impugnerò qualsiasi provvedimento nei miei confronti e non mi fermerò. Non potevo dire quello che penso? Lo vedremo».

 

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Il Green Pass rientra nella strategia di lotta al Covid del governo. Non ha pensato che con le sue dichiarazioni si sarebbe messa nei guai?

«Sì, lo sapevo che sarebbe finita così ma c'è la Costituzione a tutelarmi. Lo Stato si sta sbagliando e non ho commesso un errore a dirlo in piazza».

 

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Ha parlato di Stato "dispotico e corrotto". Gli oltre 100 mila morti di Covid sono frutto di un complotto, secondo lei?

«Ma no, assolutamente. Ma non c'entrano niente col Pass».

 

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Lei è pro o contro il vaccino?

«Sono per la libertà di scelta. Non andrò da nessuno a dire di non vaccinarsi. Non scherziamo».

 

Si è vaccinata?

«Non intendo rispondere per motivi di privacy. Diciamo che potrei ottenere il Green Pass con facilità. Ma non voglio una tessera che certifica il mio stato di salute se devo andare al cinema o a cena in un ristorante».

 

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https://roma.repubblica.it/cronaca/2021/09/27/news/intervista_a_nunzia_alessandra_schiliro_la_vice_questore_no_pass_avevo_il_dovere_di_denunciare_e_adesso_la_politica_mi_vu-319734268/amp/

 

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