michele emiliano giuseppe conte matteo salvini

LA BALLATA DEL MICHÈ - EMILIANO NON MOLLA E DOPO AVER FATTO VENIRE UN MEZZO EMBOLO A LETTA CON L'ELOGIO DI SALVINI, RINTIGNA: “HA SPOSTATO LA LEGA SU UNA POSIZIONE COMPLETAMENTE DIVERSA. VA INCORAGGIATO A LASCIARE LE POSIZIONI ESTREMISTE. QUANDO ORBÀN VIENE A ROMA, NON VEDE LUI MA LA MELONI” - POI PARLA DI CONTE E FA GLI OCCHI DOLCI: “È UNA FIGURA POLITICA RILEVANTE. NONOSTANTE LA SUA APPARIZIONE QUASI STUPEFACENTE, HA DIMOSTRATO DI SOSTENERE UN COMPITO DIFFICILISSIMO, DURANTE LA PANDEMIA E IN ALLEANZA COL PD. SONO SUO AMICO E NON PENSO AFFATTO CHE VOGLIA ABBATTERE DRAGHI” (CIAO CORE)

<iframe width="560" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/y1fqaedTAGA" title="YouTube video player" frameborder="0" allow="accelerometer; autoplay; clipboard-write; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen></iframe>

 

Goffredo Buccini per il “Corriere della Sera”

MICHELE EMILIANO - LA PIAZZA - CEGLIE MESSAPICA

 

Michele Emiliano pare inseguito da un velenoso stereotipo morettiano: mi si nota di più se infiammo i territori come Masaniello o se abbraccio i nemici (del Pd) come San Francesco? Lui scuote il testone da lottatore di sumo e preferisce attribuirsi invece una certa capacità di preconizzare i cambiamenti: «In politica l'immobilità non esiste», sospira il governatore pugliese.

 

Diciamola secca: lei s' è fatto salviniano?

«Assolutamente no, sono un convinto sostenitore di Draghi».

 

MICHELE EMILIANO ANGELO MARIA PERRINO - LA PIAZZA - CEGLIE MESSAPICA

Ma il suo elogio a Salvini da Ceglie Messapica, «apprezzo il tuo sforzo per trovare una visione del Paese», cosa significa? Quale visione?

«Lui ha preso un partito xenofobo, antieuro, antieuropeista, omofobo, con l'utilizzo disinvolto persino di elementi religiosi».

 

Scusi, ma questo non è appunto il ritratto di Salvini, secondo molti?

matteo salvini michele emiliano

«No, è il ritratto di Salvini prima di Draghi. Lui ha spostato la Lega su una posizione completamente diversa, anche grazie al Pd, che deve rivendicare questo ruolo. Salvini va incoraggiato a lasciare le posizioni estremiste. Infatti, quando Orbàn viene a Roma, non vede lui ma la Meloni. Il Pd è riuscito a costringere il suo principale avversario ad accogliere quasi tutte le proprie posizioni».

michele emiliano giuseppe conte

 

Ma come? Quando? Se Salvini vuole abbattere la ministra Lamorgese!

«Infatti, nella mia dichiarazione, gli ho detto che ci sono cose su cui ancora non siamo d'accordo. Anche sulla xenofobia e l'omofobia la Lega è in grandissimo ritardo. Ma sta cambiando, ha fatto un salto di elaborazione politica. Come, stando al governo con Draghi, è dovuta cambiare sull'euro e sull'Europa».

 

Lei ci crede davvero?

LUIGI DI MAIO AL MARE IN PUGLIA CON MICHELE EMILIANO E FRANCESCO BOCCIA - BY OSHO

«Il fatto che Salvini ha mollato a Fratelli d'Italia tutti questi argomenti che parlano alla parte oscura dell'umanità ha un prezzo pesantissimo. Far dimettere Durigon non è stato privo di costo politico».

 

Era indifendibile.

«Però l'hanno fatto. Prima di entrare nel governo Draghi avrebbero tenuto il punto».

 

michele emiliano by edoardo baraldi

Dunque, Emiliano certifica che il politico Salvini non è né xenofobo né omofobo?

«Non so. Io non faccio analisi psicologiche. Dico che si sono resi conto che una grande forza politica europea, che sostiene Draghi, non può essere né xenofoba né omofoba».

 

Su euro ed Europa Borghi e Bagnai dove li mette?

«Non c'entrano nulla col governo Draghi e, se dovessero fare atti contrari alla sua linea, credo finirebbero per dimettersi anche loro».

 

Lei comunque continua a portarsi i Cinque Stelle nel cuore?

 «Io ho a cuore l'umanità. Il M5S pugliese, vicinissimo al presidente Conte, altro grande ispiratore dopo Letta e Draghi, ha con noi un programma su cui non ci sono punti di attrito. Il nostro reddito di dignità è molto più evoluto, ad esempio, del reddito di cittadinanza».

 

Sul gasdotto Tap lei è stato più barricadero dei grillini, tanto da paragonarne il cantiere a un lager nazista.

MICHELE EMILIANO

 «E ho sbagliato. Non perché mi piaccia la Tap ma perché quel paragone con una tragedia così immane è improprio. Mi sono scusato con la comunità ebraica».

 

Dunque, Conte è ancora, per dirla con Zingaretti, «un fortissimo punto di riferimento dei progressisti»?

«Assolutamente sì».

 

Anche quando auspica un «dialogo serrato» coi talebani che sono «abbastanza distensivi»?

«Non ho sufficienti elementi sui talebani per valutare la posizione di Conte. La politica estera è una cosa seria».

 

GIUSEPPE CONTE E MICHELE EMILIANO

A proposito, come siete finiti in quella foto ferragostana lei, Boccia e il ministro degli Esteri Di Maio, in spiaggia proprio mentre i talebani entravano a Kabul?

«Io ero dove dovevo stare, nella mia Regione. L'incontro è stato casuale e breve. Di Maio era continuamente al telefono per aggiornarsi».

 

Le è parso opportuno che stesse lì?

«Lo chieda a lui. Comunque, era in vacanza. Come molti è stato sorpreso: lo è stato persino Biden, mi pare».

 

La sua vicinanza ai Cinque Stelle le ha attirato parecchie antipatie nel Pd.

mattarella e mario draghi al quirinale

«Era un altro Pd. Io sostengo Letta senza se e senza ma. E comunque le critiche che mi facevano sui Cinque Stelle sono le stesse che adesso mi fanno su Salvini. Poi il M5S ha completato un percorso. Vede, in politica la parola chiave è evoluzione, la fissità di una posizione non è indice di intelligenza».

 

E in questo Conte è un genio, ammettiamolo

«Conte è una figura politica rilevante. Nonostante la sua apparizione quasi stupefacente, ha dimostrato di sostenere un compito difficilissimo, durante la pandemia e in alleanza col Pd».

MICHELE EMILIANO

 

Come concilia il suo sostegno entusiastico a Draghi e il legame con Conte che, sotto sotto, è sospettato di volergli fare le scarpe?

«Sono amico di Conte e non penso affatto che voglia abbattere Draghi. Poteva fare molto male al governo. Invece la trattativa è stata garbata».

 

Per il 2023 promette fuoco e fiamme sulla riforma della giustizia.

 «Vedremo. È un passaggio futuro».

 

 Nel 2022 lei voterà per il presidente della Repubblica: chi vorrebbe?

 «Un antifascista, militante antimafia, aperto al dialogo con le religioni del mondo, competente in materia costituzionale».

 

È l'identikit di Mattarella.

«Se qualcuno che somiglia a Mattarella si candiderà, potrebbe essere il mio candidato».

 

michele emiliano

Lei ha fama di uomo di destra, con amici di destra.

«Io da ragazzo sono stato iscritto al Pci e ho sempre votato comunista. Bado alle scelte di fatto, non alle tessere. L'errore storico delle sinistre è stato sempre pensare che l'umanità debba adattarsi ai nostri ideali e ai nostri sogni. Invece bisogna costruirlo, il cambiamento: è un lavoraccio, eh, ma qualcuno deve farlo».

Ultimi Dagoreport

donald trump

FLASH – COME STA IN SALUTE DONALD TRUMP? DOPO LE FOTO HORROR DELLE CAVIGLIE FORMATO ZAMPOGNA DEL PRESIDENTE, ANCHE NEGLI STATES INIZIANO A FARSI DELLE DOMANDE - C’È UNA CORRENTE DEL PARTITO DEMOCRATICO, VICINA A BERNIE SANDERS, CONVINTA CHE LA SALUTE DI TRUMP SIA PIÙ TRABALLANTE DI QUANTO I MEDICI DELLA CASA BIANCA NON VOGLIANO AMMETTERE. I PUGNACI DEPUTATI DEM STAREBBERO VALUTANDO DI CHIEDERE L’ISTITUZIONE DI UNA COMMISSIONE MEDICA INDIPENDENTE PER VALUTARE LE REALI CONDIZIONI DEL PRESIDENTE…

jackie kennedy e gianni agnelli a ravello nel 1962

JOHN KENNEDY E’ STATO IL PIÙ INFEDELE PUTTANIERE DEL XX SECOLO MA SUA MOGLIE JACQUELINE S’ATTACCAVA COME UN’IDROVORA A OGNI AUGELLO A PORTATA DI MANO (DAI DUE COGNATI ROBERT E TED PASSANDO PER SINATRA, BEATTY, MARLON BRANDO E VIA CHIAVANDO) - L’8 AGOSTO 1962, TRE GIORNI DOPO LA MORTE DI MARYLIN MONROE, JACKIE (INCAZZATA PER LE INDISCREZIONI SULLA LIAISON TRA IL MARITO E L’ATTRICE) RAGGIUNSE RAVELLO, SULLA COSTIERA AMALFITANA: FU ACCOLTA COME UNA REGINA DALL’ALLUPATISSIMO GIANNI AGNELLI – PER JACKIE, RAVELLO FECE RIMA CON PISELLO E LA VACANZA DIVENNE UN’ALCOVA ROVENTE (“LA VACANZA PIÙ BELLA DELLA SUA VITA”, RIPETEVA) AL PUNTO DA TRATTENERSI PIU’ DEL PREVISTO FINCHÉ NON PIOMBARONO 007 AMERICANI A PRELEVARLA COME UN ALMASRI QUALUNQUE PER RIPORTARLA A WASHINGTON DAL MARITO CORNUTO E INCAZZATO - LA VORACE JACKIE IMPARÒ A FARE BENE I POMPINI GRAZIE ALL'ATTORE WILLIAM HOLDEN: “ALL'INIZIO ERA RILUTTANTE, MA UNA VOLTA PRESO IL RITMO, NON SI FERMAVA PIÙ” –PER RIPICCA CI FU ANCHE UNA LIASON MARELLA AGNELLI-JOHN KENNEDY (CONFIDENZA DI INFORMATISSIMA SOCIALITE) - VIDEO

edmondo cirielli maria rosaria campitiello paolo di maio

“INUTILE FRUSTARE UN CIUCCIO MORTO, CAMBIA SPACCIATORE” – A PARLARE NON È UN HATER ANONIMO MA UN VICEMINISTRO DELLA REPUBBLICA: EDMONDO CIRIELLI, ESPONENTE DI SPICCO DI FRATELLI D'ITALIA E NUMERO DUE DI TAJANI AGLI ESTERI, CHE SBROCCA SU FACEBOOK E INSULTA IL SINDACO DI NOCERA INFERIORE, PAOLO DI MAIO – A FAR ANDARE FUORI GIRI CIRIELLI È STATO UN POST DEL PRIMO CITTADINO SU ALCUNI INCARICHI DELLA COMPAGNA AL MINISTERO DELLA SALUTE, MARIA ROSARIA CAMPITIELLO – LA VIOLENTISSIMA REPRIMENDA DI CIRIELLI: “NELLA VITA PRIVATA NON HAI MAI FATTO NIENTE DI BUONO" - COME MAI CIRIELLI SE L’È PRESA COSÌ TANTO? FORSE SENTE LA SUA CANDIDATURA A GOVERNATORE DELLA CAMPANIA CHE SI ALLONTANA? O TEME UNA SCONFITTA BRUCIANTE, ASSAI PROBABILE SE IL CENTROSINISTRA RITROVA L’UNITÀ?

igor taruffi elly schlein

DAGOREPORT - QUALCUNO DICA A ELLY SCHLEIN CHE STA AFFONDANDO IL PD! - NON SOLO TOSCANA E UMBRIA, DALLA CAMPANIA ALLA SICILIA FINO ALLA PUGLIA, SI MOLTIPLICANO I PROBLEMI SUI “TERRITORI” - A FINIRE NEL MIRINO LO “SPICCIAFACCENDE” DI ELLY, IGOR TARUFFI, RESPONSABILE ORGANIZZAZIONE DEL NAZARENO. DOVE C’È LUI, C’È CASINO, VISTA LA SUA PROPENSIONE A SALVAGUARDARE I CACICCHI FEDELI ALLA MIGLIORE ALLEATA DEL GOVERNO MELONI - IN SUO SOCCORSO È ARRIVATO ANCHE IL BERSANIANO NICO STUMPO CHE NON RIESCE AD EVITARE I PASTICCI CHE "LO STRATEGA IN VERSIONE PIZZICAGNOLO" TARUFFI COMBINA A CAUSA DELLA SCARSA CONOSCENZA DELLE REGOLE E DELLE DIVERSE REALTA’ LOCALI. E PER LA PRIMA VOLTA…

giorgia meloni ursula von der leyen donald trump dazi matteo salvini

DAGOREPORT – LA LETTERINA DELL’AL CAFONE DELLA CASA BIANCA È UNA PISTOLA PUNTATA ALLA TEMPIA DEI LEADER EUROPEI, CUI È RIMASTA UNA SOLA VIA DI USCITA, QUELLA COSIDDETTA “OMEOPATICA”: RISPONDERE AL MALE CON IL MALE. LINEA DURA, DURISSIMA, ALTRIMENTI, ALLE LEGNATE DI TRUMP, DOMANI, ALL’APERTURA DELLE BORSE, SI AGGIUNGERANNO I CALCI IN CULO DEI MERCATI. LA CINA HA DIMOSTRATO CHE, QUANDO RISPONDI CON LA FORZA, TRUMP FA MARCIA INDIETRO - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” ORMAI È RIMASTA L’UNICA A IMPLORARE, SCODINZOLANTE, “IL DIALOGO” COL DAZISTA IN CHIEF, NEMMENO LE CIFRE CATASTROFICHE SULLE RIPERCUSSIONI DELLE TARIFFE USA SULLE  AZIENDE ITALIANE, TANTO CARE ALLA LEGA, HA FERMATO I DEMENZIALI APPLAUSI ALLA LETTERA-RAPINA DA PARTE DI MATTEO SALVINI – ASCOLTATE JOSEPH STIGLITZ, PREMIO NOBEL PER L’ECONOMIA: “TRUMP NON AGISCE SECONDO ALCUN PRINCIPIO ECONOMICO, NON CONOSCE LO STATO DI DIRITTO, È SEMPLICEMENTE UN BULLO CHE USA IL POTERE ECONOMICO COME UNICA LEVA. SE POTESSE, USEREBBE QUELLO MILITARE’’