much loved

50 SFUMATURE DI ISLAM - A MILANO PARTE IL PRIMO CORSO DI FORMAZIONE RIVOLTO AGLI IMAM PER COMBATTERE MALTRATTAMENTI, DISCRIMINAZIONI E MATRIMONI COMBINATI - KAMEL DAOUD: LA MISERIA SESSUALE NEL MONDO ARABO? MAI NUDI, CORPI DA NASCONDERE, ORGASMO DOPO LA MORTE

1. IMAM A LEZIONE DI RISPETTO DELLE DONNE

Zita Dazzi per “la Repubblica

 

pippo baudo a ballaro prova a baciare una ragazza musulmanapippo baudo a ballaro prova a baciare una ragazza musulmana

Imam preparati con nuovi corsi di formazione per insegnare ai fedeli il rispetto verso la donna. Formati per parlare con chiarezza ai padri, ai fratelli e ai mariti anche nei sermoni del venerdì, il giorno dedicato alla preghiera nell’Islam.

 

Parte a marzo, a Milano, con una presentazione ufficiale nella sede della Città metropolitana, davanti ad assessori e consiglieri comunali, il primo progetto italiano (promosso dalla comunità islamica) per difendere le donne musulmane dagli abusi e dalle discriminazioni che possono subire nel loro stesso ambito familiare.

 

Una campagna e un piano di azioni concrete, che forse non a caso arrivano dopo i fatti di Colonia, per scelta del Caim, il Coordinamento delle associazioni islamiche di Milano e Brianza, il più vasto raggruppamento di enti e luoghi di culto della Lombardia, con una quarantina di sigle in tutte le province.

 

ISLAMOFOBIAISLAMOFOBIA

A volere fortemente questa iniziativa le ragazze di seconda generazione delle moschee milanesi, colte e imbevute di cultura femminista, guidate da Sumaya Abdel Qader, 37 anni, palestinese di origine, sociologa di professione, madre di tre bambini, che indossa fieramente l’hijab e parla senza indecisioni della necessità di «superare il tabù della segregazione femminile, che non fa parte del vero Islam ma che ancora impera in una certa parte retriva della cultura maschilista nella nostra comunità».

 

Parole che compaiono anche nel manifesto d’intenti del progetto “Aisha” — diffuso attraverso una pagina Facebook perché tutti possano conoscerne e condividerne gli obiettivi — dove si legge che è «necessario avviare un processo di riflessione critica all’interno della comunità islamica riguardo al tema della violenza e della discriminazione contro le donne, frutto di retaggi culturali e di interpretazioni estremiste che vanno contro i principi della tutela della persona sanciti nella nostra tradizione ».

 

MUSULMANI IN PREGHIERA A MILANO MUSULMANI IN PREGHIERA A MILANO

Il progetto prevede una serie di iniziative di formazione e di «corsi sull’affettività e la parità fra i sessi», rivolti alle giovani coppie in procinto di sposarsi ma soprattutto agli imam, «le nostre guide religiose, che spesso raccolgono le confidenze delle donne maltrattate in famiglia — spiega Qader — Sono loro che devono parlare alla comunità e che devono saper riconoscere i problemi, senza ignorare chi chiede aiuto, anzi: sostenendo le vittime che vogliono denunciare chi le molesta, chi fa pressioni indebite, chi toglie la libertà e cerca di imporre magari un matrimonio combinato o altre scelte contro l’integrità del corpo della donna, a partire dalle mutilazioni genitali».

ISLAM IN FRANCIAISLAM IN FRANCIA

 

Parole forti, che verranno usate anche nelle prossime iniziative pubbliche di sensibilizzazione rivolte alla comunità, attraverso mediatori culturali ed educatori professionali incaricati di tenere conferenze e corsi sulla violenza di genere. Sumaya, col suo gruppo, si è battuta anche perché nel progetto della nuova moschea milanese vengano abolite le paratie che separano i fedeli maschi dalle donne.

 

«Siamo orgogliosi di queste idee, che speriamo ci aiutino a sfatare i luoghi comuni sulla chiusura dell’Islam italiano», dice il portavoce del Caim, Davide Piccardo, figlio di Hamza Piccardo, fondatore dell’Ucoii, il “cartello” dell’Islam italiano nato negli anni ‘70. «È giusto che i giovani si facciano carico di queste battaglie, secondo il vero Islam, che è una religione di pace e rispetto, come noi “vecchi” diciamo da sempre», commenta Ali Abu Shwaima, il decano degli imam milanesi.

 

 

2. LA MISERIA SESSUALE

Annalena Benini per “il Foglio

SCUOLA ISLAM MUSICA 1SCUOLA ISLAM MUSICA 1

 

Il sesso è un grande paradosso in molti paesi del mondo arabo: viene negato, vietato, dissimulato, domina i pensieri inespressi, la vita segreta, le azioni e il di sprezzo verso le donne, i sensi di colpa e la rabbia, la demonizzazione dei desideri e anche, a volte, il rapporto con la morte.

 

Un lungo articolo di Kamel Daoud, scrittore algerino, tradotto dal francese (e anche in arabo) per il New York Times racconta "la miseria sessuale del mondo arabo". Il rapporto difficile con le donne, con la semplice esistenza di un' umanità femminile, e di corpi da nascondere e da umiliare.

kamel daoud kamel daoud

 

Le donne in alcuni luoghi sono velate, condannate, uccise a pietrate, ma come minimo vengono accusate di seminare disordine nella società ideale, considerate una fonte di destabilizzazione ("le gonne corte innescano terremoti"), rispettate solo se definite da un rapporto di proprietà: la moglie di X, la figlia di Y.

 

Devono rinunciare ai corpi, perché il corpo scoperto rischia di scoprire anche quel desiderio che gli islamisti e i conservatori vogliono negare. "Il desiderio negato pesa sulla mente per la sua stessa dissimulazione. Anche se le donne sono velate, sono al centro delle nostre connessioni, dei nostri scambi e delle nostre preoccupazioni".

 

La coppia non è più uno spazio di intimità, una questione privata, ma un problema per tutto il gruppo. Si esclude la seduzione, il flirt, si escludono i meccanismi dell' amore che quindi diventano una malattia del pensiero, e il controllo sulla verginità un' ossessione (alcuni pagano i chirurghi affinché "riparino" l' imene rotto).

kamel daoudkamel daoud

 

In alcune terre di Allah, scrive Kamel Daoud, la guerra sulle donne e sulle coppie si trasforma in un interrogatorio: durante la caldissima estate in Algeria, brigate di Salafiti e di ragazzi infervorati dai discorsi degli imam radicali e dei predicatori islamici alla televisione escono a controllare i corpi femminili, specialmente quelli delle bagnanti. La polizia controlla le coppie, anche quelle sposate, nei luoghi pubblici. I giardini sono vietati alle passeggiate degli amanti. I banchi vengono segati a metà per impedire alle persone di sedere una accanta all' altra.

 

Il risultato è l' ossessione: fantasticare sulle trappole, sul male dell' occidente, con la sua esposizione alla lussuria, oppure sognare il paradiso islamico e le sue vergini. I predicatori della tivù religiosa, scrive Daoud, hanno il monopolio del discorso sul corpo, sul sesso e sull' amore. "Alcuni dei loro interventi hanno assunto forme mostruose, virando verso una specie di porno islamismo". Sono state emesse fatwe grottesche: è vietato fare l' amore nudi; le donne non possono toccare le banane; un uomo può restare solo con una collega solo se lei è stata la sua balia.

much loved di nabil ayouch  12much loved di nabil ayouch 12

 

Gli orgasmi sono accettabili soltanto dopo il matrimonio (ma con tutte le disposizioni religiose che li delimitano) oppure dopo la morte. Ecco perché il sesso è ovunque, scrive Daoud, ecco perché riguarda la morte. Le meraviglie proibite, di cui è vietato, e quindi esasperato, anche solo il pensiero durante la vita, vengono presentate come meritata ricompensa ultraterrena per chi abita "le terre della miseria sessuale". "La strada verso l' orgasmo attraversa la morte, non l' amore".
 

much loved di nabil ayouch  10much loved di nabil ayouch 10

Niente a che vedere con Sheherazade, gli harem, la danza del ventre, il kamasutra e tutto "l' orientalismo" affascinante con cui l' occidente si rassicura ed evita di pensare alla condizione delle donne musulmane. Il sesso è malato insistente, pulsa nelle tempie, gonfia le vene e sta diventando una minaccia sempre più vicina.

 

Ultimi Dagoreport

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)

giancarlo giorgetti luigi lovaglio milleri francesco gaetano caltagirone

SUL CASO MPS-MEDIOBANCA, L'ARTICOLO-BOMBA DEL GIORNO È SUL "CORRIERE", DA CUI SI EVINCE CHE LE DICHIARAZIONI RILASCIATE ALLA CONSOB DA CALTAGIRONE E DAL MINISTRO GIORGETTI SONO IN APERTO CONTRASTO - E’ LO STESSO IMPRENDITORE ROMANO AD AMMETTERE CHE IL MINISTRO LEGHISTA SONDÒ ALCUNI POTENZIALI INVESTITORI NELLE SETTIMANE PRECEDENTI ALLA OSCURA “GARA” CHE FECE INTASCARE IL 15% DI MPS, IN MANO AL TESORO, AL QUARTETTO DELFIN-CALTAGIRONE-ANIMA-BPM - UNA VERSIONE IN APERTO CONFLITTO CON QUELLA DI GIORGETTI, CHE IL 29 LUGLIO 2025 ALLA CONSOB DISSE: “NON C’È STATA ALCUNA INTERLOCUZIONE, CONTATTO O SCAMBIO” - A QUESTO PUNTO, CHI RISCHIA DI FINIRE NEI GUAI CON LA PROCURA DI MILANO NON SONO SOLO I “FURBETTI DEL CONCERTINO”, MA LA STESSA CONSOB GUIDATA DA PAOLO SAVONA CHE, COME AUTORITÀ DI VIGILANZA DEL MERCATO FINANZIARIO, NON HA RILEVATO NEL SUO DOCUMENTO DI “ASSOLUZIONE” SULLA PRESUNTA CONCERTAZIONE DEI CALTA-MELONI, NESSUNA DISCORDANZA TRA LE DICHIARAZIONI DI CALTAGIRONE E DI GIORGETTI…