gianni riotta

LIBRI CONTRO L’ACQUA ALTA - IL CONSORZIO VENEZIA NUOVA SPENDEVA E SPANDEVA IN LIBRI DI RIOTTA E VALERIO MASSIMO MANFREDI. MA TRANQUILLI, LI REGALAVANO PER NATALE - L’ADDETTO STAMPA FACCIOLI SI PIGLIA QUASI 300 MILA EURO

Sandra Amurri e Renzo Mazzaro per “il Fatto Quotidiano

 

Gianni Riotta Gianni Riotta

   Tra le attività di promozione del Consorzio Venezia Nuova, concessionario unico per la realizzazione del Mose, c’erano anche le strenne natalizie. Mazzacurati ogni anno invitava un giornalista, un personaggio famoso a scrivere un libro con la sola richiesta che l’oggetto del “viaggio” fosse Venezia. Dall’89 al 2001 i libri sono stati stampati dal Cvn, poi quando diventa capo ufficio stampa l’architetto Flavia Faccioli, con uno stipendio che sfiora i 300 mila euro, entra in campo la casa editrice Marsilio di Cesare De Michelis – fratello maggiore del più volte ministro del Psi Gianni – che oltre al pagamento dei libri riceve ogni anno dal Cvn circa 30 mila euro per l’acquisto di guide e pubblicazioni simili.

 

   La collana del Consorzio Venezia Nuova, “Libri per Venezia” nel 1994 edita “Ombra” (in ristampa da Rizzoli) scritto da Gianni Riotta, ex direttore del Sole 24 Ore, del Tg1 ed ex collega al Manifesto di Franco Miracco, capo ufficio stampa del Cvn. La produzione segue la scadenza annuale. Nel ’99 è la volta di “Andava nell’acqua crescendo. Origine delle cose di Venezia”, libro di immagini e ritrovamenti archeologici, di vari autori costato 82milioni e 400 mila lire.

Gianni Riotta Gianni Riotta

 

Nel 2000 il Cvn spende 25 milioni di lire per il libro “‘Mòre. Libere Associazioni Veneziane” di Antonio Alberto Semi. Nel 2002 arriva Flavia Faccioli e l’editore di riferimento diventa Marsilio che edita il libro “L’isola dei morti” di Valerio Massimo Manfredi, archeologo conduttore di Impero su La7, che riceve 17 mila euro (e la Marsilio per 500 copie, 15 mila euro, per la ristampa altre 12 mila). Mentre nel 2002 la Marsilio per “La galea ritrovata. Origine delle cose di Venezia”, di autori vari, riceve 25 mila euro e 29 mila euro nel 2003 per “Il Rinascimento veneziano di Giovanni Bellini”, scritto da Lorenzo Finocchi Ghersi. Segue il libro di Derek Walcott, “Il levriero di Tiepol”: Marsilio riceve 29 mila euro; e 9950 per quello di Sergio Bettini, “Forma di Venezia”.

 

Valerio Massimo Manfredi Valerio Massimo Manfredi

Il Cvn paga Antonio Alberto Semi, per “Quarant’anni dopo. Dieci variazioni sul tema di Venezia”, 21,500 euro e Marsilio 12 mila euro. Guido Moltedo per “Welcome to Venice. Cento volte imitata, copiata, sognata” riceve 39 mila euro e 31 mila alla casa editrice Marsilio. Poi ci sono gli amici di Carlo, figlio di Mazzacurati recentemente scomparso, come il disegnatore che vive a Parigi Lorenzo Mattotti, con il suo “Scavando nell’acqua” che riceve 49mila euro mentre 57mila vanno alla Marsilio e Claudio Piersanti, “Il filo dell’acqua”, 2009, 25 mila euro più 12 mila di stampa. Mentre alla società di produzione Argonauti del figlio sceneggiatore che nel 2010 realizza un documentario e un libro Mazzacurati senior versa un milione di euro. Nel 2011 è la volta di Irene Bignardi, critica cinematografica, che riceve 37 mila euro dal Cvn per il libro “Storie di Cinema a Venezia”.

 

Guglielmo Giovannelli Daniela Traldi Valeria Licastro e Valerio Massimo Manfredi Guglielmo Giovannelli Daniela Traldi Valeria Licastro e Valerio Massimo Manfredi

   Penultima strenna natalizia prima dell’arrivo del tornado giudiziario che ha smantellato anche i 30 milioni di nero fabbricati dal Cvn che organizzava anche eventi da mille e una notte. Come il 25 febbraio 2006 quando alla vigilia delle politiche di primavera per risollevare le sorti del centrodestra il governatore Galan s’inventa la presentazione degli scavi nel canale di Malamocco-Marghera, abbassato di ben 46 centimetri, i lavori termineranno quando si raggiungerà quota 12 metri, molto lontani ma l’ordine è festeggiare.

 

Persone invitate seicento, i ministri Lunardi e Matteoli e giornalisti delle maggiori testate nazionali, russe, tedesche, ammaliati dal sorvolare l’opera e dalle gite in motoscafo oltre all’ospitalità nella meravigliosa laguna. Costo: 235 mila euro,150 mila sborsati dall’Autorità Portuale, 25 mila dall’assessorato ai trasporti di Renato Chisso e 60 mila da Veneto Acque, società al 100 per cento della Regione.

mazzacurati giovannimazzacurati giovanni

 

   Il grosso della cifra,130 mila euro, è andato all’organizzatore dell’evento: la Bmc Broker di San Marino di Colombelli, che riempiva di fatture false la Mantovani. Erano i tempi dell’architetto Flavia Faccioli a capo dell’ufficio stampa. La Faccioli resiste anche all’arrivo della nuova gestione della comunicazione affidata allo studio del giornalista economico Enrico Cisnetto, che a capo dell’ufficio stampa ha inviato Antonio Gesualdi, tutto per 200 mila euro l’anno. Molto meno di quanto continua a prendere la Faccioli, quasi 300 mila euro.

la sedia della felicita carlo mazzacurati sul set la sedia della felicita carlo mazzacurati sul set fabrizio bentivolgio valentina lodovini e carlo mazzacurati fabrizio bentivolgio valentina lodovini e carlo mazzacurati mose veneziamose veneziaCANTIERE DEL MOSE CANTIERE DEL MOSE

 

Ultimi Dagoreport

gender club degrado roma pina bausch matteo garrone

25 ANNI FA SPUNTÒ A ROMA UN CLUB IN MODALITÀ DARK-ROOM: AL "DEGRADO", IMMERSO NEL BUIO, SI FACEVA SESSO SENZA IL SENSO DEL PECCATO, IN MEZZO A TUTTI. UNO ‘’SBORRIFICIO” CHE NON HA AVUTO EGUALI E CHE DEMOLÌ I MURI DIVISORI TRA ETERO-BI-GAY-LESBO-TRANS-VATTELAPESCA - PER 9 ANNI, “CARNE ALLEGRA” PER TUTTI. OGNUNO VENIVA E SI FACEVA I CAZZI SUOI, E QUELLI DEGLI ALTRI. IL "DEGRADO'' POTEVA ESSERE RIASSUNTO IN UNA DOMANDA: CHI È NORMALE? - DAGO-INTERVISTA ALL’ARTEFICE DEL BORDELLO: “SCORTATA DA MATTEO GARRONE, UNA NOTTE È APPARSA PINA BAUSCH IMPEGNATA AL TEATRO ARGENTINA. SI ACCENDONO LE LUCI E UNA TRAVESTITA URLO': “AO' SPEGNETELE! IO STAVO A FA’ UN BOCCHINO. NUN ME NE FREGA ‘N CAZZO DE 'STA PINA!”

giorgia meloni alberto stefani luca zaia matteo salvini sondaggio

DAGOREPORT – VENETO DI PASSIONI PER IL CENTRODESTRA: LA VITTORIA DI ALBERTO STEFANI È SCONTATA, MA A CONTARE DAVVERO SARANNO I NUMERI! SECONDO IL SONDAGGIO DI PAGNONCELLI, IL GIOVANE LEGHISTA CON CIUFFO GIAMBRUNESCO È AL 62,8%, CONTRO UN MISERO 26,9% DEL CANDIDATO DI SINISTRA, GIOVANNI MANILDO. UN OTTIMO RISULTATO, MA SOLO SE NON SI RICORDA COSA AVVENNE CINQUE ANNI FA: ZAIA VINSE CON IL 76,79% DEI VOTI, E BASTÒ LA SUA LISTA, INSIEME A QUELLA DELLA LEGA, PER OTTENERE IL 61,5%. OGGI CI VUOLE TUTTO IL CENTRODESTRA UNITO PER RAGGIUNGERE LA STESSA CIFRA – LO SPETTRO DEL SORPASSO DI FDI SUL CARROCCIO: SE LE TRUPPE MELONIANE OTTENESSERO PIÙ VOTI, CHE FINE FAREBBE LA GIÀ FRAGILE LEADERSHIP DI SALVINI?

giorgia meloni matteo salvini antonio tajani giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - COME MAI LADY GIORGIA INFLIGGE ALLA “NAZIONE”, IN VISTA DEL 2026, UNA FINANZIARIA COSÌ MICRAGNOSA, CORRENDO IL RISCHIO DI PERDERE CONSENSI? - UNA MISERIA DI 18 MILIARDI CHE, AL DI LÀ DELL’OPPOSIZIONE, STA FACENDO SPUNTARE LE CORNA DEL TORO AGLI ALLEATI SALVINI E TAJANI, MENTRE RUMOREGGIANO I VAFFA DI CONFINDUSTRIA E DEI MINISTRI COSTRETTI AD USARE L’ACCETTA AL BILANCIO DEI LORO DICASTERI (TAGLIO DI 89 MILIONI ALLA DISASTRATA SANITÀ!) – LA DUCETTA HA UN OTTIMO MOTIVO PER LA MANOVRA MIGNON: FINENDO SOTTO IL 3% DEL PIL, IL GOVERNO ALLA FIAMMA USCIRÀ CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER CONFEZIONARE NEL 2026 UNA FINANZIARIA RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON I TEMPI DELLE POLITICHE DEL 2027 - E GLI ITALIANI NELLA CABINA ELETTORALE POTRANNO COSÌ RICOMPENSARE LA BONTÀ DELLA REGINA GIORGIA…

shooting calendario pirelli 2026

A PRAGA SI SVAGA! – UNA PARATA DI STELLE STA PER INVADERE LA CITTÀ DI FRANZ KAFKA: PER LA PRESENTAZIONE DEL CALENDARIO PIRELLI 2026 VENERDÌ 14, ALLA MUNICIPAL HOUSE, SONO ATTESI 500 ILLUSTRI OSPITI ACCOLTI DA MARCO TRONCHETTI PROVERA CHE AVRÀ AL SUO FIANCO TANTO BEL MONDO: DA TILDA SWINTON A GWENDOLINE CHRISTIE, GUERRIERA NEL ‘’TRONO DI SPADE’’, DALLE MODELLE IRINA SHAYK ED EVA HERZIGOVA, DALLA STILISTA SUSIE CAVE ALLA TENNISTA VENUS WILLIAMS, DA LUISA RANIERI A FAVINO – NON MANCHERÀ CHIARA FERRAGNI ALLACCIATA ALL’EREDE GIOVANNI TRONCHETTI PROVERA…

sigfrido ranucci giovambattista fazzolari

DAGOREPORT - UCCI UCCI, TUTTO SUL CASO RANUCCI: DAI PRESUNTI CONTATTI DI SIGFRIDO CON I SERVIZI SEGRETI PER L'INCHIESTA DI "REPORT" SUL PADRE DI GIORGIA MELONI AL PEDINAMENTO DI SIGFRIDO, CHE COINVOLGEREBBE FAZZOLARI, IL BRACCIO DESTRO (E TESO) DI LADY GIORGIA – RANUCCI, OSPITE IERI SERA DI BIANCA BERLINGUER, HA PRECISATO, MA CON SCARSA CHIAREZZA, COSA E' ACCADUTO NELLE DUE VICENDE: “NON SONO STATO SPIATO DA FAZZOLARI. SO CHE È STATO ATTIVATO UN MECCANISMO PER CAPIRE CHI FOSSE IL NOSTRO INFORMATORE. SI TEMEVA FOSSE QUALCUNO DEI SERVIZI, MA NON È ACCADUTO” - SULL'ALTRA VICENDA DEL PEDINAMENTO: "NON SO SE SONO STATO SEGUITO MATERIALMENTE" – RIGUARDO L'ATTENTATO: "NON HO MAI PENSATO CHE DIETRO CI FOSSE UNA MANO POLITICA" - DAGOSPIA CERCA DI FAR LUCE SUI FATTI E I FATTACCI... - VIDEO

giorgia meloni marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT – IL DESIDERIO DI FARSI INCORONARE REGINA D'ITALIA, PER IL MOMENTO, LA MELONA LO DEVE RIPORRE NEL CASSETTO DEI SOGNI - L’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, BOCCIATA DA TUTTI I PARTITI CHE NON INTENDONO FINIRE CANNIBALIZZATI DALLA MELONI, STA MANDANDO IN PEZZI FORZA ITALIA - TAJANI FA IL POSSIBILISTA E GLI AZZURRI ESPLODONO. LASCIAMO POI PERDERE LA FAMIGLIA DI ARCORE CHE VEDREBBE SPARIRE IL NOME BERLUSCONI DAL SIMBOLO DEL PARTITO - A MILANO SI VOCIFERA DI UN TERRIBILE SCAZZO AL CALOR BIANCO TRA UN TAJANI IN MODALITA' RIBELLE E CRISTINA ROSSELLO, VICINISSIMA A MARINA - L'IDEONA DI FARSI INCORONARE "SUA MAESTA' GIORGIA I" FA STORCERE IL NASO ANCHE AI VARI POTENTATI SOTTERRANEI DEI FRATELLINI D’ITALIA (LOLLOBRIGIDA-LA RUSSA-RAMPELLI)...