matteo salvini luca zaia giorgia meloni

SPOSTANDO LA RESA DEI CONTI PIU’ IN LA’! LA MOSSA DISPERATA DI SALVINI SUL VENETO PER NEUTRALIZZARE LE MIRE DEI MELONIANI SULLA REGIONE: FAR SLITTARE IL VOTO ALLA PRIMAVERA DEL 2026  CAUSA OLIMPIADI (“MI SEMBRA ANCHE CORRETTO, VISTO CHE ZAIA LE HA GESTITE FIN DALL'INIZIO, COSÌ COME MI SEMBREREBBE POCO OPPORTUNO CAMBIARE IL PRESIDENTE DEL CONI MALAGÒ TRE MESI PRIMA DI QUESTO EVENTO”) - IL CAPITONE NON HA ANCORA DEL TUTTO RINUNCIATO ALLA SUGGESTIONE DI REGALARE UNA TERZA CORSA A ZAIA (ANCHE PER PLACARE POSSIBILI FRONDE INTERNE) 

Andrea Bulleri per il Messaggero - Estratti

 

luca zaia salvini

Sul Veneto «non giochiamo a Risiko», dice Matteo Salvini, e parla soprattutto agli alleati del centrodestra con cui bisognerà «scegliere i candidati migliori per ogni Regione». Eppure quella del vicepremier sembra proprio una mossa per neutralizzare le armate di Fratelli d'Italia, che sul fu feudo del Carroccio (che alle scorse Europee ha innalzato i meloniani vicino al 40 per cento) non nascondono le proprie mire.

 

E invece ecco l'idea del leader della Lega: per le prossime Regionali in Veneto «proporrò un election day nella primavera 2026». Dopo le Olimpiadi invernali Milano-Cortina, insomma, ossia con un ritardo di almeno sei mesi sulla scadenza naturale del secondo mandato di Luca Zaia il prossimo settembre.

 

GIORGIA MELONI E MATTEO SALVINI

Il Capitano leghista non ha ancora del tutto rinunciato alla suggestione di regalare una terza corsa al "doge" del Carroccio.

 

«Continuo a pensare insiste Salvini intervistato da alcuni quotidiani del Nordest tra cui Il Messaggero Veneto e Il Mattino di Padova che impedire ai cittadini di poter scegliere Zaia sia sbagliato. E coltivo una residua speranza che anche per le Regioni non si cancelli la possibilità per i governatori bravi di presentarsi ancora davanti ai cittadini, anche se fino ad oggi tutti si sono detti contrari». Ma a prescindere da chi correrà sotto il Leone di San Marco, per il titolare dei Trasporti dev'essere l'attuale governatore a gestire le Olimpiadi. «Mi sembra anche corretto, visto che le ha gestite fin dall'inizio, così come mi sembrerebbe poco opportuno cambiare il presidente del Coni Malagò tre mesi prima di questo evento», osserva Salvini.

Matteo Salvini e Luca Zaia

 

 

Insomma: «Facciamogli concludere l'iter già avviato. Il Veneto ospiterà le Olimpiadi e 3 miliardi di persone guarderanno cosa succede tra Milano e Cortina: fare una campagna elettorale il prossimo autunno, a tre mesi da un evento di portata mondiale, non ha senso», insiste.

 

salvini meloni

 Meglio votare dopo, tra la fine dell'inverno e l'inizio della primavera 2026. Soluzione che però lascia piuttosto freddi gli alleati di FdI. Non solo perché per spostare di sei mesi un'elezione regionale va prima appianato più di un dettaglio tecnico (servirebbe un decreto ad hoc del governo).

 

Ma anche perché a via della Scrofa non hanno dubbi, tanto più dopo la caduta rovinosa in Umbria di Donatella Tesei, altra leghista: «In Veneto la candidatura tocca a noi». Ed eventuali mosse per ritardare quello che FdI ritiene un obbligato "passaggio di testimone" non sono viste di buon occhio. Un nodo che ieri è finito al centro del consiglio federale della Lega alla Camera, con Zaia collegato da remoto, insieme a una serie di altri punti tra cui il congresso della Lega Lombarda (in corsa ci sono il capo della giovanile Luca Toccalini e il capogruppo in Senato Massimiliano Romeo, e Salvini insiste per trovare una quadra).

MATTEO SALVINI LUCA ZAIALUCA ZAIA MATTEO SALVINIzaia salvini

Ultimi Dagoreport

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA?