donald trump elon musk

MUSK MEJO DI RENZI: DOPO LO SCAZZO CON TRUMP, PROVA A RICICLARSI COME “CENTRISTA” E PIVOT DEL “TERZO POLO” – ELON HA LANCIATO UN SONDAGGIO SU “X”: “È ORA DI CREARE UN NUOVO PARTITO, CHE RAPPRESENTI DAVVERO L’80% CHE STA NEL MEZZO?” – CHE SCENDA O NO IN POLITICA, È CERTO CHE L’UOMO PIÙ RICCO DEL MONDO HA LE RISORSE ECONOMICHE E LA FORZA SOCIAL (“X”) PER ROMPERE I COJONI A “THE DONALD”, INTANTO SABOTANDO LA LEGGE DI BILANCIO AL VOTO IN SENATO E POI CREANDO UNA FRONDA DI RIBELLI TRA I REPUBBLICANI (SONO MOLTI A SENTIRSI “TRADITI” DA TRUMP…)

 

 

1. MISTER X ORA GUIDA LA CARICA DEI RIBELLI “FONDO IL MIO PARTITO”

Estratto dell’articolo di Paolo Mastrolilli per “la Repubblica”

https://www.repubblica.it/esteri/2025/06/06/news/musk_ribelli_trump_fondare_partito-424651161/

 

ELON MUSK DONALD TRUMP

È ora di creare un nuovo partito politico in America, che rappresenti davvero l’80% nel mezzo?». Lanciando questo sondaggio sul suo social X, che alle quattro di ieri pomeriggio era stato visto da 11 milioni di utenti e aveva raccolto oltre un milione di voti, Elon Musk ha cercato di chiarire che all’origine del suo divorzio da Donald Trump non ci sono solo gli interessi imprenditoriali, […]  ma una divergenza politica e filosofica assai più profonda.

 

Che poi si metta davvero a fondare un partito, dopo aver creato aziende tipo Tesla, SpaceX o Starlink, è un altro discorso.

 

scazzo tra elon musk e donald trump musk tira fuori la bomba sui file epstein

Nel frattempo però potrebbe deragliare la legge di spesa voluta dal presidente, dividere i repubblicani, alienare parte del movimento Maga, e magari mettere i suoi miliardi al servizio di chi fa opposition research o vuole affondare Donald e quanto rimane del Gop.

 

Rischiando grosso, ovviamente, come dimostra il crollo di ieri in borsa per le azioni di Tesla.

 

Trump ha cercato di farne una questione personale. Elon […] voleva i finanziamenti pubblici per le auto elettriche, spariti dal Big Beautilful Bill voluto dal presidente per tagliare le tasse, e contava sull’amico Jared Isaacman alla guida della Nasa, per aiutarlo con le commesse pubbliche e la corsa verso Marte. In più - ha aggiunto - c’è rimasto male a lasciare la Casa Bianca perché è così bella, fa perdere la testa e crea gelosie.

Tutto ciò sarà in parte vero, ma la spiegazione non sta tutta qui.

 

donald trump ed elon musk assistono al lancio di un razzo di spacex foto lapresse 3

Ad esempio David Cole, presidente emerito del Center for Automotive Research di Ann Arbor, smentisce la centralità delle agevolazioni per le auto elettriche: «Lui non vuole i crediti fiscali a favore dei clienti perché non ne ha bisogno. Ha i margini per abbassare i prezzi e mettere così in crisi i concorrenti».

 

Gli interessano invece i 7,5 miliardi di dollari stanziati col programma National Electric Vehicle Infrastructure, per moltiplicare i punti di ricarica, e chiede alla National Highway Traffic Safety Administration, che negli ultimi anni ha aperto 14 inchieste sui difetti delle Tesla, di lasciare in pace la sua azienda.

 

scazzo tra elon musk e donald trump il primo tweet sulla legge di bilancio

Dunque un intreccio di sfide politiche, economiche e tecnologiche, da cui dipende il futuro dell’auto e non solo. Anche la politica però ha un ruolo, perché da una parte lo ha bruciato, ma dall’altra lo ha affascinato.

 

La sua conversione al trumpismo è stata l’effetto combinato di diversi fattori imprenditoriali e personali, incluso il fatto che si era sentito snobbato da Biden alla Casa Bianca e aveva denunciato la cultura woke dopo la lite pubblica con la figlia transgender Vivian.

 

Al governo però ci era entrato grazie al Doge, con la promessa di tagliare circa 2.000 miliardi di spesa pubblica per ridurre il debito insostenibile. Trump ha presentato una “finanziaria” che aumenta il deficit di almeno 2.400 miliardi e quindi deve essersi sentito usato e tradito.

 

Ridurre le dimensioni dello Stato però è il Vangelo dei repubblicani e quindi la denuncia di Elon imbarazza Donald, scuotendo anche alcuni fedelissimi come la deputata Marjorie Taylor Greene, ora pentita di aver votato il Big Beautiful Bill. Musk potrebbe aiutare a farlo bocciare al Senato, ma ieri ha chiarito di avere ambizioni anche maggiori. […]

 

elon musk al comizio di trump a butler, pennsylvania 4

2. MUSK VS. TRUMP: WHO’S AFRAID OF CREATING HAVOC?

Traduzione di un estratto dell’articolo di David Von Drehle per il “Washington Post”

 

[…]  In nessuna relazione c'è spazio per più di un narcisista. Questo fatto da solo è stato probabilmente terminale per il matrimonio Trump-Musk, ma non ha aiutato il fatto che i due miliardari si assomiglino così tanto. Le squadre efficaci hanno caratteristiche complementari, non ridondanti.

 

Trump e Musk sono entrambi specializzati in social media bellicosi, condividono tempi di attenzione fluttuanti e si distinguono per la loro sfacciataggine. Qualunque sia la fonte psicologica che ha fornito l'acqua per queste erbacce, è certo che è stata sfruttata al massimo.

 

elon musk smentisce trump

La tanto pubblicizzata, ma in gran parte inefficace, missione governativa di Musk per la riduzione dei costi si è conclusa il mese scorso con una motosega. Il marchio Tesla, tanto decantato, è stato gravemente intaccato. I razzi SpaceX sono esplosi improvvisamente uno dopo l'altro. È chiaro che l'ampiezza di banda di Musk era eccessiva e anche i suoi dirigenti aziendali erano nervosi. Ma anche l'uomo stesso aveva problemi di immagine: Si sono diffuse notizie sul suo uso di droghe e sul suo harem da sceicco.

 

Il commiato nello Studio Ovale per Musk è stato caratterizzato dalle congratulazioni reciproche tra il presidente e "The Dogefather" (la maglietta scelta da Musk quel giorno), ma la simpatia non è durata. Musk ha iniziato ad attaccare il programma legislativo di Trump, che prevede tagli alle tasse e spese in deficit.

 

elon musk sul palco del comizio di trump a butler, pennsylvania

"Mi dispiace, ma non ce la faccio più", ha scritto sulla sua macchina del rumore X (ex Twitter) il 3 giugno. "Questa massiccia, oltraggiosa e piena di carne di porco di legge di spesa del Congresso è un abominio disgustoso. Vergogna a chi l'ha votata: sapete di aver sbagliato. Lo sapete".

 

La frase incuriosisce: Non riusciva a sopportarlo "più" - il che significa che era in grado di digerire gli abomini disgustosi prima di andarsene, ma non dopo. Quando lo spettacolo era appena iniziato ed era tutto un applauso di folle e fanboy, Musk ha allegramente appoggiato l'ipocrisia trumpiana; in effetti, il suo ruolo era quello di fingere di estirpare gli eccessi del governo nel modo più fiammeggiante possibile, mentre la Casa Bianca e il Congresso continuavano l'intramontabile lavoro di accatastare carburante sulla pira del debito federale.

 

donald trump elon musk

Trump non se l'è bevuta nemmeno per un secondo. Mentre il presidente osservava un periodo di silenzio non abituale, il suo team ha attaccato. Musk era solo infastidito dal fatto che la sua carne di porco personale non stesse riempiendo l'abominio: niente più sussidi federali per gli acquirenti di Tesla, nessun amministratore scelto a mano alla NASA per supervisionare i suoi contratti per i razzi, nessuna conversione del sistema di controllo del traffico aereo al suo servizio satellitare proprietario.

 

Il silenzio è finito giovedì, quando Trump ha messo a verbale i sussurri. Sulla sua macchina del rumore (una piattaforma leggermente patrocinata chiamata Truth Social), ha scritto: "Il modo più semplice per risparmiare denaro nel nostro bilancio, miliardi e miliardi di dollari, è terminare le sovvenzioni e i contratti governativi di Elon".

elon musk con il figlio x e donald trump 6

 

Il loro crollo è stato tanto ipnotico quanto doloroso da guardare. Musk ha dichiarato che Trump non avrebbe potuto vincere senza i molti, molti milioni di donazioni di Musk alla campagna elettorale. Ha appoggiato la richiesta di impeachment di Trump. Ha previsto che i dazi di Trump causeranno una recessione. Ha minacciato di non far volare più i razzi che portano gli astronauti americani alla Stazione Spaziale Internazionale.

 

Ai repubblicani che stanno decidendo quale roboante miliardario sostenere, Musk ha avvertito che Trump sarà fuori dal potere in "3,5 anni", mentre lui sarà potente per almeno altri 40 anni.

 

Forse. Potrebbe voler ridurre la ketamina. Secondo il New York Times, l'uso della droga che ha ucciso l'attore Matthew Perry sta già interferendo con il controllo della vescica di Musk, che ha solo 53 anni.

 

ELON MUSK AL COMIZIO DI TRUMP AL MADISON SQUARE GARDEN - FOTO LAPRESSE

È troppo presto per dire quale dei due partner uscirà meno danneggiato dalla loro infelice storia d'amore. La battaglia per l'approvazione di un piano di finanziamento da parte del Congresso, che è diviso in due parti, è ora una prova di Trump contro Musk; non sarà vista in altri termini.

 

Entrambi combattono ad alta voce, ed entrambi combattono sporco.

Per questo motivo - e per il loro bisogno irrefrenabile di attenzioni di ogni tipo - la fine del matrimonio non può essere la fine del loro dramma. […] il mondo non ha altra scelta che stare a guardare. È, si potrebbe dire, un abominio disgustoso.

elon musk durante il vertice tra donald trump e il presidente sudafricano cyril ramaphosa foto lapressedana white donald trump elon musk alla ufc di miami

 

 

donald trump prende in giro elon musk e ron desantis su instagram trump e musk in versione studio ghibli

elon musk riceve la chiave della casa bianca da donald trump

Ultimi Dagoreport

urbano cairo sigfrido ranucci la7 fiorenza sarzanini

DAGOREPORT - SIETE PRONTI? VIA! È PARTITA LA GRANDE CAMPAGNA ACQUISTI (A SINISTRA!) DI URBANO CAIRO - IL COLPACCIO SU CUI LAVORA URBANETTO: PORTARE A LA7 SIGFRIDO RANUCCI E L’INTERA SQUADRA DI “REPORT”, A CUI TELE-MELONI STA RENDENDO LA VITA IMPOSSIBILE - IL PROGETTO È GIÀ PRONTO: PRIMA SERATA DI LUNEDI', SECONDE SERATE CON "REPORT-LAB", COINVOLGENDO SITO, SOCIAL E L'EDITRICE SOLFERINO - MA NON FINISCE QUI: CAIRO VUOLE RIPOSIZIONARE IL “CORRIERE DELLA SERA”: ESSERE LA GAZZETTA DI FAZZOLARI NON PORTA ALL'EDICOLA NUOVI LETTORI, CHE PREFERISCONO L'ORIGINALE: "IL GIORNALE", "LIBERO", "LA VERITA'": MEGLIO RITORNARE AL CENTRO-SINISTRA. IN ARRIVO GIOVANI GIORNALISTI BEN DISTANTI DAL MELONISMO...

mara venier gabriele corsi

PERCHÉ GABRIELE CORSI HA MOLLATO “DOMENICA IN”? LA SUA PRESENZA AL FIANCO DI MARA VENIER ERA STATA FRETTOLOSAMENTE ANNUNCIATA DA ANGELO MELLONE, DURANTE LA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI RAI. E INVECE, SOLO DUE GIORNI FA, CORSI HA ANNUNCIATO DI ESSERSI TIRATO INDIETRO - COSA È SUCCESSO? LA RAI AVEVA TENTATO DI COMMISSARIARE LA "ZIA MARA", PIAZZANDOLE ACCANTO I "BADANTI" NEK E CORSI. MA L'ARZILLA 74ENNE, FORTE DI BUONI ASCOLTI, HA FATTO TERRA BRUCIATA AI SUOI DUE "VALLETTI", USANDO L’ARMA DA FINE DEL MONDO: “SE IO MOLLO AD AGOSTO CHI CI METTETE?". E COSÌ, UNA VOLTA VISTO IL SUO SPAZIO RIDOTTO A QUALCHE MINUTO DI UN QUIZ, IL CONDUTTORE SI È CHIAMATO FUORI (NEK ERA GIÀ SCAPPATO A "THE VOICE") - LA VENIER HA TENTATO DI DISSIPARE I DUBBI SULLE SUE “COLPE” POSTANDO UNA STORIA IN CUI SI INSINUAVA CHE CORSI AVESSE MOLLATO PER I SOLDI (POCHI). MA A SMENTIRE LA SUA VERSIONE È STATO IL MANAGEMENT DEL CONDUTTORE…

antonio spadaro papa leone xiv robert prevost

FLASH! – SPADARO DI FUOCO! IL GESUITA, ORFANO DI BERGOGLIO, , OGGI SU ''LA STAMPA”, SPACCIA COME SUA ''INTERVISTA INEDITA'' UNA VECCHIA CONVERSAZIONE PUBBLICA CHE L'ALLORA CARDINALE ROBERT FRANCIS PREVOST TENNE A NEW LENOX, IN ILLINOIS, IL 7 AGOSTO 2024 - IL GESUITA HA PRESO IL TESTO SBOBINATO E L’HA INFRAMEZZATO CON DOMANDE SUE: UN CAPOLAVORO DI AUTO-PROMOZIONE DEGNO DI UN VERO INFLUENCER... - LA PRECISAZIONE DELLA CASA EDITRICE EDB: "SOLLEVIAMO DA OGNI RESPONSABILITA' PADRE SPADARO CIRCA OGNI FRAINTENDIMENTO TRA LA STAMPA E LA CASA EDITRICE" - VIDEO

tommaso labate mario giordano

DAGOREPORT - VA AVANTI IL PROGETTO DI PIER SILVIO BERLUSCONI DI “RIEQUILIBRARE” POLITICAMENTE LE RETI MEDIASET (TROPPO SOVRANISMO FA MALE ALL'AUDIENCE): L'ULTIMO ARRIVATO E' L’ACERBO TOMMASO LABATE, IN ODORE DI SINISTRA DEM, A CUI È STATO AFFIDATA LA PRIMA SERATA DEL MERCOLEDÌ - LA SUA SCELTA HA FATTO INVIPERIRE MARIO GIORDANO, SBATTUTO ALLA DOMENICA SERA CON IL SUO “FUORI DAL CORO”. E, GUARDA CASO, GIORDANO È DIVENTATO IMPROVVISAMENTE OSTILE AL GOVERNO MELONI: “NON STA DANDO LE RISPOSTE CHE SI ASPETTAVANO GLI ITALIANI, SEMBRA UN GOVERNO MELONI-FORLANI”

antonio tajani pier silvio marina berlusconi forza italia

DAGOREPORT: CHE CE FAMO CON FORZA ITALIA? È IL DUBBIO CHE ASSILLA I FRATELLI BERLUSCONI: MOLLARE AL SUO DESTINO IL PARTITO FONDATO DA "PAPI" O NE CAMBIAMO I CONNOTATI, A PARTIRE DAL "MAGGIORDOMO" DI CASA MELONI, ANTONIO TAJANI? -CON PIER SILVIO CHE SCALPITA PER SCENDERE IN POLITICA ALLE POLITICHE 2027, I DUE FRATELLI HANNO COMMISSIONATO UN SONDAGGIO SUL BRAND BERLUSCONI IN CHIAVE ELETTORALE. RISULTATO: L’8% DEI CONSENSI DI CUI È ACCREDITATO IL PARTITO, LA METÀ, CIOÈ IL 4%, È RICONDUCIBILE AL RICORDO DI SILVIO BERLUSCONI - ALTRO DATO: SE SCENDESSE IN CAMPO “UN” BERLUSCONI, I CONSENSI DI FORZA ITALIA CRESCEREBBERO FINO QUASI A RADDOPPIARSI - QUEL CHE COLPISCE È CHE IL PARTITO RACCOGLIEREBBE PIÙ VOTI CON PIER SILVIO LEADER DI QUANTI NE CONQUISTEREBBE CON MARINA - (SE SCENDE IN CAMPO, O PIER SILVIO PRENDERA' PIU' VOTI DI MELONI, STRAPPANDOLI A FDI E LEGA, E FARA' IL PREMIER OPPURE LO VEDREMO CHE PRENDERA' ORDINI DALLA DUCETTA...)

orazio schillaci gemmato meloni ministero salute

DAGOREPORT – ALLA SALUTE DI GIORGIA! IL FEDELISSIMO DELLA MELONI, IL SOTTOSEGRETARIO MARCELLO GEMMATO, È DESTINATO A ESSERE PROMOSSO A VICEMINISTRO DELLA SALUTE – MA A FRENARE LA SUA NOMINA È IL MINISTRO ORAZIO SCHILLACI, CHE NUTRE DUBBI SUL POSSIBILE CONFLITTO D’INTERESSI DEL SOTTOSEGRETARIO, TITOLARE DI UNA FARMACIA IN PUGLIA – BASTA VEDERE IL PROVVEDIMENTO CHE HA FATTO FELICI I FARMACISTI: ORA POSSONO VENDERE CON RICCHI MARGINI DI GUADAGNO UNA SERIE DI FARMACI CHE PRIMA ERANO NELLA CATEGORIA “ASSISTENZA DIRETTA” ED ERANO DISTRIBUITI DAGLI OSPEDALI – LA DUCETTA HA CAPITO CHE ANCHE MATTARELLA POTREBBE STORCERE IL NASO DAVANTI ALLA NOMINA DI GEMMATO, E PER ORA PRENDE TEMPO…