virginia raggi gambe

IL NATALE DI MERDA DI VIRGINIA RAGGI: SALTA IL CONCERTO DI CAPODANNO, LO STADIO DELLA ROMA E’ FERMO, I TRASPORTI FANNO SCHIFO E LA MONNEZZA INVADE ROMA. E LA SINDACA CHE FA? RIPETE OSSESSIVAMENTE LA STESSA FRASE: “STIAMO LAVORANDO” - IL "CORRIERE" LA SEPPELLISCE. ECCO COSA SCRIVE - IL VIDEO DI VIRGINIA RAGGI IN LACRIME

 

Sergio Rizzo per il “Corriere della Sera”

 

VIRGINIA RAGGIVIRGINIA RAGGI

Ci sono due parole che Virginia Raggi ripete ossessivamente. Non c'è dichiarazione pubblica della sindaca nella quale a un certo punto non faccia capolino la formula: Stiamo lavorando. Dopo vent'anni salta a Roma il concerto della notte di San Silvestro, che si fa a fine anno? Stiamo lavorando, risponde la sindaca. E lo stadio della Roma?

 

Stiamo lavorando. Il trasporto pubblico fa schifo? Stiamo lavorando. I cassonetti traboccano di rifiuti? Stiamo lavorando. Non è riuscita a trattenersi neppure la notte delle lacrime, di fronte alle telecamere imbarazzate per il pianto liberatorio dopo le messa di Natale nell' ostello della Caritas. Stiamo lavorando.... Peccato che di tutto quel lavoro si veda poco o nulla.

virginia raggi braccio destrovirginia raggi braccio destro

 

Serve a esorcizzare, quella frase. Basta pronunciarla, per crederci davvero anche a dispetto dei numeri: 121 provvedimenti di giunta approvati in un semestre, contro i 150 di Ignazio Marino, i 250 di Gianni Alemanno, i 400 di Walter Veltroni. Difficile dire se la sindaca abbia sottovalutato i problemi o sopravvalutato se stessa.

 

Ma quel passaggio del suo discorso improvvisato - È un momento un po' complesso - scappato nel momento della commozione la sera del 24 dicembre, dice tutto delle difficoltà di gestire una città così complicata e degli errori clamorosi commessi. È mancata soprattutto la comunicazione, dicono, una lacuna che ora si dovrebbe colmare con l'arrivo dell' italo-greco Trianda Loukarelis, incaricato di gestire le relazioni esterne per 88 mila euro l' anno. L'ha mandato, pare, Luigi Di Maio.

virginia raggi  virginia raggi

 

Un elenco di errori comunque lunghissimo, che ha contribuito a rendere il Natale di Virginia Raggi il peggiore che lei stessa potesse immaginare. Prendete l' albero di Piazza Venezia. Così brutto non l' avevamo mai visto. Brutto al punto da dover intervenire in un secondo tempo per migliorare i miseri addobbi. E quando qualcuno l'ha fatto notare, lei ha replicato: Abbiamo risparmiato. L'albero è stato regalato alla città di Roma che ha dovuto soltanto sostenere i costi del trasporto e dell' installazione. Quindicimila euro. Peccato che in città come Milano e Torino i costi siano stati sostenuti integralmente dagli sponsor. Quanto all'estetica, c'è a dir poco un abisso.

 

alessandro  di battista virginia raggi alessandro di battista virginia raggi

Un segnale, quell'albero di piazza Venezia, che avrebbero dovuto cogliere subito. Invece no. Per la prima volta da vent' anni il concertone di Capodanno a Roma non ci sarà. La ragione? Quando il Campidoglio si è deciso a fare il bando pubblico (gratuito per il Comune e oneroso per il vincitore) era troppo tardi.

 

E a chi si è aggiudicato la gara non è rimasta altra scelta che ritirarsi. Anche perché la star della serata, Max Gazzé, stufo di attendere, aveva nel frattempo preso un altro impegno: si esibirà in Sardegna. L'assessore alla Crescita culturale Luca Bergamo aveva garantito che si trattava di una scelta di trasparenza. Meglio la gara di un affidamento diretto.

 

DANIELE FRONGIA VIRGINIA RAGGIDANIELE FRONGIA VIRGINIA RAGGI

Non ci piove. Ma le gare pubbliche bisogna saperle fare, e il tempo non è una variabile indipendente. Per esempio è noto che un concerto in piazza non si organizza in nove giorni: tanti ne sarebbero stati a disposizione. Un po' quello che è accaduto con i bandi per piazza Navona: e infatti anche lì il risultato è sotto gli occhi di tutti.

 

Al flop del concertone si sarebbe rimediato con un anticipo del Capodanno lungo il Tevere già previsto per la notte fonda. Ma dell'evento annunciato per le 22.30 al Circo Massimo non si è saputo più nulla. Non resterebbe allora che confidare nel successo della festa sui ponti, anche questa organizzata con i bandi pubblici.

virginia raggi1virginia raggi1

 

Il sito del Comune precisa: La partecipazione è a titolo gratuito, ogni onere della performance sarà a carico dei partecipanti e non sarà possibile raccogliere offerte. E sempre per la serie delle disfunzioni dovute all'esperienza, non si può evitare una domanda: se la festa sui ponti inizia alle tre di notte, perché è previsto che i mezzi dell'Atac cessino il servizio alle due e mezza?

 

virginia raggivirginia raggi

Per Virginia Raggi un Natale da dimenticare, il primo da sindaca. E un Capodanno spento e silenzioso. Né concerto né fuochi d'artificio, vietati dal Campidoglio. C'è solo da sperare che il botto non arrivi dal palazzo di giustizia. Il caso del fratello di Raffaele Marra incombe: impossibile fare previsioni. Ma di sicuro in un anno è cambiato tutto. A fine 2015 Virginia Raggi aspettava l'incoronazione: ora aspetta invece di essere ascoltata dal magistrato. Auguri sinceri .

VIRGINIA RAGGI E LA CARTA DI CREDITOVIRGINIA RAGGI E LA CARTA DI CREDITO

Ultimi Dagoreport

viktor orban donald trump volodymyr zelensky maria zakharova matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - TRUMP E PUTIN HANNO UN OBIETTIVO IN COMUNE: DESTABILIZZARE L’UNIONE EUROPEA - SE IL TYCOON ESENTA ORBAN DALL’EMBARGO AL PETROLIO RUSSO, DANDO UN CEFFONE A BRUXELLES, LA RUSSIA FA GUERRA IBRIDA ALL'UE E PENETRA L'ITALIA, VERO VENTRE MOLLE DELL’UNIONE, APPROFITTANDO DEI PUTINIANI DI COMPLEMENTO (PER QUESTO QUELLA ZOCCOLOVA DI MARIA ZAKHAROVA PARLA SPESSO DI FACCENDE ITALIANE) - IL PRIMO DELLA LISTA È SALVINI, CHE ALL’ESTERO NON E' VISTO COME IL CAZZARO CHE E' MA, ESSENDO VICEPREMIER, VIENE PRESO SUL SERIO QUANDO SVELENA CONTRO BRUXELLES, CONTRO KIEV E FLIRTA CON MOSCA - IL CREMLINO PUÒ CONTARE SU TANTI SIMPATIZZANTI: DA GIUSEPPE CONTE AI SINISTRELLI DI AVS, FINO A PEZZI ANTI-AMERICANI DEL PD E AI PAPPAGALLI DA TALK - ANCHE FDI E MELONI, ORA SCHIERATI CON ZELENSKY, IN PASSATO EBBERO PIÙ DI UNA SBANDATA PUTINIANA...

2025marisela

CAFONAL! ERA UN MISTO DI CASALINGHE DI VOGHERA E "GRANDE BELLEZZA" ALL'AMATRICIANA IL “LUNCH” DA MARISELA FEDERICI A VILLA FURIBONDA SULL’APPIA ANTICA PER FESTEGGIARE  “STILE ALBERTO”, IL DOC DI MICHELE MASNERI DEDICATO AD ARBASINO, CHE ANDRÀ IN ONDA SABATO 15 NOVEMBRE SU RAI 3 – TRA CONTESSE (TRA CUI LA FIGLIA DELLA MITOLOGICA DOMIETTA DEL DRAGO CHE ERA LA MUSA DI ARBASINO), VANZINA, PAPPI CORSICATO, IRENE GHERGO, BARABARA PALOMBELLI, AVVISTATI MONSIGNORI GOLOSISSIMI CHE SI SONO LITIGATI LA BENEDIZIONE DEL PRANZO. PS: UNO DEI CAGNETTI DI ALDA FENDI HA AZZANNATO UNO DEI MONSIGNORI (CHE NON HA AVUTO PAROLE BENEDICENTI) _ IL DAGOREPORT

gender club degrado roma pina bausch matteo garrone

25 ANNI FA SPUNTÒ A ROMA UN CLUB IN MODALITÀ DARK-ROOM: AL "DEGRADO", IMMERSO NEL BUIO, SI FACEVA SESSO SENZA IL SENSO DEL PECCATO, IN MEZZO A TUTTI. UNO ‘’SBORRIFICIO” CHE NON HA AVUTO EGUALI E CHE DEMOLÌ I MURI DIVISORI TRA ETERO-BI-GAY-LESBO-TRANS-VATTELAPESCA - PER 9 ANNI, “CARNE ALLEGRA” PER TUTTI. OGNUNO VENIVA E SI FACEVA I CAZZI SUOI, E QUELLI DEGLI ALTRI. IL "DEGRADO'' POTEVA ESSERE RIASSUNTO IN UNA DOMANDA: CHI È NORMALE? - DAGO-INTERVISTA ALL’ARTEFICE DEL BORDELLO: “SCORTATA DA MATTEO GARRONE, UNA NOTTE È APPARSA PINA BAUSCH IMPEGNATA AL TEATRO ARGENTINA. SI ACCENDONO LE LUCI E UNA TRAVESTITA URLO': “AO' SPEGNETELE! IO STAVO A FA’ UN BOCCHINO. NUN ME NE FREGA ‘N CAZZO DE 'STA PINA!”

giorgia meloni alberto stefani luca zaia matteo salvini sondaggio

DAGOREPORT – VENETO DI PASSIONI PER IL CENTRODESTRA: LA VITTORIA DI ALBERTO STEFANI È SCONTATA, MA A CONTARE DAVVERO SARANNO I NUMERI! SECONDO IL SONDAGGIO DI PAGNONCELLI, IL GIOVANE LEGHISTA CON CIUFFO GIAMBRUNESCO È AL 62,8%, CONTRO UN MISERO 26,9% DEL CANDIDATO DI SINISTRA, GIOVANNI MANILDO. UN OTTIMO RISULTATO, MA SOLO SE NON SI RICORDA COSA AVVENNE CINQUE ANNI FA: ZAIA VINSE CON IL 76,79% DEI VOTI, E BASTÒ LA SUA LISTA, INSIEME A QUELLA DELLA LEGA, PER OTTENERE IL 61,5%. OGGI CI VUOLE TUTTO IL CENTRODESTRA UNITO PER RAGGIUNGERE LA STESSA CIFRA – LO SPETTRO DEL SORPASSO DI FDI SUL CARROCCIO: SE LE TRUPPE MELONIANE OTTENESSERO PIÙ VOTI, CHE FINE FAREBBE LA GIÀ FRAGILE LEADERSHIP DI SALVINI?

giorgia meloni matteo salvini antonio tajani giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - COME MAI LADY GIORGIA INFLIGGE ALLA “NAZIONE”, IN VISTA DEL 2026, UNA FINANZIARIA COSÌ MICRAGNOSA, CORRENDO IL RISCHIO DI PERDERE CONSENSI? - UNA MISERIA DI 18 MILIARDI CHE, AL DI LÀ DELL’OPPOSIZIONE, STA FACENDO SPUNTARE LE CORNA DEL TORO AGLI ALLEATI SALVINI E TAJANI, MENTRE RUMOREGGIANO I VAFFA DI CONFINDUSTRIA E DEI MINISTRI COSTRETTI AD USARE L’ACCETTA AL BILANCIO DEI LORO DICASTERI (TAGLIO DI 89 MILIONI ALLA DISASTRATA SANITÀ!) – LA DUCETTA HA UN OTTIMO MOTIVO PER LA MANOVRA MIGNON: FINENDO SOTTO IL 3% DEL PIL, IL GOVERNO ALLA FIAMMA USCIRÀ CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER CONFEZIONARE NEL 2026 UNA FINANZIARIA RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON I TEMPI DELLE POLITICHE DEL 2027 - E GLI ITALIANI NELLA CABINA ELETTORALE POTRANNO COSÌ RICOMPENSARE LA BONTÀ DELLA REGINA GIORGIA…