1- IL NAUFRAGIO DELLA COSTA CONCORDIA, PARADIGMA DI UNA METAFORA DELL'ESISTENZA 2- PER IL “WALL STREET JOURNAL” IL NAUFRAGIO È “LA METAFORA DEL DESTINO DI UN CONTINENTE”. L´EUROZONA COME “UNA NAVE IL CUI CAPITANO È NEGLIGENTE, E DOVE L´EQUIPAGGIO NON HA UNA FORMAZIONE ADEGUATA PER AFFRONTARE L´EMERGENZA” 3- PER LA JENA BARENGHI “SEMBRAVA L’ULTIMA TELEFONATA TRA NAPOLITANO E BERLUSCONI” 4- ELLEKAPPA SVIGNETTA: “APPELLO DI MONTI ALLA MERKEL: “VADA A BORDO, CAZZO!” 5 - PER TRAVAGLIO, GRATTA IL COMANDANTE SCHETTINO E TROVERAI UN BERLUSCONI

VIDEO - «Vada a bordo, cazzo!» l'esortazione di De Falco tormentone in rete - http://video.corriere.it/-vada-bordo-cazzo-esortazione-de-falco-tormentone-rete/5d74ee8e-4141-11e1-b71c-2a80ccba9858

1- NAUFRAGIO CON SPETTATORE
"Naufragio con spettatore", fu pubblicato dal Mulino nel 1985 ed è senza dubbio il libro che più ha fatto conoscere il nome di Blumenberg al di fuori della cerchia degli specialisti, contribuendo in maniera determinante alla fortuna di questo autore in Italia. La ragione del particolare successo di quest'opera risiede nel fatto che essa offre, in cento pagine di eleganti analisi letterario-filosofiche, la storia di una metafora centrale nella civiltà dell'Occidente, quella appunto del "naufragio con spettatore" in cui si riflette l'atteggiamento dell'uomo dinanzi alla vita e alla storia: il bisogno di sicurezza e il gusto del rischio, l'estraneità e il coinvolgimento, la contemplazione e l'azione.

2- WSJ: "IL NAUFRAGIO METAFORA DEL DESTINO DELL´UE"
Repubblica -
per il Wall Street Journal il naufragio della Costa Concordia è «la metafora del destino di un continente». Il quotidiano economico assimila l´eurozona a «una nave il cui capitano è negligente, e dove l´equipaggio non ha una formazione adeguata per affrontare l´emergenza».

3- CONCORDIA
Jena per la Stampa
- Sembrava l'ultima telefonata tra Napolitano e Berlusconi.

3- APPELLO
Ellekappa su Repubblica
: "Appello di Monti alla Merkel: "Vada a bordo, cazzo!"

4- CASTA CROCIERE
di Marco Travaglio per Il Fatto

Ora diranno che noi italiani non riusciamo a diventare seri nemmeno nelle tragedie, anzi riusciamo subito a trasformarle in macabre farse. Gli altri hanno il Titanic, noi la Concordia. L'italianissima "nave più grande del mondo" che, già per com'è posizionata, mezza sott'acqua e mezza sopra con uno squarcio nella chiglia, è la migliore icona del paese che siamo.

Più che un naufragio, una parabola. Del capitano Schettino sappiamo tutto e forse, si spera, anche troppo. Ma non era mica solo, sulla nave. Invece è come se lo fosse: se il comandante impazzisce, o si ubriaca, o picchia la testa, non c'è niente da fare. Nessun controllo, nessuna valvola di salvaguardia. Un uomo solo al comando, con potere di vita e di morte su tutti gli altri. E, se dà via di matto o semplicemente si fa gli affari suoi, peggio per noi. Vi ricorda qualcosa?

Poi ci sono i passeggeri, che al "si salvi chi può" danno il meglio, ma anche il peggio. Uno, accecato dalla disperazione, strappa il salvagente al vicino e lo lascia affogare. Altri fanno a botte o calpestano la massa per arrivare prima alle scialuppe saltando la fila e, conquistato un posto sulla barchetta, scacciano i bambini o i vecchi o le donne o disabili perché "non c'è più posto". Vi ricordano qualcuno? Il "particulare", lo chiamava Guicciardini.

Poi c'è Costa Crociere, che prima difende il comandante e poi lo scarica, dichiarandosi parte lesa perché ha fatto tutto da solo (ma proprio perché poteva fare tutto da solo Costa Crociere non è parte lesa). Vi ricorda qualcuno? E siamo a Schettino, per gli amici "Top Gun", che nelle interviste fa il ganassa con le battute sul Titanic. Se c'era bisogno di qualcuno che rinfocolasse i luoghi comuni sull'italiano in gita, eccolo pronto alla bisogna.

Il tipico fesso che si crede furbo, ganzo, fico. Il bullo abbronzato coi ricci impomatati e i Ray-ban neri che conosce le regole e le rotte, ma è abituato ad aggirarle, a smussarle. C'è l'amico di un amico a riva da salutare a sirene spiegate? Che problema c'è, se po' fa'. C'è da accostare per il rito dell'"inchino" ai turisti portati dalla proloco? Ma per carità, si accosta. Accosta Crociere.

Perepèèèèè. Crash! Ops, uno scoglio. E lui dov'è, al momento del cozzo? Una turista olandese giura che era al bar a farsi un drink con una bella passeggera appena rimorchiata. Perché la patonza deve girare, no? A quel punto, con la nave gonfia d'acqua, si chiama la Capitaneria per dire "Tutto ok, positivo". Poi si parla di "guasto a un generatore". Minimizzare, sopire, troncare finché si può.

Crisi? Quale crisi? I ristoranti sono pieni, le stive pure. L'affondamento è solo psicologico, il classico naufragio percepito. Basta non parlarne e sparisce. Negare tutto, anche l'evidenza. Infatti è la Capitaneria a informarlo che la sua nave affonda. E allora "abbandonate la nave": lui per primo, assicurando però "stavo a poppa, ora torno sul ponte, a bordo ci sono solo 2-300 persone" (sono ancora tutte e 4 mila, però il vero bugiardo dà sempre cifre false ma precise).

Il solito De Falco - c'è sempre un De Falco sulla rotta dei furbi fessi - lo sgama: "Ma lei è a bordo?". "No". "Vada a bordo, cazzo! È un ordine". "Sono qua sotto a coordinare i soccorsi, ora vado a bordo". Invece è già all'asciutto, aggrappato a uno scoglio. Verrà avvistato sulla banchina mentre aspetta il taxi per l'hotel Bahamas. Manca ancora un ingrediente: la telefonata a mammà. "Sto bene, ho cercato di salvare i passeggeri". Come si chiama mammà? Rosa, e come se no? Lui intanto mente pure sull'ultima manovra: "L'ho fatta io per facilitare i soccorsi".

Invece l'han fatta le correnti. Poi pesca a piene mani dall'inesauribile serbatoio dello scusario vittimistico nazionale: tutta colpa di "uno sperone di roccia non segnalato, la carta nautica dice che non doveva essere lì". Il solito complotto degli speroni rossi, degli scogli spuntati a sua insaputa: se Vespa lo chiama a Porta a Porta, lui tira fuori il plastico. Non resta che svignarsela nella notte, quatto quatto, "per senso di responsabilità", lasciando fare agli altri, ai tecnici. Vi ricorda qualcuno? Tipo un altro che aveva cominciato sulle navi da crociera?

 

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