di maio navigator

NAVIGATOR A VISTA - SONO 6 MILA DA ASSUMERE PER AIUTARE CHI PRENDE IL REDDITO A TROVARE LAVORO. PERPLESSE LE REGIONI CHE TEMONO DI DOVER PAGARE IL CONTO. DOMANI VERTICE CON DI MAIO - FAMIGLIE NUMEROSE PENALIZZATE RISPETTO A SINGLE E PENSIONATI, DISOCCUPATI IN NASPI SVANTAGGIATI RISPETTO AI BENEFICIARI DEL REDDITO DI CITTADINANZA, POVERI SENZA FISSA DIMORA ESCLUSI DA OGNI SUSSIDIO, ESODATI ANCORA IN CERCA DI TUTELA

 

1. I NAVIGATOR? SONO I 6 MILA DA ASSUMERE PER AIUTARE CHI PRENDE IL REDDITO A TROVARE LAVORO. PERPLESSE LE REGIONI CHE TEMONO DI DOVER PAGARE IL CONTO. DOMANI VERTICE CON DI MAIO

Lorenzo Salvia per il “Corriere della Sera

 

Sei lauree possibili: giurisprudenza, economia, scienze politiche, sociologia, psicologia, scienze della formazione. Nessuna età massima. Il voto di laurea che fa punteggio, nonostante ci sia stata la tentazione di non farlo valere mettendo tutti sullo stesso piano. Cento domande a risposta multipla, non solo di logica ma anche sul funzionamento del reddito di cittadinanza. Il tutto da fare a Roma, con prove spalmate su più giorni visto che si prevedono fino a 100 mila candidati.

paresi di maio e le slides del navigator

 

L' avviso di selezione pubblica per i navigator è stato definito. Ma sembra più complicata del previsto la strada per assumere le 6 mila persone che dovranno aiutare chi prende il reddito di cittadinanza a trovare un lavoro.

 

Il pressing del vicepremier Luigi Di Maio si fa ogni giorno più insistente. Il suo obiettivo è chiudere la selezione entro marzo in modo da rendere i navigator operativi entro aprile, con un certo anticipo rispetto alla madre di tutte le scadenze, le elezioni europee del 26 maggio.

 

Nonostante i ripetuti inviti a fare prima possibile, l' avviso di selezione pubblica non è stato ancora pubblicato. E non è un caso, perché la fretta potrebbe causare un effetto collaterale non da poco: un' accusa di danno erariale, cioè un buco nei conti dello Stato da risarcire perché non sono state rispettate tutte le regole. Come mai?

 

Prima di procedere con la selezione è necessario il via libera della Conferenza Stato-Regioni, cioè il disco verde di tutti i Governatori. Finora non c' è stato. Anzi, le Regioni hanno forti perplessità.

 

«Il governo ci deve delle risposte» ripete Cristina Grieco, assessore al Lavoro della Toscana e coordinatrice degli assessori nelle altre Regioni.

«Noi non sappiamo dove i navigatori dovrebbero operare, - spiega - che cosa dovrebbero fare e da chi dovrebbero dipendere ufficialmente».

mimmo paresi creatore di navigator

Le Regioni ipotizzano un ricorso alla Corte costituzionale. E temono di dover essere loro a pagare il conto finale.

 

Nel decreto sul reddito di cittadinanza vengono stanziati i soldi per pagare i navigator per due anni. Ma il governo ha promesso più volte che dopo questi due anni saranno stabilizzati, cioè assunti a tempo indeterminato. E senza nuovi fondi stanziati dal governo, a farsi carico dei loro stipendi sarebbero proprio le Regioni, che già hanno 9 mila dipendenti nei centri per l' impiego.

 

L' ok delle Regioni non è un dettaglio burocratico. È senza questo passaggio che potrebbe materializzarsi l' accusa di danno erariale per Anpal servizi, la società dell' Agenzia per le politiche attive del lavoro, che formalmente assumerà i navigator. Perché? Il lavoro è una materia a competenza concorrente, gestita in condominio da Stato centrale e Regioni. Procedere senza l' ok di tutte le Regioni significherebbe violare non una norma di poco conto ma niente meno che la Costituzione.

giuseppe conte luigi di maio e la card per il reddito di cittadinanza 9

 

Martedì 12 è fissato un nuovo governo tra il governo e le Regioni. Luigi Di Maio è convinto che si troverà un' intesa ma il clima non è dei migliori anche perché per chiudere l' accordo serve l' unanimità delle Regioni.

 

Con un paradosso. Se al referendum del 2016, quello che mandò a casa il governo Renzi, avesse vinto il sì, il problema adesso non ci sarebbe.

Il referendum spostava la competenza sul lavoro tutta in capo allo Stato centrale. Il Movimento 5 Stelle, come la maggioranza degli elettori, votò no. E ora, di quel no, potrebbe rimanere ostaggio.

 

 

2. DECRETONE: DA ESODATI A NAVIGATOR, NODI EMENDAMENTI

Mila Onder per l'ANSA

 

giuseppe conte e luigi di maio con la postepay per il reddito di cittadinanza

Famiglie numerose penalizzate rispetto a single e pensionati, disoccupati in Naspi svantaggiati rispetto ai beneficiari del reddito di cittadinanza, poveri senza fissa dimora esclusi da ogni sussidio, esodati ancora in cerca di tutela, regioni alla ricerca di una direzione su navigator e centri per l'impiego. Sono molti i nodi irrisolti contenuti nel decretone su reddito e pensioni. Martedì mattina è fissata la scadenza per la presentazione degli emendamenti e da quel momento, la commissione guidata dalla 5S Nunzia Catalfo avrà una settimana di tempo per selezionare le proposte di modifiche che pioveranno probabilmente a pioggia da tutti i gruppi parlamentari.

 

Sul fronte reddito, uno dei temi più vivi è certamente la scala di equivalenza scelta dal governo per 'selezionare' le famiglie aventi diritto. Come sottolineato da gran parte degli osservatori ascoltati in audizione, dai sindacati all'Upb, il meccanismo previsto penalizza i nuclei con oltre tre figli a carico a vantaggio di chi fa nucleo familiare a sé. La questione non è di facile soluzione perché richiederebbe una rimodulazione complessiva delle risorse e del sistema congegnato finora e si aggiunge a quella che appare quasi come una "trappola" per i disoccupati 'normali'.

 

il 'navigator' di maio visto da twitter 9

Da una parte, il decreto sottrae infatti ai beneficiari della Naspi l'assegno di ricollocazione, il voucher (da 250 a 5.000 euro) con cui remunerare centri per l'impiego o agenzie private per l'assistenza personalizzata nella ricerca di un lavoro, d'ora in poi riservato solo a chi avrà il reddito. Dall'altra, offrendo alle imprese un incentivo ad hoc per assumere chi percepisce il nuovo beneficio di cittadinanza, concede una sorta di priorità a quei disoccupati rispetto a tutti gli altri, che le aziende avranno meno interesse economico ad assumere.

 

Rimane peraltro aperto il nodo cruciale dei navigator, figure dai contorni ancora incerti. I centri per l'impiego dipendono infatti dalle Regioni, che ne conoscono le effettive necessità a livello locale, mentre i nuovi tutor dovrebbero essere assunti (non stabilmente) dall'Anpal. Una contraddizione che, secondo le Regioni, spetta al Mise risolvere.

 

Un incontro ad hoc ci sarà proprio martedì, perché, come evidenziato da Cristina Grieco, coordinatrice della IX Commissione della Conferenza delle Regioni, il decretone non spiega "dove dovrebbero operare, cosa dovrebbero fare, e da chi dovrebbero dipendere". Sulle pensioni, sono invece gli esodati ad aprire un nuovo fronte.

 

luigi di maio con la postepay in mano

L'idea del governo trapelata finora è quella di intervenire con un emendamento non per concedere una nuova salvaguardia (sarebbe la nona) ma per consentire a chi è rimasto nel limbo di utilizzare i nuovi strumenti per l'uscita anticipata, quota 100, ape social, opzione donna o l'uscita raggiunti i 42 anni e 10 mesi di contributi a prescindere dall'età anagrafica. Ipotesi che i 6.000 interessati però respingono, rivendicando la disponibilità nelle casse dello Stato delle risorse per una salvaguardia vera e propria, complessiva e senza discriminazioni.

 

D'altra parte il governo, nelle sue due anime, ha già fatto sapere con Luigi Di Maio di voler intervenire riducendo le pensioni degli ex sindacalisti e con il sottosegretario al Lavoro della Lega, Luigi Durigon, di puntare ad alzare a 50 anni il limite di età per richiedere il riscatto agevolato della laurea, di bloccare le pensioni dei latitanti e di portare da 30.000 a 45-50.000 euro il limite per l'anticipo delle liquidazioni dei dipendenti pubblici con prestito bancario.

 

Ultimi Dagoreport

giulio berruti maria elena boschi

L’INIZIO DELLA STORIA TRA L’ONOREVOLE MARIA ELENA BOSCHI E GIULIO BERRUTI, DENTISTA-ATTORE, È STATO FELICE, ALLIETATO DI SGUARDI ADORANTI SOTTO I FLASH DI “CHI”. L’INTRECCIO È CONTINUATO PER CINQUE ANNI TRA QUADRETTI FAMILIARI LIALESCHI PIENI DI BUONA VOLONTÀ MA SEMPRE PIÙ CARICHI DI TENSIONI. SAPPIAMO CHE NON C'È PIÙ GRANDE DOLORE, A PARTE I CALCOLI RENALI, DI UN AMORE FALLITO. QUINDI, ANNUNCIAMO COL DOVUTO RISPETTO, CHE È SCESO DEFINITIVAMENTE IL SIPARIO SULLA COPPIA BOSCHI E BERRUTI. BUONA FORTUNA A TUTTI...

conte appendino taverna bettini fassino roberto fico lorusso

INVECE DI COMPORTARSI DA "LADY MACBETH DEI MURAZZI", QUALCHE ANIMA PIA RICORDI A CHIARA APPENDINO CHE DIVENTÒ SINDACA DI TORINO GRAZIE NON SOLO AI GRILLONZI MA SOPRATTUTTO ANCHE AI TANTI VOTI DEL CENTRODESTRA CHE, DETESTANDO FASSINO, VOTARONO LA SPILUNGONA - QUELLA MIRACOLATA DELLA APPENDINO SI DEVE SCIACQUARE LA BOCCA PRIMA DI PARLARE DI GOFFREDO BETTINI COME “IL MALE DEL M5S” PERCHÉ, COME DICE CONTE, MERITEREBBE “UN MONUMENTO”– LO SCAZZO CON LA TAVERNA CHE LE HA RICORDATO COME SE FOSSERO STATE IN VIGORE LE REGOLE DI GRILLO “LEI NON AVREBBE AVUTO CARICHE…”

cdp cassa depositi e prestiti giovanbattista fazzolari fabio barchiesi giorgia meloni giancarlo giorgetti dario scannapieco francesco soro

DAGOREPORT - QUALCOSA DEVE ESSERE SUCCESSO IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE. CHE VIRUS HA COLPITO PALAZZO CHIGI PER PASSARE DA AMATO E LETTA A TALE GIOVAMBATTISTA FAZZOLARI, UN TIPINO CHE FINO AL 2018, RICOPRIVA IL RUOLO DI DIRIGENTE DI SECONDA FASCIA ALLA REGIONE LAZIO? - CHE È SUCCESSO A CASSA DEPOSITI E PRESTITI (CDP), HOLDING PUBBLICA CHE GESTISCE I 300 MILIARDI DI RISPARMIO POSTALE DEGLI ITALIANI, PER RITROVARCI VICEDIRETTORE GENERALE, CON AMPIE DELEGHE, DAL PERSONALE E GLI INVESTIMENTI ALLA COMUNICAZIONE, IL 43ENNE FABIO BARCHIESI, CHE ORA ASSUME ANCHE LA CARICA DI AD DI CDP EQUITY, LA PIÙ IMPORTANTE SOCIETÀ DEL GRUPPO? - COME SI FA A RICOPRIRE DI RUOLI NEVRALGICI DI POTERE L’EX FISIOTERAPISTA DI MALAGO' CHE NON HA MAI RICOPERTO IL RUOLO DI AMMINISTRATORE NEMMENO NEL SUO CONDOMINIO, CHE BALBETTA UN INGLESE APPENA SCOLASTICO E HA ALLE SPALLE UNA LAUREA IN ECONOMIA OTTENUTA, PRESSO LA SELETTIVA UNIVERSITÀ TELEMATICA UNICUSANO, A CUI SI AGGIUNGE UNA CATTEDRA, A CONTRATTO, ALLA LINK, L’ILLUSTRISSIMA UNIVERSITÀ DI VINCENZO SCOTTI? - ALL’ANNUNCIO DELLA NUOVA CARICA DI BARCHIESI, LO SCONCERTO (EUFEMISMO) È PIOMBATO NELLE STANZE DEL MEF, PRIMO AZIONISTA DI CDP, MENTRE PER LE FONDAZIONI BANCARIE L’ULTIMA PRESA DI POTERE DEL DUPLEX FAZZO-BARCHIESI, IN SOLDONI, E' “IL PIÙ GROSSO SCANDALO POLITICO-FINANZIARIO MAI VISTO NEL BELPAESE...”

maurizio landini giorgia meloni

IL SESSISMO È NELLA CONVENIENZA DI CHI GUARDA – LA SINISTRA DIFENDE LANDINI CHE HA DEFINITO “CORTIGIANA” GIORGIA MELONI: PENSATE COSA SAREBBE SUCCESSO NEL "CAMPO LARGO" E NEI GIORNALI D'AREA SE L’AVESSE DETTO SALVINI DI UNA BOLDRINI QUALSIASI. AVREMMO AVUTO PAGINATE SUL SESSISMO DEL BIFOLCO PADANO. MA IL SEGRETARIO DELLA CGIL È "UN COMPAGNO CHE SBAGLIA", E ALLORA VA DIFESO: “È SOLO UN EQUIVOCO” – NON CHE LA DESTRA DIFETTI DI IPOCRISIA: GIORGIA MELONI SI INDIGNA PER "CORTIGIANA" EPPURE E' LA MIGLIORE ALLEATA DI TRUMP, UNO CHE SI VANTAVA DI "AFFERRARE TUTTE LE DONNE PER LA FICA”

flavio cattaneo ignazio la russa giorgia meloni carlo calenda matteo salvini

DAGOREPORT - IL CONTESTO IN CUI È ESPLOSO LO SCONTRO-CON-SCAZZO TRA CARLO CALENDA, E L’AD DI ENEL, FLAVIO CATTANEO, HA COLPITO GLI HABITUÉ DEI PALAZZI ROMANI - IL DURO SCAMBIO NON È AVVENUTO IN UN TALK DE LA7, BENSÌ A UN GALLONATISSIMO CONVEGNO DI COLDIRETTI, LA FILO-GOVERNATIVA ASSOCIAZIONE CHE RAGGRUPPA 1,6 MILIONI DI IMPRENDITORI AGRICOLI (LA PRIMA USCITA PUBBLICA DI MELONI PREMIER FU A UN CONVEGNO COLDIRETTI) - L’INVITO AL CALENDA FURIOSO, DA MESI SMANIOSO DI ROMPERE LE OSSA A CATTANEO, È STATO “LETTO” NEI PALAZZI ROMANI COME UN SEGNO DI “DISTACCO” TRA LA STATISTA DELLA SGARBATELLA E L’AD DI ENEL, IL CUI MANDATO SCADE LA PROSSIMA PRIMAVERA DEL 2026 – E QUANDO IN UN SUCCESSIVO TWEET CALENDA COINVOLGE I GRAN MENTORI DELL'INARRESTABILE CARRIERA DI CATTANEO, LA RUSSA E SALVINI, SI ENTRA IN QUEL LUNGO E SOTTERRANEO CONFLITTO DI POTERE CHE FECE SBOTTARE ‘GNAZIO: “GIORGIA VUOLE CONTROLLARE TUTTO: PALAZZO CHIGI, IL SUO PARTITO, QUELLI DEGLI ALTRI, MA È IMPOSSIBILE’’ -  ORA IL DESTINO CINICO E BARO VUOLE CHE SUL CAPOCCIONE DI CATTANEO, OLTRE ALLA MANGANELLATA DI CALENDA, SIA ARRIVATO UNO SGRADITO OSPITE, UN NON IDENTIFICATO SPYWARE CHE L’HA SPIATO NOTTE E DÌ... - VIDEO - LA VIGNETTA ANTI-CALENDA DI "OSHO": "A PROPOSITO DE UTILI, VOLEMO PARLA' DELL'UTILITÀ DI AZIONE?"

chiara appendino roberto fico giuseppe conte vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - GENTILE CHIARA APPENDINO, È CONSAPEVOLE CHE IN POLITICA, COME NELLA VITA, ‘’NON SI PUÒ AVERE LA SIRINGA PIENA E LA MOGLIE IN OVERDOSE”? MA E' DAVVERO CONVINTA CHE, CON UN M5S “PIÙ AUTONOMO DAL PD”, IL PARTITO DI CONTE SAREBBE RIUSCITO A SVENTOLARE LE CANDIDATURE DI TRIDICO IN CALABRIA E DI FICO IN CAMPANIA, DOVE NEL 2020 M5S HA PRESO IL 9,9% MENTRE DE LUCA INTASCÒ IL 69,4%? – OGGI LA VITTORIA DI FICO, FINO A IERI DATA PER SICURA, STA TROVANDO UNA STRADA ACCIDENTATA - A SALVARE LA BARACCA CI DOVRÀ PENSARE LO SCERIFFO DI SALERNO – COME ELLY, CHE DOPO AVERLO DISPREZZATO, E' SCESA A MITI CONSIGLI, ANCHE FICO DEVE ACCETTARE LE “PRIORITÀ” DI DE LUCA OPPURE VERRÀ ABBANDONATO AL SUO DESTINO DI PERDENTE, FACENDO FELICE IL CANDIDATO DI FRATELLI D’ITALIA, EDMONDO CIRIELLI...