ME NE FREGO! LITTORIO FELTRI RIDICOLIZZA LE DISCUSSIONI SULLA LEGGE ELETTORALE, POICHE’ TUTTO DIPENDE DALL’ESITO DEL REFERENDUM: “FINCHÉ NON SI SA QUALE CACCHIO DI SENATO AVREMO È DA FESSI REDIGERE UNA LEGGE CHE NE REGOLI LA COMPOSIZIONE. UN PASTICCIO DA MANICOMIO CRIMINALE”

Vittorio Feltri per “Libero Quotidiano

 

ITALICUMITALICUM

Come si fa a dire che la politica è noiosa? In realtà, al massimo sono noiosi i risultati che ottiene, che sono soltanto bolle di sapone, da sempre gradite solo ai bambini delle scuole materne. Ma bisogna riconoscere che le manovre da essa avviate e mai concluse sono divertenti, almeno per chi le segue con lo stesso interesse con cui il popolazzo assiste alle puntate del Grande Fratello. Sono talmente stolti i politici da essersi ancora lanciati nel cambiamento della legge elettorale.

 

Cioè vogliono modificare una cosa che in pratica non esiste, essendo stata ideata nella convinzione che il referendum sulle riforme costituzionali fosse già stato approvato. Lorsignori giocano a fare i cretini e ci riescono benissimo. Udite. Il Parlamento ha approvato il ridimensionamento del Senato e la riduzione dei poteri attribuiti alle regioni. Evviva. Contestualmente ha approvato il famigerato Italicum. La gente dirà: e chi se ne frega. Giusta osservazione.

BOSCHI ITALICUMBOSCHI ITALICUM

 

Metti caso che il plebiscito bocci le suddette riforme. Automaticamente l' Italicum finirebbe nel cestino della cartaccia poiché redatto dando per scontato sia in vigore la regola del novello Senato, che invece sarebbe una ipotesi tramontata, una illusione, un tentativo abortito. Pertanto non sarebbe possibile indire elezioni anticipate. Sarebbe necessario provvedere ad aggiustare la tribolata legge elettorale promossa incautamente prima di conoscere l' esito del referendum.

 

BERSANI NON VOTA L' ITALICUMBERSANI NON VOTA L' ITALICUM

Un pasticcio da manicomio criminale. In attesa di sapere come andrà a finire la consultazione confermativa, i politici meditano di correggere l' Italicum per placare gli animi nei partiti di maggioranza e di opposizione. Ma dimenticano un particolare: finché non si sa quale cacchio di Senato avremo è da fessi redigere una legge che ne regoli la composizione. Temo che non abbiate capito niente.

 

BRUNETTA ITALICUMBRUNETTA ITALICUM

D' altronde è difficile raccapezzarsi in questo ginepraio. Mi sto occupando di questo bordello solo per dimostrare che i nostri rappresentanti di destra, di centro e di sinistra hanno perso la trebisonda, ammesso che l' abbiano mai avuta. Discutono e litigano sul nulla. Se uno guarda i giornali, si persuade che il punto focale sia proprio la normativa elettorale, quando anche solo parlarne è tempo perso per le ragioni sopra esposte. Non è stato stabilito se l' Italicum sia o meno costituzionale.

 

boschi lotti italicumboschi lotti italicum

Non si sa se il nuovo Senato otterrà o no la benedizione popolare. Non si sa un cavolo, però i partiti si azzuffano su ciò che ignorano perché le pratiche sono tuttora in corso. In ciò è presente una componente di follia che impedisce a noi persone comuni di comprendere la vita pubblica. Tra l' altro di legge elettorale si dibatte da oltre dieci anni, dai tempi del Porcellum inviso alla sinistra, e non si è mai giunti in porto. Il tormentone continua senza tregua nella più totale indifferenza degli italiani, i quali saggiamente suppongono che il partito degno di menare il torrone sia quello che riceve un suffragio di più degli avversari.

 

renzi e berlusconi italicumrenzi e berlusconi italicum

I politici, al contrario, sono sicuri di poter agguantare il potere attraverso strane alchimie legislative, a prescindere dal numero di voti acquisiti nelle urne. Di qui la diagnosi del loro stato mentale: sono rimbambiti dalla smania di conservare la poltrona e trascurano i problemi reali per difendere la loro bottega. Sembrano discorsi volgari, qualunquistici, ma non è così. L' economia nazionale è in crisi perenne, la disoccupazione sale vertiginosamente, siamo appesi a un esile Pil, ma la casta si preoccupa della distribuzione dei seggi. Poi ci si stupisce che i cittadini non vadano più nemmeno a votare.

Ultimi Dagoreport

spionaggio paragon spyware giorgia meloni fazzolari mantovano giorgetti orcel francesco gaetano caltagirone flavio cattaneo

DAGOREPORT - E TRE! DALLO SPIONAGGIO DI ATTIVISTI E DI GIORNALISTI, SIAMO PASSATI A TRE PROTAGONISTI DEL MONDO DEGLI AFFARI E DELLA FINANZA: CALTAGIRONE, ORCEL, CATTANEO - SE “STAMPA” E “REPUBBLICA” NON LI FANNO SMETTERE, VEDRETE CHE OGNI MATTINA SBUCHERÀ UN NUOVO E CLAMOROSO NOME AVVISATO DI AVERE UN BEL SPYWARE NEL TELEFONINO - COME NEL CASO DEGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA PROCURA ANTIMAFIA (FINITI IN CHISSÀ QUALCHE SCANTINATO), I MANDANTI DELLO SPIONAGGIO NON POSSONO ESSERE TROPPO LONTANI DALL’AREA DEL SISTEMA DEL POTERE, IN QUANTO PARAGON FORNISCE I SUOI SERVIZI DI SPYWARE SOLO AD AUTORITÀ ISTITUZIONALI - A QUESTO PUNTO, IL CASO È CORNUTO: O SI SONO TUTTI SPIATI DA SOLI OPPURE IL GOVERNO MELONI DEVE CHIARIRE IN PARLAMENTO SE CI SONO APPARATI “FUORILEGGE”. PERCHÉ QUANDO IL POTERE ENTRA NEI CELLULARI DEI CITTADINI, NON C’È PIÙ DEMOCRAZIA…

matteo salvini roberto vannacci giorgia meloni massimiliano fedriga luca zaia

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI HA GLI OCCHI PUNTATI SULLA TOSCANA! NELLA REGIONE ROSSA SARÀ CONFERMATO EUGENIO GIANI, MA ALLA DUCETTA INTERESSA SOLO REGISTRARE IL RISULTATO DELLA LEGA VANNACCIZZATA – SE IL GENERALE, CHE HA RIEMPITO LE LISTE DI SUOI FEDELISSIMI E SI È SPESO IN PRIMA PERSONA, OTTENESSE UN RISULTATO IMPORTANTE, LA SUA PRESA SULLA LEGA SAREBBE DEFINITIVA CON RIPERCUSSIONI SULLA COALIZIONE DI GOVERNO – INOLTRE ZAIA-FEDRIGA-FONTANA SONO PRONTI A UNA “SCISSIONE CONTROLLATA” DEL CARROCCIO, CREANDO DUE PARTITI FEDERATI SUL MODELLO DELLA CDU/CSU TEDESCA - PER LA MELONI SAREBBE UNA BELLA GATTA DA PELARE: SALVINI E VANNACCI POTREBBERO RUBARLE VOTI A DESTRA, E I GOVERNATORI IMPEDIRLE LA PRESA DI POTERE AL NORD...

matteo salvini luca zaia giorgia meloni orazio schillaci

FLASH! – L’”HUFFPOST” RIPORTA CHE SALVINI VUOL CONVINCERE LUCA ZAIA A PORTARE IL SUO 40% DI VOTI IN VENETO MA SENZA CHE IL SUO NOME BRILLI SUL SIMBOLO – PER ACCETTARE IL CANDIDATO LEGHISTA STEFANI, LA MELONA INSAZIABILE, PAUROSA CHE L’EX GOVERNATORE VENETO PORTI VIA TROPPI VOTI A FDI, L’HA POSTO COME CONDIZIONE A SALVINI – PER FAR INGOIARE IL ROSPONE, OCCORRE PERÒ CHE ZAIA OTTENGA UN INCARICO DI PESO NEL GOVERNO. IL MAGGIORE INDIZIATO A LASCIARGLI LA POLTRONA SAREBBE ORAZIO SCHILLACI, MINISTRO TECNICO IN QUOTA FDI, ENTRATO IN COLLISIONE CON I TANTI NO-VAX DELLA FIAMMA - AVVISATE QUEI GENI DI PALAZZO CHIGI CHE ZAIA SUI VACCINI LA PENSA ESATTAMENTE COME SCHILLACI…

monique veaute

NO-CAFONAL! – ARCO DI TRIONFO PER MONIQUE VEAUTE, QUELLA VISPA RAGAZZA FRANCESE CHE NEL 1984 GIUNSE A ROMA PER LAVORARE ALL’ACCADEMIA DI FRANCIA DI VILLA MEDICI - DA ABILISSIMA CATALIZZATRICE DI GENIALI E VISIONARIE REALTÀ ARTISTICHE INTERNAZIONALI, DETTE VITA A UN FESTIVAL CHE SCOSSE LO STATO DI INERZIA E DI AFASIA CULTURALE IN CUI ERA PIOMBATA ROMA DOPO L’ERA DI RENATO NICOLINI – L'ONORIFICENZA DI ''COMMANDEUR DE L'ORDRE DES ARTS ET DES LETTRES'' NON POTEVA NON ESSERE CONSEGNATA DALL’AMBASCIATORE FRANCESE SE NON A VILLA MEDICI, DOVE 40 ANNI FA TUTTO È NATO….

de luca manfredi schlein tafazzi conte landini silvia salis

DAGOREPORT - LA MINORANZA DEL PD SCALDA I MOTORI PER LA RESA DEI CONTI FINALE CON ELLY SCHLEIN. L’ASSALTO ALLA GRUPPETTARA (“NON HA CARISMA, CON LEI SI PERDE DI SICURO”), CHE HA TRASFORMATO IL PD DA PARTITO RIFORMISTA IN UN INCROCIO TRA UN CENTRO SOCIALE E UN MEETUP GRILLINO – NONOSTANTE LA SONORA SCONFITTA SUBITA NELLE MARCHE E IL FLOP CLAMOROSO IN CALABRIA, LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA RESISTE: TRINCERATA AL NAZARENO CON I SUOI FEDELISSIMI QUATTRO GATTI, NEL CASO CHE VADA IN PORTO LA RIFORMA ELETTORALE DELLA DUCETTA, AVREBBE SIGLATO UN ACCORDO CON LA CGIL DI “MASANIELLO” LANDINI, PER MOBILITARE I PENSIONATI DEL SINDACATO PER LE PRIMARIE – IL SILENZIO DEI ELLY ALLE SPARATE DI FRANCESCA ALBANESE - I NOMI DEL DOPO-SCHLEIN SONO SEMPRE I SOLITI, GAETANO MANFREDI E SILVIA SALIS. ENTRAMBI INADEGUATI A NEUTRALIZZARE L’ABILITÀ COMUNICATIVA DI GIORGIA MELONI – ALLARME ROSSO IN CAMPANIA: SE DE LUCA NON OTTIENE I NOMI DEI SUOI FEDELISSIMI IN LISTA, FICO RISCHIA DI ANDARE A SBATTERE…