giuseppe conte roberto gualtieri

IL GOVERNO LITIGA SU TUTTO MA NON SUI SOLDI PER I PARTITI – NEL DECRETO “RILANCIO” CHE DEVE SALVARE L’ECONOMIA C’ERA INTESA TOTALE SOLO PER L’ARTICOLO 133, CHE PREVEDEVA L’ANTICIPO DI UNA PARTE DEI SOLDI DEL 2 PER MILLE PER I PARTITI PER UN TOTALE DI 18 MILIONI DI EURO, DI CUI IL 40% ANDREBBE AL PD – L’ELARGIZIONE ERA BEN NASCOSTA, MA LA MAGGIORANZA È STATA BECCATA CON LE MANI NELLA MARMELLATA E ORA L’ARTICOLO È SCOMPARSO…

 

 

Pietro Senaldi per “Libero quotidiano”

 

Roberto Gualtieri e Giuseppe Conte al lavoro sul Def

Hanno provato ad anticipare di cinque mesi i soldi del finanziamento pubblico ai partiti nello stesso provvedimento che dovrebbe stanziare, con un ritardo di tre mesi, gli aiuti alle imprese. Ci hanno provato sul serio, sono stati scoperti, hanno preso tempo e, conoscendoli, non è affatto detto che non ci ritentino a breve. Le forze della maggioranza sono state in disaccordo per settimane su quasi tutto il contenuto del decreto economico Aprile, poi ribattezzato Maggio e infine Rilancio che deve salvare la nostra economia. Solo sull' articolo 133 l' intesa era totale, per una volta perfino con l' opposizione. È quello che prevede l' anticipo ad agosto di una parte dei quattrini del 2 per mille che altrimenti i partiti vedrebbero solo a fine anno.

 

pignoramento conto corrente gualtieri e conte

La cifra non è da poco, si parla di 18 milioni di euro, e nella spartizione il Pd fa la parte del leone, assicurandosi oltre il 40% del gruzzolo. L' elargizione era ben nascosta, ma i cronisti l' hanno trovata e denunciata. Anche l' anno scorso un provvedimento governativo aveva assicurato un acconto alle forze politiche. Però ai tempi non c' era il Covid-19 e l' Italia non aveva visto crollare in un mese la produzione industriale del 28%, con alcune attività totalmente azzerate, perciò la cosa non destava scandalo. Oggi sarebbe diverso. Con l' articolo 133 infatti i partiti si assicurano, unica realtà italiana, un' immunità totale dal virus.

SOLDI AI PARTITI

 

CON LE MANI NELLA MARMELLATA

Colta con le mani nella marmellata, la politica le ha prontamente ritirate e l' articolo 133 non appare nell' ultima bozza del decreto Rilancio. In effetti esso era una delle più straordinarie dimostrazioni di insensibilità del Palazzo nei confronti dei cittadini. Peggio delle multe ai commercianti che protestano ordinati, distanziati e con mascherina contro il ritardo negli aiuti e nella riapertura.

 

Gualtieri Conte

È ormai scontato che gli imprenditori, se va bene, vedranno i primi soldi a luglio, mentre per le casse integrazioni siamo ancora in alto mare, così come per la seconda rata dei 600 euro stanziati per autonomi e partite Iva, aumentati fino a 800 nelle promesse del governo.

Tutti hanno pagato dazio al Covid-19, ma la politica non vuole farlo ed è arrivata all' impudenza di inserire l' auto-elargizione anticipata nella norma con cui paga in ritardo gli altri. A dimostrazione che ormai Conte e la maggioranza non hanno più freni inibitori.

 

MOSSA OPPORTUNISTICA

nicola zingaretti giuseppe conte

Perciò crediamo che la sparizione all' ultimo istante dell' articolo 133 sia solo una mossa opportunistica e l' anticipo dei finanziamenti pubblici, in un modo o nell' altro, riapparirà. Magari quando le acque saranno più tranquille. Quando i soldi scarseggiano, la loro distribuzione è questione di priorità. I tre mesi di pandemia ci hanno svelato quali sono le impellenze del governo. La prima è tenere a stomaco pieno la politica. Quindi arrivano il mantenimento sul divano dei percettori di reddito di cittadinanza e, poi, la cassa integrazione, promessa più che corrisposta. Poi una mancia alle partite Iva e la sanatoria di centinaia di migliaia di clandestini.

 

Alla alla fine, e con quattro mesi di ritardo, arriva un piccolo aiuto alle aziende, perché quello grande sarà nel 2021, sotto forma di detrazione fiscale. Un beneficio al quale buona parte degli imprenditori non potrà accedere, perché avrà chiuso o lavorato in perdita, e quindi non ci sarà nessuno sconto tributario da chiedere.

 

roberto gualtieri si congratula con giuseppe conte per l'informativa sul mes

E qui si spiega la fretta della politica di anticipare i contributi ai partiti. Essi sono proporzionali al gettito fiscale, che nel 2020 si annuncia ben più basso rispetto a quello del 2019, periodo al quale erano parametrati i rimborsi previsti per agosto. La politica vuole assicurarsi un anticipo calcolato sull' anno grasso e non è azzardato pensare che, se al 31 dicembre le entrate tributarie saranno inferiori a quelle sulle quali è stata calcolata la dazione ai partiti, essi si dimenticheranno di rigirare allo Stato la parte in eccesso ricevuta anticipatamente e non dovuta. Non illudiamoci. Sia che oggi l' articolo 133 resti fuori, sia che venga rinserito, la politica tornerà a dare l' assalto alla cassa per garntirsi di sopravvivere al Covid-19 meglo degli altri.

Ultimi Dagoreport

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA? 

vincent bollore john elkann andrea pignataro

CHE NELLA TESTA DI JOHN ELKANN FRULLI L’IDEA DI VENDERE “LA REPUBBLICA”, NON È UN MISTERO. GIÀ UN ANNO FA SI SPETTEGOLÒ DI TRATTATIVE A TORINO CON UNA CORDATA DI IMPRENDITORI E BANCHE MILANESI - ELKANN, COSÌ CHIC E COSÌ SNOB, AVREBBE GRADITO LA PRESENZA NELLA CORDATA DI UN NOME INTERNAZIONALE. ED ECCO SPUNTARE L’IMPOSSIBILE: VINCENT BOLLORÉ, PATRON DI VIVENDI E DELLA DESTRA OLTRANZISTA FRANCESE – L’ULTIMA INDISCREZIONE ACCREDITA UNA VOGLIA DI CARTA AL BOLOGNESE ANDREA PIGNATARO, SECONDO MILIARDARIO D’ITALIA - VERO, FALSO, INVEROSIMILE? QUELLO CHE È CERTO È CHE LA CRISI MONDIALE DELL’INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA STA DIVENTANDO UN ‘’DRAMMA ECONOMICO’’, CON MINACCIA DI CHIUDERE LE FABBRICHE STELLANTIS, E LA LINEA ANTI-GOVERNATIVA DI “REPUBBLICA” È UNA FONTE DI GUAI, NON ESSENDO PER NULLA GRADITA (EUFEMISMO) DAI “VENDI-CATTIVI” DELLA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI….

alessandro giuli lucia borgonzoni manuela cacciamani mazzi rampelli giulio base film albatross 2025albatross angelo mellone perla tortora paolo petrecca alma manera

DAGO-CAFONAL! - DAI FRATELLI WARNER DI HOLLYWOOD AI FRATELLI D’ITALIA DI CINECITTÀ, IL CIAK È A DESTRA! - E VOILÀ! DOMANI SUGLI SCHERMI DEL BELPAESE ARRIVA "ALBATROSS", IL NUOVO IMMAGINARIO CAPOLAVORO DI GIULIO BASE, MARITATO TIZIANA ROCCA - ALL’ANTEPRIMA ROMANA, GOVERNO IN PRIMA FILA: TAPPETO ROSSO PER IL MINISTRO GIULI-VO DEL “PENSIERO SOLARE”; AVANTI I DIOSCURI RAI, ROSSI E MELLONE, FATE LARGO AL “GABBIANO SUPREMO” DI COLLE OPPIO, FABIO RAMPELLI, CON MOLLICONE DI SCORTA - NEL FOYER DEL CINEMA SI SBACIUCCHIANO PAOLO PETRECCA, DIRETTORE DI RAI SPORT, E L’AMATA ALMA MANERA - SE LUCIA BORGONZONI TIMBRA IL CARTELLINO PER LA LEGA, A TENERE ALTO IL PENNONE DI FORZA ITALIA C’È MAURIZIO GASPARRI, NEL '70 SEGRETARIO PROVINCIALE DEL FRONTE DELLA GIOVENTÙ – PER I DUE PRODUTTORI, PAOLO DEL BROCCO (RAI CINEMA) E GENNARO COPPOLA (COMPAGNO DI MANUELA CACCIAMANI, PRESIDENTE DI CINECITTA'), ‘STO “ALBATROSS” DI GIULIO BASE DEVE SUSCITARE VERAMENTE “GRANDE ATTENZIONE” VISTO CHE IL 18 GIUGNO SCORSO SAREBBE AVVENUTA UNA PROIEZIONE PRIVATA DEL FILM ALLA PRESENZA DI IGNAZIO LA RUSSA E DI SISTER ARIANNA MELONI…

cetrioloni per l italia - meme by edoardo baraldi giorgia meloni economia crisi soldi

DAGOREPORT - GIORGIA MELONI PUÒ FARE TUTTE LE SMORFIETTE CHE VUOLE MA A NATALE RISCHIA DI TROVARE SOTTO L'ALBERO UN'ITALIA IN GRANDE DIFFICOLTA' ECONOMICA. E SE I CITTADINI TROVERANNO LE TASCHE VUOTE, ANCHE IL PIU' INCROLLABILE CONSENSO PUO' SGRETOLARSI - IL POTERE D'ACQUISTO AUMENTA DELLO 0,9% ORA, MA NEGLI ULTIMI ANNI È CROLLATO DEL 20% - DA UN LATO L'INFLAZIONE TORNA A CRESCERE, DALL'ALTRO IL PIL CALA. E DAL 2026, CON LA FINE DEL PNRR, CHE HA "DROGATO" IL PRODOTTO INTERNO LORDO, LA SITUAZIONE NON POTRÀ CHE PEGGIORARE. SENZA CONSIDERARE L'EFFETTO TSUNAMI DEI DAZI DI TRUMP SU OCCUPAZIONE ED EXPORT - SE CI FOSSE UN'OPPOSIZIONE DECENTE, MARTELLEREBBE OGNI GIORNO SU QUESTI TEMI: SALARI DA FAME, TASSE CHE CONTINUANO A SALIRE, ECONOMIA CHE RISTAGNA. MA LA PRIORITÀ DI SCHLEIN SONO I GAY UNGHERESI E QUELLE DI CONTE E' FARE IL CANDIDATO PREMIER DEL CAMPO LARGO...