
NEL MAGICO MONDO DI TRUMP I DATI NON CONTANO: BASTA DIRE CHE SONO FALSI – IL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO TORNA A FARE PRESSIONE SULLA FEDERAL RESERVE: “DEVE ABBASSARE I TASSI DI INTERESSE, NON C’È INFLAZIONE”. I NUMERI DICONO ALTRO: L’INDICE DEI PREZZI È SALITO DEL 2,3% A MARZO, SU BASE ANNUA. E CON LA FOLLE POLITICA “DAZISTA” INAUGURATA ALLA CASA BIANCA LA SITUAZIONE POTREBBE PEGGIORARE…
USA: TRUMP, 'OCCUPAZIONE FORTE E NESSUNA INFLAZIONE, FED DEVE ABBASSARE I TASSI'
(Adnkronos) - Dopo la pubblicazione di un report sull'occupazione giudicato migliore rispetto alle attese, il presidente Donald Trump è tornato a fare pressione sulla Federal Reserve affinché abbassi i tassi d'interesse, sostenendo che "non c'è inflazione", sebbene dati ufficiali riportati da Cnn sembrerebbero indicare il contrario.
"La benzina ha appena superato 1,98 dollari al gallone, il valore più basso degli ultimi anni, i generi alimentari (e le uova!) sono scesi, l'energia è scesa, i tassi dei mutui sono scesi, l'occupazione è forte, e molte altre buone notizie sono arrivate grazie ai miliardi di dollari provenienti dalle tariffe doganali - ha scritto Trump su Truth Social - Proprio come avevo detto, e siamo solo in una fase di transizione, appena iniziata!!!".
Trump ha esultato per i risultati del mercato del lavoro - con 177.000 nuovi posti creati ad aprile, contro i 135.000 previsti dagli analisti — e ha dichiarato che "i consumatori aspettano da anni una riduzione dei prezzi", aggiungendo: "Nessuna inflazione, la Fed deve abbassare i tassi!".
I numeri non sembrano tuttavia confermare quanto affermato dal tycoon. Secondo i dati diffusi questa settimana dal Dipartimento del Commercio, l'indice dei prezzi Pce - la misura dell'inflazione preferita dalla Fed - è salito del 2,3% a marzo su base annua. Sebbene in calo rispetto al +2,7% di febbraio, l'inflazione resta sopra l'obiettivo del 2% fissato dalla banca centrale.
La posizione della Fed si fa sempre più delicata. Da un lato, l'inflazione rallenta ma resta elevata; dall'altro, le nuove tariffe imposte da Trump, che secondo il presidente "portano miliardi nelle casse americane", potrebbero avere effetti inflattivi nei prossimi mesi, complicando ulteriormente le scelte di politica monetaria.
Usa: posti di lavoro ad aprile +177.000, sopra stime, disoccupazione stabile al 4,2%
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - New York, 2 mag - Rapporto sull'occupazione di aprile superiore alle stime, negli Stati Uniti. Il mese scorso sono stati creati 177.000 posti di lavoro (escluso il settore agricolo) rispetto al mese precedente, mentre gli analisti attendevano un aumento di 133.000 posti. Si è trattato del 52esimo mese consecutivo con un conto positivo. Il tasso di disoccupazione è rimasto stabile al 4,2%, in linea con le attese.
- I salari orari medi sono aumentati di 6 centesimi, lo 0,17%, a 36,06 dollari; rispetto a un anno prima, sono aumentati del 3,77%. La settimana media lavorativa è rimasta invariata a 34,3 ore. La partecipazione della forza lavoro è stata pari al 62,6%, a 0,8 punti percentuali di distanza dai livelli del febbraio 2020, prima dell'inizio della pandemia di coronavirus. Il dato di marzo è stato rivisto da 228.000 a 185.000, il dato di febbraio da 117.000 a 102.000, per un totale di 58.000 posti di lavoro in meno creati. Il settore privato ha creato 167.000 posti di lavoro, il settore pubblico ne ha creati 10.000. Nel dettaglio, aumenti si sono registrati nell'occupazione soprattutto nel settore sanitario, con 51.000 posti.
DONALD TRUMP JEROME POWELL
DONALD TRUMP VOLEVA ESSERE UN DURO - MEME BY EMAN RUS PER L ESPRESSO
L INSTABILITA ECONOMICA BY TRUMP - ILLUSTRAZIONE DEL FINANCIAL TIMES
DONALD TRUMP JEROME POWELL