berlusconi salvini

“ORA FACCIAMO LEGA ITALIA” - NEL PARTITO DI BERLUSCONI SI AGITANO I MALUMORI E SONO IN TANTI CHE GUARDANO ALLA NUOVA LEADERSHIP DI SALVINI - GHEDINI FINISCE NEL MIRINO PER AVER EVITATO UNA CAMPAGNA ELETTORALE DEL CAV SUL TERRITORIO - IN SICILIA C'È UNA RIVOLTA CONTRO MICCICHÈ

Emilio Pucci per “il Messaggero”

 

BERLUSCONI ED IL SUDORE DI SALVINI

Le invettive sulle liste, la critica per aver dato il via libera alla blindatura dei posti della Lega nel Sud, la protesta della rappresentanza del partito del Mezzogiorno sottostimata nei posti di comando.

 

IL BERSAGLIO

Ormai sempre meno sotto traccia, il bersaglio numero uno in Forza Italia per il risultato al di sotto le aspettative è ancora una volta Niccolò Ghedini. Preso di mira ancor prima del 4 marzo anche per aver evitato, a detta dei detrattori, una campagna elettorale di Berlusconi sul territorio. Ma al consigliere più stretto dell'ex presidente del Consiglio non sta andando giù l'escalation di accuse. Da qui la richiesta di mettere uno stop ad illazioni. «Basta attacchi», il suo sfogo. Raccolto dal Cavaliere che ieri ha fatto sapere di avere piena fiducia nell'avvocato che da tempo ha vestito i panni del nuovo Verdini.

 

IL MESSAGGIO

berlusconi salvini meloni

Ghedini da sempre evita interventi in pubblico, ultimamente ha semplicemente avallato l'eventuale nomina di Brunetta all'Economia, ma non ci sta a fare il capro espiatorio. «Io difendo Berlusconi, non Salvini», ha spiegato a chi lo ha chiamato.

 

«Chi recitava ieri una nota del coordinamento di FI - fomenta polemiche nei confronti di coloro che condividono la responsabilità di tradurre in atto le scelte politiche e le indicazioni operative del Presidente Berlusconi è del tutto fuori dalla realtà». Una risposta ad alcuni editoriali e alle voci secondo le quali Ghedini avrebbe agito senza il previo consenso dell'ex premier.

BERLUSCONI SALVINI

 

Ma i destinatari del messaggio vergato ad Arcore sono anche altri. In primis, riferiscono in FI, è Giovanni Toti che in un'intervista al Corriere non ha escluso un passo indietro di Berlusconi e da tempo fa il pressing per il partito unico del centrodestra.

 

Ma la lista comprende anche chi sta pensando già di riposizionarsi, guardando magari a quella Lega Italia, ovvero, appunto, al progetto del partito unico sponsorizzato da molti esponenti del settentrione. I sospetti verso un Salvini orientato a farsi un altro giro elettorale restano. L'ex presidente del Consiglio, nell'affermare che farà di tutto affinché ci sia un governo, ha voluto far capire ai filo-leghisti che in caso di elezioni le percentuali sarebbero ancora più basse. «Basta richieste di posti al sole, giochiamo di squadra», il segnale mandato.

 

SALVINI BERLUSCONI MELONI

Berlusconi ancora una volta ha poi voluto rimarcare, in una lettera agli eletti, di essere in prima linea «come sempre». «Abbiamo davanti a noi recita la missiva - una nuova pagina delle nostre battaglie di libertà da scrivere insieme. Nella situazione politica che si è determinata, Forza Italia ha un ruolo essenziale. In leale collaborazione con i nostri alleati».

 

Il Cavaliere respinge ogni tentativo di Opa ma intende frenare subito le divisioni interne, alla vigilia di nomine che potrebbero riguardare il gruppo e i dicasteri. Gli spazi di FI si sono ridotti e Salvini ha fatto sapere che non accetterà più distinguo come quelli arrivati nella scorsa legislatura.

ghedini

 

In FI si fanno i nomi di Carfagna e Gelmini per la guida dei deputati, ma da villa San Martino l'indicazione arrivata è che Renato Brunetta - al pari di Paolo Romani al Senato - dovrebbe rimanere al suo posto perlomeno per un mese. Ovvero di sicuro il periodo in cui la delegazione azzurra salirà al Quirinale per le consultazioni. Ma lo scontro nel partito è anche sulla riorganizzazione.

 

I TERRITORI AGITATI

I parlamentari eletti chiedono che possa crescere una nuova classe dirigente. «Forza Italia si legge nel comunicato - è un movimento politico unito intorno al presidente Berlusconi, una grande forza politica nazionale dove non esistono distinzioni né tantomeno contrapposizioni territoriali».

 

miccich berlusconi

Brucia il risultato in alcune regioni come le Marche e l'Emilia dove sono stati fatti fuori i coordinatori due giorni prima della presentazione delle liste. Ma il focolaio è anche in Sicilia dove c'è una rivolta contro Miccichè. In tutta Italia molti parlamentari rimasti fuori, soprattutto tra quelli provenienti da Alleanza nazionale, alla fine hanno fatto veicolare i propri voti alla Lega.

Ultimi Dagoreport

mattarella nordio meloni giorgia carlo sergio magistrati toghe giudici

MENTRE ELLY SCHLEIN PENSA DI FARE OPPOSIZIONE VOLANDO A BUDAPEST A SCULACCIARE ORBAN PER I DIRITTI DEI GAY UNGHERESI, GIORGIA MELONI E I SUOI FRATELLI D’ITALIA PROVANO A DEMOLIRE, IN UN DUELLO ALL’ULTIMO SANGUE CONTRO IL DEEP STATE, L’ULTIMO ARGINE ALLA LORO FAME DI POTERE: LA COSTITUZIONE - UNA VOLTA CHE IL PARLAMENTO APPROVERÀ LA “SEPARAZIONE DELLE CARRIERE” DI GIUDICI E PM, IN SOSTANZA, S’AVANZA IL RISCHIO CHE LE PROCURE DIPENDERANNO DAL MINISTERO DI GIUSTIZIA, E MAGARI PER APRIRE UN'INCHIESTA POTREBBE ESSERE NECESSARIO CHIEDERE IL PERMESSO AL GUARDASIGILLI - ULTIMA SPES È IL REFERENDUM CONFERMATIVO PREVISTO DALL’ART.138 DELLA COSTITUZIONE. PER AFFONDARE UNA LEGGE DI REVISIONE COSTITUZIONALE, COME LA RIFORMA NORDIO, NON È STABILITO UN QUORUM: È SUFFICIENTE CHE I VOTI FAVOREVOLI SUPERINO QUELLI SFAVOREVOLI...

malago meloni abodi fazzolari carraro

DAGOREPORT - CHE LA CULTURA POLITICA DEI FRATELLINI D’ITALIA SIA RIMASTA AL SALTO NEL “CERCHIO DI FUOCO” DEL SABATO FASCISTA, È STATO LAMPANTE NELLA VICENDA DEL CONI - QUANDO, ALLA VIGILIA DELL’ELEZIONE DEL SUO CANDIDATO LUCIANO BUONFIGLIO ALLA PRESIDENZA DEL CONI, QUEL DEMOCRISTIANO IN MODALITÀ GIANNI LETTA DI GIOVANNINO MALAGÒ SI È FATTO INTERVISTARE DA “LA STAMPA” ANNUNCIANDO DI ESSERE UN “PATRIOTA” CHE “FA IL TIFO PER IL GOVERNO MELONI”, HA INVIATO AI MUSCOLARI CAMERATI DISDEGNOSI DELLE REGOLE DELLA POLITICA (DIALOGO, TRATTATIVA, COMPROMESSO) IL SEGUENTE MESSAGGIO: ORMAI È TARDI PER FAZZOLARI DI INCAZZARSI CON ABODI; DA TEMPO VI HO DETTO CHE AVETE SBAGLIATO CAVALLO QUANDO AVEVATE A DISPOSIZIONE UNO CHE È “PATRIOTA” E “TIFA MELONI”, CHE HA ALLE SPALLE IL SANTO PATRONO DEGLI INTRIGHI E COMBINE, ALIAS GIANNI LETTA, E DOPO DODICI ANNI ALLA GUIDA DEL CONI CONOSCE LA ROMANELLA POLITICA COME LA SUA FERRARI…(SALUTAME 'A SORETA!)

giorgia meloni matteo salvini difesa riarmo europeo

DAGOREPORT - SALVATE IL SOLDATO SALVINI! DA QUI ALLE REGIONALI D’AUTUNNO, SARANNO GIORNI DA INCUBO PER IL PIÙ TRUMPUTINIANO DEL BELPAESE - I DELIRI DEL “BIMBOMINKIA” (COPYRIGHT FAZZOLARI) SU UE, NATO, UCRAINA SONO UN OSTACOLO PER IL RIPOSIZIONAMENTO DELLA DUCETTA VERSO L'EURO-CENTRISMO VON DER LEYEN-MERZ, DESTINAZIONE PPE – AL VERTICE DELL’AJA, LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” HA INIZIATO INTANTO A SPUTTANARLO AGLI OCCHI DI TRUMP: SALVINI È COSÌ TRUMPIANO CHE È CONTRARIO AL RIARMO E PROFONDAMENTE OSTILE AI DAZI... - MA SE DA AJA E BRUXELLES, SI SCENDE POI A ROMA, LA MUSICA CAMBIA. CON UNA LEGA SPACCATA TRA GOVERNATORI E VANNACCI, SALVINI E' UN'ANATRA ZOPPA. MA UN ANIMALE FERITO È UN ANIMALE PERICOLOSO, CAPACE DI GETTARE ALLE ORTICHE IL SUO GOVERNATORE ZAIA E TENERE STRETTO A SE' PER ALTRI DUE ANNI IL POTERE IN LOMBARDIA - IL BIG BANG TRA I DUELLANTI È RINVIATO ALL’ESITO DELLE REGIONALI (E CALENDA SI SCALDA PER SALIRE SUL CARRO DELLA FIAMMA...)

FARE SESSO A 40 GRADI (ALL’OMBRA): COSA SUCCEDE AL NOSTRO CUORE? - IL SALVA-VITA DEL PROF. COSIMO COMITO: “IN CONDIZIONI NORMALI E CON LA GIUSTA TEMPERATURA, UN RAPPORTO SESSUALE EQUIVALE A FARE 2-3 PIANI DI SCALE A PASSO SVELTO. LO STESSO RAPPORTO IN UN AMBIENTE CALDO-AFOSO, LO SFORZO EQUIVALE A FARE 4-5 PIANI DI SCALE A PASSO SVELTO. IN TAL CASO, GLI UOMINI CHE HANNO PIÙ DI 50 ANNI COME FANNO SCIENTIFICAMENTE AD ESCLUDERE LA POSSIBILITÀ DI AVERE UN INFARTO O UN ICTUS AL POSTO DELL’ORGASMO? (ATTENZIONE ALL’”AIUTINO”)…”

elly schlein giorgia meloni giuseppe conte matteo salvini elezioni

DAGOREPORT - COME FAR FUORI IL NEMICO PIÙ INTIMO E VIVERE FELICI? È LA DOMANDA CHE TORMENTA DA UN PEZZO GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI APPENA SI APPALESA LA SILHOUETTE SOVRAPPESO DI MATTEO SALVINI - RIPOSTO IN CANTINA IL PREMIERATO, BRUCIATO IL VOTO ANTICIPATO, CHE FARE? ALLE MENINGI DEI FAZZOLARI E DEI LA RUSSA È SPUNTATA LA RIFORMA ELETTORALE CHE NON SOLO PENALIZZEREBBE LA LEGA A FAVORE DI FRATELLI D'ITALIA MA TOGLIEREBBE DI MEZZO LE CHANCE DI VITTORIA DI UN’OPPOSIZIONE MIRACOLATA IN “CAMPO LARGO” - E QUI ARRIVA IL BELLO: COME FAR INGOIARE A PD-ELLY IL ROSPO DI UNA LEGGE ELETTORALE CHE LI PENALIZZA? C'EST FACILE! SE QUEEN GIORGIA VUOLE ASFALTARE SALVINI, ANCHE LA DUCETTA DEL NAZARENO SOGNA DI TOGLIERSI TRA I PIEDI QUELLA QUOTIDIANA ROTTURA DI COJONI DI GIUSEPPE CONTE…

riarmo armi pedro sanchez elly schlein giorgia meloni giuseppe conte donald trump

DAGOREPORT - AVVISO AI NAVIGANTI! DUE SVALVOLATI SI AGGIRANO PER L’EUROPA: PEDRO SANCHEZ E ELLY SCHLEIN – CON LA NATO MORENTE (TRUMP SOSTIENE CHE L'ARTICOLO 5, CARDINE DELL'ALLEANZA, SI DEBBA "INTERPRETARE"), I DUE SINISTRATI DEL PSE, CHE INSIEME AL PPE SOSTENGONO LA MAGGIORANZA URSULA, MINACCIANO DI STACCARE LA SPINA DICENDO "NO" AL RIARMO UE: UN "NO" CHE SAREBBE UN REGALONE ALLA GIORGIA DEI DUE MONDI CHE NON VEDE L'ORA DI DIVENTARE LA STAMPELLA DEL PPE (DOVE E' ATTESA A BRACCIA APERTE: AL VERTICE DELL'AJA HA SEDOTTO A COLPI DI SMORFIE TRUMP SUI DAZI AL 10% ALL'UE) - LA MOLLA DI TANTO TAFAZZISMO GEOPOLITICO DI ''FALCE & MART-TELLY'' È IDEOLOGICA, TROVANDOSI STRETTA TRA L'INCUDINE DEI RIFORMISTI PD E IL MARTELLO A CINQUESTELLE DI CONTE, CHE L'HA SCAVALCATA A SINISTRA A SUON DI MANIFESTAZIONI, SLOGAN E PROCLAMI "ARCOBALENO", SORPASSANDO PERFINO AVS - E TRA I DUE LITIGANTI, LA DUCETTA SE LA GODE...