EXODUS - DOPO I QUATTRO MORTI NEL SUPERMARKET KOSHER, NETANYAHU INVITA GLI EBREI DI FRANCIA A “TORNARE A CASA” IN ISRAELE - HOLLANDE RISPONDE: 717 SCUOLE EBRAICHE PROTETTE DA 4700 GENDARMI

NETANYAHU 
HOLLANDE 
NETANYAHU HOLLANDE

1 - CHARLIE HEBDO: 717 SCUOLE EBRAICHE SOTTO PROTEZIONE

(ANSA) - Il ministro dell'Interno francese, Bernard Cazeneuve, ha annunciato che le 717 scuole ebraiche di Francia saranno da oggi protette da 4.700 poliziotti e gendarmi.

 

2 - NETANYAHU PARLA DI ESODO: ISRAELE È LA VOSTRA CASA - MA È GELO CON HOLLANDE

Davide Frattini per il “Corriere della Sera

 

NETANYAHU 
HOLLANDE 
NETANYAHU HOLLANDE

Trent’anni fa un soldato tunisino irrompe nel cortile della sinagoga a Djerba, spara con il fucile che gli ha dato l’esercito, uccide cinque persone, tra loro una diciassettenne. Venerdì Amedy Coulibaly irrompe nel supermercato di prodotti ebraici alla periferia di Parigi, ammazza quattro clienti, tra loro il figlio della sorella di quella ragazzina. La stessa tragedia, due Paesi diversi. Eppure il fratello di Yoav Hattab, che è stato freddato mentre cercava di disarmare il terrorista, commenta: «La Tunisia è più sicura della Francia». 
 

parigi   il blitz al negozio kosher contro amedy coulibaly  9parigi il blitz al negozio kosher contro amedy coulibaly 9

A lui non bastano le rassicurazioni del presidente François Hollande che visita la Grande Sinagoga rimasta chiusa per la prima volta dalla Seconda guerra mondiale e prima della marcia per le strade della capitale incontra i leader della comunità. Assicura che la protezione davanti alle scuole e ai templi verrà rafforzata, «se necessario schiereremo l’esercito». È quello che chiede Roger Cukierman, presidente dell’organizzazione che riunisce le istituzioni ebraiche: «Vogliamo tornare a recitare i salmi, ad acquistare cibo nei nostri negozi. Non vogliamo nasconderci, non vogliamo andarcene». 
 

L’orgoglio di essere francesi, la Marsigliese intonata dalla folla davanti alle vetrine oscurate del supermercato sono una risposta all’appello di Benjamin Netanyahu. Che è volato a Parigi per partecipare alla manifestazione e ha invitato gli ebrei francesi a emigrare: «Ricordatevi che Israele non è soltanto il luogo dove tornate per pregare, è la vostra casa».

 

Ha anche annunciato di aver organizzato un comitato che aiuti e favorisca il trasferimento. Quando nel 2004 Ariel Sharon da primo ministro aveva lanciato un appello simile a «fuggire dall’antisemitismo selvaggio», l’allora presidente francese Jacques Chirac aveva chiesto spiegazioni e dichiarato una sua visita ufficiale «non gradita». 
 

parigi   il blitz al negozio kosher contro amedy coulibaly  8parigi il blitz al negozio kosher contro amedy coulibaly 8

Le quattro vittime della strage a Porte de Vincennes saranno seppellite domani a Gerusalemme sul Monte degli ulivi, funerali di Stato come per i caduti israeliani del terrorismo.

 

Netanyahu considera i giovani estremisti di Parigi e i miliziani palestinesi di Hamas soldati di uno stesso esercito globale: «Sono rami dello stesso albero velenoso». Avigdor Liberman, il suo ministro degli Esteri, avverte «gli attacchi contro i Paesi europei aumenteranno, è l’ondata di ritorno di chi è andato a combattere in Siria con lo Stato islamico».

 

Anche Moshe Yaalon, il ministro della Difesa, raccomanda di cercare rifugio in Israele: «Gli ebrei sono sotto attacco, è il posto più sicuro». «L’unico posto», lo definisce Yair Lapid, ex ministro delle Finanze in corsa alle elezioni di marzo. 
 

amedy coulibaly amedy coulibaly

In Francia vive la più grande comunità d’Europa, oltre 550 mila persone. L’aumento degli attacchi antisemiti ha spinto molti a trasferirsi in Israele, 7 mila nel 2014, il doppio rispetto all’anno precedente. Delle sette vittime di Mohammed Merah nel 2012 quattro sono state ammazzate in una scuola ebraica. Pochi mesi fa a Créteil una coppia è stata assalita dentro l’appartamento, la donna violentata: «Voi ebrei avete i soldi», hanno detto i tre uomini armati mentre arraffavano i contanti e le carte di credito. 
 

La parola in ebraico per definire l’emigrazione in Israele è aliyah: ascesa. Chi lascia il Paese commette invece yerida, discende. La comunità che vive all’estero respinge le parole di Netanyahu: «Il governo israeliano deve smetterla con il riflesso pavloviano di incoraggiare gli ebrei a fuggire dopo ogni attacco antisemita.

 

amedy coulibaly    raid al negozio kosher amedy coulibaly raid al negozio kosher

Nessuno invita gli abitanti dei villaggi attorno alla Striscia di Gaza a scappare appena esplode un razzo lanciato da Hamas», commenta il rabbino Menachem Margolin, che guida l’Associazione delle organizzazioni ebraiche europee. «I politici a Gerusalemme devono accettare che non stiamo per emigrare in massa e riconoscere l’importanza del nostro ruolo, del sostegno che possiamo dare anche da fuori». 
 

Allison Kaplan Sommer scrive in un editoriale pubblicato dal quotidiano israeliano Haaretz: «Netanyahu deve capire che questi appelli indeboliscono le comunità politicamente, riducono le possibilità di premere perché i governi europei garantiscano maggiore sicurezza». 
 

amedy coulibaly con la balestra   amedy coulibaly con la balestra

Il primo ministro Manuel Valls replica: «Il posto degli ebrei di Francia è la Francia». In un’intervista a Jeffrey Goldberg per la rivista americana Atlantic prima degli attentati della settimana scorsa, il premier nato a Barcellona spiega: «La Rivoluzione francese decise nel 1789 di riconoscere agli ebrei la piena cittadinanza. Per capire che cosa significhi l’idea di Repubblica è necessario capire il ruolo centrale rappresentato dalla loro emancipazione. Se 100 mila francesi di origine spagnola se ne andassero, non direi che il Paese è cambiato. Ma se 100 mila ebrei francesi emigrassero, la Francia non sarebbe più la Francia». 

 

Ultimi Dagoreport

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA?