giorgia meloni tv tg1 tg5

“UNA TALE SOVRAESPOSIZIONE DEL GOVERNO NEI TELEGIORNALI RAI NON SI ERA MAI VERIFICATA” – ANTONIO NICITA, SENATORE DEL PD IN COMMISSIONE DI VIGILANZA: “QUANDO ERO IN AGCOM, SE ARRIVAVA LA SEGNALAZIONE DI UNA PRESENZA DEL GOVERNO SUPERIORE AL 35% CI MUOVEVAMO IN TEMPI BREVI PER ELIMINARE QUESTA ASIMMETRIA – LA PERCENTUALE RISERVATA AL GOVERNO IN ALCUNI MESI SUPERA IL 40% E CON LA MAGGIORANZA ARRIVA AL 70. IL COMIZIO DI CHIUSURA DEI TRE LEADER DEL CENTRODESTRA A CATANIA PER LE AMMINISTRATIVE, TRASMESSO IN DIRETTA E IN FORMA INTEGRALE, È UN EPISODIO MOLTO GRAVE…”

Estratto dell’articolo di Giovanna Vitale per www.repubblica.it

 

ANTONIO NICITA

"I dati sono chiari: una tale sovraesposizione del governo nei telegiornali Rai non si era mai verificata. Non vorrei che preludesse al tentativo di costruire una narrazione neo-sovranista della nostra cultura nazionale, da imporre al Paese". Antonio Nicita, senatore del Pd in commissione di Vigilanza ed ex commissario Agcom, ha letto con attenzione i dati dell'Osservatorio di Pavia che mostrano un forte squilibrio a favore dell'esecutivo Meloni nell'informazione del servizio pubblico.

 

FORUM IN MASSERIA A MANDURIA - BRUNO VESPA E GIORGIA MELONI

C'è chi dice, senatore, che è sempre stato così: da che mondo e mondo tutti i governi hanno abusato dei telegiornali Rai.

"Ma non è vero. La percentuale riservata al governo in alcuni mesi supera il 40% e con la maggioranza arriva al 70. […] questi dati sono confermati anche da quelli Agcom[…]".

 

Oltre ai numeri, cosa la preoccupa?

"Il pensiero unico che intendono trasmettere agli utenti del Servizio pubblico. Il comizio di chiusura dei tre leader del centrodestra a Catania per le amministrative, trasmesso in diretta e in forma integrale, è un episodio molto grave. Contestualmente c'era un comizio analogo, a Siracusa, dove c'erano Conte, Fratoianni e Schlein in collegamento. Potevano fare un po' e un po'. E invece hanno scelto una parte sola, la loro. […]".

 

giorgia meloni durante la conferenza stampa con olaf scholz

Si può fare qualcosa per arginare questa deriva?

"Quando ero in Agcom, se arrivava la segnalazione di una presenza del governo superiore al 35% ci muovevamo in tempi brevi per eliminare questa asimmetria. […] Ricordo in particolare le polemiche scatenate dall'attuale maggioranza nell'estate del 2017 riguardo a una sovraesposizione dell'allora premier Renzi sul referendum costituzionale che si sarebbe votato a dicembre. Noi intervenimmo e il tiro fu corretto rapidamente".

 

[…] Ma come si declina il pluralismo politico?

giorgia meloni

"Dando una rappresentazione equilibrata delle diverse forze politiche, quelle che sono in Parlamento, ma anche nella società. Facendo attenzione al contraddittorio: un dibattito fra uno scienziato e un no vax non può essere esempio di pluralismo. Principio che va sempre coniugato col contrasto alla disinformazione prescritto dal Tusma, il testo unico sui media, che obbliga a fare una corretta informazione e a combattere le fake news. Tutto quello che in Rai, negli ultimi mesi, mi sembra sia mancato".

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini adolfo urso abodi giorgetti tajani giorgio armani

UN PO’ PIU’ DI RISPETTO SE LO MERITAVA GIORGIO ARMANI DA PARTE DEL GOVERNO – SOLO IL MINISTRO DELL’UNIVERSITA’, ANNA MARIA BERNINI, HA RESO OMAGGIO ALL’ITALIANO PIU’ CONOSCIUTO AL MONDO RECANDOSI ALLA CAMERA ARDENTE DOVE, TRA SABATO E DOMENICA, SONO SFILATE BEN 16 MILA PERSONE - EPPURE MILANO E’ A DUE PASSI DA MONZA, DOVE IERI ERA PRESENTE AL GP, OLTRE AL VICEPREMIER MATTEO SALVINI, IL MINISTRO DELLO SPORT ANDREA ABODI, SMEMORATO DEL PROFONDO LEGAME DELLO STILISTA CON BASKET, CALCIO, TENNIS E SCI - A 54 KM DA MILANO, CERNOBBIO HA OSPITATO NEL WEEKEND TAJANI, PICHETTO FRATIN, PIANTEDOSI, CALDERONE E SOPRATTUTTO ADOLFO URSO, MINISTRO DEL MADE IN ITALY, DI CUI ARMANI E’ L’ICONA PIU’ SPLENDENTE – E IGNAZIO LA RUSSA, SECONDA CARICA DELLO STATO, DOMENICA ERA A LA SPEZIA A PARLARE DI ''PATRIOTI'' AL DI LA’ DI RITUALI POST E DI ARTICOLETTI (MELONI SUL “CORRIERE”), UN OMAGGIO DI PERSONA LO MERITAVA TUTTO DAL GOVERNO DI CENTRODESTRA PERCHE’ ARMANI E’ STATO UN VERO “PATRIOTA”, AVENDO SEMPRE PRESERVATO L’ITALIANITA’ DEL SUO IMPERO RIFIUTANDO LE AVANCES DI CAPITALI STRANIERI…

giorgia meloni mantovano alfredo giovanbattista fazzolari gian marco chiocci rossi

DAGOREPORT - CHI AVEVA UN OBIETTIVO INTERESSE DI BRUCIARE IL DESIDERIO DI GIORGIA MELONI, PIÙ VOLTE CONFIDATO AI SUOI PIÙ STRETTI COLLABORATORI, DI ARRUOLARE L’INGOMBRANTE GIAN MARCO CHIOCCI COME PORTAVOCE? - IN BARBA ALLA DIFFIDENZA DEI VARI SCURTI, FAZZOLARI E MANTOVANO, FU L’UNDERDOG DE’ NOANTRI A IMPORRE FORTISSIMAMENTE (“DI LUI MI FIDO”) COME DIRETTORE DEL TG1 L’INTRAPRENDENTE CHIOCCI, DOTATO DI UNA RETE RELAZIONALE RADICATA IN TUTTE LE DIREZIONI, DAL MONDO DELLA SINISTRA ALL’INTELLIGENCE DI DESTRA - BEN CONOSCENDO IL CARATTERINO DELL’EX DIRETTORE DE “IL TEMPO” E ADNKRONOS, BEN LONTANO DALLA DISPONIBILITÀ AD ACCETTARE ORDINI E DINIEGHI, OCCORREVA CORRERE AI RIPARI PRIMA CHE LA SGARBATELLA PROCEDESSE ALL’INFELICE NOMINA, FACENDO CIRCOLARE LA VOCE DEL SUO TRASLOCO DALLA DIREZIONE DEL TG1 A BRACCIO MEDIATICO DELLA PREMIER - NEL CASO, SEMPRE PIÙ LONTANO, DI VEDERE CHIOCCI A PALAZZO CHIGI, ALLORA VORRÀ DIRE CHE L’EQUILIBRIO DI POTERI ALL’INTERNO DELLA FIAMMA MAGICA È FINITO DAVVERO IN FRANTUMI...