putin

ORA CHE NON HA PIU’ RIVALI, PUTIN SI CONCEDE ELEZIONI “TRASPARENTI” CON OSSERVATORI INTERNAZIONALI E CONTROLLO DEL VOTO - GLI OPPOSITORI DI ZAR VLAD SONO DIVISI OPPURE IN GALERA O ALL’ESTERO - I SONDAGGISTI SCOMODI SONO STATI SILENZIATI E I MEDIA SONO TOTALMENTE NELLE MANI DEL CREMLINO

Nicola Lombardozzi per “la Repubblica”

 

PUTINPUTIN

Nelle stanze più riservate del Cremlino, ti annunciano già con entusiasmo una sorta di evento storico: «Domenica assisterete a un voto totalmente trasparente e al di sopra di ogni sospetto». A pretendere questa immagine di vera o finta correttezza per le elezioni che dovranno eleggere i 450 deputati della Duma e indirizzare le future politiche del Cremlino fino alle presidenziali del 2018, è stato proprio Vladimir Putin in persona, ossessionato com’è dalle minacce di proteste di piazza che sempre gli evocano l’incubo di una “rivoluzione colorata” in stile Majdan.

 

PUTIN OBAMA 1PUTIN OBAMA 1

Per questo ha destituito per tempo dalla carica di Presidente della commissione elettorale un personaggio un po’ troppo zelante come Vladimir Churov detto “il mago”. Le sue spudorate “correzioni” dei dati elettorali scatenarono nel dicembre di cinque anni fa le contestazioni più numerose e arrabbiate che Putin abbia mai dovuto affrontare. E che realmente gli fecero temere un ribaltamento del suo potere almeno per tutto l’anno successivo.

 

putin in formula 1putin in formula 1

Al posto del “mago” Churov adesso c’è la bionda sessantenne Ella Panfilova, che si è sempre occupata di diritti umani e che gode di un certo credito perfino in quello che resta dell’opposizione di piazza. Da lei nessuno si aspetta brogli o pacchiane irregolarità. Anche il sistema di controllo da parte degli osservatori internazionali sarà più snello e trasparente delle ultime volte.

 

Ma non c’è da fidarsi delle apparenze. Nella redazione di Novaja Gazeta, Dmitrj Muratov, direttore del giornale che fu di Anna Politkovskaja, spiega il senso di questa apparente perfezione: «Sarà tutto regolare perché Putin non ha più concorrenti. È sicuro di vincere e i suoi potenziali contestatori sono divisi, scappati all’estero o in galera». Imparata la lezione del 2011, Putin ha lavorato di fino modificando giorno dopo giorno il codice penale, per restringere sempre di più lo spazio al dissenso.

patata con il volto di putinpatata con il volto di putin

 

E affidando il lavoro di “pressione” alle cosiddette strutture di forza. Succede così che il blogger anticorruzione Aleksej Navalnyj che perse di un pelo l’elezione a sindaco tre anni fa quando i conti li faceva ancora il mago Churov, sia impossibilitato a candidarsi per due condanne che gli sono state cucite addosso in extremis. O che Evgenja Chjrikova, leader degli ecologisti amatissima dagli “anti Putin”, si sia stancata di minacce, arresti, perquisizioni nella notte, e sia fuggita in Lettonia con marito e figlie.

opera darte con il volto di putinopera darte con il volto di putin

 

E per evitare del tutto sospetti sui conteggi e le cifre ufficiali, adesso rischia di sparire anche Levada Center, l’istituto demoscopico più serio e affidabile di Russia mai tollerato dal presidente. Nell’ufficio al numero 17 della Nikolskaja ulitsa tra la Piazza Rossa e la tetra caserma della Lubjanka, il direttore Lev Gudkov preparava ieri sera l’ultimo tentativo di ricorso in extremis contro la decisione della procura. Levada Center è finita da tempo nella lista degli “agenti stranieri”, una definizione ripescata qualche anno fa dal codice staliniano per chiunque riceva finanziamenti anche minimi da organizzazioni non russe.

 

mickey rourke con la maglietta di putinmickey rourke con la maglietta di putin

Adesso i giudici sostengono che Levada non può effettuare sondaggi perchè questi «condizionando l’opinione pubblica rappresentano attività politica che non è consentita ad agenti stranieri». Più o meno la stessa cosa capitata all’ong “Golos” che da sempre effettua il monitoraggio degli scrutini e che adesso, in quanto agente straniero, è fortemente limitata nelle sue azioni. A Levada, Gudkov sembra comunque rassegnato: «Putin ha ormai il controllo totale dei media. Il suo partito, Russia Unita, vincerà senza dubbio. L’unico dato che non gli piacerà sarà l’affluenza alle urne che potrebbe scendere anche sotto al 50 per cento».

magliette con il volto di putinmagliette con il volto di putin

 

Infatti in un momento di grave crisi economica e di prospettive ancora nere per il futuro, i russi hanno poca voglia di partecipare. Inoltre la campagna spettacolare voluta da Putin contro la corruzione e il malaffare nella cosa pubblica con raffiche di arresti e di incriminazioni hanno fatto calare sempre più la fiducia nella politica. Lui, il condottiero, incassa ancora altissime percentuali di popolarità. «È stato bravo – spiega il direttore di Levada – a scaricare sugli altri le colpe. La gente se la prende con l’Occidente, poi con i politici, con gli oligarchi. Ma non ancora con lui».

 

PUTINPUTIN

Non a caso, per la prima volta in assoluto, Russia Unita ha invertito i ruoli e si presenta sui manifesti con uno slogan inedito: «Vota il partito del presidente». E attorno a Russia Unita, che dovrebbe mantenere la maggioranza relativa con circa il 40%, dovrebbe poi crearsi la solita opposizione di sistema con, nell’ordine, il Partito comunista, i liberaldemocratici del pittoresco Zhirinovskij e la destra moderata Russia Giusta. Svuotati dalle polemiche interne dovrebbero rimanere sotto la soglia del 5% necessaria a entrare in Parlamento sia il partito Parnas fondato da Boris Nemtsov che lo storico partito democratico Yabloko, ritenuto troppo filo occidentale e che rischia anche di scendere sotto al 3%. Previsioni talmente rosee da consentire all’apparto di potere, perfino di giocare pulito.

 

Ultimi Dagoreport

la scala opera attilio fontana ignazio la russa daniela santanche santanchè matteo salvini

A PROPOSITO DI… QUANTO PIACE LA MATRICIANA ROMANA - IL FORFAIT DELLE ISTITUZIONI ALLA PRIMA DELLA SCALA, IVI COMPRESO LA SECONDA CARICA DELLO STATO, IL SICULO-MILANESE IGNAZIO LA RUSSA, HA SPINTO IL GOVERNATORE DEL PIRELLONE LOMBARDO, ATTILIO FONTANA, INDOSSATI I PANNI DI NOVELLO ALBERTO DA GIUSSANO A DICHIARARE: “ANCHE SE TUTTI APPREZZIAMO LA MATRICIANA, IL NORD DÀ FASTIDIO” – DÀ COSÌ FASTIDIO CHE NEL GOVERNO DELLA “PULZELLA” DELLA GARBATELLA, SIEDONO BEN 6 MINISTRI “LUMBARD” SU 24. E BEN 5 SONO DELLA LEGA – A RISPONDERE A FONTANA, CI HA PENSATO IL RODOMONTE DEL CARROCCIO, SALVINI: “TRA UNA MATRICIANA E UNA CARBONARA TROVI I SOLDI PER SISTEMARE LE CASE POPOLARI”…

pam bondi

DAGOREPORT - COME MAI L’INFORMAZIONE ITALICA SI È TOTALMENTE DISINTERESSATA DELLO SBARCO A ROMA DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, LA FOSFORESCENTE SESSANTENNE PAM BONDI, ARRIVATA CON TANTO DI AEREO DI STATO IL 10 DICEMBRE? - EPPURE LA FEDELISSIMA DI TRUMP NON SI È TENUTA NASCOSTA: HA ALLOGGIATO ALL’HOTEL ST. REGIS, SI E’ ATTOVAGLIATA AL BOLOGNESE DI PIAZZA DEL POPOLO, HA INCONTRATO AL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA DI VIA ARENULA CARLETTO NORDIO, HA AVUTO L'INESPRIMIBILE GIOIA DI CONOSCERE IL VICEPREMIER MATTEO SALVINI A UN RICEVIMENTO DELL'AMBASCIATORE USA IN ITALIA, TILMAN J. FERTITTA. E, FORSE, LA BEN DOTATA DALLA NATURA PAMELONA HA PURE INCOCCIATO IL MINISTRO PIANTEDOSI - MA DELLA “VACANZA ROMANA” DELL'ITALOAMERICANA CARISSIMA A TRUMP, NON SI REGISTRA MANCO UNA RIGA SUI GIORNALONI DE' NOANTRI - VABBE', A NATALE BISOGNA ESSERE BUONI: MAGARI ERANO TUTTI TROPPO IMPEGNATI A SEGUIRE LA FESTILENZA DI ATREJU DEI FRATELLINI DI GIORGIA…

john elkann theodore kyriakou leonardo maria del vecchio

DAGOREPORT - L’OSTACOLO PIÙ TOSTO DELLA TRATTATIVA IN CORSO TRA IL MAGNATE GRECO KIRIAKOU E JOHN ELKANN NON E' L'ACQUISIZIONE DEL GRUPPO GEDI BENSÌ COME “RISTRUTTURARE” UN ORGANICO DI 1300 DIPENDENTI, TRA TAGLI ALLE REDAZIONI LOCALI, PREPENSIONAMENTI E “SCIVOLI”, DI CUI CIRCA 280 GIORNALISTI FANNO CAPO A “REPUBBLICA” E ALTRI 170 A “LA STAMPA” - LA PARTITA SUL FUTURO DEL QUOTIDIANO TORINESE, ASSET CHE NON RIENTRA NEL PROGETTO DI KYRIAKOU, NON ACCELERA CON LA CORDATA VENETA MESSA SU DA ENRICO MARCHI - NEL CASO LA TRANSIZIONE ELLENICA NAUFRAGASSE, LEONARDINO DEL VECCHIO HA CONFERMATO DI ESSERE PRONTO: “NOI CI SIAMO” - “NOI” CHI? ESSENDO “QUEL RAGAZZO'' (COPY ELKANN), DEL TUTTO A DIGIUNO DI EDITORIA, I SOSPETTI DILAGANO SU CHI SI NASCONDE DIETRO LA CONTRO-OFFERTA CON RILANCIO DELL’AZIONISTA DELL’IMPERO DEL VECCHIO, IL CUI CEO MILLERI È STATO ISCRITTO NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI CON CALTAGIRONE E LOVAGLIO, PER LA SCALATA DI MPS SU MEDIOBANCA-GENERALI - E DA TORINO, AVVISANO LE REDAZIONI IN RIVOLTA DI ROMA E TORINO DI STARE ATTENTI: DALLA PADELLA GRECA RISCHIANO DI FINIRE NELLA BRACE DI CHISSÀ CHI...

nietzsche e marx si danno la mano venditti meloni veneziani

VIDEO! “ATREJU E’ IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO, COME DIREBBE ANTONELLO VENDITTI” – GIORGIA MELONI CITA “COMPAGNO DI SCUOLA”, IL BRANO DATATO 1975 DEL CANTAUTORE DI SINISTRA. OVVIAMENTE MARX E NIETZSCHE NON SI DIEDERO MAI LA MANO, NÉ AD ATREJU NÉ ALTROVE. CIÒ È STATO ANCHE IMMAGINATO NELL’ULTIMO LIBRO DI MARCELLO VENEZIANI “NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO”. LO SCRITTORE IPOTIZZA COME MISE EN SCÈNE CHE LA SERA DEL 5 MAGGIO 1882 I DUE SI SIANO TROVATI IN UNA LOCANDA DI NIZZA (DOVE ENTRAMBI PASSARONO). NON SI CAPISCE BENE SE LA MELONI CI ABBIA CREDUTO DAVVERO – VIDEO

giorgia meloni balla ad atreju

GIORGIA, ER MEJO TACCO DI ATREJU! - ZOMPETTANDO COME UN MISIRIZZI, LA MELONI CAMALEONTE HA MESSO IN SCENA CIO' CHE SA FARE BENISSIMO: IL BAGAGLINO DI CORBELLERIE (''QUESTO È IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DANNO LA MANO'') E DI SFOTTO' SU ELLY SCHLEIN: "IL CAMPO LARGO L'ABBIAMO RIUNITO NOI... CON IL SUO NANNIMORETTIANO 'MI SI NOTA DI PIÙ SE VENGO O STO IN DISPARTE O SE NON VENGO PER NIENTE' HA FATTO PARLARE DI NOI" -UBRIACA DI SE' E DEI LECCAPIEDI OSPITI DI ATREJU, HA SCODELLATO DUE ORE DI PARACULISSIMA DEMAGOGIA: NULLA HA DETTO SU LAVORO, TASSE, SANITA', ECC - IDEM CON PATATE SULLA GUERRA RUSSIA-UCRAINA, SUL CONFLITTO STATI UNITI-EUROPA, SUL RUOLO DEL GOVERNO SU DIFESA E IL RIARMO EUROPEO - IN COMPENSO, HA STARNAZZATO DI VITTORIE DEL GOVERNO MA  GUARDANDOSI BENE DI CITARE MINISTRI O ALLEATI; SI E' INFERVORATA PER IL PARTITO MA NON RICORDA CHE L’HA FONDATO CON CROSETTO E LA RUSSA ('GNAZIO E' STATO DEL TUTTO OSCURATO AD ATREJU) - "GIORGIA! GIORGIA!", GRIDA LA FOLLA - OK, L'ABBIAMO CAPITO: C’È UNA PERSONA SOLA AL COMANDO. URGE UN BALCONE PER LA NUOVA MARCHESA DEL GRILLO - DAGOREPORT+VIDEO 

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

NAZARENO, ABBIAMO (PIU’ DI) UN PROBLEMA - L’ASSEMBLEA PD DI DOMANI RISCHIA DI TRASFORMARSI IN UN BOOMERANG PER SCHLEIN: I DELEGATI DISERTANO, A RIDOSSO DI NATALE, NESSUNO SPENDE SOLDI E TEMPO PER VENIRE NELLA CAPITALE AD ASCOLTARE UNA RELAZIONE SENZA DIBATTITO – LA MOSSA DEI PRETORIANI DI ELLY PER SCONGIURARE LA SALA VUOTA ED EVITARE IL CONFRONTO IMPIETOSO CON MELONI CHE CONTEMPORANEAMENTE FARA’ IL PIENO A ATREJU – SORGI: “BONACCINI ENTRERA’ IN MAGGIORANZA MA SE I RIFORMISTI NON DOVESSERO RICEVERE RASSICURAZIONI SULLE LISTE ELETTORALI, IL RISCHIO DI UNA EVENTUALE SCISSIONE, SI FAREBBE PIÙ CONCRETO…”