recupero crediti

PRIVACI DELLA PRIVACY! – LA NUOVA LEGGE SUL RECUPERO CREDITI È IL SOGNO DI OGNI CITTADINO CHE RINCORRE I SUOI DEBITORI: IN PRATICA GLI AVVOCATI POTRANNO SALTARE IL TRIBUNALE E ACCEDERE DIRETTAMENTE ALLE BANCHE DATI DEL FISCO, SENZA AVERE UN DECRETO INGIUNTIVO IN MANO – MA C’È PIÙ DI UN PROBLEMINO. CON LA PRIVACY, E NON SOLO…

Francesco Bonazzi per “la Verità”

 

RECUPERO CREDITI

Scoprire beni e disponibilità economiche del proprio debitore, senza aspettare il vaglio del giudice. Non è solo il sogno dei 240.000 avvocati italiani, ma anche di ogni cittadino che deve avere indietro dei soldi e si trova a combattere con un debitore che scappa come una biscia insaponata, aiutato anche da una giustizia civile che in Italia è notoriamente lenta.

 

Un disegno di legge presentato in Senato dalla Lega introdurrebbe una rivoluzione copernicana: l' avvocato del creditore, o meglio, del «potenziale creditore», potrebbe saltare il Tribunale e avere accesso alle banche dati del Fisco e a tutte le altre banche pubbliche, senza avere in mano un decreto ingiuntivo.

 

L' altra faccia della medaglia però riguarda la privacy di tutti e il rischio che al piccolo imprenditore che si vuole tutelare arrivi una Pec in azienda a cavallo delle festività natalizie, con la quale si troverà automaticamente riconosciuto un debito forse ingiusto, solo perché non ha aperto la mail e non l' ha contestato in venti giorni.

DEBITI

 

Nel bene o nel male, si tratta di norme dirompenti, e al momento ne sta discutendo la commissione Giustizia del Senato. Il primo firmatario è il leghista Andrea Ostellari, avvocato civilista di Padova, e con lui si sono mossi, cofirmando la proposta di legge 755, altri due avvocati della Lega, ovvero il sottosegretario Simone Pillon, bresciano, e il senatore Emanuele Pellegrini, brianzolo.

 

Il quarto firmatario è il trevigiano Massimo Candura, dipendente della Regione Veneto, e il quinto proponente è il capogruppo della Lega a Palazzo Madama, Massimiliano Romeo, di professione «consulente automobilistico».

 

Nella relazione introduttiva, si ricorda giustamente che anche gli investitori esteri temono la nostra «non» certezza del diritto e la lentezza delle cause. Ebbene, oggi il sistema si regge sul decreto ingiuntivo e costringe il creditore a rivolgersi al giudice civile. Secondo Ostellari, il controllo giurisdizionale sarebbe meramente formale, per non dire distratto. E quindi, tanto vale rinunciarvi proprio.

DEBITI

 

Il primo articolo del dl consente all' avvocato del creditore di intimare il pagamento entro 20 giorni, contro i 40 di oggi che già non sono molti per preparare le carte. E se entro 20 giorni il debitore non fa opposizione, si pignora.

 

Per avere diritto a scavalcare il tribunale, l' avvocato deve avere in mano una «prova scritta» del credito, come possono essere delle bollette non pagate o anche una rata non versata o uno scoperto di conto corrente bancario. Oppure deve trattarsi dell' onorario di un avvocato, di un cancelliere o di un ufficiale giudiziario. O deve essere una prestazione resa da «un notaio» o da un altro «esercente la libera professione» per cui esistano delle tariffe legali.

 

DEBITI

Alla voce «verifica dei presupposti», si scrive chiaramente che l' avvocato-giudice deve giocare pulito e che in caso ometta la verifica puntuale dei requisiti pur di emettere il decreto ingiuntivo, risponde «per dolo o colpa grave», dovrà risarcire i danni e subirà procedimenti disciplinari che si presumono severissimi.

 

Il secondo articolo del disegno di legge disciplina la «Ricerca preventiva con modalita telematiche dei beni da pignorare ante causam». Il titolo fa già una certa impressione, ma anche l' articolato non delude. L' avvocato del sedicente debitore può chiedere al presidente del tribunale l' accesso alle banche dati delle pubbliche amministrazioni, «e in particolare all' anagrafe tributaria, compreso l' archivio dei rapporti finanziari, e in quelle degli enti previdenziali, per l' acquisizione di tutte le informazioni rilevanti». E sono espressamente compresi a che «i rapporti intrattenuti con gli istituti di credito, datori di lavoro e committenti».

DEBITI

 

Come si vede, al netto della scarsa eleganza di un disegno di legge proposto da avvocati e che comprende anche l' accelerazione del pagamento dei propri onorari, si tratterebbe di una rivoluzione con alcuni evidenti pregi: si salta un passaggio come quello dell' ottenimento del decreto ingiuntivo; si fa sì che quando a un (vero) debitore arriva un' ingiunzione di pagamento, questi non faccia melina; eviterebbe all' avvocato di andare a cercare beni da pignorare che non esistono, o non esistono più.

 

Ma altrettanto lampanti sono alcuni rischi, come può spiegare qualunque civilista che non viva solo di recuperi crediti e voli un pochino più alto. Lo stesso piccolo «operatore economico» che qui si vuole tutelare, non è detto che in 20 giorni si possa difendere da una richiesta fraudolenta e della quale non ha preso contezza perché a Ferragosto non ha aperto la mail.

 

RECUPERO CREDITI

Un creditore che non ha passato il vaglio del giudice, ancorché non sempre meditato, può essere un sedicente creditore, magari dotato di avvocato egualmente spavaldo. Inoltre, almeno nei tribunali del Nord, l' ingiunzione che qui si vuole saltare è forse uno dei pochi istituti che funziona. A Torino, per fare un esempio, la concedono in un giorno per via telematica.

 

Inoltre, la previsione del «dolo» per l' avvocato furbetto sconfina nel penale, mentre la «colpa grave» è notoriamente vaga, ha dato adito a quintali di giurisprudenza e alla fine si rischia che l' avvocato onesto e corretto sia terrorizzato da questa norma, mentre quello più acrobatico se ne infischierà. Infine, i veri mariuoli non hanno nulla, né un conto bancario né un bene immobile, censito nelle banche dati, mentre un avvocato che voglia curiosare nelle disponibilità di una persona onesta per fargli una causa milionaria, non dovrà far altro che vantare un debito e poi saprà come e dove colpire.

Ultimi Dagoreport

sergio mattarella giorgia meloni

DAGOREPORT - L'ARDUO COMPITO DI SERGIO MATTARELLA: FARE DA ARBITRO ALLA POLITICA ITALIANA IN ASSENZA DI UN’OPPOSIZIONE - IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NON VUOLE SOSTITUIRSI A QUEGLI SCAPPATI DI CASA DI SCHLEIN E CONTE, NÉ INTENDE SCONTRARSI CON GIORGIA MELONI. ANZI, IL SUO OBIETTIVO È TENERE IL GOVERNO ITALIANO DALLA PARTE GIUSTA DELLA STORIA: SALDO IN EUROPA E CONTRO LE AUTOCRAZIE – IL PIANO DI SERGIONE PER SPINGERE LA LEADER DI FRATELLI D'ITALIA VERSO UNA DESTRA POPOLARE E LIBERALE, AGGANCIATA ALL'EUROPA E LONTANA DAL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO, EVITANDO OGNI COLLISIONE CON LA FRANCIA E FACENDO ASSE CON GERMANIA E POLONIA - MA ''IO SONO GIORGIA" HA DAVANTI DUE OSTACOLI: L'ESTREMISMO "PATRIOTA" DI SALVINI E LO ZOCCOLO DURO DI FRATELLI D'ITALIA GUIDATO DA FAZZOLARI...

francesco micheli

DAGOREPORT - IN UNA MILANO ASSEDIATA DAI BARBARI DI ROMA, SI CELEBRA LA FAVOLOSA CAPITALE DEGLI AFFARI CHE FU: IL CAPITALISMO CON IL CUORE A SINISTRA E IL PORTAFOGLIO GONFIO A DESTRA - A 87 ANNI, FRANCESCO MICHELI APRE, SIA PURE CON MANO VELLUTATA E SENZA LASCIARE IMPRONTE VISTOSE, IL CASSETTO DEI RICORDI: “IL CAPITALISTA RILUTTANTE” È IL DIARIO DI BORDO DELL’EX BUCANIERE DELLA FINANZA CHE, SALITO SULL’ALBERO PIÙ ALTO DEL VASCELLO, HA OSSERVATO I FONDALI OSCURI INCONTRATI NEL MARE MAGNUM INSIDIOSO DELL’ECONOMIA, SOMMERSA E SPESSO AFFONDATA - “IO E LEI APPARTENIAMO A ZOO DIVERSI”, FU IL VATICINIO DI CUCCIA – LUI, UNICO TESTIMOME A RACCOGLIERE LO SFOGO DI EUGENIO CEFIS SU QUEL “MATTO” DI CUCCIA CHE NEL GIORNO DELLE SUE CLAMOROSE DIMISSIONI DA MONTEDISON L’AVEVA ACCOLTO CON UN BEFFARDO: “DOTTORE, PENSAVO VOLESSE FARE UN COLPO DI STATO…”

romana liuzzo

DAGOREPORT! UN MOTO DI COMPRENSIONE PER I TELESPETTATORI DI CANALE5 CHE HANNO AVUTO LA SFORTUNA DI INTERCETTARE LA MESSA IN ONDA DELLO SPOT AUTO-CELEBRATIVO (EUFEMISMO) DEL PREMIO “GUIDO CARLI” - CONFUSI, SPIAZZATI, INCREDULI SI SARANNO CHIESTI: MA CHE CAZZO È ‘STA ROBA? - AGGHINDATA CON UN PEPLO IN STILE “VESTALE, OGNI SCHERZO VALE”, PIAZZATA IN UN REGNO BOTANICO DI CARTONE PRESSATO, IL “COMMENDATORE”  ROMANA LIUZZO REGALA 20 SECONDI DI SURREAL-KITSCH MAI VISTO DALL'OCCHIO UMANO: “LA FONDAZIONE GUIDO CARLI VI SARÀ SEMPRE ACCANTO PER COSTRUIRE INSIEME UN MONDO MIGLIORE”. MA CHI È, LA CARITAS? EMERGENCY? L'ESERCITO DELLA SALVEZZA? - VIDEO!

friedrich merz - elezioni in germania- foto lapresse -

DAGOREPORT – LA BOCCIATURA AL PRIMO VOTO DI FIDUCIA PER FRIEDRICH MERZ È UN SEGNALE CHE ARRIVA DAI SUOI "COLLEGHI" DI PARTITO: I 18 VOTI CHE SONO MANCATI ERANO DI UN GRUPPETTO DI PARLAMENTARI DELLA CDU. HANNO VOLUTO MANDARE UN “MESSAGGIO” AL CANCELLIERE DECISIONISTA, CHE HA STILATO UNA LISTA DI MINISTRI SENZA CONCORDARLA CON NESSUNO. ERA UN MODO PER RIDIMENSIONARE L’AMBIZIOSO LEADER. COME A DIRE: SENZA DI NOI NON VAI DA NESSUNA PARTE – DOMANI MERZ VOLA A PARIGI PER RIDARE SLANCIO ALL’ALLEANZA CON MACRON – IL POSSIBILE ANNUNCIO DI TRUMP SULLA CRISI RUSSO-UCRAINA

xi jinping donald trump vladimir putin

DAGOREPORT - LA CERTIFICAZIONE DELL'ENNESIMO FALLIMENTO DI DONALD TRUMP SARÀ LA FOTO DI XI JINPING E VLADIMIR PUTIN A BRACCETTO SULLA PIAZZA ROSSA, VENERDÌ 9 MAGGIO ALLA PARATA PER IL GIORNO DELLA VITTORIA - IL PRIMO MENTECATTO DELLA CASA BIANCA AVEVA PUNTATO TUTTO SULLO "SGANCIAMENTO" DELLA RUSSIA DAL NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA: LA CINA - E PER ISOLARE IL DRAGONE HA CONCESSO A "MAD VLAD" TUTTO E DI PIU' NEI NEGOZIATI SULL'UCRAINA (COMPRESO IL PESTAGGIO DEL "DITTATORE" ZELENSKY) - ANCHE SUI DAZI, L'IDIOTA SI È DOVUTO RIMANGIARE LE PROMESSE DI UNA NUOVA "ETA' DELL'ORO" PER L'AMERICA - IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO HA COMPIUTO COSI' UN MIRACOLO GEOPOLITICO: IL REGIME COMUNISTA DI PECHINO NON È PIÙ IL DIAVOLO DI IERI DA SANZIONARE E COMBATTERE: OGGI LA CINA RISCHIA DI DIVENTARE LA FORZA “STABILIZZATRICE” DEL NUOVO ORDINE GLOBALE...

alfredo mantovano gianni de gennaro luciano violante guido crosetto carlo nordio alessandro monteduro

DAGOREPORT – LA “CONVERSIONE” DI ALFREDO MANTOVANO: IL SOTTOSEGRETARIO CHE DOVEVA ESSERE L’UOMO DI DIALOGO E DI RACCORDO DI GIORGIA MELONI CON QUIRINALE, VATICANO E APPARATI ISTITUZIONALI (MAGISTRATURA, CORTE DEI CONTI, CONSULTA, SERVIZI. ETC.), SI È VIA VIA TRASFORMATO IN UN FAZZOLARI NUMERO 2: DOPO IL ''COMMISSARIAMENTO'' DI PIANTEDOSI (DOSSIER IMMIGRAZIONE) E ORA ANCHE DI NORDIO (GIUSTIZIA), L’ARALDO DELLA CATTO-DESTRA PIÙ CONSERVATRICE, IN MODALITA' OPUS DEI, SI E' DISTINTO PER I TANTI CONFLITTI CON CROSETTO (DALL'AISE AI CARABINIERI), L'INNER CIRCLE CON VIOLANTE E GIANNI DE GENNARO, LA SCELTA INFAUSTA DI FRATTASI ALL'AGENZIA DI CYBERSICUREZZA E, IN DUPLEX COL SUO BRACCIO DESTRO, IL PIO ALESSANDRO MONTEDURO, PER “TIFO” PER IL “RUINIANO” BETORI AL CONCLAVE...