UN PAESE SENZA - MENTRE "SIAMO VICINISSIMI ALLA FINE" (SQUINZI), IL PD SI SBRANA

Ansa.it

‘'La proposta che rivolgo alle forze parlamentari si basa su uno schema che consente a ciascuna di esse di riconoscervisi''. Lo ha detto Pier Luigi Bersani al termine della seconda giornata di consultazioni, rispondendo ad una domanda se sia possibile una forma di accordo con il Pdl per far nasce il governo.

Telefonata di Matteo Renzi al segretario del Pd Pier Luigi Bersani in vista della Direzione di domani. Secondo quanto riferiscono fonti vicino al segretario il colloquio e' servito a rasserenare il clima dopo che in giornata si e' sviluppata una polemica tra esponenti vicini a Renzi e quelli che sostengono Bersani.

BERSANI, LARGHE INTESE? NON MI STO OCCUPANDO DI QUESTO "Sto facendo incontri sulle questioni economiche e sociali". Non risponde, invece, a chi gli chiede se farà mai accordi con il Pdl: "Lasciatemi andare", dice Bersani. 'Mi sto occupando dei problemi del paese', ha detto Bersani risponde a chi gli chiede, dopo le consultazioni di questa mattina, se si ci sarà un governo di larghe intese con il Pdl. "Non mi sto occupando di questo", taglia corto Bersani.

Questo il calendario degli incontri di oggi: 10,30 è arrivata la delegazione di Confagricoltura, Cia, Copagri e Confcoperative. Alle 11 la Coldiretti, alle 16 Confindustria poi Alleanza Cooperative Italiane e alle 18 Confprofessioni; infine, alle 18,30, la giornata si chiuderà con gli incontri con le delegazioni di Abi e Ania.

FASSINA, GRAVE PARTE PD INDEBOLISCA BERSANI - "E' grave che, in ore decisive per la costruzione di un Governo, una parte del Pd intervenga per indebolire il tentativo del Presidente incaricato Bersani prospettando una possibile maggioranza con il PdL per un 'Governo del Presidente'". Lo scrive Stefano fassina, in un intervento su Facebook diffuso in un comunicato, in cui sostiene che "Indebolire il tentativo di Bersani vuol dire avvicinare le elezioni". Parole che sembrano una risposta all'intervista di del 'renziano' Graziano Delrio su Repubblica.

SQUINZI - "Non c'é rimasto tempo, siamo vicinissimi alla fine". Così Giorgio Squinzi, presidente di Confindustria, al termine dell'incontro con Pier Luigi Bersani, parlando della situazione delle imprese e chiedendo al più presto un "governo stabile in grado di governare e che faccia appello a tutti gli uomini di buona volontà". Le imprese, ha spiegato Squinzi, "sono disperate e il problema dell'occupazione sta diventando tragico". Per questo Confindustria "ha segnalato la sua estrema preoccupazione per l'economia reale del Paese". "Bisogna metterci mano con priorità assoluta", ha ribadito, assicurando che Confindustria "é disponibile a dare il supporto necessario". "Noi imprenditori - ha proseguito - siamo ottimisti per definizione, ma serve un cambio di marcia per il nostro Paese".

ITALIAFUTURA AVVERTE BERSANI, DIREMO NO A GOVERNICCHI - "Senza i voti di Scelta Civica il 'piano A' di Bersani non potrà vedere la luce e la parola ripasserà immediatamente al Presidente Napolitano. Anche per questo è necessario dire con maggiore chiarezza che non siamo disposti a sostenere governicchi". E' quanto si legge in un editoriale di ItaliaFutura, pubblicato sul sito.

2. LA RISPOSTA DEI RENZIANI
Repubblica.it

Bersani e Renzi scherzano al telefono. In seguito una telefonata distesa e molto cordiale tra Bersani e Renzi abbassa i toni e chiude la polemica. "Nessun tentativo di ostacolare il segretario", assicura il sindaco di Firenze. Da parte sua, Bersani ha parlato di un "partito aperto" che discute in streaming le posizioni da prendere, "a differenza di altri".

La risposta dei renziani. A Fassina risponde anche la deputata Pd Simona Bonafè, una delle più strette collaboratrici di Matteo Renzi: "Non so a chi si riferisca Fassina. La strada che ha intrapreso Bersani è in salita e lo sapevamo anche prima del mandato esplorativo. E' difficile ma legittimo il tentativo di Bersani e speriamo vivamente che vada a buon fine. Prima è, meglio è per il Paese".

"Io qualche perplessità ce l'ho e se il tentativo di Bersani dovesse fallire allora tutto si rimanderebbe a Napolitano. Se tornare alle elezioni lo deciderà il Presidente della Repubblica, ma dobbiamo usciere dallo stallo il più presto possibile - prosegue -. Io non sono pregiudizialmente ostile. Sul rapporto con i parlamentari del M5S ha aggiunto: Non ho ancora avuto l'occasione di confrontarmi con i colleghi del M5S, certo è che se le loro proposte sono No Tav e referendum sull'euro, allora non ci siamo". Da parte sua, l'onorevole Ernesto Carbone invita Fassina a prendere una camomilla.

 

 

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