becciu mincione investimento

È PARTITO LO SCARICABARILE IN VATICANO - IL SEGRETARIO DI STATO PAROLIN (INDIRETTAMENTE) ATTACCA BECCIU: ''UN EPISODIO PIUTTOSTO OPACO'' QUELLO DEI SOLDI DEI POVERI INVESTITI ALL'ESTERO, E BECCIU (DIRETTAMENTE) ATTACCA MINCIONE: ''DISATTENDENDO LE INDICAZIONI, CONTINUAVA AD INVESTIRE IN ATTIVITÀ CHE LA SEGRETERIA DI STATO NON POTEVA CONDIVIDERE NÉ APPROVARE: CARIGE, POP.MILANO''. INVECE I POZZI PETROLIFERI IN ANGOLA IN CUI VOLEVA INVESTIRE IL CARDINALE ERANO PERFETTAMENTE COERENTI CON LO SPIRITO DELLA CHIESA…

 

Franca Giansoldati per “il Messaggero

 

E' stato un passaggio «piuttosto opaco». Dice proprio così il cardinale Pietro Parolin a proposito del famoso palazzo di Londra finito al centro di una inchiesta vaticana. «Una operazione sulla quale si dovrà fare luce, ma l'Obolo di San Pietro viene utilizzato in maniera adeguata, diciamo che quello è un episodio». La giornalista incalza il segretario di Stato. Eppure lo Ior vi ha denunciato accusandovi di gestire allegramente i soldi dei poveri. «Secondo me li gestiamo bene. Si sta lavorando per chiarire tutto».

IL CARDINALE PAROLIN CON PAPA FRANCESCO

 

INCHIESTE

Parole, quelle di Parolin, che pesano come macigni e sembrano tirare in ballo indirettamente la gestione passata di quando era Sostituto il cardinale Angelo Becciu che, in serata, all'Ansa, affida parole amare. Per tutto questo tempo si era imposto il silenzio nonostante diversi articoli che lo tiravano in ballo. «Contro di me sono accuse infanganti che respingo in modo fermo e sdegnoso. Ho la coscienza a posto e so di aver agito sempre nell'interesse della Santa Sede e mai mio personale. Chi mi conosce da vicino lo può attestare».

 

L'accusa che più lo ha ferito è di essere stato dipinto come uno che gioca coi soldi dei poveri. «Mai e poi mai ho fatto una cosa del genere. Se mi sono venuti in mano soldi con tali finalità ho sempre rispettato il loro destino. In Segreteria di Stato avevamo un fondo intitolato: soldi dei poveri».

 

angelo becciu papa francesco

Becciu che è stato Sostituto fino al 2018, spiega che l'Obolo di San Pietro - che raccoglie ogni anno 70 milioni di euro - serve sia per sostenere i costi dello Stato, come per esempio pagare gli stipendi di circa 4000 persone ogni mese, poi le nunziature sparse nel mondo oltre che per i poveri. Chiarisce inoltre che l'operazione dell'immobile di Londra è prassi consolidata visto che sin dai tempi di Pio XII il Vaticano ha investito le sue risorse in immobili.

 

«Ci è stata avanzata la proposta di questo storico ed artistico palazzo e quando fu fatta e realizzata non c'era niente di opaco. L'investimento era regolare e registrato a norma di legge. La sterlina, a quel tempo, appariva come una interessante valuta di diversificazione rispetto al continuo fluttuare dell'euro e del dollaro. Al riguardo, non si deve dimenticare che la maggior parte delle entrate della Santa Sede sono in dollari, ma la stragrande maggioranza delle uscite, sono in euro. Si cercava pertanto un investimento immobiliare sul lungo o lunghissimo termine, non certamente un investimento di carattere speculativo».

RAFFAELE MINCIONE

 

FINANZIERE D'ASSALTO

Il cardinale spiega che le difficoltà sono sopraggiunte con il socio di maggioranza, il finanziere Raffaele Mincione. E lì Becciu sembra togliersi qualche sassolino: «Egli infatti, disattendendo le indicazioni reiterate in innumerevoli occasioni, anche per iscritto, continuava ad investire in attività che la Segreteria di Stato non poteva assolutamente condividere né approvare. Gli era stato espressamente detto di non investire in Carige, e lui ha investito in Carige. Gli era stato detto di non investire nella Banca Popolare di Milano e lui ha investito nella Banca Popolare di Milano.

 

Lo stesso vale per Retelit. Gli era stato detto e ridetto di no. Si volevano i classici investimenti della Segreteria di Stato: a capitale garantito e non di carattere speculativo». Mincione fu quindi liquidato ma a quel punto però Becciu era già stato promosso cardinale e trasferito alla Congregazione dei Santi. «Non so cosa sia successo dopo. Mi dicono però che quello storico ed artistico palazzo è ora totalmente della Santa Sede e che se venduto renderebbe un valore nettamente superiore rispetto al prezzo per il quale fu comprato».

 

SCONTRO

LA SEGRETERIA DI STATO COMPRA IL PALAZZO DI ATHENA FUND DA MINCIONE

La denuncia che si trattava di una operazione opaca era stata presentata al Tribunale Vaticano dallo Ior e dall'Ufficio del Revisore dei Conti. I magistrati vaticani hanno autorizzato subito una perquisizione in Segreteria di Stato che ha portato alla sospensione cautelativa dal servizio di cinque dipendenti che da questo mese sono senza stipendio e senza nemmeno essere indagati e per quali reati.

 

Nel frattempo l'ex capo della Gendarmeria, Giani veniva silurato dal Papa per avere diffuso una foto segnaletica con il volti e i nomi dei cinque funzionari, tra cui una donna. Nel frattempo l'Aif, l'Authority finanziaria che vigila sull'antiriciclaggio e ha rapporti in Europa con Moneyvall, è uscita pubblicamente a difendere a spada tratta l'operato svolto correttamente di uno dei cinque funzionari finiti nei guai. Il comunicato è anche stato pubblicato dall'Osservatore Romano. Come a dire che la guerra per gestire il tesoretto del Papa non sembra per niente risolta.

Ultimi Dagoreport

benjamin netanyahu giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – CORRI A CASA IN TUTTA FRETTA, C’È UN CAMALEONTE CHE TI ASPETTA: QUELLA SIGNORINA ALLA FIAMMA CHE VUOLE MANTENERE UN RAPPORTO CON L’EUROPA MA NELLO STESSO TEMPO, TEMENDO DI ESSERE SCAVALCATA A DESTRA DA SALVINI, SBATTE GLI OCCHIONI A TRUMP. LA STESSA CHE IMPLORA LA FINE DELLA TRAGEDIA DI GAZA MA L’ITALIA CONTINUA A FORNIRE ARMI A ISRAELE (SECONDO PAESE DOPO GLI USA DOPO LA DECISIONE DI MERZ DI FERMARE L’INVIO DI ARMI A NETANYAHU) - A UNA DOMANDA SULL'EXPORT MILITARE ITALIANO VERSO ISRAELE, CROSETTO IN PARLAMENTO HA DETTO: "ABBIAMO ADOTTATO UN APPROCCIO CAUTO, EQUILIBRATO E PARTICOLARMENTE RESTRITTIVO". RISULTATO? NESSUNO È PIÙ IN GRADO DI SAPERE CON ESATTEZZA COSA L’ITALIA VENDE O ACQUISTA DA ISRAELE – TRA LA DISCORDANZA DELLE DICHIARAZIONI UFFICIALI E LA TRACCIABILITÀ REALE DELLE FORNITURE BELLICHE A NETANYAHU, C’È DI MEZZO LO SPORT PREFERITO DEL GOVERNO MELONI: IL SALTO TRIPLO DELLA VERITÀ… - VIDEO

elly schlein giuseppe conte goffredo bettini gaetano manfredi piero vincenzo de luca roberto gualtieri silvi salis vincenzo decaro michele emiliano

DAGOREPORT - IL PD GUIDATO DA ELLY SCHLEIN? E' COME "'A PAZZIELLA 'MMAN 'E CRIATURE". IL GIOCATTOLO STA IN MANO AI BAMBINI. E LORO CHE FANNO? CI GIOCANO, SO' BAMBINI. E LO FANNO A PEZZI - CONFONDENDO LA LEADERSHIP CON L'AMBIZIONE, LA SEGRETARIA DEL PD SI E’ RINTANATA IN UN BUNKER: DIFFIDA DI TUTTI E SI CIRCONDA SOLO DEI SUOI “PASDARAN”: BONAFONI, ALIVERNINI E TARUFFI - NON SOPPORTA L’ASSE TRA CONTE E BETTINI; VIVE CON LA PAURA CHE BONACCINI VOGLIA SOSTITUIRLA AL PRIMO PASSO FALSO E CHE SILVIA SALIS LE FREGHI LA SEGRETERIA – SOSPETTI VERSO IL SINDACO DI NAPOLI GAETANO MANFREDI, POSSIBILE “PAPA STRANIERO” DEL “CAMPO LARGO” – ELLY DIFFIDA (EUFEMISMO) DI PRODI, CHE NON LA VEDE CANDIDATA PREMIER, E DI FRANCESCHINI, CHE LA PENSA ALLO STESSO MODO MA NON LO DICE - IL FASTIDIO VERSO MISIANI, GUALTIERI, MANCINI E ONORATO - VOLEVA ELIMINARE I ''CACICCHI'' MA HA RINCULATO CON DE LUCA E SOFFRE LE SMANIE DI EMILIANO IN PUGLIA - QUALCHE ANIMA PIA SPIEGHI ALLA GRUPPETTARA DI BOLOGNA CHE NON SIAMO ALL’OCCUPAZIONE DEL LICEO, NÉ TANTOMENO SUL CARRO DEL PRIDE DOVE SI È ESIBITA IN MODALITÀ “CUBISTA” SULLE NOTE DI “MARACAIBO” (VIDEO)

beppe grillo marco travaglio giuseppe conte elly schlein eugenio giani

DAGOREPORT: IL CONTE TRAVAGLIATO - DI BOTTO, SIAMO RITORNATI AI TEMPI DI BEPPE GRILLO: SULL’OK ALLA CANDIDATURA IN TOSCANA DEL DEM EUGENIO GIANI, CONTE NON TROVA IL CORAGGIO DI METTERCI LA FACCIA E RICICCIA IL ''REFERENDUM'' ONLINE TRA GLI ISCRITTI, L’UNO VALE UNO, LA “BASE” DA ASCOLTARE - MA L'EX "AVVOCATO DEL POPOLO" NON DOVEVA ESSERE IL LEADER CHE I 5STELLE NON HANNO MAI AVUTO, QUELLO CHE SI IMPONE E TRACCIA LA VIA AL SUO PARTITO? - DATO CHE GIANI, PER VINCERE, PUO' FARE A MENO DEI VOTI 5STELLE, NEL PD S'INCAZZANO CON LA SUBALTERNITÀ A CONTE DI ELLY SCHLEIN CHE HA ACCETTATO E PROMOSSO LA CANDIDATURA DEL 5STELLE ROBERTO FICO IN CAMPANIA: "QUESTI INGRATI È MEGLIO LASCIARLI CHE PRENDERLI" - MA TRA ELLY E PEPPINIELLO, C’È DI MEZZO LA COLONNA DI PIOMBO DI MARCO TRAVAGLIO, CHE DETTA OGNI MATTINA I DIECI COMANDAMENTI DELL'IDEOLOGIA M5S, CONVINTO COM'È CHE IL "CAMPOLARGO" PD-M5S SIA UNA DISGRAZIA PEGGIORE DELL''ARMATA BRANCA-MELONI...

netflix disney plus streaming

DAGOREPORT - “TOPOLINO” HA FAME - DISNEY SCUCE 3 MILIARDI DI DOLLARI PER COMPRARSI LE ATTIVITÀ MEDIA DELLA NFL, LA LEGA DEL FOOTBALL AMERICANO. QUALE SARÀ IL PROSSIMO PASSO? UN CONSOLIDAMENTO NELLO STREAMING È INEVITABILE (IL MERCATO È SATURO DI SERVIZI E CONTENUTI) E C’È CHI SI SPINGE A UN’ACQUISIZIONE DI PESO, COME NETFLIX - LA PIATTAFORMA CAPITALIZZA IL DOPPIO MA FATTURA UN TERZO DELLA DISNEY  – RUMORS ANCHE SU UN INTERESSE DI AMAZON PER SPOTIFY: LÌ I SOLDI NON SAREBBERO UN PROBLEMA (IL SERVIZIO DI E-COMMERCE DI BEZOS CAPITALIZZA 2MILA MILIARDI CONTRO I 130 DELLO STREAMING MUSICALE)...

matteo piantedosi giorgia meloni carlo nordio giusi bartolozzi alfredo mantovano almasri

DAGOREPORT - GIORGIA MELONI RISCHIA DI BRUTTO SUL CASO ALMASRI: PRENDERSI LA RESPONSABILITÀ DELLA SCARCERAZIONE E DEL RIMPATRIO (CON VOLO DI STATO) DEL TORTURATORE LIBICO EQUIVALE A UNA PUBBLICA SCONFESSIONE DEI MINISTRI NORDIO E PIANTEDOSI, CHE IN AULA HANNO MINIMIZZATO CON BUGIE LA QUESTIONE ATTACCANDO I GIUDICI – IL TRIBUNALE DEI MINISTRI, SCAGIONANDO LA STATISTA DELLA GARBATELLA E RINVIANDO A GIUDIZIO I DUE MINISTRI E IL SOTTOSEGRETARIO ADDETTO AI SERVIZI SEGRETI, HA APERTO UNA BOTOLA DOVE, DALL'ALTO DEL SUO DILENTATTISMO, MELONI È CLAMOROSAMENTE CADUTA - LO "SCUDO" PER SALVARE GIUSI BARTOLOZZI NON ESISTE: NON ESSENDO STATA RINVIATA A GIUDIZIO, IL GOVERNO NON PUÒ  ESTENDERE "IL CONCORSO" NEL REATO COL MINISTRO NORDIO. COSI', IL PARLAMENTO PUO' NEGARE L'AUTORIZZAZIONE A PROCEDERE CONTRO PIANTEDOSI, NORDIO E MANTOVANO, MA LA PROCURA DI ROMA NON AVRÀ ALCUNO OSTACOLO A RINVIARE A GIUDIZIO LA BARTOLOZZI, CON CONSEGUENTI ''RICADUTE POLITICHE'' SU MELONI - PERCHE' NON HANNO MESSO IL SEGRETO DI STATO...