isoardi de rosa gianotti

DONNA CAZZUTA, M’E’ SEMPRE PIACIUTA - FORTI IN CASA E DOCILI IN PARLAMENTO, ECCO LE SIGNORE DELLA TERZA REPUBBLICA: LA IRON LADY ISOARDI, LA DOLCE YVONNE FICO E PAOLA GIANOTTI, NON PROPRIO IL TIPO CHE ASPETTA CASALEGGIO PER SCALDARGLI LA CENA – COMPAGNE DI VITA AUTONOME, PASIONARIE INDIPENDENTI E RIBELLI, A DIFFERENZA DELLE ZELANTI DEPUTATE FEDELI ALLA LINEA…

 

Flavia Perina per la Stampa

 

 

IL MEME DI SALVINI CON LA CAMICIA BRUCIATA DALLA ISOARDI

L'immagine di Elisa Isoardi che stira un po' spettinata, quella di Yvonne De Rosa che stringe la mano al compagno Roberto Fico nel primo Open Day della Camera. Sahra Lahouasnia, la fidanzata franco-algerina di Alessandro Di Battista, sorridente sul camper col suo bambino in fasce.

 

E ancora: Paola Gianotti, che per molti versi è più famosa di suo marito Davide Casaleggio, in sella alla bici o davanti alle mappe di complicati e faticosissimi tour sportivi. E Cinzia Piastri, l'altra metà di Federico Pizzarotti, minuta e indomabile polemista in difesa del marito nei giorni dell' espulsione e in quelli del successo.

 

Raccontare le nuove first lady della rivoluzione politica italiana non è facile, ma si comincerà con il dire che queste fidanzate, compagne, mogli, sembrano molto più volitive e complesse delle donne che i rispettivi fidanzati, compagni, mariti hanno promosso in politica. Hanno grandi passioni, le coltivano con determinazione, hanno una vita propria a prescindere dagli uomini, una personalità evidente anche negli atteggiamenti e nel modo di vestire.

ROBERTO FICO E YVONNE DE ROSA

 

La signora De Rosa, ad esempio. Fotografa con esperienze internazionali e animatrice dei Magazzini Fotografici di Napoli all' Anticaglia, nel centro antico. Il suo primo e più importante lavoro è Crazy God, un racconto per immagini dell'ex manicomio Leonardo Bianchi che nasce dalla sua attività di volontariato durante i primi Anni 90.

 

Una cosa molto dura, tutt'altro che «per signorine», scatti delle tracce lasciate dai ricoverati dopo la chiusura. Insomma, la bellissima ragazza coi capelli a spazzola che avete visto sorridere in piazza Montecitorio, mano nella mano col presidente Fico, sembra avere un'idea del femminile poco incline al romanticismo e all' obbedienza.

 

 

 

Nella «sala delle donne» della sua galleria, scatti di viaggi in Transiberiana, paesaggi irreali alla Wim Wenders, reportage sui villaggi degli africani albini.

 

Quanto alla Gianotti, basti dire che Davide Casaleggio, fino al 2016, per molti era «il marito di Paola Gianotti». La chiamano la donna più veloce del mondo, la prima ad aver fatto il giro del pianeta in bici.

 

PAOLA GIANOTTI

Nei giorni della convention di Ivrea se ne stava nell' entroterra ligure ad allenarsi. «In 2 giorni 280 km e 4.120 mt di dislivello!», raccontava entusiasta su Facebook. Di sicuro non è il tipo che aspetta il coniuge a casa per scaldargli la cena.

 

Sul fronte del sovranismo le cose vanno in modo analogo.

L' immaginario leghista è molto macho, compresso in una visione tradizionale della donna, ma si fidanza o si sposa con persone che sanno farsi rispettare.

Le due vicende più note di denunce per violenza collegate alla politica riguardano proprio le compagne di esponenti storici del Carroccio. Il vice di Roberto Formigoni, Andrea Gibelli, ne uscì malissimo, così come il suo collega Mirko Lorenzon di Treviso, la cui ex non si limitò a rivolgersi ai carabinieri ma postò tutto sui social, compresi i referti medici. Signore con cui non si scherza.

elisa isoardi

Oggi c' è la First Lady in pectore Elisa Isoardi, una professionista dell'Immagine che gioca col ruolo della «moglie del capo» con estrema competenza, trasformando in notizia e in propaganda anche la stiratura (improbabile) di una camicia bianca. Per il resto si fa gli affari suoi, esattamente come tutte le altre signore degli emergenti del Carroccio: invisibile la moglie del candidato governatore in Friuli Massimiliano Fedriga; invisibile Emilia Romano, la sposa napoletana dell'emergente Lorenzo Fontana che cinque anni fa - quando la Lega era ancora il partito del Nord - volle e ottenne un matrimonio dell'orgoglio partenopeo con tanto di coro sulle note di «O' surdato 'nnamurato».

 

Insomma, le nuove first lady non hanno solo un curriculum e un carattere, ma anche una vita loro, a prescindere dai loro compagni. L' esatto contrario dei profili piuttosto sbiaditi e partito-centrici delle ragazze che il Movimento e la Lega hanno portato in vetta alla politica.

 

 

Virginia Raggi e Chiara Appendino, ad esempio, palesemente prigioniere della vecchia modalità dei Cinque Stelle, quella che richiedeva agli eletti di essere anonimi terminali della «volontà generale» secondo il dettato di J.J. Rousseau e di Gianroberto Casaleggio: una linea di condotta che si è aggiunta a personalità non proprio effervescenti rendendole scialbe, ai limiti del grigiore.

 

elisa isoardi

È una caratteristica comune a molte, inquadrata perfettamente dalle pagine social: zero riferimenti ai gusti personali, alle letture, ai film, alle serie tv, alle passioni. Tutte, comprese le temibilissime Paola Taverna e Lucia Borgonzoni, sono dedite solo a trasmettere la linea ufficiale del partito, con zelo e senza digressioni.

 

Il paradosso delle First Lady dell'ultima rivoluzione italiana è tutto qui, nel gap fra queste compagne di vita palesemente autonome, con interessi ben definiti e quasi sempre indipendenti da quelli dei mariti, e queste colleghe di partito che sembrano l'esatto contrario.

 

Deve esserci davvero un qualche problema nella Terza Repubblica se i leader scelgono donne forti in casa e preferiscono donne docili in Parlamento.

 

sahra lahouasnia

 

YVONNE DE ROSA E ROBERTO FICOYVONNE DE ROSA alessandro di battista sahra lahouasniaalessandro di battista sahra lahouasnia e il figlio andreaalessandro di battista sahra lahouasnia e il figlio andrea ROBERTO FICO E YVONNE DE ROSA

 

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