IL PD COSTRETTO A RICOMPRARSI L’UNITA’ - LA SOCIETA’ EVENTI ITALIA (INTERAMENTE NELLE MANI DEL PD) ACQUISTA MILLE AZIONI DEL QUOTIDIANO CONTROLLATO DA SORU MA PRATICAMENTE NELLE MANI DI BANCA INTESA - NON SONO BASTATI I 5 MILIONI VERSATI DA MAURIZIO MIAN PER RIMETTERE IN SESTO LA CASSA: IN ARRIVO UN ULTERIORE AUMENTO DI CAPITALE DAL PARTITO - AVVISO AI NAVIGATI: FURONO PROPRIO LE PERDITE DELL’UNITA’ (200 MILIONI) A METTERE IN GINOCCHIO IL PCI-PDS-DS….

Franco Bechis per "Libero"

Dopo 15 anni il principale partito della sinistra è tornato nel capitale de L'Unità. Il 13 giugno scorso Eventi Italia srl, società interamente controllata dal Partito democratico, ha acquistato una quota che viene definita «simbolica» (mille azioni) della Nuova iniziativa editoriale, la società editrice del quotidiano ora diretto da Claudio Sardo. L'editore dell'Unità fino all'inizio di quest'anno era con la stragrande maggioranza del capitale Renato Soru.

Poi, dopo un aumento di capitale che ha sanato una vecchia contesa con un eccentrico farmacologo pisano, Maurizio Mian, la quota di Soru si è diluita. Il fondatore di Tiscali è intestatario diretto del 31,761% del capitale e ha ancora la maggioranza attraverso una quota del 25,263% della Monteverdi srl, società controllata dai Soru, ma il cui capitale è interamente in pegno a Banca Intesa spa in seguito a un finanziamento di 20 milioni di euro ottenuto nel 2008 con scadenza 2013.

Il maggiore singolo azionista è quindi oggi Mian, che attraverso la sua GuntherReform Holding spa controlla il 37,124% del capitale sociale. Della Gunther si parlò a lungo, perché il nome è quello del cane lupo di Mian, che per qualche tempo fece circolare la leggenda metropolitana della bestiola divenuta milionaria dopo avere ereditato una fortuna da una inesistente contessa tedesca, Charlotte Liberstein.

Il recente aumento di capitale da 5 milioni di euro che ha fatto salire la quota della società- cane lupo si è rivelato però insufficiente ai fabbisogni finanziari dell'Unità. Così si è aperta una nuova operazione per fare entrare denaro fresco in cassa, coprire le perdite operative e finanziare lo sviluppo editoriale. È lì che si è infilata Eventi Italia srl, di cui è presidente Lino Paganelli. C'è grande mistero sulla piccola quota sottoscritta dalla società che ha in gestione il canale di web tv Youdem, anche perché il giorno stesso della sottoscrizione Paganelli ha firmato un contratto di intestazione fiduciaria con il tesoriere del Pd, Antonio Misiani.

Nel documento si spiega che la piccola quota è formalmente di Eventi Italia, ma in realtà appartiene al Partito democratico che la fa solo gestire attraverso un mandato fiduciario al presidente della società controllata, che viene obbligato a riferire al Pd ogni evento e a farsi autorizzare per qualsiasi decisione. Un sistema fin troppo complesso per la gestione di una «quota simbolica».

E a dire il vero l'arcano un po' viene svelato leggendo una piccola postilla inserita nel bilancio del Partito democratico pubblicato il 29 giugno scorso proprio sull'Unità. «Nel corso dell'esercizio 2012», ha scritto il tesoriere del Pd, Misiani, «il Partito democratico interverrà in un'operazione straordinaria - in corso di definizione - finalizzata al rafforzamento patrimoniale e finanziario della società Nuova iniziativa editoriale spa, società editrice dell'Unità».

Misiani scriveva dopo avere già acquistato quelle mille azioni, quindi si riferiva a un nuovo prossimo intervento. E lo conferma direttamente a Libero: «Vero, parteciperemo a un nuovo aumento di capitale», pur minimizzandone la portata. L'idea di un Pd che torna nel capitale dell'Unità fa comunque tremare le vene ai polsi di molti militanti e dirigenti del partito: è proprio dal quotidiano (oggi ancora di riferimento dei Ds, attraverso cui l'Unità riceve il contributo dallo Stato) che prima il Pci, poi il Pds e infine i Ds sono stati messi finanziariamente in ginocchio. Perdite e debiti accumulati negli anni con l'editoria ammontano infatti a più di 200milioni di euro, che ancora oggi si fanno sentire nei bilanci.

 

Renato Soru - Copyright PizziPIERLUIGI BERSANIBanca IntesaMAURIZIO MIAN

Ultimi Dagoreport

salvini rixi meloni bignami gavio

I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA? 

vincent bollore john elkann andrea pignataro

CHE NELLA TESTA DI JOHN ELKANN FRULLI L’IDEA DI VENDERE “LA REPUBBLICA”, NON È UN MISTERO. GIÀ UN ANNO FA SI SPETTEGOLÒ DI TRATTATIVE A TORINO CON UNA CORDATA DI IMPRENDITORI E BANCHE MILANESI - ELKANN, COSÌ CHIC E COSÌ SNOB, AVREBBE GRADITO LA PRESENZA NELLA CORDATA DI UN NOME INTERNAZIONALE. ED ECCO SPUNTARE L’IMPOSSIBILE: VINCENT BOLLORÉ, PATRON DI VIVENDI E DELLA DESTRA OLTRANZISTA FRANCESE – L’ULTIMA INDISCREZIONE ACCREDITA UNA VOGLIA DI CARTA AL BOLOGNESE ANDREA PIGNATARO, SECONDO MILIARDARIO D’ITALIA - VERO, FALSO, INVEROSIMILE? QUELLO CHE È CERTO È CHE LA CRISI MONDIALE DELL’INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA STA DIVENTANDO UN ‘’DRAMMA ECONOMICO’’, CON MINACCIA DI CHIUDERE LE FABBRICHE STELLANTIS, E LA LINEA ANTI-GOVERNATIVA DI “REPUBBLICA” È UNA FONTE DI GUAI, NON ESSENDO PER NULLA GRADITA (EUFEMISMO) DAI “VENDI-CATTIVI” DELLA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI….

alessandro giuli lucia borgonzoni manuela cacciamani mazzi rampelli giulio base film albatross 2025albatross angelo mellone perla tortora paolo petrecca alma manera

DAGO-CAFONAL! - DAI FRATELLI WARNER DI HOLLYWOOD AI FRATELLI D’ITALIA DI CINECITTÀ, IL CIAK È A DESTRA! - E VOILÀ! DOMANI SUGLI SCHERMI DEL BELPAESE ARRIVA "ALBATROSS", IL NUOVO IMMAGINARIO CAPOLAVORO DI GIULIO BASE, MARITATO TIZIANA ROCCA - ALL’ANTEPRIMA ROMANA, GOVERNO IN PRIMA FILA: TAPPETO ROSSO PER IL MINISTRO GIULI-VO DEL “PENSIERO SOLARE”; AVANTI I DIOSCURI RAI, ROSSI E MELLONE, FATE LARGO AL “GABBIANO SUPREMO” DI COLLE OPPIO, FABIO RAMPELLI, CON MOLLICONE DI SCORTA - NEL FOYER DEL CINEMA SI SBACIUCCHIANO PAOLO PETRECCA, DIRETTORE DI RAI SPORT, E L’AMATA ALMA MANERA - SE LUCIA BORGONZONI TIMBRA IL CARTELLINO PER LA LEGA, A TENERE ALTO IL PENNONE DI FORZA ITALIA C’È MAURIZIO GASPARRI, NEL '70 SEGRETARIO PROVINCIALE DEL FRONTE DELLA GIOVENTÙ – PER I DUE PRODUTTORI, PAOLO DEL BROCCO (RAI CINEMA) E GENNARO COPPOLA (COMPAGNO DI MANUELA CACCIAMANI, PRESIDENTE DI CINECITTA'), ‘STO “ALBATROSS” DI GIULIO BASE DEVE SUSCITARE VERAMENTE “GRANDE ATTENZIONE” VISTO CHE IL 18 GIUGNO SCORSO SAREBBE AVVENUTA UNA PROIEZIONE PRIVATA DEL FILM ALLA PRESENZA DI IGNAZIO LA RUSSA E DI SISTER ARIANNA MELONI…