IL BANANA SI SALVA? IL PD SI STA CONVINCEDO AD ASCOLTARE IL PDL SUI DUBBI PER LA DECADENZA POSTI DA VIOLANTE – E MONTI VUOLE LA GRAZIA

Virginia Piccolillo per "Corriere.it"

Né pregiudizi, né violazione dei diritti della difesa di Silvio Berlusconi. Ha lasciato il segno lo «schema Violante», l'appello lanciato ieri sul Corriere dal «saggio» del Pd (della commissione sulle Riforme) ad ascoltare i dubbi tecnici sollevati da giuristi e rivendicati dal Pdl contro la decadenza immediata del Cavaliere.

Come la legittimità di rivolgersi alla Consulta, o di interpellare la Corte di Lussemburgo. Giacché la legalità, ha ricordato Violante al partito legalitario, «impone di ascoltare le ragioni dell'accusato». Così, all'indomani del richiamo,mentre il Pdl esulta con Francesco Giro («Parole incoraggianti che prefigurano un lodo»), in giunta si avverte una maggiore cautela per evitare strumentalizzazioni.

Intanto Mario Monti, al Foglio, dice che non troverebbe «scandalosa» la grazia a Berlusconi «proprio per il ruolo che ha avuto». «La legge Severino - rimarca Monti - è stata votata a larghissima maggioranza, anche dal Pdl, nove mesi fa e nessuno sollevò obiezioni di costituzionalità; anzi, tutti sembravano desiderosi di mostrarsi rigorosi sui criteri di incandidabilità e decadenza: erano solo ragioni elettoralistiche?».

E, pur riconoscendo «l'eccezionalità del caso Berlusconi», l'ex premier dice: «La sua condanna non può certo essere cancellata dal Senato, neppure nei suoi altri effetti di legge». Meglio un provvedimento eccezionale come la grazia.

Ma intanto cosa fare in giunta? I toni si sono fatti meno battaglieri. «Nessuno ha mai detto che strozzeremo i tempi o le ragioni della difesa», assicura la pd Rosa Filippin. Il regolamento è tassativo e stabilisce una procedura. Al fine di accertamenti eventuali il presidente può nominare un relatore o un comitato incaricato di fare l'istruttoria necessaria. Servirà a effettuare verifiche e acquisizioni. Poi si potrà ascoltare l'interessato o la sua difesa. E al termine si passerà al voto».

«Non stiamo parlando - avverte Rosanna Filippin - di mesi, ma nemmeno di chiudere necessariamente tutto il giorno 9 settembre. Rispetteremo sentenza, regolamento e procedure». Nessun contrordine ufficiale, quindi: Berlusconi era e resta al di fuori della legge Severino. La linea del Pd è votare sì alla decadenza. Ma, come ha precisato ieri Guglielmo Epifani, «nessun giustizialismo».

Il nodo resta uno: il rinvio alla Consulta. Entro il 28 Berlusconi potrà presentare la memoria. Un parere giuridico in tal senso potrebbe essere allegato a quell'atto. Oppure richiesto successivamente dalla difesa o dal Pdl. Poi, dopo l'eventuale audizione del Cavaliere, la giunta voterebbe. E, ammesso che la proposta ottenga la maggioranza, potrebbe rivolgersi alla Consulta. Secondo Violante potrebbe farlo direttamente: «La Corte costituzionale ha ritenuto che il procedimento in giunta è di carattere giurisdizionale».

Secondo il presidente emerito della Consulta Valerio Onida invece occorrerebbe un passaggio in Aula: «La giunta - spiega - prepara l'istruttoria e fa una proposta che dovrebbe essere in questo caso una vera e propria ordinanza, con l'indicazione delle norme costituzionali che si sospetta siano state violate, con la motivazione sulla rilevanza e sulla non manifesta infondatezza. Poi giudice è l'assemblea».

Ma lui pensa che l'eccezione non sia destinata a essere accolta dalla Corte: «La legge Severino non stabilisce una sanzione, ma un requisito: per avere un Parlamento "pulito" si è ritenuto che non debbano esserci condannati».

 

Luciano Violante Luciano Violante Silvio berlu PAOLA SEVERINO E MARIO MONTIVALERIO ONIDA

Ultimi Dagoreport

wang

DAGOREPORT - CICLONE WANG SUL FESTIVAL DI RAVELLO! - PERCHÉ NEGARLO? E' COME VEDERE GIORGIA MELONI COL FAZZOLETTO ROSSO AL COLLO E ISCRITTA ALL’ASSOCIAZIONE DEI PARTIGIANI - YUJA WANG, LA STELLA PIU' LUMINOSA DEL PIANISMO CLASSICO, ENTRA IN SCENA STRIZZATA IN UN VESTITINO DI PAILLETTES CHE SCOPRE LE COSCE FINO ALL'INGUINE, TACCHI “ASSASSINI” E LA SCHIENA NUDA FINO ALL’OSSO SACRO. MA NON STIAMO ASSISTENDO ALLE SCIOCCHEZZE DA DISCOTECA DI CERTE “ZOCCOLETTE” DEL POP IN PREDA A SFOGHI DI TETTE, SCARICHI DI SEDERONI, SCONCEZZE DA VESPASIANO; NO, SIAMO NEL MONDO AUSTERO E SEVERO DEI CONCERTI DI “CLASSICA”: RACHMANINOFF, PROKOFIEV, MOZART, CHOPIN, CAJKOVSKIJ. MA ALLA WANG BASTA UN MINUTO PER FAR “SUONARE” LE COSCE DESNUDE METTENDOLE AL SERVIZIO DELLE EMOZIONI E DELL’INTERPRETAZIONE MUSICALE, CONFERMANDO IN PIENO LE PAROLE DI LUDWIG VON BEETHOVEN: “LA MUSICA È LA MEDIATRICE TRA LA VITA SPIRITUALE E LA VITA SENSUALE” - VIDEO

donald trump

COME STA IN SALUTE DONALD TRUMP? DOPO LE FOTO HORROR DELLE CAVIGLIE FORMATO ZAMPOGNA DEL PRESIDENTE, ANCHE NEGLI STATES INIZIANO A FARSI DELLE DOMANDE - C’È UNA CORRENTE DEL PARTITO DEMOCRATICO, VICINA A BERNIE SANDERS, CONVINTA CHE LA SALUTE DI TRUMP SIA PIÙ TRABALLANTE DI QUANTO I MEDICI DELLA CASA BIANCA NON VOGLIANO AMMETTERE. I PUGNACI DEPUTATI DEM STAREBBERO VALUTANDO DI CHIEDERE L’ISTITUZIONE DI UNA COMMISSIONE MEDICA INDIPENDENTE PER VALUTARE LE REALI CONDIZIONI DEL PRESIDENTE… - TRA INSUFFICIENZA CARDIACA E DEMENZA SENILE, SUI SOCIAL I COMPLOTTARI MORMORANO: "QUALUNQUE COSA NASCONDA, STA PEGGIORANDO"

jackie kennedy e gianni agnelli a ravello nel 1962

JOHN KENNEDY E’ STATO IL PIÙ INFEDELE PUTTANIERE DEL XX SECOLO MA SUA MOGLIE JACQUELINE S’ATTACCAVA COME UN’IDROVORA A OGNI AUGELLO A PORTATA DI MANO (DAI DUE COGNATI ROBERT E TED PASSANDO PER SINATRA, BEATTY, MARLON BRANDO E VIA CHIAVANDO) - L’8 AGOSTO 1962, TRE GIORNI DOPO LA MORTE DI MARYLIN MONROE, JACKIE (INCAZZATA PER LE INDISCREZIONI SULLA LIAISON TRA IL MARITO E L’ATTRICE) RAGGIUNSE RAVELLO, SULLA COSTIERA AMALFITANA: FU ACCOLTA COME UNA REGINA DALL’ALLUPATISSIMO GIANNI AGNELLI – PER JACKIE, RAVELLO FECE RIMA CON PISELLO E LA VACANZA DIVENNE UN’ALCOVA ROVENTE (“LA VACANZA PIÙ BELLA DELLA SUA VITA”, RIPETEVA) AL PUNTO DA TRATTENERSI PIU’ DEL PREVISTO FINCHÉ NON PIOMBARONO 007 AMERICANI A PRELEVARLA COME UN ALMASRI QUALUNQUE PER RIPORTARLA A WASHINGTON DAL MARITO CORNUTO E INCAZZATO - LA VORACE JACKIE IMPARÒ A FARE BENE I POMPINI GRAZIE ALL'ATTORE WILLIAM HOLDEN: “ALL'INIZIO ERA RILUTTANTE, MA UNA VOLTA PRESO IL RITMO, NON SI FERMAVA PIÙ” –PER RIPICCA CI FU ANCHE UNA LIASON MARELLA AGNELLI-JOHN KENNEDY (CONFIDENZA DI INFORMATISSIMA SOCIALITE) - VIDEO