IN PIENA CRISI MONDIALE DOBBIAMO OCCUPARCI DELLA DOLCE VITOLA DI GIANPI, PIÙ CONTORNO DI ZOCCOLE E PAPPONI? ITALIA, LA BELLA ADDORMENTATA NEL LOSCO - I TARANTINI PARLANO DELLA RICCHEZZA COME DI UN DIRITTO NATURALE - SACCONI COME IL GATTOPARDO: “CI FOSTE STATA VOI, SIGNORINA, NON AVREMMO ATTESO LE NOVIZIE” - L’APP DELLA SNIFFATA, PER AVERE SOLDI, DONNE E POTERE…

1 - I TARANTINI PARLANO DELLA RICCHEZZA COME DI UN DIRITTO NATURALE ...
Michele Serra per "la Repubblica"

Da vita, parole e opere dei coniugi Tarantini trapela un rapporto con i quattrini che non ha molto da spartire con la tradizionale avidità. Semplicemente, parlano della ricchezza come di un diritto naturale, di una condizione dovuta. Non il frutto del lavoro o della fortuna o delle disponibilità familiari. Un diritto, tanto evidente che a chi chiede loro ragione dei ventimila euro al mese spillati al Supercitrullo che ci governa, rispondono di avere «un tenore di vita alto». È l´etica sociale esattamente rovesciata: il tenore di vita alto non è più il punto di approdo di un lavoro proficuo o del talento premiato, come è sempre stato.

No: il tenore di vita alto è la condizione pregressa che giustifica qualunque forma di scrocco o di questua o di prelievo con destrezza, perché mica vorrete che i coniugi Tarantini si vestano all´Upim o pernottino in pensioni da poco o si arrabattino come chiunque fatica a campare la vita, no? Loro hanno un tenore di vita alto, sono fatti così. Ha ragione Bauman: siamo, fondamentalmente, una società di drogati.

Dipendenza da sostanze, dipendenza da consumi, dipendenza da sesso, dipendenza da denaro sono il motore del mondo che abbiamo costruito. Raramente riusciamo a ragionare sul fatto che dipendenza è il contrario di libertà. Sicuramente non è ai coniugi Tarantini che possiamo chiedere qualche consiglio terapeutico, o anche solo qualche mezza riflessione in proposito.

2 - LA BELLA ADDORMENTATA NEL LOSCO...
Marcello Veneziani per "il Giornale"

Ma vi pare normale che se siamo davvero come voi dite sull'orlo di una catastrofe economica, se davvero il Paese è ostaggio della criminalità organizzata e della politica disorganizzata, che dobbiamo affrettarci ad appurare i confini licenziosi o illeciti della vita sessuale di Berlusconi? Vi pare normale che se il Paese è in ginocchio, se siamo in emergenza, come scrivono stampa, jettatori e oppositori, la magistratura deve trovare con la massima urgenza le prove che il gatto e la volpe ricattavano il Cavaliere su piccole porcate domestiche e deve affrettarsi a trovare una data per convocare il premier su queste puttanate?

Vi pare normale che con una giustizia incapace di garantire il diritto, con la delinquenza che cresce impunita, noi dobbiamo occuparci non del Tarantini che ha danneggiato la salute degli italiani rubando sulla pubblica sanità ma del Tarantini che ha portato qualche mignottella a Berlusconi?

Ma non vi accorgete che la prima, grande anomalia del Paese è questa, che la maggiore irresponsabilità in questa situazione è giocare al massacro su risvolti privati? Sul piano politico capisco e spesso condivido i giudizi più severi su questa fase e ritengo concluso un ciclo, opposizioni incluse; condivido sul piano morale e civile la condanna di questi costumi e di queste corti indecenti, ma vi pare normale che in piena crisi mondiale dobbiamo occuparci della Dolce Vitola, di Lele Mosina, di Gianpi e Patty, più contorno di zoccole e papponi? A volte ho l'impressione di vivere non in un Paese ma in una fiaba: Italia, la bella addormentata nel losco.

3 - SNIFFATE PER DEMENTI...
Antonio Armano per "il Fatto quotidiano"

L'applicazione che simula la sniffata sul telefonino è una truffa propagata da una leggenda metropolitana: ogni tanto ne senti parlare al bar con frasi tipo "Impressionante! Ce l'aveva un mio amico". Poi chiedi all'amico e scopri che ce l'aveva l'amico dell'amico. Tutti l'hanno vista, nessuno ce l'ha. L'app si chiama iSnort e si scarica dal sito theisnort.com. Funziona su iPhone, Blackberry o altri telefonini (con sistema operativo Android o Xperia). Tra gli scopi vantati: "farsi buttare fuori dai locali notturni".

Sai che bello! Prezzo cinque sterline (5.65 euro). Sul sito si trova uno spot dove tale Don Pedro reclamizza l'applicazione con vari travestimenti da tossico - compreso Maradona - e mostra come grazie alla coca si ottengano soldi, potere, donne (o uomini, secondo preferenze). L'applicazione dovrebbe simulare la sniffata: sullo schermo del cellulare compare la scritta iSnort fatta di coca, la sminuzzi battendo sullo schermo una tessera (bancomat ecc.) per ottenere strisce virtuali (grazie allo tecnologia touch), poi le "sniffi" passandoci sopra una banconota arrotolata.

Ma se paghi e scarichi scopri che si tratta solo d'un video. Secondo quel dritto di Don Pedro, ti devi allenare a compiere i gesti con bancomat e banconota come se il telefonino stesse interagendo con te, come se fosse una vera app. Simulare che sia una applicazione che simula la sniffata! Don Pedro finanzierà così i propri vizietti? Il genere drogato-demenziale tira sempre.

4 - SACCONI COME IL GATTOPARDO...
Pietrangelo Buttafuoco per "il Foglio"
- I perbenisti si sono scatenati contro Maurizio Sacconi per via della barzelletta sullo stupro e le suore. C'è un precedente letterario alto, nobile e inarrivabile. E' stampato sulle pagine de "Il Gattopardo" e reso vivo col ceffo allegro di Alain Delon quando, nelle vesti di Tancredi in camicia rossa garibaldina, davanti ai convenuti al pranzo offerto dal principe di Salina, tra le imprese dei Mille racconta quella di un'incursione al convento di clausura. Tutte vecchie e sdentate, lamenta.

E ad Angelica Sedara che dice: "Avrei voluto essere con voi", Tancredi risponde: "Ci foste stata voi, signorina, non avremmo atteso le novizie". Un precedente alto e nobile. E Sacconi c'è arrivato.

 

TARANTINI E LA MOGLIE NICLAValter LavitolaSilvio Berlusconi MAURIZIO SACCONI PIETRALGELO BUTTAFUOCO I snort

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