matteo salvini luigi di maio

DI MAIO IN PEGGIO – PER PORTARE A CASA IL TAGLIO DEI VITALIZI IL VICEPREMIER GRILLINO CEDE A SALVINI E SI PIEGA ALLA REINTRODUZIONE DEI VOUCHER GIA’ DEFINITI “SCHIAVISMO” DAI 5 STELLE – “BEN VENGANO IN SETTORI COME AGRICOLTURA E TURISMO” – E IL PD RIESCE NELL’IMPRESA DI SPACCARSI SU UN DECRETO CHE ANCORA NON C’E’…

matteo salvini luigi di maio

Laura Cesaretti per il Giornale

 

Il decreto Dignità ancora non esiste, ma già la maggioranza si sta apprestando a cambiarlo.Dopo un lungo scontro con la Lega, Luigi Di Maio si è arreso: per portare a casa la bandierina dei vitalizi, che altrimenti Salvini avrebbe bloccato, ha aperto alla reintroduzione dei voucher, già definiti «schiavismo» dai Cinque Stelle. Niente da fare: torneranno: «Ben vengano, se possono servire in settori come agricoltura e turismo», ha fatto dietrofront il ministro del Lavoro.

 

E ora Lega e grillini stanno trattando per modificare il testo, quando finalmente arriverà in commissione: la Lega ha già pronto l' emendamento pro-voucher, i pentastellati dovranno ingoiarlo e poi il testo verrà blindato con la fiducia al Senato, per evitare incidenti. Nel frattempo, oggi la delibera che taglia le pensioni ad un migliaio di ex parlamentari sarà approvata dall' Ufficio di presidenza della Camera, con l' ok della Lega, il voto a favore del Pd e l' astensione di Forza Italia, e il grillino Fico potrà cantare vittoria.

SALVINI DI MAIO FLINSTONES

 

Ieri è toccato ad uno stranito ministro ai rapporti con il Parlamento Fraccaro rispondere in aula alle opposizioni che chiedevano dove fosse finito il decreto Dignità, il cui varo era stato annunciato con fanfare il 2 luglio scorso. Il pover' uomo si è difeso come ha potuto: ha giurato che il decreto esiste davvero, che il suo testo ormai è quasi definito e in attesa della «bollinatura» della Ragioneria di Stato, e che è normale che per «provvedimenti di questa portata» sia necessario tempo per «un' analisi approfondita» degli «aspetti tecnico-normativi». In pratica, denuncia il Pd Michele Anzaldi, «Fraccaro ha ammesso che il Consiglio dei ministri aveva approvato solo un foglio di intenti».

 

MOAVERO DI MAIO SALVINI CONTE MATTARELLA

Nel frattempo, però, il Pd è riuscito nell' impresa di spaccarsi sul decreto che non c' è. La sinistra, da Orlando a Cuperlo passando per Boccia e Damiano, apre all' idea di appoggiare il provvedimento Di Maio, benedetto dalla Cgil e da D' Alema. Chiaro l' intento, in vista del congresso: rinnegare una delle principali riforme di Renzi, il Jobs Act, per chiudere l' era «liberal» del Pd. Ma il fronte che propone il «dialogo» con i grillini è più ampio, e va da Franceschini al renziano «critico» Delrio: «Sarebbe un dialogo utile al paese», dice. L' obiettivo, spiegano gli acuti strateghi dell' apertura ai grillini, è quello di «disarticolare la maggioranza», provando a far da sponda a M5s contro la Lega. Esattamente quel che sperano alla Casaleggio: farsi legittimare a sinistra per assorbirne i voti, svuotando il Pd, visto che a destra è Salvini a fare il pieno.

 

maurizio martina assemblea pd

La reazione renziana non si fa attendere: «Vogliono fare il congresso sull' accordo con i Cinque stelle? Bene, ci sono due linee nel Pd, la nostra e la loro. Sarà un congresso tosto», fa sapere l' ex premier. E intanto i suoi scendono in campo uno dietro l' altro stroncando le bislacche aperture al decreto dignità: «Invotabile», dice Guerini. «Un decreto mostriciattolo», dice Parrini. «Faremo un' opposizione nettissima a quel testo», dice Marcucci. «Quel dl va contro la storia del Pd», dice la Boschi. E Matteo Orfini liquida come «assurdo» il dibattito aperto nel Pd da chi «vuol far sponda a Di Maio contro Salvini per convincerlo a governare con noi» e da chi «vuol votare il decreto per segnare discontinuità dalla stagione del Jobs Act e per interloquire con Bersani e D' Alema». Alla fine anche il neo-segretario Martina, chiamato in causa da Carlo Calenda («Votare quel pasticcio sarebbe un errore mortale, Martina smentisca») dice no: «Quel decreto non è votabile».

luigi di maio giuseppe conte matteo salviniMATTEO SALVINI LUIGI DI MAIOGIUSEPPE CONTE LUIGI DI MAIO MATTEO SALVINIsalvini di maiosalvini di maio

Ultimi Dagoreport

troisi papa leone carocci monda

CIAK! LA MESSA È FINITA: ANDATE IN PACE AL CINEMA "TROISI", COSÌ FATE FELICI IL SUO DOMINUS VALERIO CAROCCI E QUEL DISOCCUPATO A CACCIA DELLA BIENNALE VENEZIANA, ANTONIO MONDA - MENTRE LA SETTIMA ARTE IN ITALIA, SOTTO IL DOMINIO DELL’ARMATA BRANCA-MELONI, STA VIVENDO UNA DELLE SUE FASI PIÙ COMATOSE, TRA SALE VUOTE E “SINISTRI” TAGLI AL TAX-CREDIT DEL MINISTRO GIULI-VO, PAPA LEONE XIV RUGGISCE IN FAVORE DELLE SALE CINEMATOGRAFICHE (MA DA QUANDO IN QUA IL PONTEFICE SI OCCUPA DI RIEMPIRE LE SALE, ANZICHÉ PREOCCUPARSI DI RIEMPIRE LE CHIESE?) - L'UNICO CINEMA CHE BENEFICIA DELLA GLORIA DI PREVOST È IL "TROISI", GESTITO DA CAROCCI CHE, IN DUPLEX CON ANTONIO MONDA, HA CONVINTO IL CARDINALE JOSE' TOLENTINO DE MENDOZA NELLA DIVINA MISSIONE DI ORGANIZZARE AL CINEMA "TROISI" NOVE INCONTRI CON REGISTI E ATTORI INTERNAZIONALI, SOTTO IL PATROCINIO DEL SANTA SEDE - GRATIS? MANCO PER NIENTE. PER ACCEDERE ALLA SALA BISOGNERÀ SBORSARE 8 EURO. E COSÌ SIA…

pier silvio marina berlusconi marta fascina arcore

FLASH! - COL PRETESTO DI DARE UNA RIVERNICIATINA A VILLA SAN MARTINO (CHE HA SPESE DI MANUTENZIONE E SERVITU’ DI 220 MILA EURO ALL’ANNO), MARINA & PIER SILVIO SONO FINALMENTE RIUSCITI A FAR SLOGGIARE MARTA FASCINA E IL SUO PAPA’ ORAZIO, CHE NON L’ABBANDONA MAI, DALLA REGGIA DI ARCORE - ORA LA VEDOVA MORGANATICA E’ CONFINATA IN UNA DÉPENDANCE DEL VILLONE DI 130 METRI QUADRATI, DOVE PROBABILMENTE ALLA FINE RESTERÀ IMPEGNATISSIMA A CONTARE I 100 MILIONI DI EREDITA’ OTTENUTI DALLA BUONANIMA DI PAPI SILVIO…

ignazio la russa sergio mattarella

FLASH! – PER SOSTENERE I FRATELLINI D’ITALIA CIRIELLI E SANGIULIANO ALLE REGIONALI CAMPANE, SI È SCOMODATO PERSINO IL PRESIDENTE DEL SENATO, IGNAZIO LA RUSSA – CHE LA SECONDA CARICA DELLO STATO FACCIA CAMPAGNA ELETTORALE, FOTTENDOSENE DEL SUO RUOLO ISTITUZIONALE,  NON AVRÀ FATTO PIACERE PER NULLA A SERGIO MATTARELLA – D’ALTRONDE, IL PRESIDENTE LEGHISTA DELLA CAMERA DEI DEPUTATI, LORENZO FONTANA, NON CI PENSA ASSOLUTAMENTE DI SCAPICOLLARSI IN VENETO A SUPPORTO DEL CANDIDATO DEL CARROCCIO, ALBERTO STEFANI…

emanuele filberto di savoia - consulta dei senatori del regno

MONARCHIA UNICA VIA! – SABATO PROSSIMO A PALAZZO BORGHESE DI FIRENZE SI RIUNISCE QUEL CHE RESTA DEI MONARCHICI DE’ NOANTRI, PER LA SERATA DI GALA DELL’ORGANIZZAZIONE “CONSULTA DEI SENATORI DEL REGNO”. OSPITE D’ONORE “SUA ALTEZZA REALE” EMANUELE FILIBERTO DI SAVOIA – NELL’INVITO SONO BEN EVIDENZIALE LE “NOTE DI ETICHETTA”: “È CONSUETUDINE FARE L'INCHINO (C.D. CURTSY) AD UN'ALTEZZA REALE, DINANZI ALLA SUA PERSONA”, “NON È CONSUETUDINE (POICHÉ NON ELEGANTE) UTILIZZARE COSTANTEMENTE I TELEFONI CELLULARI” – AGLI UOMINI È “RICHIESTO IL COSIDDETTO ‘WHITE TIE-CRAVATTA BIANCA’ VALE A DIRE IL ‘FRAC’”. E PER LE DONNE? "È D’UOPO L’ABITO LUNGO. NON SONO AMMESSI..."

camille cheneaux mieli mario draghi

FLASH! - DALLO SPORT ALLA POLITICA, IL PASSO È BREVE. DOPO L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO SILVIA SALIS, UN’ALTRA EX ATLETA SALE ALLA RIBALTA, L’ITALO-SVIZZERA CAMILLE CHENAUX - DOTATA DI UN DOTTORATO DI RICERCA IN RELAZIONI INTERNAZIONALI, LA NEO-POLITOLOGA HA STREGATO PAOLINO MIELI CHE A OTTOBRE HA PRESENTATO A ROMA IL SUO LIBRO: "CRISI DELLO STATO-NAZIONE E POPULISMI EUROPEI" - IERI È STATA LA VOLTA DI MARIOPIO DRAGHI, PREMIATO ALLA FONDAZIONE PRIMOLI, DI CONOSCERE LA FATALE CAMILLE… - VIDEO

2025croserossa croce rossa

CAFONALISSIMO DELLE “CROCEROSSINE” – CHIAMATE LA CROCE VERDE: AL “CHARITY GALA DINNER” CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE (QUALE?), ORGANIZZATO DALLA CROCE ROSSA, SFILA LA "VIA TRUCIS" DI ROMA GODONA: LA FATALE MARIA ELENA BOSCHI CON ROSSETTO-SANGUE, IN COMPAGNIA DI UN UOMO MISTERIOSO (“È SOLO UN AMICO”), LAURA RAVETTO SMALTATA COME UNA VASCA DA BAGNO, CLAUDIA GERINI IN VERSIONE PIERROT (TRUCCO PALLIDO E OCCHIO SPERDUTO), SIMONA BRANCHETTI IRRICONOSCIBILE. E POI OVVIAMENTE LA PREZZEMOLONA DELLE FESTE ROMANE, CIOCIARE E ISTITUZIONALI: CLAUDIA CONTE, CON SCOLLO PERICOLOSO, CHE SI LANCIA SUL MINISTRO NORDIO PER L’IMMANCABILE SELFIE DA AGGIUNGERE ALLA SUA COLLEZIONE - IL ''SUB-DANDY'' MOLLICONE, LA SEMPRE BOMBASTICA-MILF ELEONORA DANIELE, NICOLETTA ROMANOFF, "E-VIRA" CARBONE, MONICA SETTA, BALZARETTI-ABBAGNATO, I DUE JIMMY (GHIONE E CANGIANO)...