PER TREMONTI L’INCONTRO COL CAVALIER PATONZA “È STATO MOLTO POSITIVO” (DOMANI CON LETTA GIULIETTO INCONTRA LE PARTI SOCIALI) - STASERA SILVIO VEDE BOSSI - GOVERNO BATTUTO SULLA SANITÀ - ROMANI E ALFANO DAL BANANA - I LFASCIOCOMUNISTA PENNACCHI: “SOLO I CARABINIERI POSSONO FARE LA RIVOLUZIONE DEMOCRATICA” (DOVREBBERO ANDARE A PRENDERE BERLUSCONI) - D’AMBROSIO DELUSO: “LOGICHE AFFARISTICHE, POTREI LASCIARE IL PD” - PENATI AVVISA IL CARROCCIO: PENSINO ALLA BANCA DI BOSSI…- IL MEA CULPA DI HOLLANDE SU BATTISTI

1. FONTI TESORO,BENE INCONTRO TREMONTI-PREMIER...
(ANSA)
- E' stato un ottimo incontro. Il lavoro è stato molto positivo. Così fonti del Tesoro sintetizzano l'esito delle due ore di colloquio tra il premier e Tremonti. Da domani, viene riferito, parte il 'cantiere' per produrre in tempi rapidi due provvedimenti: uno sulle infrastrutture e uno sulla semplificazione.

2. DOMANI TREMONTI-LETTA A INCONTRO CON PARTI SOCIALI...
(ANSA)
- Domani al terzo incontro tra il governo e le parti sociali per discutere delle misure sullo sviluppo prenderà parte, oltre al ministro dell'Economia, Giulio Tremonti e ai ministri interessati, anche il sottosegretario alla presidenza, Gianni Letta. La riunione è prevista alle 9 al dicastero di via XX Settembre.

3. INCONTRO BERLUSCONI-BOSSI QUESTA SERA...
(ANSA)
- - Dovrebbe tenersi questa sera, molto probabilmente all'ora di cena, un incontro a Palazzo Grazioli tra il premier Silvio Berlusconi e il leader della Lega nord Umberto Bossi. Lo si apprende in ambienti della maggioranza.

4. ROMANI E ALFANO A PALAZZO GRAZIOLI...
(ANSA)
- Il ministro per lo Sviluppo economico, Paolo Romani, e il segretario politico del Pdl, Angelino Alfano, hanno raggiunto da pochi minuti palazzo Grazioli, dove si trova il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. Poco prima, era uscito dalla residenza del premier il ministro dell'Economia al termine di un colloquio durato circa due ore.

5. PD, PREMIER-TREMONTI OK? TEMIAMO PER FUTURO ITALIA...
(ANSA)
- "Se Berlusconi e Tremonti ritrovano l'accordo sul serio, l'unico cantiere che riaprirà è quello che non ha mai chiuso: il cantiere che riporta indietro l'Italia, la umilia in tutto il mondo e le fa perdere competitività e autorevolezza. Il tutto condito dai soliti epocali comunicati che tra un po' annunceranno anche la realizzazione del tunnel per i neutrini della Gelmini". Così il deputato Pd Ettore Rosato commenta le indiscrezioni sull'esito del faccia a faccia a Palazzo Grazioli.

6. CAMERA, GOVERNO BATTUTO SU EMENDAMENTO PD...
(ANSA)
- Governo battuto nell'Aula della Camera su un emendamento del Pd alla legge delega sulle professioni sanitarie. L'emendamento, approvato con 273 voti a favore e 259 contrari malgrado il no di commissione e governo, sopprime dal testo l'istituzione dell'ordine dei dentisti

7. PENNACCHI, CC DOVREBBERO ANDARE A PRENDERE BERLUSCONI. ARMA E' UNICA IN GRADO DI FARE RIVOLUZIONE DEMOCRATICA...
(ANSA)
- "Se non lo vanno a prendere i Carabinieri, l'unica istituzione che rappresenta il senso nazionale italiano, Berlusconi non se ne va da Palazzo Chigi". Lo ha detto Antonio Pennacchi, ospite del programma di Radio2 'Un Giorno da Pecora'. Lo scrittore ha aggiunto che "essendo mancato il ruolo dei partiti, delle avanguardie politiche, degli intellettuali, gli unici in grado di fare la rivoluzione democratica sono i carabinieri". "Ogni giorno che (Berlusconi, ndr) rimane a Palazzo Chigi succede l'ira di Dio sui mercati monetari", ha argomentato Pennacchi.

8. D'AMBROSIO (PD) A RADIO 24: "POTREI LASCIARE IL PD"...
"Se ci sono state logiche affaristiche, lascerei il Pd". A parlare così del caso Penati è Gerardo D'Ambrosio, senatore Pd, già procuratore di Milano su Radio 24 in Italia in Controluce che andrà in onda, con tutta l'intervista integrale, domani alle 13.30. "Da ex magistrato, non potrei restare se risultasse che sono prevalse logiche affaristiche. Se Penati fosse rinviato a giudizio - dice D'Ambrosio intervistato da Raffaella Calandra per "Italia in Controluce" su Radio 24 - leggerei con attenzione le carte e poi prenderei le mie decisioni". D'Ambrosio ricorda di quando "suggerì all'ex sindaco Albertini di presentare denuncia sull' operazione Milano-Serravalle: c'erano meccanismi strani - commenta - che mi ricordavano quelli su cui avevo indagato nel caso Calvi".

9. PENATI, LEGA PENSI A BANCA BOSSI...
(ANSA)
- Nel suo intervento nell'aula del Consiglio regionale, Filippo Penati avrebbe parlato della vicenda di 'Credieuronord', la banca promossa dalla Lega Nord. Lo ha spiegato lo stesso ex capo della segreteria politica di Pierluigi Bersani. "Il mio intervento - ha detto Penati, dopo aver consegnato il testo alla presidenza - vuole essere un contributo di conoscenza che riguarda una cooperativa importante, la banca popolare Credieuronord, una cooperativa a responsabilità limitata, la banca padana che finì in un mare di debiti ed ebbe relazioni pericolose al proprio interno".

Penati avrebbe voluto spiegare all'Aula che "mentre a Sesto il rapporto fra le cooperative era comunque una relazione tra privati, qui invece c'é una commistione, una cooperativa della banca popolare Credinord che sembra essere la stessa cosa rispetto alla Lega Nord". L'ex presidente della Provincia di Milano, indagato dalla Procura di Monza per un presunto di giro di tangenti e per questo oggi al centro di un dibattito al Consiglio regionale della Lombardia, ha ricordato ai giornalisti che allora "Bossi scrisse una lettera a tutti i suoi aderenti per dire di sottoscrivere le azioni, e nell'arco di tre anni (record mondiale) la cooperativa si è mangiata l'intero capitale sociale dei risparmiatori e dei suoi soci".

"Nel caso delle ex aree Falck - si legge nel breve intervento non pronunciato in polemica coi toni della Lega - il ruolo delle cooperative cosiddette 'rosse' è esclusivamente all'interno di rapporti tra soggetti privati"

10. VENERDI' ALFANO VARA NUOVE REGOLE PDL...
(ANSA)
- Le nuove regole interne al Pdl saranno varate venerdì prossimo durante la riunione del Consiglio di Presidenza. L'annuncio, secondo quanto si è appreso, è stato dato dal segretario Angelino Alfano nel corso dell'incontro con i coordinatori regionali del partito. Nelle nuove regole rientrano tutte le questioni che riguardano l'organizzazione, il tesseramento e la rappresentatività delle cariche interne. A questo proposito è stato ribadito che i congressi provinciali e comunali si terranno a fine 2011.

HOLLANDE: "SU BATTISTI ABBIAMO SBAGLIATO, NON SAPEVAMO ABBASTANZA"
Alberto Mattioli per "la Stampa"
- Qualcuno che ci ripensa, a Parigi, c'è. E non è uno qualsiasi. François Hollande è il favorito numero uno per diventare, l'anno prossimo, il nuovo inquilino dell'Eliseo: i sondaggi lo danno in netto vantaggio su Martine Aubry per le primarie del partito socialista e su Nicolas Sarkozy nelle intenzioni di voto per le presidenziali. Quand'era primo segretario del Ps, Hollande fece, peraltro in buona compagnia, tutta la campagna a favore di Cesare Battisti, andando perfino a trovarlo in carcere.

Oggi dice: «Lo rimpiango? Francamente non so, e mi sembra che il seguito della vicenda giudiziaria di Battisti, con il no del Brasile all'estradizione, dimostri che non eravamo gli unici ad avere delle perplessità. Però è vero che non avevamo tutte le informazioni necessarie. Noi volevamo subordinare la consegna di Battisti alla possibilità che avesse un nuovo processo in Italia. Ma su questo ci sbagliavamo, perché la giustizia italiana aveva già fatto su Battisti tutto il lavoro che doveva».

Monsieur Hollande, lei sa che l'opinione pubblica italiana è molto irritata, per usare un eufemismo, dall'atteggiamento francese? «Sì, lo so. E del resto i nostri compagni del Pd ce l'hanno sempre detto e ripetuto». Quindi, quando sarà Presidente della Repubblica ripenserà la dottrina Mitterrand? Da buon politico, la risposta è una non risposta: «Ma in Francia la dottrina Mitterrand è stata approvata e applicata da tutti, dalla sinistra come dalla destra...».

 

TremontiSILVIO BERLUSCONI UMBERTO BOSSIANGELINO ALFANO PAOLO ROMANI PENATIANTONIO PENNACCHI GERARDO DAMBROSIO CI PENSA

Ultimi Dagoreport

ernesto galli della loggia giorgia meloni

DAGOREPORT - FAZZOLARI E' PER CASO IL NUOVO DIRETTORE DEL "CORRIERE"? - IN UNA PRIMA PAGINA CHE NASCONDE LE MENZOGNE DI GIORGIA MELONI, SPUTTANATA DA MACRON, BRILLA UN EDITORIALE VERGOGNOSO DI GALLI DELLA LOGGIA CHE SI DOMANDA: "SE LA GERMANIA (DI AFD) HA DAVVERO FATTO I CONTI CON IL SUO PASSATO NAZISTA. IN ITALIA, INVECE, UN PARTITO CHE PURE HA LE SUE LONTANE ORIGINI NEL FASCISMO GOVERNA DA TRE ANNI IN UN MODO CHE SOLO I COMICI (DUNQUE PER FAR RIDERE…) GIUDICANO UNA MINACCIA PER LA DEMOCRAZIA" - L’EX MAOISTA, POI TERZISTA, QUINDI BERLUSCONIANO, 5STELLE, INFINE MELONIANO  DEVE STUDIARE UN PO’, INVECE DI CAMBIARE PARTITO A OGNI CAMBIO DI GOVERNO. NEL DOPOGUERRA IN GERMANIA, GLI EX NAZISTI RIENTRARONO NEL CONTESTO SOCIALE E OTTENNERO POSTI DI POTERE NELLE INDUSTRIE PIÙ AVANZATE FINO ALLA CONTESTAZIONE DEL '68, SIMBOLEGGIATA DALLO SCHIAFFONE RIFILATO DALLA STUDENTESSA BEATE KLARSFELD AL CANCELLIERE (EX NAZISTA) KURT KIESINGER – IN ITALIA LA DESTRA ALLA FIAMMA DI FINI FU SDOGANATA DAL GOVERNO BERLUSCONI, DOVE IL MINISTRO DELLA GIOVENTU' ERA GIORGIA MELONI. COSA CHE IL GALLI OMETTE ESSENDO ORA COLLABORATORE DEL GOVERNO DUCIONI PER IL SETTORE SCUOLA...

andrea orcel unicredit

DAGOREPORT - IL RISIKO DELLE AMBIZIONI SBAGLIATE - COME PER IL GOVERNO MELONI, ANCHE ANDREA ORCEL NON IMMAGINAVA CHE LA STRADA PER LA GLORIA FOSSE TUTTA IN SALITA - IL RAFFORZAMENTO IMMAGINATO DI UNICREDIT, PER ORA, È TUTTO IN ARIA: IL MURO DI GOLDEN POWER DELLA LEGA HA RESO MOLTO IMPROBABILE LA CONQUISTA DI BANCO BPM; BERLINO RITIENE “INACCETTABILE” LA SCALATA ‘’NON AMICHEVOLE” DI UNICREDIT ALLA SECONDA BANCA TEDESCA COMMERZBANK; LE MOSSE DI NAGEL E DONNET GLI DANNO FILO DA TORCERE; CREDIT AGRICOLE, CHE HA UN CONTRATTO IN SCADENZA PER LA GESTIONE DEL RISPARMIO CHE RACCOGLIE UNICREDIT, HA UN ACCORDO CON BPM, DI CUI E' PRIMO AZIONISTA. E IL CDA DI UNICREDIT NON È PIÙ QUELLA FALANGE UNITA DIETRO AL SUO AZZIMATO CONDOTTIERO. COME USCIRE DAL CUL-DE-SAC? AH, SAPERLO…

orcel giorgetti

DAGOREPORT – GIORGETTI SI CONFERMA UN SUPPLÌ CON LE UNGHIE: ALL’INCONTRO CON I RAPPRESENTANTI DI UNICREDIT PER LA MODIFICA DEL DECRETO GOLDEN POWER CHE BLINDA L'OPS SU BPM, BANCA CARA ALLA LEGA, CHI HA INCARICATO IL MINISTRO DI CAZZAGO? STEFANO DI STEFANO, DIRETTORE GENERALE DELLE PARTECIPAZIONI DEL MEF, MA ANCHE COMPONENTE DEL CDA DI MPS. INSOMMA, LA PERSONA GIUSTA AL POSTO GIUSTO... – CALTA C’È: LA GIRAVOLTA DEL CEO DI MPS, LUIGI LOVAGLIO, SULL'OPERAZIONE MEDIOBANCA-BANCA GENERALI…

guzzetti bazoli meloni fazzolari e caltagirone scannapieco giuseppe francesco gaetano dario cdp giorgia

DAGOREPORT - AVVISATE ‘’PA-FAZZO CHIGI’’ CHE IL GRANDE VECCHIO DELLE FONDAZIONI BANCARIE, GIUSEPPE GUZZETTI, HA PRESO IL BAZOOKA - L’INDOMABILE NOVANTENNE NON NE PUÒ PIÙ DI VEDERE CASSA DEPOSITI E PRESTITI (DI CUI LE FONDAZIONI HANNO IL 30%) RIDOTTA A CAGNOLINO SCODINZOLANTE DEI FRATELLI DI FAZZOLARI: AFFONDATA LA NOMINA DI DI CIOMMO ALLA PRESIDENZA DEL CDA DEL FONDO F2I - MA IL CEFFONE PIÙ SONORO AL SOVRANISMO BANCARIO DEL GOVERNO DUCIONI È STATO SFERRATO DAL TERRIBILE VECCHIETTO CON LA VENDITA DELLA QUOTA DELLA FONDAZIONE CARIPLO IN MPS, IL CAVALLO DI TROIA DEL FILO-GOVERNATIVO CALTAGIRONE PER ESPUGNARE, VIA MEDIOBANCA, GENERALI – STRATEGIE DIVERSE SUL RISIKO TRA GUZZETTI E IL SUO STORICO ALLEATO, IL GRANDE VECCHIO Di BANCA INTESA, “ABRAMO” BAZOLI…

giorgia meloni incontra george simion e mateusz morawiecki nella sede di fratelli d italia sergio mattarella frank walter steinmeier friedrich merz

DAGOREPORT –LA CAMALEONTE MELONI NON SI SMENTISCE MAI E CONTINUA A METTERE IL PIEDINO IN DUE STAFFE: IERI HA INCONTRATO NELLA SEDE DI FDI IN VIA DELLA SCROFA L’EURO-SCETTICO E FILO-PUTINIANO, GEORGE SIMION, CHE DOMENICA POTREBBE DIVENTARE IL NUOVO PRESIDENTE ROMENO. UN VERTICE CHE IN MOLTE CANCELLERIE EUROPEE È STATO VISTO COME UN’INGERENZA – SABATO, INVECE, LA DUCETTA DEI DUE MONDI INDOSSERÀ LA GRISAGLIA PER PROVARE A INTORTARE IL TEDESCO FRIEDRICH MERZ, A ROMA PER LA MESSA DI INIZIO DEL PONTIFICATO DI PAPA LEONE XIV, CHE E' GIÀ IRRITATO CON L’ITALIA PER LA POSIZIONE INCERTA SUL RIARMO EUROPEO E SULL’AZIONE DEI "VOLENTEROSI" A DIFESA DELL'UCRAINA - MENO MALE CHE A CURARE I RAPPORTI PER TENERE AGGANCIATA L'ITALIA A BRUXELLES E A BERLINO CI PENSANO MATTARELLA E IL SUO OMOLOGO STEINMEIER NELLA SPERANZA CHE LA MELONI COMPRENDA CHE IL SUO CAMALEONTICO EQUILIBRISMO E' ORMAI GIUNTO AL CAPOLINEA (TRUMP SE NE FOTTE DEL GOVERNO DI ROMA...)