lola daviet parigi dahbia pap ndiaye

PERCHÉ HANNO UCCISO LOLA DAVIET? – LA RAGAZZINA DI 12 ANNI, MORTA DOPO ESSERE STATA STUPRATA, TORTURATA E CHIUSA IN UN BAULE, È STATA VISTA PER L’ULTIMA VOLTA, NELL’ANDRONE DEL SUO PALAZZO. CON LEI C’ERA LA 24ENNE ALGERINA DAHBIA B., CLOCHARD CON PROBLEMI PSICHIATRICI. LEI RIMANE LA PRINCIPALE INDIZIATA, ANCHE SE LA PISTA DEL TRAFFICO D’ORGANI SEMBRA TRAMONTATA – I VICINI DICONO DI AVER VISTO LOLA “TITUBANTE E IMPAURITA”. ALLORA PERCHÉ NON HANNO FATTO NIENTE PER AIUTARLA?

Stefano Montefiori per il “Corriere della Sera”

 

lola la 12enne trovata morta in un baule a parigi

La principale indiziata per la tortura, lo stupro e l'uccisione della bambina di 12 anni Lola Daviet è Dahbia B., 24enne algerina senza fissa dimora e con problemi psichiatrici. Arrestata sabato mattina, è indagata assieme a un uomo di 43 anni, marginale algerino senza documenti, che l'avrebbe accompagnata in auto dopo il delitto. L'evocazione del traffico di organi, fatta dalla stessa presunta assassina parlando con un testimone, sarebbe priva di fondamento, secondo gli investigatori.

 

Dopo qualche esitazione che stava provocando polemiche, il governo ieri ha reagito in sintonia con la grande emozione nel Paese. Il ministro dell'Istruzione, Pap Ndiaye, ha fatto visita alla scuola media Georges Brassens dove Lola studiava, incontrando compagni e insegnanti sotto choc. La première dame Brigitte Macron ha parlato di una dramma «intollerabile» e «abominevole»: «Siamo a fianco degli allievi, degli insegnanti e naturalmente delle famiglie».

fiori per lola alla scuola media georges brassens

 

Lola Daviet è stata ritrovata alle 23 e 20 di venerdì sera rinchiusa in un baule nella corte interna del condominio dove abitava con i genitori e il fratello, in un quartiere popolare e tranquillo del XIX arrondissement di Parigi, nel Nordest della capitale, vicino al parco delle Buttes Chaumont. Era stata vista viva per l'ultima volta nel filmato della videocamera di sorveglianza, alle 15 e 20 di venerdì, nell'androne del suo palazzo dopo essere uscita da scuola alle 15, in compagnia della presunta assassina Dahbia B., che le faceva segno di seguirla. Lola appariva «titubante e impaurita», secondo una vicina di casa che ha visto il filmato.

parigi, il rapimento di lola

 

Secondo la procura di Parigi, Dahbia B. avrebbe convinto la bambina a seguirla nell'appartamento di sua sorella, che abita nello stesso condominio. «Le avrebbe imposto di fare una doccia prima di commettere delle violenze di carattere sessuale e non, che hanno provocato la morte della bambina. Poi il corpo è stato nascosto nel baule».

L'autopsia indica ferite sul volto e la schiena e tagli profondi sulla gola. Sulla pianta di un piede la scritta in rosso «1», sull'altra «0».

 

la 24enne che avrebbe ucciso lola a parigi

È possibile che l'assassina e la bambina si conoscessero, visto che la sorella di Dahbia B. è una vicina di casa della famiglia Daviet. La donna potrebbe averne approfittato per convincere Lola a non salire subito in casa dai genitori che la stavano aspettando, ma a passare prima con lei nell'altro appartamento.

 

Mentre erano già scattate le ricerche e i genitori disperati mettevano online la foto di Lola e il fotogramma che riprende Dahbia B. nel portone del condominio, la bambina era probabilmente già stata uccisa e il suo corpo stava nel baule di plastica che l'assassina ha cercato a lungo di trasportare, in pieno giorno e alla vista di molti testimoni, e che poi è riuscita infine a caricare su un'auto Dacia Lodgy.

 

la strada dove e' stata ritrovata lola

Il baule è stato poi ritrovato, alle 23 e 20, nella corte interna del condominio.

Il quartiere è sotto choc: davanti a casa e a scuola i vicini e i compagni lasciano disegni, fiori, messaggi destinati a Lola e ai genitori, custodi di un palazzo vicino, da sabato rinchiusi in casa.

 

fiori per lola alla scuola media georges brassens

Sui social media molti accusano il governo di non avere reagito subito, ignorando l'indignazione dei cittadini per un delitto atroce. L'esponente di estrema destra Eric Zemmour parla di francocide : un neologismo ispirato a «femminicidio», cioè l'uccisione di una donna perché donna, per sottolineare che la vittima è francese e la presunta assassina una straniera, nel secondo anniversario della decapitazione del professore di storia Samuel Paty a opera di un islamista ceceno.

la strada dove e' stata ritrovata lola

 

 «Un giorno bisognerà andare fino in fondo alle inchieste», dice poi Marine Le Pen, «per trovare non solo i colpevoli diretti ma anche per fermare le follie politiche che rendono possibili questi crimini». Altri accusano l'estrema destra di strumentalizzare a fini politici la morte violenta di Lola.

fiori per lola alla scuola media georges brassens fiori per lola alla scuola media georges brassens scuola media georges brassens scuola media georges brassens

Ultimi Dagoreport

donald trump vladimir putin giorgia meloni

DAGOREPORT - IL VERTICE DELLA CASA BIANCA È STATO IL PIÙ  SURREALE E “MALATO” DELLA STORIA POLITICA INTERNAZIONALE, CON I LEADER EUROPEI E ZELENSKY IN GINOCCHIO DA TRUMP PER CONVINCERLO A NON ABBANDONARE L’UCRAINA – LA REGIA TRUMPIANA: MELONI ALLA SINISTRA DEL "PADRINO", NEL RUOLO DI “PON-PON GIRL”, E MACRON, NEMICO NUMERO UNO, A DESTRA. MERZ, STARMER E URSULA, SBATTUTI AI MARGINI – IL COLMO?QUANDO TRUMP È SCOMPARSO PER 40-MINUTI-40 PER “AGGIORNARE” PUTIN ED È TORNATO RIMANGIANDOSI IL CESSATE IL FUOCO (MEJO LA TRATTATIVA PER LA PACE, COSÌ I RUSSI CONTINUANO A BOMBARDARE E AVANZARE) – QUANDO MERZ HA PROVATO A INSISTERE SULLA TREGUA, CI HA PENSATO LA TRUMPISTA DELLA GARBATELLA A “COMMENTARE” CON OCCHI SPACCANTI E ROTEANTI: MA COME SI PERMETTE ST'IMBECILLE DI CONTRADDIRE "THE GREAT DONALD"? - CILIEGINA SULLA TORTA MARCIA DELLA CASA BIANCA: È STATA PROPRIO LA TRUMPETTA, CHE SE NE FOTTE DELLE REGOLE DEMOCRATICHE, A SUGGERIRE ALL'IDIOTA IN CHIEF DI EVITARE LE DOMANDE DEI GIORNALISTI... - VIDEO

francesco milleri gaetano caltagrino christine lagarde alberto nagel mediobanca

TRA FRANCO E FRANCO(FORTE), C'E' DI MEZZO MPS - SECONDO "LA STAMPA", SULLE AMBIZIONI DI CALTAGIRONE E MILLERI DI CONTROLLARE BANCHE E ASSICURAZIONI PESA L’INCOGNITA DELLA BANCA CENTRALE EUROPEA - CERTO, PUR AVENDO IL 30% DI MEDIOBANCA, I DUE IMPRENDITORI NON POSSONO DECIDERE LA GOVERNANCE PERCHÉ NON HANNO REQUISITI DETTATI DALLA BCE (UNO FA OCCHIALI, L'ALTRO CEMENTO) - "LA STAMPA"  DIMENTICA, AHINOI!, LA PRESENZA DELLA BANCA SENESE, CHE I REQUISITI BCE LI HA TUTTI (E IL CEO DI MPS, LOVAGLIO, E' NELLE MANI DELLA COMPAGNIA CALTA-MELONI) - COSA SUCCEDERÀ IN CASO DI CONQUISTA DI MEDIOBANCA E DI GENERALI? LOR SIGNORI INDICHERANNO A LOVAGLIO DI NOMINARE SUBITO IL SOSTITUTO DI NAGEL (FABRIZIO PALERMO?), MENTRE TERRANNO DONNET FINO ALL'ASSEMBLEA DI GENERALI...

donald trump grandi della terra differenza mandati

FLASH! - FA MALE AMMETTERLO, MA HA VINTO DONALD TRUMP: NEL 2018, AL G7 IN CANADA, IL TYCOON FU FOTOGRAFATO SEDUTO, COME UNO SCOLARO CIUCCIO, MENTRE VENIVA REDARGUITO DALLA MAESTRINA ANGELA MERKEL E DAGLI ALTRI LEADER DEL G7. IERI, A WASHINGTON, ERA LUI A DOMINARE LA SCENA, SEDUTO COME DON VITO CORLEONE ALLA CASA BIANCA. I CAPI DI STATO E DI GOVERNO EUROPEI, ACCORSI A BACIARGLI LA PANTOFOLA PER CONVINCERLO A NON ABBANDONARE L'UCRAINA, NON HANNO MAI OSATO CONTRADDIRLO, E GLI HANNO LECCATO VERGOGNOSAMENTE IL CULO, RIEMPIENDOLO DI LODI E SALAMELECCHI...

pietrangelo buttafuoco alessandro giuli beatrice venezi

DAGOREPORT – PIÙ CHE DELL’EGEMONIA CULTURALE DELLA SINISTRA, GIULI E CAMERATI DOVREBBERO PARLARCI DELLA SEMPLICE E PERENNE EGEMONIA DELL’AMICHETTISMO E DELLA BUROCRAZIA – PIAZZATI I FEDELISSIMI E GLI AMICHETTISSIMI (LA PROSSIMA SARÀ LA DIRETTRICE DEL LATO B VENEZI, CHE VOCI INSISTENTI DANNO IN ARRIVO ALLA FENICE), LA DESTRA MELONIANA NON È RIUSCITA A INTACCARE NÉ LO STRAPOTERE BARONALE DELLE UNIVERSITÀ NÉ LE NOMINE DIRIGENZIALI DEL MIC. E I GIORNALI NON NE PARLANO PERCHÉ VA BENE SIA ALLA DESTRA (CHE NON SA CERCARE I MERITEVOLI) CHE ALLA SINISTRA (I BUROCRATI SONO PER LO PIÙ SUOI)

donald trump giorgia meloni zelensky macron tusk starmer

DAGOREPORT - DOVE DIAVOLO È FINITO L’ATTEGGIAMENTO CRITICO FINO AL DISPREZZO DI GIORGIA MELONI SULLA ‘’COALIZIONE DEI VOLENTEROSI”? - OGGI LA RITROVIAMO VISPA E QUERULA POSIZIONATA SULL'ASSE FRANCO-TEDESCO-BRITANNICO, SEMPRE PRECISANDO DI “CONTINUARE A LAVORARE AL FIANCO DEGLI USA” - CHE IL CAMALEONTISMO SIA UNA MALATTIA INFANTILE DEL MELONISMO SONO PIENE LE CRONACHE: IERI ANDAVA DA BIDEN E FACEVA L’ANTI TRUMP, POI VOLA DA MACRON E FA L’ANTI LE PEN, ARRIVA A BRUXELLES E FA L’ANTI ORBÁN, INCONTRA CON MERZ E FA L’ANTI AFD, VA A TUNISI E FA L’ANTI SALVINI. UNA, NESSUNA, CENTOMILA - A MANTENERE OGNI GIORNO IL VOLUME ALTO DELLA GRANCASSA DELLA “NARRAZIONE MULTI-TASKING” DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA, OLTRE AI FOGLI DI DESTRA, CORRONO IN SOCCORSO LE PAGINE DI POLITICA INTERNA DEL “CORRIERE DELLA SERA”: ‘’PARE CHE IERI MACRON SI SIA INALBERATO DI FRONTE ALL’IPOTESI DI UN SUMMIT A ROMA, PROPONENDO SEMMAI GINEVRA. MELONI CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO” - SÌ, C’È SCRITTO PROPRIO COSÌ: “CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO”, MANCO AVESSE DAVANTI UN LOLLOBRIGIDA QUALSIASI ANZICHÉ IL PRESIDENTE DELL’UNICA POTENZA NUCLEARE EUROPEA E MEMBRO PERMANENTE DEL CONSIGLIO DI SICUREZZA DELL'ONU (CINA, FRANCIA, RUSSIA, REGNO UNITO E USA) - RIUSCIRÀ STASERA L’EROINA DAI MILLE VOLTI A COMPIERE IL MIRACOLO DELLA ‘’SIRINGA PIENA E MOGLIE DROGATA’’, FACENDO FELICI TRUMP E MACRON?