
IL PIANO TRUMP PER GAZA ORA PASSA AL LIVELLO SUCCESSIVO – LUNEDI’ IL TYCOON VOLERA’ IN ISRAELE, PER UN DISCORSO ALLA KNESSET, POI SARA’ IN EGITTO PER INCONTRARE IL PRESIDENTE AL SISI E PARTECIPARE ALLA CERIMONIA FORMALE PER LA FIRMA DELL'ACCORDO DI PACE, CON GLI ALTRI MEDIATORI DI QATAR E TURCHIA - POI SI SPOSTERANNO TUTTI A SHARM EL SHEIKH, PER UN VERTICE ALLARGATO A CUI SARANNO PRESENTI ANCHE I LEADER O I MINISTRI DEGLI ESTERI DI ITALIA, GERMANIA, FRANCIA, GRAN BRETAGNA, ARABIA SAUDITA, QATAR, EMIRATI ARABI UNITI, TURCHIA, GIORDANIA, PAKISTAN E INDONESIA - LA PRESENZA DI NETANYAHU NON È PREVISTA - L'OBIETTIVO DI TRUMP E’ AMPLIARE GLI ACCORDI DI ABRAMO E AVVICINARE L'IRAN…
TRUMP IN MISSIONE VERTICE LARGO A SHARM PER RIDISEGNARE LA REGIONE
Estratto dell’articolo di Paolo Mastrolilli per “la Repubblica”
Un grande vertice per ridisegnare gli equilibri del Medio Oriente, proprio mentre i primi soldati americani iniziano ad arrivare in Israele, per costituire l'embrione della forza internazionale incaricata di garantire il rispetto dell'accordo di pace a Gaza. È l'obiettivo di Donald Trump durante la sua visita in Egitto e Israele all'inizio della prossima settimana, secondo il sito Axios che ha anticipato i piani del presidente.
Ieri mattina il capo della Casa Bianca è andato all'ospedale militare Walter Reed per una visita di controllo. Così ha suscitato qualche dubbio, perché ad aprile aveva già fatto il check up annuale e questo secondo passaggio dai medici non è stato spiegato con chiarezza alla vigilia.
donald trump incontra Recep Tayyip Erdogan
[…] ha continuato a lavorare al processo avviato con l'annuncio dell'accettazione della prima fase del suo piano di pace per Gaza, per definire l'agenda del viaggio in Medio Oriente, gli obiettivi della seconda fase e quelli di lungo termine, che spera portino all'allargamento degli Accordi di Abramo a tutti i paesi arabi sunniti, magari convincendo anche l'Iran sciita che è venuto il momento di puntare sulle opportunità offerte dalla collaborazione regionale invece dei rischi dell'escalation nucleare e militare.
Di questo vuole discutere Trump, aggiungendo magari la definizione di un percorso realistico per la soluzione dei due Stati, anche se si tratta di passi difficili da compiere per i paesi arabi, fino a quando alla guida del governo israeliano ci sarà il premier Netanyahu.
Secondo Barak Ravid di Axios, il presidente dovrebbe partire per il Medio Oriente domenica sera, arrivando il lunedì mattina per tenere un discorso alla Knesset e incontrare le famiglie degli ostaggi, che nel frattempo dovrebbero essere liberati, lo stesso giorno o quello dopo.
Nel pomeriggio poi avrebbe in programma di trasferirsi in Egitto, per incontrare il presidente al Sisi e partecipare alla cerimonia formale per la firma dell'accordo, con gli altri mediatori di Qatar e Turchia. Quindi si sposterebbero tutti a Sharm el Sheikh, per un vertice allargato a cui oltre al padrone di casa saranno presenti anche i leader o i ministri degli Esteri di Italia, Germania, Francia, Gran Bretagna, Arabia Saudita, Qatar, Emirati Arabi Uniti, Turchia, Giordania, Pakistan e Indonesia. La presenza di Netanyahu non è prevista. […]
secondo la Cnn, i primi soldati americani di un contingente di 200 unità stanno già arrivando in Israele, per formare la forza di pace internazionale. La partecipazione degli Stati Uniti, garantita dagli inviati Kushner e Witkoff e gestita dal capo del Central Command del Pentagono, sarebbe stata la promessa che ha sbloccato il negoziato con Hamas.
JARED KUSHNER - STEVE WITKOFF A GERUSALEMME
Trump però guarda oltre. Il primo nodo da sciogliere è la seconda fase dell'applicazione del suo piano in venti punti, che dopo il rilascio degli ostaggi, prevede il disarmo del gruppo responsabile dell'attacco del 7 ottobre e il progressivo ritiro delle truppe israeliane da Gaza. Senza questi due passi l'intesa fallirebbe e il capo della Casa Bianca vuole garantire la loro realizzazione. […]