boschi renzi

PIERCARLO A PIAZZALE LORETO – IN UN COLPO SOLO, PADOAN METTE LA LAPIDE ALL'ERA DI CLARETTA BOSCHI & BENITO RENZI: “NON HO AUTORIZZATO NESSUNO E NESSUNO MI HA CHIESTO AUTORIZZAZIONI A PARLARE DI BANCHE”. E MARIA ETRURIA PARLAVA CON TUTTI – I RISPARMIATORI DELLE ALTRE BANCHE COMMISSARIATE RIMBORSATI A META’ (DOPO 4 DECRETI DEL GOVERNO)

 

R.Dim. per  il Messaggero

 

ghizzoni boschi renzi padoan

Sfiorato il corto circuito istituzionale Tesoro-Bankitalia anche se, dopo l'audizione-fiume di Pier Carlo Padoan ieri davanti alla Commissione d'inchiesta sulle banche, si è incrinata la coesione nel governo Gentiloni con una severa censura all'operato di Maria Elena Boschi per il suo attivismo su Etruria.

 

«Ci sono casi sotto gli occhi tutti, per esempio nelle banche venete, dove i fenomeni non sono spiegabili solo con gravità della crisi e il cambiamento delle regole», la risposta di Padoan alla domande di Andrea Augello (Idea) e Carlo Sibilia (5S) subito letta come una critica alla Vigilanza a poche ore dall'intervento di Ignazio Visco previsto per oggi. Poi, a un'altra domanda, Padoan coglie l'occasione per puntualizzare: «Quello che avevo in mente è che ci possono essere stati ostacoli alla Vigilanza non omissioni della Vigilanza». Un rapido recupero che avrà fatto tirare un sospire di sollievo al Colle, sempre più preoccupato che il caso-banche faccia degenerare il clima.

DELRIO MAGRO

 

«Io non ho autorizzato nessuno e nessuno mi ha chiesto autorizzazioni. La responsabilità del settore bancario è in capo al ministro delle Finanze che d'abitudine ne parla con il presidente del Consiglio», ha replicato Padoan ad Augello, incalzato sull'attivismo della Boschi presso il ministro Graziano Delrio.

 

«Ho appreso di specifici incontri dalla stampa», ha aggiunto. «Le discussioni a livello di governo sulle questioni relative a banche in difficoltà - ha poi rimarcato - avvenivano in modo molto continuo tra premier e me, poi ci sono state altre rare occasioni in cui queste cose venivano discusse in gruppi più ampi di governo ma essenzialmente la discussione sui casi bancari è stata tra noi due».

 

Nessun commento invece sul «millantrato credito della Boschi» avanzato dallo stesso augello. Padoan ha invec precisato di non avere mai avuto contatti con l'ex ad di Unicredit, Federico Ghizzoni, per il salvataggio di Banca Etruria. 

rignano funerale del risparmio caos etruria

 

SECRETATO PREZZO NPL

«Non c'erano alternative» alla risoluzione delle quattro banche (Banca Marche, CariFe, Banca Etruria e CariChieti). Perché la sola altra strada percorribile «sarebbe stata la liquidazione con conseguenze ben più gravi sui risparmiatori». Quanto al commissariamento, «la proposta giunse da Bankitalia. Abbiamo recepito e condiviso l'esigenza». E ancora: «Lungi da me dire che è andato tutto bene, ma all'interno di questo quadro difficile e in movimento sono stati fatti tutti gli sforzi possibili per una soluzione migliore».

 

rignano funerale del risparmio caos etruria

Il ministro ha poi spiegato che verranno rimborsati gli obbligazionisti delle quattro banche con circa 190 milioni. «Ricordo che le obbligazioni emesse distribuite a un pubblico di piccoli risparmiatori ammontano a circa 340 milioni e che pertanto le obbligazioni oggetto della procedura forfettaria ammontano a più della metà del totale» ha aggiunto il ministro.

 

«Il 10 novembre 2015 la Banca d'Italia ha informato per le vie brevi il Mef che le quattro banche, evidenziavano una grave crisi di liquidità, che poteva essere sostenuta solo per pochi giorni». «Pur riconoscendo il ruolo complessivamente positivo giocato dalle Fondazioni per la stabilità del sistema, il peso eccessivo di alcune di esse nel capitale delle banche ha rappresentato un ostacolo a processi di rafforzamento delle partecipate».

 

ghizzoni boschi etruria

Domande anche sugli Npl. «La strategia messa in campo sta dando i frutti sperati» sulla riduzione dei crediti deteriorati. Il valore lordo complessivo, dopo il picco di 361 miliardi del 2015, sta ora a 287 miliardi. Le banche italiane, ha auspicato il ministro, devono mantenere gli impegni presi a ridurre i rischi del sistema. Il vicepresidente Mauro Marino ha poi fatto una domanda sulla formazione del prezzo degli Npl chiedendone la secretazione, delle quattro banche e Mps.

 

La risposta di Padoan integrata da Alessandro Rivera, dg del Tesoro: «Prezzo considerato equo». Infine un invito ai tedeschi: «A livello europeo occorre completare l'Unione bancaria con il terzo pilastro, il sistema di garanzia dei depositi, e il common backstop pubblico per il Fondo di risoluzione unico».

Ultimi Dagoreport

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...