
LA POCHEZZA DEI POLITICI ITALIANI SI E’ MANIFESTATA SULL’ACCORDO PER IL CESSATE IL FUOCO A GAZA – A DESTRA E’ TUTTA UN’EUFORIA EGORIFERITA: NOBEL A TRUMP, SANTO SUBITO, "AVEVAMO RAGIONE NOI" (NEANCHE AVESSERO AVUTO UN RUOLO) – A SINISTRA VA PEGGIO: ROSICANO PERCHÉ C'È DI MEZZO TRUMP E HANNO ACCOLTO LA TREGUA AI LIMITI DELLA RETICENZA – “LA STAMPA”: “PAROLA CULT DI GIORNATA: ‘SOLLIEVO’, COME UNA CITROSODINA DOPO CHE HAI MANGIATO PENSANTE. L'HA USATA SCHLEIN PER COMMENTARE LA NOTIZIA DELL'ACCORDO, DOPO CHE PER SETTIMANE È RIMASTA FREDDA, SILENTE, APPASSIONATA SOLO ALLA FLOTILLA, SU CUI PERALTRO HA IGNORATO GLI APPELLI DI MATTARELLA. INSOMMA, SFASATA RISPETTO ALLA MACRO-STORIA CHE QUALCHE INTERESSE LO SUSCITAVA, DALL'ONU AL PAPA PASSANDO PER TUTTI I LEADER DEL SOCIALISMO EUROPEO. LE REAZIONI SONO LA RAPPRESENTAZIONE DI UNA DEBOLEZZA. QUELLA PER CUI HAI PAURA CHE LA VERITÀ TI SMINUISCA E CHE LA PERSONA (TRUMP) CREI IMBARAZZO SUL FATTO (CIOÈ L'ACCORDO DI PACE)”
Estratto dell’articolo di Alessandro De Angelis per “La Stampa”
IL TWEET DI BENJAMIN NETANYAHU - NOBEL PER LA PACE A DONALD TRUMP
Guardare la grande Storia dall'italico Palazzo ha davvero un effetto straniante. Restituisce la sensazione di un dibattito piccino piccino […] Lì le lacrime di gioia dei due popoli a Gaza e Tel Aviv, che segnalano il ritorno alla vita […] Qui il primato del battutismo politico. La destra brilla per picchi di euforia, tutta egoriferita: Nobel a Trump, Santo subito, "avevamo ragione noi", "complici di pace" sul profilo di Arianna Meloni. Gli altri sembrano masticare amaro perché c'è di mezzo Trump, ed è tutto un sofisma sulle difficoltà del percorso, che pur ci sono.
Renzi si commuove, ma poi non resiste a porre l'accento su Bin Salman e Tony Blair, perché è un po' come parlare di sé […] l'Italia tutto questo ruolo politico non lo ha avuto su Gaza, come non lo ha avuto l'Europa: qualche telefonata, gli aiuti mandati, i bambini accolti. E tuttavia – timing is everything – Giorgia Meloni, al pari di tutti gli altri leader europei, quel piano lo ha sostenuto non solo a chiacchiere.
Lo ha votato in Parlamento. Ha capito, con senso della realtà e della politica, che l'iniziativa poteva rappresentare un volta-pagina in questa storia […] Poi l'enfasi rivendicativa. In fondo, avrà anche pensato: dopo i dazi, l'aumento delle spese militari in sede Nato, le mille giravolte sull'Ucraina è la prima volta che un'iniziativa di Trump produce benefici su larga scala.
Gli altri invece lo hanno accolto con una timidezza ai limiti della reticenza. Parola cult di giornata: "Sollievo", come una citrosodina dopo che hai mangiato pensante. L'ha usata Elly Schlein per commentare la notizia dell'accordo, dopo che per settimane è rimasta fredda, silente, appassionata solo alla vicenda della Flotilla, su cui peraltro ha beatamente ignorato gli appelli di Mattarella.
Insomma, sfasata rispetto alla macro-storia che pur qualche interesse lo suscitava, dall'Onu al Papa passando per tutti i leader del socialismo europeo. Le reazioni di giornata […] sono la rappresentazione di una debolezza. Quella per cui hai paura che la verità ti sminuisca e che la persona (Trump) crei imbarazzo sul fatto (cioè l'accordo di pace). Roba da rimpiangere il compagno Den Xiaoping: "L'importante non è di che colore sia il gatto ma che prenda il topo".
In attesa delle convulsioni che verranno […] si registra che in Europa i Cinque Stelle hanno votato con la destra la mozione di sfiducia a Ursula Von der Leyen con le astensioni di Marco Tarquinio e Cecilia Strada. Però […] si apprende che Giuseppe Conte incontrerà finalmente Eugenio Giani a Scanidicci. Vuoi mettere il "patto di Scandicci" rispetto a quello Sharm El Sheikh?