1. MEZZA SINISTRA NON HA ANCORA SMALTITO LA SBORNIA DELLA SUA CACCIATA DAL SENATO, E GIÀ IL PREGIUDICATO PIÙ FAMOSO D’ITALIA VARCA LA SOGLIA DELLA SEDE DEL PD PER L'INCONTRO CON MATTEO RENZI, BEN ACCOLTO DA ALCUNI MANIFESTANTI DEL POPOLO VIOLA AL GRIDO DI "VERGOGNA, VERGOGNA" E "NON SI TRATTA CON I CRIMINALI" E CON UN LANCIO DI UOVA CHE HANNO COLPITO L'AUTO DEL BANANA RESUSCITATO 2. I BERLUSCONES FANNO A GARA NEL CONDIVIDERE IL MERITO. FALCHI E PITONESSE RIVENDICANO LA SCELTA DELL’OPPOSIZIONE. MINZOLINI SULLA GENESI DELLA RIMONTA: “LA MOSSA VINCENTE DI BERLUSCONI È STATA QUELLA DI ANDARE ALL’OPPOSIZIONE, E DI ESSERCI ANDATO DIALOGANDO SIA CON RENZI SIA CON GRILLO. MA CE N’È VOLUTA...”

Il Messaggero.it

Silvio Berlusconi è nella sede del Pd al Nazareno in via Sant'Andrea delle Fratte a Roma per l'incontro con Matteo Renzi. Il leader di Forza Italia, che è entrato in automobile da un ingresso laterale, è stato accolto da alcuni manifestanti del Popolo viola al grido di "vergogna, vergogna" e "non si tratta con i criminali" e con un lancio di uova che hanno colpito l'auto su cui viaggiava il Cavaliere.

Renzi aveva raggiunto un po' prima la sede del Pd. Il segretario ha raggiunto l'ingresso principale a piedi facendosi spazio tra cronisti e telecamere e non ha rilasciato alcuna dichiarazione. Per venire a Roma il segretario del Pd è salito a Firenze su un Eurostar e ha viaggiato da solo. Poi arrivato a Roma è salito in auto ma è sceso poco distante dalla sede del Pd ed è arrivato a piedi al Nazareno.

Tutto pronto nella sede del Pd. Con Renzi e Berlusconi, in cerca dell'accordo sulla riforma elettorale, ci saranno il capo della segreteria Dem Lorenzo Guerini e l'ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta.

Il Cavaliere in mattinata ha visto a palazzo Grazioli proprio Letta e Denis Verdini, mentre il leader del Pd ha incontrato a Firenze i segretari di Scelta Civica Stefania Giannini e del Psi Riccardo Nencini. «Abbiamo discusso del ruolo del Senato, del titolo V e della legge elettorale - ha detto Giannini -. Si va con un accordo di maggioranza perché Renzi sta dialogando con il Ncd, quindi io credo che ci sia la base per potersi confrontare.


2. BERLUSCONI RITORNABE TENTA IL COLPACCIO: SPIAZZARE RENZI
Ugo Magri per La Stampa

Per celebrare il suo ritorno al centro del ring, il Cavaliere ha festeggiato sotto casa di De Benedetti. Non che abbia scampanellato al citofono dell'arci-nemico, o sguaiatezze simili. Semplicemente, di 7674 ristoranti romani elencati su Trip-advisor, due sere fa la scelta di Silvio è caduta, strana combinazione, proprio sul locale che sta di fronte al palazzetto dell'Ingegnere.

Pare che a tavola ci abbia perfino scherzato su: quando è arrivato il momento di pagare, e la sua assistente Mariarosaria Rossi era lì pronta, qualcuno ha udito tra le risate: «.... il conto consegnatelo qui di fronte». Foto ricordo con due vistose turiste americane e occhiolino alla fidanzata Francesca: «Amoreee, guarda cosa sto facendo...» (al che la Pascale si è messa a sua volta in posa con un bel cameriere).

Comunque vogliamo giudicarli, sono siparietti non certo da cane bastonato. «A volte ritornano», metteva in guardia Stephen King nel romanzo sugli «zombie». «Rièccolo», fu ribattezzato Fanfani da Montanelli per la sua incredibile capacità di riproporsi. Che la storia sia fatta di corsi e ricorsi?

Mezza Italia non ha ancora smaltito la sbornia della decadenza, e già Renzi fa a botte col suo partito per incontrare il Pregiudicato... «Tanto di cappello al suo coraggio», lo copre privatamente di elogi il Cav. Riconosce che parte della propria resurrezione è merito del segretario Pd. Non mostra la minima ansia di duellare con lui. Anzi, le elezioni possono attendere, magari proprio con la scusa che Matteo in questo momento sarebbe troppo forte.

«Perché non aspettiamo un altro anno per tornare alle urne?»: è la domanda-shock che un fautore del voto immediato si è sentito rivolgere a bruciapelo. L'ex-premier dà per certo, vai a sapere in base a quali riscontri, che la Corte europea di giustizia cancellerà la condanna e le pene accessorie, incandidabilità compresa.

Per cui addirittura potrà tornare a proporsi quale premier o magari al posto di Napolitano: ecco perché accarezza la prospettiva di guadagnare tempo. Nelle more dell'attesa, non disdegnerebbe un governo Renzi-Berlusconi, sebbene definirlo Berlusconi-Renzi gli sembrerebbe più appropriato visto che il giovanotto gli sembra «ancora troppo acerbo per sobbarcarsi sulle spalle il peso del Paese», avrebbe bisogno di un tutor.

«È tornato a surfare l'onda», dicono tutti eccitati i «berluscones». Fanno a gara nel condividere parte del merito. Falchi e «Pitonesse» rivendicano la scelta dell'opposizione (giusto ieri la Santanché ha ottenuto la nomina a responsabile del «fund-rising», cioè della caccia ai finanziatori, segno di apprezzamento del Capo). L'ex direttore del Tg1 Minzolini ha idee molto nette sulla genesi della rimonta: «La mossa vincente di Berlusconi è stata quella di andare all'opposizione, e di esserci andato dialogando sia con Renzi sia con Grillo. Ma ce n'è voluta...».

Michaela Biancofiore (la cui cagnetta Puggie è stata ufficialmente maritata con Dudù), guarda invece al lato dei sentimenti e insiste sulla «grande gioia di vivere» trasmessa al suo uomo dalla Pascale. Berlusconi, aggiunge Biancofiore, è chiaramente soddisfatto della riconquistata centralità, «sebbene la sua più grande fatica resti quella di doversi sobbarcare le micro-rivalità interne al partito, mentre lui è in ansia per un Paese che di questo passo rischia il default».

Un altro al posto suo si sarebbe afflosciato, assicura il sodale di sempre Marcello Dell'Utri, «ma Berlusconi è un torello, nessuno lo abbatte, ha sempre spiazzato tutti e continuerà a spiazzarli». Renzi compreso? Risatina dall'altro capo del filo.

 

 

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