renzi sposetti tesoro

CORRUZIONE? NO, PRONTO SOCCORSO PER EX COMUNISTI – “FACENDO ATTIVITÀ POLITICA DA 45 ANNI, HO INCONTRATO TANTA GENTE E NEL PARTITO CHI RIMANEVA SENZA LAVORO DICEVA: SENTIAMO SPOSETTI SE CI AIUTA. E ALLORA? HO FATTO PECCATO?”

ugo sposetti emanuele macaluso massimo d alemaugo sposetti emanuele macaluso massimo d alema

Giacomo Amadori per Liberoquotidiano.it

 

Il nome del senatore del Pd Ugo Sposetti, 68 anni, ex tesoriere dei Ds, è citato nelle carte dell’inchiesta sulle Grandi opere della procura di Firenze e dei carabinieri del Ros per un versamento che l’indagato Giulio Burchi, l’ex presidente di Italferr (società del Gruppo Ferrovie dello Stato) gli avrebbe fatto su un conto corrente.

 

«Sarà stato un bonifico a favore delle campagne elettorali o delle fondazioni del Pd e delle loro iniziative politiche e culturali» prova a ricostruire con Libero.

ugo sposetti  emanuele macalusougo sposetti emanuele macaluso

 

Quel versamento quindi non era per lei?

«A me che mi servono i soldi di Burchi? Questa cosa è una sciocchezza totale. I politici sono tutti tracciati. Lasci perdere».

 

Per chi era quel versamento dell’ottobre del 2013?

«Tesoro mio non sono mica un juke-box... io ho sempre raccolto offerte per le fondazioni, quei soldi vanno là. Giro sempre con i tagliandini con iban e codice fiscale delle fondazioni da sostenere».

 

Ugo Sposetti e Gianni Letta Ugo Sposetti e Gianni Letta

Anche oggi ha con sé la mercanzia?

«(si accende) Ho tutto. Se la incontro quanto meno 100 euro li deve mandare».

 

A chi?

«All’associazione Enrico Berlinguer. Oppure alla fondazione Cespe che risale agli anni ’70 ed era del Pci. E poi ho i fogliettini del 5 per mille della fondazione Gramsci. Da anni raccolgo risorse per queste benefiche istituzioni».

 

Le fondazioni non sono sempre benefiche...

verdini e sposetti al ristoranteverdini e sposetti al ristorante

«C’è di tutto. È fisiologico in un paese come il nostro. Però se lei si collega sul sito dell’associazione Enrico Berlinguer o della Notte rossa vede quante iniziative fanno queste fondazioni, nate dopo la formazione del Pd».

 

Burchi i versamenti li faceva a nome proprio o a nome di Italferr?

«Questo non lo so. Spero che li abbia fatti a nome suo. Se poi Burchi ha una sua società personale, essendo un professionista, poteva fare le donazioni con quella, rispettando le regole».

 

sposettisposetti

Nell’indagine di Firenze lei è citato anche per alcune raccomandazioni. Per esempio si è impegnato per trovare lavoro all’ex parlamentare Massimo Marchignoli.

«E allora? Era rimasto senza impiego. Se le servisse, aiuterei anche lei...».

 

Nelle intercettazioni si lamenta perché deve occuparsi solo di trovare posti di

lavoro...

«Purtroppo è così».

 

Si è stancato di farlo?

UGO SPOSETTI E PIERO FASSINA jpegUGO SPOSETTI E PIERO FASSINA jpeg

«No, non mi scoccia. Facendo attività politica da 45 anni, ho incontrato tanta gente e nel partito chi rimaneva senza lavoro diceva: sentiamo Sposetti se ci aiuta. E allora? Ho fatto peccato?»

 

MARCHIGNOLI MASSIMO - copyright PizziMARCHIGNOLI MASSIMO - copyright Pizzi

Quando dice che lei ha sostituito il vecchio Pci che cosa intende?

«Che mi devo occupare di tutto il personale che è rimasto. Ho dovuto metterlo anche in cassa integrazione».

 

Però lei si è preoccupato soprattutto di un ex deputato con vitalizio...

lusi e sposetti lusi e sposetti

«Vede che dice cazzate. Marchignoli è senza reddito perché non ha l’età per la pensione. A lui, tra l’altro, non sono nemmeno riuscito a trovare un posto».

 

Sarà perché lei gli cercava un incarico di prestigio, dentro a un cda...

«Nella sua vita Marchignoli ha fatto anche il presidente di municipalizzata. Purtroppo ora per trovare un posto non basta la professionalità, ma serve una laurea. Pure io non ho mai sostenuto un esame all’università eppure non mi vergogno di questo e credo di saper fare il mio lavoro».

MELANIA RIZZOLI SALUTA UGO SPOSETTI MELANIA RIZZOLI SALUTA UGO SPOSETTI

 

E ora fa solo l’ufficio di collocamento?

«No. Faccio anche altre cose. Per esempio a Burchi chiedevo pure soldi e non è che fosse molto magnanimo quell’uomo».

 

Gli ha chiesto denaro anche per le campagne elettorali?

«Quando sono stato candidato ho cercato soldi per la mia».

 

E lui quanto le ha dato?

ie23 ugo sposetti linda giuvaie23 ugo sposetti linda giuva

«Non so, forse niente. Da quello che ricordo l’uomo ha il braccino corto».

 

Oltre a Burchi chi conosce di Italferr? Quell’azienda sembra un fortino degli ex Ds.

«Io Burchi non l’ho conosciuto in Italferr. Non c’entra niente. Lui è stato anche con

Gabriele Albertini all’Atm di Milano».

 

Come vi siete incontrati?

«È successo una quindicina di anni fa, era un professionista iscritto ai Ds a Modena. Solo ultimamente si è intensificata la frequentazione. Spesso quando veniva a Roma e aveva un’ora libera mi chiamava per un caffè. È uno che parla molto, come si intuisce dalle intercettazioni».

ie25 ugo sposetti filippo penatiie25 ugo sposetti filippo penati

 

Nell’inchiesta di Firenze ci sono diversi indagati del suo partito. Il consigliere regionale emiliano Vladimiro Fiammenghi lo conosce?

«Sì, ma non ho capito che cosa avrebbe combinato».

 

rif40 ugo sposetti armando cossuttarif40 ugo sposetti armando cossutta

Insieme con l’ex assessore Alfredo Peri è accusato di corruzione per aver promesso all’ingegnere Stefano Perotti (uno degli arrestati ndr) di fargli dirigere i lavori dell’Autostrada Cispadana.

«Ma poi lo hanno fatto il direttore?».

 

Per la verità la Cispadana deve ancora partire.

«(Ride) E allora dove sta la corruzione? (Continua a ridere)».

 

Conosce l’ex presidente di Italferr Maria Lorenzetti?

«Sì e penso che sia pulita».

 

Ha già subito una condanna per la sanità umbra, quando era presidente del- la Regione, e un rinvio a giudizio per la Tav fiorentina.

«Per una che ha governato per tanti anni, una condanna ci sta pure. Di primo grado poi...».

 

Nell’inchiesta è indagato anche l’ex sottosegretario diessino Antonio Bargone.

«Altro grande professionista. Lo conosco da anni».

 

GIULIO BURCHIGIULIO BURCHI

Non mi sembra molto convinto della solidità di questa inchiesta.

«Se lei mi dice che Fiammenghi e Peri sono indagati per una promessa, magari una millanteria, mi chiedo: dove sta la corruzione? Mi pare che in questa storia non sia girato un euro».

 

Ci sono i versamenti di Burchi a lei...

«(Ride) Quindi il corrotto sono io?»

 

Per gli inquirenti lo sono alcuni suoi compagni.

«Io non sono un pm, ma un garantista. Sempre».

 

Non ha peccati da confessare? Rimorsi?

«Forse dovrei andare in pensione e invece continuo a lavorare».

antonio_bargoneantonio_bargone

 

Quando è entrato in Parlamento?

«Per la prima volta nel 1987. Sono da rottamare».

 

Questo è il mantra di Matteo Renzi. Che cosa pensa del premier?

«Siamo entrambi tifosi della Fiorentina».

 

Non sarà mica diventato renziano?

«Se lo ripete la querelo».

 

Ultimi Dagoreport

maurizio belpietro giorgia meloni francesco saverio garofani

A CIASCUNO LA SUA “VERITÀ” - L’ARTICOLO PUBBLICATO DAL QUOTIDIANO DI BELPIETRO SUL "PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È PRATICAMENTE IDENTICO ALLA MAIL RICEVUTA DA MOLTI ALTRI QUOTIDIANI, DA UN ANONIMO CHE SI FIRMAVA "MARIO ROSSI", CHE HANNO DECISO DI IGNORARE LA VICENDA PERCHÉ NON VERIFICABILE - PERCHE' BELPIETRO HA DECISO DI DARE SPAZIO E RISALTO A UNA STORIA COSI' AMBIGUA? HA IN MANO ANCHE UN AUDIO O CI SONO ALTRE RAGIONI? DI CERTO, L'EX ALLIEVO DI VITTORIO FELTRI È UN PO' IN DIFFICOLTÀ: LE COPIE VENDUTE DAL SUO GIORNALE CALANO E "LA VERITÀ" STA DIVENTANDO POST-VERITÀ, CON LO SPAZIO CONCESSO A COMPLOTTISTI, NO VAX E PUTINIANI - FORSE CREARE UN PO’ DI CACIARA CON IL GAROFANI-GATE SERVE A RIPORTARE IL QUOTIDIANO SOTTO I RIFLETTORI - DI SICURO HA FATTO UN FAVORE A GIORGIA MELONI. DEL RESTO, FU LEI NEL 2023 A OPPORSI ALLA VENDITA DEL GIORNALE AD ANGELUCCI, E A TROVARE IN FEDERICO VECCHIONI, AD DI "BONIFICHE FERRARESI" E CARO A LOLLOBRIGIDA, IL "SALVATORE" PRONTO A RILEVARE IL 25% DELLA SOCIETA' EDITRICE BY BELPIETRO - DA ALLORA FIOCCANO INSERZIONI DELLE PARTECIPATE E PEZZI PRO-GIORGIA...

matteo salvini giorgia meloni donald trump vladimir putin sergio mattarella

DAGOREPORT - COME MAI GLI ARTICOLI DELLA “VERITÀ” SUL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” ARRIVANO IL GIORNO DOPO LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA, DI CUI GAROFANI È SEGRETARIO, IN CUI SI È RIBADITA LA LINEA DI “PIENO SOSTEGNO ITALIANO ALL’UCRAINA”? - LA LINEA PRO-KIEV DI GIORGIA MELONI SI E' AFFIEVOLITA DA TEMPO (HA MESSO IN “PAUSA” L'ADESIONE DELL'ITALIA AL PIANO PURL PER LE ARMI USA A KIEV) E SALVINI E' IL SOLITO "FIGLIO DI PUTIN" CHE SI OPPONE A OGNI SOSTEGNO A ZELENSKY - NON SOLO: MATTARELLA, ORMAI DA ANNI, INFIOCINA I SOVRANISMI DI MEZZO MONDO, HA PIU' VOLTE CRITICATO TRUMP, PUTIN, ORBAN, NETANYAHU E AFD (GUARDA CASO TUTTI AMICI DI MELONI E SALVINI) - SE L'AUDIO DI GAROFANI ESISTE, E CERTIFICA UN "COMPLOTTO" E NON UN SEMPLICE RAGIONAMENTO POLITICO, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA? IL COLLOQUIO DELL'EX DEPUTATO DEL PD È STATO CARPITO AL RISTORANTE IN UNA "CHIACCHERATA TRA AMICI". SE ESISTE L'AUDIO, CHI LO HA REGISTRATO? UN AMICO? UN PRIVATO CITTADINO CHE HA RICONOSCIUTO GAROFANI, NONOSTANTE FOSSE UN VOLTO POCO NOTO? O IL CONSIGLIERE DI MATTARELLA ERA "ATTENZIONATO"? DA CHI?

tommaso foti galeazzo bignami

CHIAGNI E FOTI – A VOLERE QUEL FENOMENO DI GALEAZZO BIGNAMI COME CAPOGRUPPO DI FDI ALLA CAMERA FU TOMMASO FOTI, CHE SCELSE IL CAMERATA BOLOGNESE COME SUO SUCCESSORE. QUANDO CI FU IL PASSAGGIO DI CONSEGNE, FOTI ASSICURÒ CHE NON AVREBBE POTUTO SCEGLIERE UN SUCCESSORE MIGLIORE (PENSA COM'ERANO GLI ALTRI PRETENDENTI) - DI SICURO BIGNAMI NON È MAI STATO TROPPO ISTITUZIONALE NEGLI INTERVENTI IN AULA: SPESSO PROVOCATORIO, OGNI VOLTA CHE PARLA IRRITA L'OPPOSIZIONE. PARE CHE UNA TELEFONATA DA PALAZZO CHIGI E UN CONSIGLIO “PATERNO” BY FOTI LO AVESSERO INDOTTO A MAGGIOR EQUILIBRIO. SINO A IERI…

sergio mattarella guido crosetto galeazzo bignami adolfo urso giorgia meloni

FLASH! - SULLA QUESTIONE GAROFANI-BELPIETRO, RIMBOMBA IL SILENZIO ASSORDANTE DI GUIDO CROSETTO. CHE LA LINEA DEL MINISTRO DELLA DIFESA E COFONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA SIA PIÙ IN SINTONIA CON IL COLLE CHE CON I CAMERATI DI “PA-FAZZO” CHIGI DI VIA DELLA SCROFA, NON È UNA NOVITÀ. D’ALTRONDE, NEL 2022 FU MATTARELLA A VOLERE CROSETTO ALLA DIFESA, DOPO AVER BOCCIATO IL NOME DI ADOLFO URSO PROPOSTO DA MELONI. ED È SEMPRE STATO CONSIDERATO UN “INTERLOCUTORE” DEL COLLE, TANT’È CHE GUIDONE SMISE DI PARTECIPARE  AI CONSIGLIO DEI MINISTRI POICHÉ TUTTI DAVANTI A LUI TENEVANO LA BOCCUCCIA CHIUSA…

maurizio belpietro giorgia meloni galeazzo bignami francesco saverio garofani sergio mattarella

GIORGIA MELONI NON ARRETRA! DOPO L'INCONTRO AL QUIRINALE CON MATTARELLA, LA DUCETTA HA RIBADITO LA VERSIONE DEL CAMERATA GALEAZZO BIGNAMI: “RAMMARICO PER LE PAROLE ISTITUZIONALMENTE E POLITICAMENTE INOPPORTUNE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI” – AL CONSIGLIERE DI MATTARELLA SARÀ SFUGGITA UNA PAROLA DI TROPPO, MA DA UNA BANALE OSSERVAZIONE POLITICA SUL CENTROSINISTRA AL GOLPE QUIRINALIZIO, CI PASSA UN OCEANO – PERCHÉ BELPIETRO NON PUBBLICA L'AUDIO IN CUI GAROFANI EVOCAVA UN “PROVVIDENZIALE SCOSSONE” (AMMESSO CHE LO "SCOSSONE" NON SI RIFERISSE AL CENTROSINISTRA)? SE LO FACESSE, LA QUESTIONE SAREBBE CHIUSA: PER GAROFANI SAREBBE DIFFICILE RESTARE AL SUO POSTO – IL QUIRINALE AVEVA FATTO SAPERE CHE DOPO L’INCONTRO CI SAREBBE STATO UN COMUNICATO. PER ORA L’HA FATTO LA MELONI: CI SARÀ UN’ALTRA NOTA DAL COLLE? - BIGNAMI INSISTE: "CI HA SORPRESO LA REAZIONE SCOMPOSTA DEL PD, GAROFANI HA CONFERMATO I CONTENUTI E NON HO VISTO PIATTI VOLARE DAL QUIRINALE..."