volodymyr zelensky oleksii reznikov

LE PURGHE DI ZELENSKY SONO STATE CHIESTE DA EUROPA E STATI UNITI – IL PRESIDENTE DELL’UCRAINA, DOPO AVER RIMOSSO IL MINISTRO DELLA DIFESA REZNIKOV, HA CACCIATO QUASI TUTTI I SUOI VICEMINISTRI SMANTELLANDO IL VERTICE DA CUI DIPENDE LA MAGGIOR PARTE DELLE FORZE ARMATE - SE VUOLE FAR ENTRARE IL SUO PAESE NELL’UNIONE, ZELENSKY DEVE COMBATTERE LA CORRUZIONE DILAGANTE, DI CUI SONO STATI ACCUSATI I VERTICI MILITARI - IL SEGRETARIO DELLA DIFESA AMERICANO, AUSTIN: "LA CONTROFFENSIVA FA PROGRESSI COSTANTI..."

1-AUSTIN, 'CONTROFFENSIVA UCRAINA FA PROGRESSI COSTANTI'

 

OLEKSII REZNIKOV VOLODYMYR ZELENSKY

(ANSA-AFP) - La controffensiva dell'Ucraina contro l'invasione delle forze russe sta facendo progressi "costanti". Lo ha dichiarato il segretario della Difesa degli Usa Lloyd Austin in apertura della riunione del gruppo di contatto per la difesa dell'Ucraina che si svolge a Ramstein.

 

 

2-DA UE E USA PRESSIONI SU ZELENSKY VIA I VERTICI CORROTTI DELLA DIFESA

Estratto dell’articolo di Paolo Brera per “la Repubblica”

 

Oleksii Reznikov al vertice di Ramstein della Nato

A meno di due settimane dalla cacciata del ministro della Difesa Oleksij Reznikov, il governo Zelensky ha rimosso quasi tutti i suoi viceministri smantellando il vertice da cui dipende la maggior parte delle forze armate ucraine. Un terremoto politico, dopo 19 mesi di invasione russa; ma è quasi un atto dovuto, un’appendice della rimozione di Reznikov travolto dagli scandali sulle forniture gonfiate negli appalti militari.

 

lloyd austin allo shang ri la dialogue di singapore 1

L’ex ministro, e ora i suoi uomini, pagano quantomeno per non essersi accorti di nulla, mentre i loro uffici compravano a peso d’oro il cibo dei soldati e le giacche invernali con cui li spedivano nel gelo delle trincee. L’ultimo scandalo è di pochi giorni fa, una truffa sull’acquisto del carburante per mettere in volo intanto i caccia ucraini, in attesa che gli F16 aumentino il lucro dei funzionari corrotti.

 

Tra i vice messi alla porta ieri dal consiglio dei ministri il nome più noto è Hanna Maliar, che recitava impassibile il bollettino di guerra rifiutando commenti. Giovedì scorso aveva annunciato la liberazione di Andriivka, un paesino del Donbass nella zona di Bakhmut, venendo clamorosamente smentita dalle forze armate: «Dichiarazione falsa e prematura, queste parole ci danneggiano», scriveva la III Brigata d’assalto. Salvo poi annunciare la liberazione il giorno successivo. Il cambio di stagione era nell’aria.

volodymyr zelensky e jens stoltenberg al vertice nato di vilnius 1

 

Il 6 settembre il parlamento aveva ratificato la nomina di Rustem Umerov, decisa da Zelensky in sostituzione di Reznikov, ed erano arrivate le prime lettere di dimissioni dei viceministri. Era ovvio che Umerov, manager esperto e mai infangato, avrebbe cambiato la squadra travolta da scandali indecenti come gli appalti gonfiati per chi rischia la vita al fronte e le mazzette nei Distretti militari per evitare la trincea.

 

Insieme a Maliar se ne vanno cinque viceministri e il segretario di Stato della Difesa. È il primo e più importante avvicendamento nel governo dopo la tragedia dell’elicottero precipitato a Kiev, che decapitò i vertici del ministero degli Interni. Un incidente ancora misterioso, al contrario di questo terremoto che è la risposta di Zelensky alle pressioni degli alleati perché combatta la corruzione devastante.

 

oleksii reznikov

È uno dei cardini imposti dall’Europa per l’integrazione, ed è una litania costante. Lo è dietro le cortine della Bankova, il quartier generale di Zelensky, ma anche nei discorsi ufficiali dei partner in visita a Kiev: anche gli ultimi — il Segretario di Stato Usa Antony Blinken e la ministra degli Esteri tedesca, Annalena Baerbock — ne hanno discusso con il Presidente come dichiarato direttamente o riportato nei rapporti ufficiali.

 

oleksii reznikov 2

Non è un caso che la decisione di Zelensky di chiudere l’era Reznikov sia arrivata proprio alla vigilia dell’arrivo a Kiev di Blinken, e quella di licenziare i suoi vice giunga ora prima del suo viaggio negli Usa. Il presidente aveva già salvato Reznikov una volta, di fronte al primo scandalo delle uova a prezzo d’oro per i soldati al fronte: i dettagli dell’appalto lasciavano gli ucraini senza parole, mentre leggevano i prezzi assurdi riconosciuti per alimenti che costavano molto meno in qualsiasi supermercato.

 

Ma Reznikov non fu direttamente coinvolto, e Zelensky si limitò a licenziare i dirigenti corrotti. In seguito emersero tanti altri scandali sotto i tappeti della Difesa che nessuno si è stupito, una settimana fa, di fronte al sondaggio della “Fondazione per le iniziative democratiche” secondo cui il 78 per cento degli ucraini ritiene il presidente responsabile della corruzione nel governo e nei distretti militari.

 

thordi??s kolbrun lloyd j. austin iii jens stoltenberg oleksii reznikov

Una bomba a orologeria sulla credibilità di Zelensky. Una minaccia troppo insidiosa, in un momento così delicato della controffensiva e in vicinanza della scadenza del suo mandato, anche se la guerra e la legge marziale impediranno probabilmente le elezioni […]

volodymyr zelensky e jens stoltenberg al vertice nato di vilnius 2volodymyr zelensky e la moglie olena al vertice nato di vilnius 1volodymyr zelensky e jens stoltenberg al vertice nato di vilnius volodymyr zelensky al vertice nato di vilnius 1l abbraccio tra giorgia meloni e volodymyr zelensky al vertice nato di vilnius

Lloyd Austin Oleksii Reznikov. OLEKSII REZNIKOV

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