vladimir putin - ebrahim raisi.

PUTIN APPARECCHIA IL NUOVO ORDINE MONDIALE – “MAD VLAD”, DOPO I VIAGGI IN ARABIA SAUDITA E EMIRATI, È ARRIVATO IN IRAN, DOVE HA INCONTRATO IL PRESIDENTE EBRAHIM RAISI: I DUE HANNO INVOCATO IL CESSATE IL FUOCO A GAZA, COME SE LO ZAR NON STESSE BOMBARDANDO UN PAESE SOVRANO DA QUASI DUE ANNI E TEHERAN NON FINANZIASSE I TERRORISTI DI HAMAS – IL PIANO PER CREARE UN NUOVO CORRIDOIO COMMERCIALE…

vladimir putin

Alberto Zanconato per l’ANSA

 

La guerra a Gaza, con la richiesta di un cessate il fuoco immediato, lo sviluppo dello strategico corridoio Nord-Sud per i trasporti mondiali attraverso i territori russo e iraniano: sono temi vasti e complessi quelli affrontati nel vertice tra Vladimir Putin e il presidente iraniano Ebrahim Raisi, ma sullo sfondo, incombente, rimane il conflitto ucraino, con le accuse occidentali a Teheran di rifornire di droni le forze russe per continuare i loro bombardamenti.

 

ebrahim raisi vladimir putin

E soprattutto con le incertezze sulla continuazione degli aiuti occidentali a Kiev. Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha detto che Mosca "spera" che il Congresso Usa fermi i nuovi finanziamenti all'Ucraina, dopo che ieri sera i repubblicani al Senato hanno bloccato in un voto procedurale la proposta di legge con gli aiuti per Israele e Kiev, chiedendo misure di controllo più severe al confine col Messico.

 

Un blocco posto nonostante l'allarme lanciato dal presidente Joe Biden, secondo il quale se la Russia non verrà sconfitta in Ucraina, attaccherà la Nato, costringendo Washington ad entrare direttamente nel conflitto. Scopo della Casa Bianca, ha risposto Peskov, è continuare a "demonizzare" la Russia a fini di politica interna, per "manipolare i congressisti e continuare a bruciare denaro dei contribuenti nella fornace della guerra ucraina".

 

joe biden e volodymyr zelensky - armi all ucraina -vignetta osho

Da Kiev si è alzata la voce del segretario del Consiglio per la sicurezza e la difesa nazionale, Oleksiy Danilov, secondo il quale poco importa come voterà il Congresso o chiunque altro, perché Kiev non rinuncerà comunque "nemmeno a un pezzo" del suo territorio. "Ci concentreremo, trarremo conclusioni, ricaricheremo le nostre armi e continueremo a distruggere il mostro russo", ha assicurato Danilov in un messaggio su X. Raisi ha detto che con Putin ha parlato anche di come fermare immediatamente i bombardamenti di Israele sulla Striscia di Gaza.

 

E questo dopo che ieri, nella sua visita a Riad, il presidente russo ha unito la sua voce a quella del principe Mohammad bin Salman per rinnovare la richiesta di un cessate il fuoco esprimendo "profonda preoccupazione per la catastrofe umanitaria a Gaza". Occorre "mettere fine ai bombardamenti il prima possibile", perché oggi la situazione nella Striscia "pone una sfida non soltanto alla nostra regione ma a tutta l'umanità", ha affermato Raisi.

 

vladimir putin ebrahim raisi.

L'Iran sostiene Hamas, una cui delegazione è stata ricevuta Mosca lo scorso ottobre. Putin ha più volte affermato che l'unica via per arrivare alla pace è riavviare il processo per la creazione di uno Stato palestinese, dopo che saranno cessate le ostilità. Sia Putin sia Raisi hanno posto l'accento anche su un altro tema al centro del loro colloquio: il Corridoio Nord-Sud. Vale a dire un progetto per lo sviluppo di una nuova direttrice per i commerci mondiali dal nord Europa all'India attraverso la Russia e l'Iran, per una lunghezza totale di 7.200 chilometri.

 

vladimir putin ebrahim raisi

Un asse che dovrebbe essere alternativo e più breve rispetto a quello via mare che attualmente scende dal Mar Baltico al Mediterraneo per poi passare dal Canale di Suez e infine dirigersi verso l'Asia. Mosca e Teheran sono giunti alla "realizzazione pratica della costruzione della ferrovia Nord-Sud", ha sottolineato Putin.

Il presidente russo ha anche detto di avere accettato un invito a recarsi in visita in Iran, dove è stato l'ultima volta nel luglio del 2022, incontrando la Guida suprema Ali Khamenei. L'ultimo incontro con Raisi prima di quello di oggi risale invece al settembre dell'anno scorso, quando i due presidenti si videro a Samarcanda, in Uzbekistan, a margine del vertice dell'Organizzazione per la cooperazione di Shanghai.

IL CALOROSO BENVENUTO DI MOHAMMED BIN SALMAN A VLADIMIR PUTIN IL CALOROSO BENVENUTO DI MOHAMMED BIN SALMAN A VLADIMIR PUTIN

Ultimi Dagoreport

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...

giorgia meloni matteo salvini adolfo urso abodi giorgetti tajani giorgio armani

UN PO’ PIU’ DI RISPETTO SE LO MERITAVA GIORGIO ARMANI DA PARTE DEL GOVERNO – SOLO IL MINISTRO DELL’UNIVERSITA’, ANNA MARIA BERNINI, HA RESO OMAGGIO ALL’ITALIANO PIU’ CONOSCIUTO AL MONDO RECANDOSI ALLA CAMERA ARDENTE DOVE, TRA SABATO E DOMENICA, SONO SFILATE BEN 16 MILA PERSONE - EPPURE MILANO E’ A DUE PASSI DA MONZA, DOVE IERI ERA PRESENTE AL GP, OLTRE AL VICEPREMIER MATTEO SALVINI, IL MINISTRO DELLO SPORT ANDREA ABODI, SMEMORATO DEL PROFONDO LEGAME DELLO STILISTA CON BASKET, CALCIO, TENNIS E SCI - A 54 KM DA MILANO, CERNOBBIO HA OSPITATO NEL WEEKEND TAJANI, PICHETTO FRATIN, PIANTEDOSI, CALDERONE E SOPRATTUTTO ADOLFO URSO, MINISTRO DEL MADE IN ITALY, DI CUI ARMANI E’ L’ICONA PIU’ SPLENDENTE – E IGNAZIO LA RUSSA, SECONDA CARICA DELLO STATO, DOMENICA ERA A LA SPEZIA A PARLARE DI ''PATRIOTI'' AL DI LA’ DI RITUALI POST E DI ARTICOLETTI (MELONI SUL “CORRIERE”), UN OMAGGIO DI PERSONA LO MERITAVA TUTTO DAL GOVERNO DI CENTRODESTRA PERCHE’ ARMANI E’ STATO UN VERO “PATRIOTA”, AVENDO SEMPRE PRESERVATO L’ITALIANITA’ DEL SUO IMPERO RIFIUTANDO LE AVANCES DI CAPITALI STRANIERI…