putin berlusconi big

DIO LI FA E POI L’ACCOPPIA: TUTTI I SEGRETI DELL’AMICIZIA PUTIN-BERLUSCONI - DAI CAZZI AI RAZZI: ZAR VLAD RACCONTA QUELLA SERATINA “PIROTECNICA” A VILLA CERTOSA: "ALCUNI RAZZI PUNTARONO SULLA TERRAZZA DOVE ERAVAMO NOI..."

putin berlusconi bushputin berlusconi bush

Anticipazione del libro di Alan Friedman “My way: Berlusconi si racconta a Friedman” pubblicata da il “Corriere della Sera”

 

Nessun’altra relazione ha provocato così tanta costernazione, curiosità o controversie come la calda e duratura amicizia tra Silvio Berlusconi e Vladimir Putin. Il rapporto si stabilì nei primi anni Duemila, quando Berlusconi si assunse un ruolo di mediatore tra Putin e George W. Bush. Putin afferma che la creazione del Consiglio a Pratica di Mare nel maggio del 2002 è stato «un positivo passo in avanti nella costruzione di rapporti di partnership tra Russia e Nato.

putin berlusconi duduputin berlusconi dudu

 

Ha creato le condizioni per collaborare in una prospettiva a lungo termine. Ma purtroppo noi — e parlo di tutti, non voglio addossare la responsabilità a nessuno in particolare — non abbiamo saputo trarre pienamente vantaggio da quanto è stato fatto allora in Italia . 


Il trattato Russia-Nato, in quanto tale, è senza dubbio la piattaforma su cui costruire i rapporti, ma sarebbero stati necessari anche cambiamenti nella politica concreta e questi purtroppo non li abbiamo visti». 
 

Berlusconi difende le scelte dell’amico Vladimir Putin e mette in guardia dai rischi di una nuova Guerra fredda. Ma Putin, da parte sua, promette che questo non accadrà: «Qualcuno vorrebbe separare la Russia dall’Europa e l’Ucraina dalla Russia. Ci siamo accorti di questo. A volte coloro che si pongono tali obiettivi riescono nel loro intento, ma questo significa che noi non stiamo lavorando in maniera efficace. Non ci faremo coinvolgere in nessuna nuova Guerra fredda. Non lo consentiremo». 
 

putin berlusconi 9putin berlusconi 9

Berlusconi ha sempre difeso le posizioni di Putin sulla Crimea e sull’Ucraina, tanto che gli avversari sostengono che sia un semplice megafono del presidente russo. D’altra parte, per chi li ha sentiti parlare su questi temi, è evidente che i due uomini condividono la stessa visione delle cose. 
 

«Sulla questione dell’Ucraina» sostiene Berlusconi «io sono in disaccordo con la politica dell’Unione Europea e degli Stati Uniti, e con il comportamento della Nato. Il popolo della Crimea parla russo e ha votato con un referendum per riunirsi alla Madre Russia.

 

Le sanzioni internazionali decise contro cittadini russi considerati vicini a Putin sono assurde. Espellere la Russia dal G8 è stato un errore. Purtroppo, la politica dell’Occidente sull’Ucraina potrebbe riportarci all’isolamento della Russia, come prima che firmassimo il trattato di Pratica di Mare. Sinceramente, in Occidente vedo oggi una totale mancanza di leadership». 
 

putin berlusconi 6putin berlusconi 6

Putin, in ogni caso, considera Berlusconi non solo un amico o un alleato, ma forse l’uomo che più di tutti ha fatto il possibile per avvicinare la Russia all’Occidente, fin dagli anni Novanta, ai tempi di Eltsin. 

 

«Molto è cambiato, e in meglio, nelle nostre relazioni bilaterali. Fin dal 1994 Berlusconi aveva invitato il presidente Eltsin al G8, che fino ad allora era stato il G7. Nel suo primo mandato, che non fu molto lungo, venne a Mosca a firmare con Eltsin un accordo di amicizia e cooperazione tra Italia e Russia.

 

putin berlusconi 4putin berlusconi 4

All’inizio degli anni Duemila, e in particolare nel 2002, ha spinto affinché si giungesse alla firma di un accordo tra Russia e Nato, e in questo senso ha svolto un ruolo essenziale nel miglioramento della situazione in Europa, non solo nell’ambito dei rapporti italo-russi, ma anche nell’ambito più vasto dell’evoluzione politica». 
 

In tutti questi anni Berlusconi ha mantenuto rapporti molto stretti con Putin, che dimostra una grande conoscenza, e una grande comprensione, delle fortune politiche, delle inchieste, dei processi e degli scandali che l’amico italiano ha dovuto affrontare nel corso

degli ultimi vent’anni. I media occidentali sono stati ingiusti con Berlusconi? 
Putin scrolla le spalle. 
 

putin berlusconi 5putin berlusconi 5

«Non ritengo di avere il diritto di indicare gli errori dei media occidentali. Errori ne fanno tutti, i politici come i media. Vorrei sottolineare una cosa. Se la memoria non mi inganna, Berlusconi ha cominciato a fare politica nel 1994. È sceso in politica nel 1993 e nel 1994 è diventato premier, ma prima di allora aveva fatto l’imprenditore per più di trent’anni e non aveva mai avuto alcun problema di carattere giudiziario. Appena ha cominciato a fare politica, nel giro di tre anni è stato oggetto di una trentina di procedimenti penali.

Purtroppo, questo è tipico non solo dell’Italia, ma del mondo in generale.» 

 

putin berlusconi 1putin berlusconi 1

Il presidente russo parla con affetto sincero, e in una conversazione di mezz’ora si riferisce dieci volte a Berlusconi chiamandolo «Silvio». «Silvio» dice Putin «è un uomo franco, a volte forse eccessivamente franco, può anche offendere qualcuno o suscitare la reazione sia dei colleghi sia della stampa.

 

E dunque si tratta semplicemente — sa — di elementi della lotta politica pubblica. A volte si rimane nei limiti della decenza, a volte li si supera, ma non ci vedo nulla di particolare. Sinceramente, non ho tempo per analizzare quello che scrive la stampa internazionale». 
 

putin berlusconi 3putin berlusconi 3

«Con il mio amico Vladimir e con gli altri leader cerco sempre di essere totalmente sincero e aperto. Cerco di stabilire un buon rapporto e un forte legame personale. È una cosa che aiuta molto, quando ci sono dei problemi.

 

Permette di telefonarsi a qualunque ora e di risolvere più facilmente le questioni spinose. Però bisogna passare del tempo insieme. Putin, Blair e altri leader europei sono venuti in vacanza da me in Sardegna. Credo sia una buona cosa, perché tra leader politici, così come in qualunque relazione umana, avere un buon rapporto basato sul rispetto, sull’amicizia, sulla fiducia vuol dire tutto. Per me, il legame non deve essere solo di testa, deve partire dal cuore». 
 

berlusconi putin medvedevberlusconi putin medvedev

Nella Stanza del Camino al Cremlino, rispondendo a una domanda sulle sue visite alla villa di Berlusconi in Sardegna, Putin conferma che «Silvio mette il cuore e l’anima in ogni cosa che fa». Il presidente della Federazione Russa si concede una risatina subito repressa quando rievoca una particolare serata con Berlusconi e altri amici nella sontuosa Villa Certosa. Tra i presenti c’era Andrea Bocelli con la compagna. 
 

berlusconi da putinberlusconi da putin

«Non so se a Silvio piacerà ciò che sto per raccontare,» dice Putin con una maliziosa strizzatina d’occhio «ma aveva organizzato un piccolo spettacolo di fuochi d’artificio, che cominciò con alcuni razzi che puntarono direttamente proprio sulla terrazza dove eravamo noi. Berlusconi ci è rimasto molto male, ma questo non rovinò la festa. Lui mette il cuore e l’anima in ogni cosa che fa». 
 

Secondo due ospiti della serata, quando un razzo partì nella direzione sbagliata, Bocelli, Putin e gli altri invitati dovettero allontanarsi in fretta e furia dalla terrazza, i pantaloni bianchi di Putin divennero un po’ meno bianchi per la cenere, quelli di un altro ospite, Tony Renis, diventarono neri, e il vestito della fidanzata di Bocelli rischiò di disintegrarsi. 

 

putin e famiglia berlusconiputin e famiglia berlusconiberlusconi medvedev putinberlusconi medvedev putinputin berlusconi 8putin berlusconi 8putin berlusconi medvedevputin berlusconi medvedev

 

Ultimi Dagoreport

gaza giorgia meloni donald trumpm benjamin netanyahu

QUANTO A LUNGO PUÒ ANDARE AVANTI IL TRASFORMISMO CHIAGNE E FOTTI DI GIORGIA MELONI DECLINATO IN SALSA ISRAELO-PALESTINESE? - L’ITALIA HA DATO IL SUO VOTO FAVOREVOLE AL RICONOSCIMENTO DI "DUE POPOLI, DUE STATI" ALL'ASSEMBLEA DELL'ONU DEL 22 SETTEMBRE - MA, FRA UNA SETTIMANA, SU INIZIATIVA DI FRANCIA E ARABIA SAUDITA, IL CONSIGLIO DELL'ONU E' CHIAMATO A VOTARE IL RICONOSCIMENTO DELLO STATO PALESTINESE: CHE FARA' LA "GIORGIA DEI DUE MONDI"? - FRANCIA, AUSTRALIA, BELGIO, CANADA, FINLANDIA, MALTA, PORTOGALLO E REGNO UNITO ENTRERANNO A FAR PARTE DEI 147 STATI DEI 193 MEMBRI DELL’ONU CHE RICONOSCONO LA PALESTINA - DIMENTICANDO PER UN MOMENTO LE STRAGI DI GAZA, LA PREMIER VOTERA' CONTRO O SI ASTERRA' PER COMPIACERE TRUMP E L’AMICO NETANYAHU? TROVERA' IL CORAGGIO DI UNIRSI AL RESTO DEL MONDO, VATICANO COMPRESO? AH, SAPERLO...

giorgia meloni vox ursula von der leyen santiago abascal

DAGOREPORT - SE I MEDIA DI CASA NOSTRA, DEL VIDEO-MESSAGGIO DI GIORGIA MELONI ALL'EVENTO MADRILENO DI VOX, HANNO RIPRESO SOLO LA PARTE DEL DISCORSO RIGUARDANTE L’ASSASSINIO DI CHARLIE KIRK, SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO COME MARTIRE DELL’ODIO E DELLA VIOLENZA DELLA SINISTRA, I CAPOCCIONI DI BRUXELLES HANNO SBARRATO GLI OCCHI PER UN ALTRO MOTIVO - CHE CI FACEVA LA MELONI, EX PRESIDENTE DEL GRUPPO DEI CONSERVATORI EUROPEI ALL’EVENTO “EUROPA VIVA 2025” DI VOX, IL PARTITO DI ESTREMA DESTRA SPAGNOLO CHE DAL 2023 È STATO ARRUOLATO DA “PATRIOTI PER L’EUROPA”, L’EUROGRUPPO ANTI-UE CREATO DAL DUCETTO UNGHERESE E FILO-PUTINIANO, VIKTOR ORBAN, DI CUI FA PARTE ANCHE LA LEGA DI SALVINI? - ALLA FACCIA DEL CAMALEONTISMO DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, BASCULANTE TRA UN VIAGGETTO E UN ABBRACCIO CON I DEMOCRISTIANI TEDESCHI URSULA VON DER LEYEN E FEDRICH MERZ, A CATALIZZARE L’IRRITAZIONE DEI VERTICI DELL’UNIONE È STATO IL TEMA DELL'EVENTO DI VOX CHE, TRA DIBATTITI SU IMMIGRAZIONE ILLEGALE, LAVORO, CASA E SICUREZZA, SPUTAVA IN FACCIA AI POTERI FORTI DI BRUXELLES - LA MANIFESTAZIONE DI VOX HA DIMOSTRATO, PER L’ENNESIMA VOLTA, L’ISTRIONICA PERSONALITÀ DI COMUNICATRICE DELLA PREMIER ALLA FIAMMA. TALENTO LATITANTE TRA I NUMEROSI GALLI DEL  CENTROSINISTRA... - VIDEO

FLASH! – MENTRE SVANISCE LA MILANO DEI ‘’POTERI FORTI’’ E DEI “SALOTTI BUONI”, FINITI SOTTO IL TALLONE DEI “BARBARI ROMANI”, SI ALZA LA VOCE DEL 92ENNE GIOVANNI BAZOLI - IL GRANDE VECCHIO, CHE INSIEME A GUZZETTI HA RIDISEGNATO IL SISTEMA BANCARIO, HA CONSEGNATO ALLA FELTRINELLI LA SUA AUTOBIOGRAFIA (LA FIGLIA CHIARA, NONCHÉ COMPAGNA DEL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA, LAVORA ALLA FONDAZIONE FELTRINELLI) – IL LIBRO PARTE DALLA GUERRA AI NAZIFASCISMO E LA PASSIONE PER ALESSANDRO MANZONI, CONTINUA CON LA CELEBRAZIONE DI NINO ANDREATTA, LE VICENDE DEL BANCO AMBROSIANO, FINO ALLA CREAZIONE DI INTESA SANPAOLO…

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...