
PUTIN HA GIOCO FACILE A MINACCIARE L’EUROPA DISARMATA E DISARMANTE – DOPO IL VERTICE DI PARIGI SULLE GARANZIE POST-BELLICHE PER KIEV, IL DITTATORE RUSSO AVVERTE I “VOLENTEROSI”: “LE TRUPPE EUROPEE IN UCRAINA SARANNO OBIETTIVI LEGITTIMI DA DISTRUGGERE” – ZELENSKY SI DICE CERTO CHE “VERRANNO MIGLIAIA DI SOLDATI”, MA LA COLAZIONE È IN SALITA: AL MOMENTO SU 26 PAESI SOLO FRANCIA E BALTICI PREPARANO I MILITARI. CON GIORGIA MELONI, OSTAGGIO DEL “PACIFINTO” SALVINI, CHE SI È SFILATA, LA GRANDE INCOGNITA RIGUARDA GRAN BRETAGNA E GERMANIA – TRUMP, DOPO ESSERSI FATTO PRENDERE PER IL CULO DA “MAD VLAD”, SI TIRA INDIETRO: “L’EUROPA INTERVERRÀ PER PRIMA...”
PUTIN ALLE TRUPPE DEI VOLENTEROSI: “IN UCRAINA SARETE BERSAGLI”.
Estratto dell’articolo di Rosalba Castelletti per “la Repubblica”
vladimir putin alla parata militare in piazza tienanmen a pechino foto lapresse 1
La risposta russa al vertice di Parigi non si è fatta attendere. Qualsiasi forza occidentale schierata in Ucraina sarebbe un obiettivo legittimo per Mosca, ha detto il presidente russo Vladimir Putin durante la sessione plenaria del Forum economico orientale di Vladivostok, nell’Estremo Oriente Russo.
Un chiaro avvertimento all’indomani dell’incontro nella capitale francese sulle garanzie di sicurezza post-belliche per l’Ucraina che ha portato all’impegno di 26 Paesi a fornire a Kiev sostegno militare, compreso l’invio di forze via terra, mare o aria, in caso di un ipotetico cessate il fuoco.
VERTICE DEI VOLENTEROSI ALL ELISEO A PARIGI CON VOLODYMYR ZELENSKY
Forze che conterebbe «migliaia di truppe occidentali», ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky precisando di non poter rivelare ulteriori dettagli in quanto «delicati e legati alla sfera militare». […]
Non si tratta di «fare la guerra alla Russia», ma di dissuaderla dall’attaccare nuovamente l’Ucraina in futuro, ha tentato di rassicurare il presidente francese Emmanuel Macron. Il leader statunitense Donald Trump aveva promesso di parlarne con Putin, ma non lo ha ancora fatto. Si è limitato a dire: «La guerra in Ucraina è una vergogna, ci faremo carico delle garanzie di sicurezza. L’Europa vuole vederla finire e sarà la prima a intervenire».
VERTICE ALLA CASA BIANCA CON DONALD TRUMP VOLODYMYR ZELENSKY E I VOLENTEROSI
«Se alcune truppe dovessero comparire lì, soprattutto ora, durante le operazioni militari, partiamo dal presupposto che saranno obiettivi legittimi da distruggere», ha dichiarato Putin.
«E se si prenderanno decisioni che porteranno alla pace, a una pace a lungo termine, allora semplicemente non vedo alcun senso nella loro presenza sul territorio ucraino, tutto qui. Se si raggiungeranno degli accordi, nessuno dubiti che la Russia li applicherà pienamente. Rispetteremo le garanzie di sicurezza che, ovviamente, devono essere sviluppate sia per la Russia che per l’Ucraina».
vladimir putin donald trump anchorage, alaska foto lapresse
[...] Putin, sempre attento a lanciare messaggi concilianti a Washington, per la prima volta ha detto chiaramente che è «praticamente impossibile raggiungere un accordo con la parte ucraina su questioni chiave». È per questo che «non vede la necessità» di un bilaterale con Zelensky.
Per non contare tutti i suoi dubbi sulla sua legittimità. «Se anche ci fosse la volontà politica, cosa di cui dubito ci sono difficoltà legali e tecniche, che consistono nel fatto che qualsiasi accordo sui territori deve essere confermato, in conformità con la Costituzione ucraina, tramite referendum. Per poter tenere un referendum, la legge marziale deve essere revocata. Se la legge marziale viene revocata, le elezioni presidenziali devono essere indette immediatamente».
[...] «Siamo pronti per qualsiasi tipo di incontro. Ma non crediamo che Putin sia pronto a porre fine a questa guerra. Può parlare, ma sono solo parole, e nessuno si fida delle sue parole», è stata la risposta del presidente [...]
SOLO FRANCIA E BALTICI PREPARANO I SOLDATI LA COALIZIONE È IN SALITA
Estratto dell’articolo di Gianluca Di Feo per “la Repubblica”
EMMANUEL MACRON E VOLODYMYR ZELENSKY - VERTICE DEI VOLENTEROSI A PARIGI
Un'armata molto ben mimetizzata. Dare una nazionalità a quelle «migliaia di soldati» pronti a mettere gli scarponi sul terreno ucraino indicati dal presidente Zelensky è un'impresa ancora difficile.
Dei ventisei Paesi che giovedì hanno accettato di offrire garanzie di sicurezza a Kiev in caso di pace, solo la Francia resta apertamente disposta a entrare in campo. Oggi Parigi ha un'unica missione all'estero – 750 caschi blu in Libano – e dopo la ritirata dall'Africa si reputa che non avrebbe problemi a fornire cinquemila militari: un po' pochi per tutelare l'Ucraina dalle mire russe.
[...] La grande incognita riguarda Gran Bretagna e Germania, gli altri due fondatori nella scorsa primavera della "Coalizione dei volenterosi", che hanno frenato l'interventismo iniziale. Il Guardian due settimane fa ha scritto – senza smentita – che i britannici si sarebbero limitati ad aerei e navi fuori dai confini: una linea manifestata dallo stato maggiore, ma non dal governo.
VERTICE ALLA CASA BIANCA CON DONALD TRUMP VOLODYMYR ZELENSKY E I VOLENTEROSI
Il ministro della Difesa tedesco Pistorius nei giorni scorsi ha bollato come «prematuri» i discorsi sullo schieramento di truppe. Piuttosto che mandare soldati, Berlino sembra sempre più intenzionata a farsi carico del "Porcospino d'acciaio" – come lo ha chiamato Ursula von der Leyen – e potenziare l'esercito ucraino: donerà tutti i mezzi e gli armamenti per formare quattro brigate meccanizzate.
In realtà, l'impressione è che inglesi, tedeschi e altri dei Ventisei siano in attesa di vedere concretizzare il ruolo degli Stati Uniti in questa operazione: dovrebbe riguardare la copertura aerea dalla Polonia con stormi da combattimento ma continua a restare vago e condizionerebbe l'ultima parola di molte cancellerie, come ad esempio quella norvegese.
DONALD TRUMP ALLA CASA BIANCA MOSTRA LA SUA FOTO CON VLADIMIR PUTIN - FOTO LAPRESSE
Solo l'Australia con il premier Anthony Albanese ha dato un'adesione piena alla task force, senza precisare dettagli. Una linea simile pure dal Canada, che durante la missione della Nato in Afghanistan ha alimentato un contingente di oltre duemila uomini e donne.
[...] Invece Lituania, Lettonia ed Estonia, tutte con eserciti minuscoli, sono determinate a esserci: per loro la difesa dell'Ucraina è una questione vitale. Occhio e croce, contando le capacità di quelli che hanno detto "sì" e dei "forse" si potrebbe mettere insieme una "forza di dissuasione" sul territorio ucraino al massimo di 10 mila militari. Con britannici e norvegesi si può arrivare a 13 mila; con i tedeschi a 16 mila.
EMMANUEL MACRON E VOLODYMYR ZELENSKY - VERTICE DEI VOLENTEROSI A PARIGI
L'elenco di quelli che vogliono blindare la pace senza varcare la frontiera è più lungo. Italia e Polonia sono state esplicite. La Svezia ha offerto navi e aerei radar, ma solo se ci sarà l'America. Il presidente finlandese Stubb ieri ha escluso boots on the ground, specificando: «Quando sarà il momento parteciperemo in un modo o nell'altro». [...]
vladimir putin e donald trump - anchorage alaska
vladimir putin alla parata militare in piazza tienanmen a pechino foto lapresse 2
vladimir putin alla parata militare in piazza tienanmen a pechino foto lapresse
VERTICE ALLA CASA BIANCA CON DONALD TRUMP VOLODYMYR ZELENSKY E I VOLENTEROSI MELONI MERZ MACRON STARMER