QUEER-INALE - DOPO LA SENTENZA DELLA CASSAZIONE SULLE COPPIE GAY, GASPARRI & GIOVAN-HARD ANNUNCIANO: “NAPOLITANO CI DÀ RAGIONE: IL MATRIMONIO IN ITALIA È SOLO TRA UOMO E DONNA” - AI DUE SENATORI CHE PENSANO SOLO ALLE MUTANDE ALTRUI, RIPONDE LA CONCIA: “STUCCHEVOLE TIRARE PER LA GIACCHETTA IL PRESIDENTE, CHE HA SOLO AFFERMATO PRINCIPI DI BUON SENSO: LA LEGGE LA FA IL PARLAMENTO, NON I GIUDICI” - MA CO’ STO PARLAMENTO, ASPETTA E SPERA…


1 - MATRIMONY GAY:GASPARRI-GIOVANARDI,NAPOLITANO CI DA' RAGIONE
(ANSA) - "Rileviamo con soddisfazione che il presidente Napolitano rileva la fondatezza della Sentenza della Corte di Cassazione, nella parte che applicando il nostro diritto positivo sancisce che il matrimonio fra persone dello stesso sesso, contratto all'estero, 'in Italia e' inidoneo a produrre qualsiasi effetto giuridicò". Lo affermano il capogruppo dei senatori del Pdl, Maurizio Gasparri e il Carlo Giovanardi, responsabile del Pdl per le politiche familiari che ringraziano il Capo dello Stato per aver risposto alla loro lettera del 20 marzo che sollevava il tema del valore giuridico in Italia dei matrimoni gay.

"Per quanto riguarda invece la parte della sentenza da più parti interpretata come una apertura della Cassazione al matrimonio gay - aggiungono i due esponenti del Pdl - il Capo dello Stato ha correttamente valutato le ulteriori affermazioni del magistrato come criticabili da chiunque, riportandole se mai alla necessità di spiegare le ragioni per le quali la questione non veniva rimessa alla Corte Costituzionale".

2 - MATRIMONI GAY:CONCIA,NON TIRARE PER LA GIACCHETTA NAPOLITANO
(ANSA) - ROMA, 19 APR - "Mi sembra davvero stucchevole e inappropriato da parte di Gasparri e Giovanardi tirare per la giacchetta il presidente Napolitano in un dibattito che riguarda solamente il Parlamento, che è l'organo deputato a fare le leggi. Bisognerebbe avere maggiore rispetto delle istituzioni e delle loro funzioni".

Lo dichiara Anna Paola Concia, deputata del Pd. "Ringrazio il Presidente della Repubblica che, dal canto suo, rispondendo alle due lettere, una firmata da me e Sonia Alfano e l'altra dei due senatori PdL, ha semplicemente affermato dei principi di buon senso, ribadendo che la Corte di Cassazione, con la sua sentenza storica sulle coppie omosessuali, non ha voluto interferire nelle scelte del legislatore".

"Proprio oggi il Parlamento ha finalmente iniziato a discutere le proposte di legge sulle unioni fra persone dello stesso sesso e naturalmente Gasparri e Giovanardi non perdono occasione per dimostrare al paese quanto le loro posizioni sui diritti delle persone gay, lesbiche e transessuali siano superate dalla storia e dalla realtà ".


3 - MATRIMONI GAY: QUIRINALE, CASSAZIONE NON SOSTITUISCE CAMERE
(ANSA) - "Non pare" che "con il loro provvedimento i giudici della Cassazione abbiano voluto sostituirsi al legislatore o interferire sulle scelte che solo ad esso spettano". Questa è la parte centrale di una lettera inviata dal segretario generale del Quirinale, Donato Marra, a Carlo Giovanardi e Maurizio Gasparri. Marra ha risposto, su incarico del Capo dello Stato Giorgio Napolitano, ad una lettera indirizzata al presidente nella quale criticavano alcuni punti della sentenza 4184, con la quale la corte di Cassazione non si sarebbe "limitata ad affermare la non trascrivibilità di un matrimonio contratto all'estero da due cittadini dello stesso sesso, ma ha espresso anche opinioni personali su come il parlamento dovrebbe operare in futuro sulla materia".

"Rispondo, per incarico del Presidente della Repubblica, alla lettera nella quale ha lamentato che, nella sentenza 4184/2012, la Corte di cassazione - si legge nella lettera - non si è limitata ad affermare la non trascrivibilità di un matrimonio contratto all'estero da due cittadini dello stesso sesso, ma ha espresso anche 'opinioni personali su come il Parlamento dovrebbe operare in futuro' sulla materia. In più punti dell'articolata motivazione, la sentenza - richiamando le pronunce della Corte costituzionale e della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo - ha ribadito, per un verso, che il divieto di contrarre matrimonio tra persone dello stesso sesso non comporta violazioni dei diritti fondamentali della persona; per un altro che, in base alla Convenzione europea, gli Stati 'non hanno alcun obbligo ... di prevedere nel proprio ordinamento anche il matrimonio per coppie dello stesso sesso'; per un altro ancora che, in assenza di specifiche previsioni, tale matrimonio è in Italia inidoneo a produrre qualsiasi effetto giuridico".

Quindi, dopo aver precisato che giudici della Cassazione non si sono sostituiti al legislatore, la lettera così si conclude: "resta fermo il diritto di chiunque di criticare le affermazioni contenute nella sentenza e, tra queste, anche quelle relative al diritto della coppia omosessuale alla 'vita familiare', a 'vivere liberamente una condizione di coppia', a ottenere conseguentemente tutela giurisdizionale di specifiche situazioni attinenti ai relativi diritti fondamentali; affermazioni che, secondo alcuni, erano estranee all'oggetto del giudizio e secondo altri, invece, necessarie a spiegare le ragioni per le quali la questione sottoposta all'esame della Cassazione non veniva rimessa alla Corte costituzionale (con riferimento alla violazione degli artt. 2, 3 e 29 della Carta fondamentale)".

4 - MATRIMONI GAY: QUIRINALE, SONO GLI STATI CHE DECIDONO LEGGI
(ANSA) - "Come la pronuncia della Cassazione ha affermato in più punti, compete infatti esclusivamente alla discrezionalità degli Stati prevedere o meno il matrimonio tra coppie omosessuali": lo sottolinea il segretario generale della presidenza della Repubblica, Donato Marra, a nome del presidente Napolitano, in una lettera inviata alle parlamentari Sonia Alfano e Paola Concia in merito ad una sentenza della corte di Cassazione sui matrimoni gay.

Il Quirinale ha risposto alle due parlamentari che gli avevano scritto per lamentarsi di una precedente lettera dei senatori Gasparri e Giovanardi a Napolitano nella quale lamentavano che la corte di Cassazione avesse invaso le competenze del Parlamento. Questo è il testo della lettera alle onorevoli Alfano e Concia, che si trova sul sito della presidenza della repubblica: «Rispondo, su incarico del Presidente Napolitano, alla lettera del 22 marzo 2012. In essa, lei si duole del fatto che i senatori Gasparri e Giovanardi abbiano interessato il Capo dello Stato lamentando che, nella sentenza 4184/2012 sulla trascrivibilità in Italia di matrimoni di cittadini dello stesso sesso, la Corte di cassazione abbia espresso "opinioni personali" che hanno invaso "la competenza del Parlamento".

Ai senatori Gasparri e Giovanardi ho fatto presente che, fermo il diritto di critica spettante a chiunque in relazione ai provvedimenti della magistratura, non pareva, al Capo dello Stato, che la sentenza avesse inteso interferire sulle scelte del legislatore. Come la pronuncia della Cassazione ha affermato in più punti, compete infatti esclusivamente alla discrezionalità degli Stati prevedere o meno il matrimonio tra coppie omosessuali e, per l'effetto, valutare - come ha sostenuto recentemente la Corte Europea dei Diritti dell'Uomo - se "stabilire diritti differenti tra coppie sposate e coppie dello stesso sesso che non possono contrarre matrimonio: senza che ciò costituisca una violazione del diritto al rispetto della vita privata e familiare e del divieto di ogni forma di discriminazione".

Sono all'esame del Parlamento più proposte di legge in materia e ad esso spetta comunque - conclude la lettera di Marra - dare puntuale regolamentazione alle situazioni che, nel loro complesso, attengono al diritto della coppia omosessuale di vivere liberamente la propria condizione".

 

 

 

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