mafia capitale carminati

E QUESTA SAREBBE MAFIA? IL “FOGLIO” TORNA A DEMOLIRE LA “MAFIOSITÀ” DEI CRAVATTARI DELL’INCHIESTA DI ROMA: “E’ SENSAZIONALISMO SCANDALISTICO E SI CONFONDONO LE MAZZETTE CON LE ORGANIZZAZIONI CRIMINALI”

Da “il Foglio”

la cupola di mafia capitale carminatila cupola di mafia capitale carminati

 

Nell’inchiesta “Mafia Capitale” tornata d’attualità con i 44 arresti di giovedì mattina si intrecciano temi antichissimi, la corruzione politica e le infiltrazioni della criminalità organizzata, con altri più recenti come l’immigrazione clandestina e le forme di assistenza per profughi e nomadi insediati nei centri di accoglienza. Si tratta di argomenti cui l’opinione pubblica è, giustamente, assai sensibile, che però rendono facili le scivolate nel sensazionalismo scandalistico.

 

E’ fin troppo facile fare di tutte le erbe un fascio, considerando le richieste di mazzette da parte di amministratori e funzionari capitolini e regionali a una cooperativa che, a sua volta, gestiva anche rapporti con la criminalità organizzata come la prova della partecipazione di tutti a una colossale organizzazione criminosa di tipo mafioso.

arresto carminati arresto carminati

 

Quando si sarà abbassata la polvere dello scandalo, si potranno e si dovranno distinguere i diversi gradi di responsabilità penale, naturalmente sempre se le accuse troveranno conferma nel giudizio di merito. Dal punto di vista politico quello che emerge è l’effetto perverso della sottovalutazione e quasi dell’occultamento delle operazioni di assistenza nei confronti degli immigrati clandestini (simile a quello che annebbia le scelte che riguardano i campi rom).

 

Siccome si tratta di questioni scomode o impopolari, si è preferito delegarne la gestione a soggetti esterni che apparivano affidabili sotto il profilo della riservatezza, ma che ora si vede quanto fossero in realtà ammanicati in alto con soggetti delle amministrazioni, in basso con bande criminali. Il primo problema politico da affrontare è quello di definire in modo chiaro e senza sotterfugi le scelte sull’accoglienza, tema sul quale le amministrazioni devono rispondere ai cittadini, anche per evitare o almeno delimitare le reazioni umorali che talora degenerano in conati rivoltosi.

BUZZI CARMINATIBUZZI CARMINATI

 

E’ proprio nel clima nebbioso che possono più facilmente realizzarsi sistemi collusivi, si possono nascondere fenomeni paradossali di collegamento stabile tra cooperative rosse e personaggi dell’eversione neofascista e poi addirittura con la criminalità organizzata. Se il tema politico va affrontato nella sua complessità, quello giudiziario deve invece rifuggire dalle facili generalizzazioni.

 

I singoli indagati devono essere perseguiti per specifici reati, suffragati da prove di merito. Coprire tutto sotto il mantello onnicomprensivo dell’associazione mafiosa non solo è ingiusto ma rende anche più difficile identificare in modo giuridicamente corretto le responsabilità, che restano comunque individuali. La confusione tra il necessario risanamento delle procedure politiche e la persecuzione giudiziaria dei reati, che oggi è massima, non serve né alla giustizia né alla politica.

 

MAFIA CAPITALE - MONDO DI MEZZOMAFIA CAPITALE - MONDO DI MEZZOmatteo calvio lo spezzapollici di massimo carminati  1matteo calvio lo spezzapollici di massimo carminati 1arresto carminatiarresto carminati

 

Ultimi Dagoreport

alessandro giuli pietrangelo buttafuoco arianna giorgia meloni beatrice venezi nicola colabianchi nazzareno carusi tiziana rocca giulio base

''L’ESSERE STATI A CASA MELONI O DI LA RUSSA NON PUÒ ESSERE L’UNICO O IL PRIMO REQUISITO RICHIESTO PER LE NOMINE CULTURALI’’ - LETTERA A DAGOSPIA DI PIERLUIGI PANZA: “SONO TRA LE ANIME BELLE CHE QUANDO GIORGIA MELONI HA VINTO LE ELEZIONI HA SPERATO CHE, AL POSTO DEL PLURIDECENNALE AMICHETTISMO ROMANO DI SINISTRA SI AVVIASSE UN METODO, DICIAMO SUPER-PARTES, APERTO (MAGARI ANCHE SOLO PER MANCANZA DI CANDIDATI) E TESO A DELINEARE UNA CULTURA LIBERALE LEGATA AL PRIVATO O ALLE CONFINDUSTRIE DEL NORD… POVERO ILLUSO. IL SISTEMA È RIMASTO LO STESSO, APPLICATO CON FEROCE VERIFICA DELL’APPARTENENZA DEL CANDIDATO ALLA DESTRA, MEGLIO SE ROMANA DI COLLE OPPIO, PER GENEALOGIA O PER ADESIONE, MEGLIO SE CON UNA PRESENZA AD ATREJU E CON UN LIBRO DI TOLKIEN SUL COMODINO - LE NOMINE DI GIULI, BUTTAFUOCO, CRESPI, VENEZI, COLABIANCHI, BASE & ROCCA, IL PIANISTA NAZARENO CARUSI E VIA UNA INFINITÀ DI NOMI NEI CDA, NELLE COMMISSIONI (IN QUELLA PER SCEGLIERE I 14 NUOVI DIRETTORI DEI MUSEI C’È SIMONETTA BARTOLINI, NOTA PER AVER SCRITTO "NEL BOSCO DI TOLKIEN, LA FIABA L’EPICA E LA LINGUA") 

salvini calenda meloni vannacci

DAGOREPORT – LA ''SUGGESTIONE'' DI GIORGIA MELONI SI CHIAMA “SALVIN-EXIT”, ORMAI DIVENTATO IL SUO NEMICO PIU' INTIMO A TEMPO PIENO - IN VISTA DELLE POLITICHE DEL 2027, SOGNA DI LIBERARSI DI CIO' CHE E' RIMASTO DI UNA LEGA ANTI-EU E VANNACCIZZATA PER IMBARCARE AL SUO POSTO AZIONE DI CARLO CALENDA, ORMAI STABILE E FEDELE “FIANCHEGGIATORE” DI PALAZZO CHIGI - IL CAMBIO DI PARTNER PERMETTEREBBE DI ''DEMOCRISTIANIZZARE" FINALMENTE IL GOVERNO MELONI A BRUXELLES, ENTRARE NEL PPE E NELLA STANZA DEI BOTTONI DEL POTERE EUROPEO (POSTI E FINANZIAMENTI) - PRIMA DI BUTTARE FUORI SALVINI, I VOTI DELLE REGIONALI IN VENETO SARANNO DIRIMENTI PER MISURARE IL REALE CONSENSO DELLA LEGA - SE SALVINI DIVENTASSE IRRILEVANTE, ENTRA CALENDA E VIA A ELEZIONI ANTICIPATE NEL 2026, PRENDENDO IN CONTROPIEDE, UN'OPPOSIZIONE CHE SARA' ANCORA A FARSI LA GUERRA SUL CAMPOLARGO - LA NUOVA COALIZIONE DI GOVERNO IN MODALITÀ DEMOCRISTIANA DI MELONI SI PORTEREBBE A CASA UN BOTTINO PIENO (NUOVO CAPO DELLO STATO COMPRESO)....

donald trump vladimir putin xi jinping

DAGOREPORT - PERCHÉ TRUMP VUOLE ESSERE IL "PACIFICATORE GLOBALE" E CHIUDERE GUERRE IN GIRO PER IL MONDO? NON PER SPIRITO CARITATEVOLE, MA PER GUADAGNARE CONSENSI E VOTI IN VISTA DELLE ELEZIONI DI MIDTERM DEL 2026: IL PRESIDENTE USA NON PUÒ PERMETTERSI DI PERDERE IL CONTROLLO DEL CONGRESSO - SISTEMATA GAZA E PRESO ATTO DELLA INDISPONIBILITÀ DI PUTIN AL COMPROMESSO IN UCRAINA, HA DECISO DI AGGIRARE "MAD VLAD" E CHIEDERE AIUTO A XI JINPING: L'OBIETTIVO È CONVINCERE PECHINO A FARE PRESSIONE SU MOSCA PER DEPORRE LE ARMI. CI RIUSCIRÀ? È DIFFICILE: LA CINA PERDEREBBE UNO DEI SUOI POCHI ALLEATI....

fabio tagliaferri arianna meloni

FLASH! FABIO TAGLIAFERRI, L’AUTONOLEGGIATORE DI FROSINONE  CARO A ARIANNA MELONI, AD DEL ALES, CHE DOVREBBE VALORIZZARE IL PATRIMONIO CULTURALE DEL PAESE, PUBBLICA SU INSTAGRAM UNA FOTO DELLA PARTITA LAZIO-JUVENTUS IN TV E IL COMMENTO: “LE ‘TRASMISSIONI’ BELLE E INTERESSANTI DELLA DOMENICA SERA” – DURANTE IL MATCH, SU RAI3 È ANDATO IN ONDA UN’INCHIESTA DI “REPORT” CHE RIGUARDAVA LA NOMINA DI TAGLIAFERRI ALLA GUIDA DELLA SOCIETÀ IN HOUSE DEL MINISTERO DELLA CULTURA…