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LA QUESTIONE TEATRO DI ROMA STA ESPLODENDO! – DOPO IL COLPO DI MANO DI MOLLICONE, CHE HA PORTATO ALLA NOMINA DI LUCA DE FUSCO COME DIRETTORE DEL TEATRO DI ROMA, IL SOTTOSEGRETARIO SGARBI PARLA DI "PREPOTENZA": “DE FUSCO SI FACCIA VOTARE DALL'INTERO CDA, ALTRIMENTI LA NOMINA È MUTILATA” – IL SINDACO GUALTIERI INSORGE: “CI OPPORREMO”. E IL PD ALZA LA VOCE: “PRENDIAMO ATTO CHE SANGIULIANO È STATO COMMISSARIATO DA MOLLICONE” - IL PRESIDENTE DEL CDA DEL TEATRO, FRANCESCO SICILIANO, DENUNCIA DI ESSERE STATO ESAUTORATO COSÌ DA POTER FAR SOTTOSCRIVERE IL CONTRATTO (DA 150MILA EURO) DI DE FUSCO A UN ALTRO CONSIGLIERE DI AMMINISTRAZIONE... - LA DAGONOTA

 

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IL REGISTA LUCA DE FUSCO E STATO NOMINATO DIRETTORE GENERALE DEL TEATRO DI ROMA, MA IL CAMPIDOGLIO

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

federico mollicone foto di bacco

(askanews) - "La destra al Governo, nazionale e regionale che sia, ha sempre e solo la stessa ossessione: occupare poltrone, promuovere gli amici, controllare attraverso i propri uomini le articolazioni del Paese. Quando questo si fa in sfregio alla cultura, significa che abbiamo superato il livello di allarme".

 

Lo afferma in una nota la segretaria del PD Elly Schlein, per la quale "quanto è successo al Teatro di Roma inquieta e preoccupa anche per le circostanze di questo vero e proprio blitz: la decisione è stata presa, infatti, con una forzatura violenta della procedura, in assenza anche del Presidente del CdA. E ciò che sconcerta ancora di più è che tutto questo avvenga in un luogo della cultura e fa di questo atto una vergogna anche sul piano intellettuale e morale", 

 

SGARBI AL FOGLIO: "DE FUSCO SI FACCIA VOTARE DALL'INTERO CDA DEL TEATRO DI ROMA. LA SUA NOMINA È MUTILATA"

Lettera di Vittorio Sgarbi a “Il Foglio”

VITTORIO SGARBI - MEME BY 50 SFUMATURE DI CATTIVERIA

 

"Un direttore deve chiedere di essere votato da tutto il consiglio di amministrazione, per il rapporto costante che deve avere con quella istituzione. Non può dirigere a prescindere dal Cda. E’ un gesto che gli farebbe onore, e smentirebbe il non gradimento del sindaco che lo definisce, come se a Teatro fosse un limite, “regista” e non “ Manager” (figura umiliante e senza storia).

 

Con ciò’ consoliderebbe la sua elezione, garantita-comunque - dalla maggioranza nel plenum del consiglio , e riabiliterebbe , per tutto il mondo del teatro, la figura del regista nella sua funzione di direttore.Il presidente può’  come ha fatto, rimandare la riunione,ma non evitarla.

 

De Fusco puo’ nobilmente chiedere di essere votato da tutti. Un contropiede limitatamente rischioso, rispetto allo schema di prepotenza che è’ stato rappresentato.Cosi’ la sua direzione e’ mutilata e minacciata.De Fusco, per la sua storia,non vale meno degli altri candidati, politicamente,piu’ che culturalmente, a lui contrapposti"

luca de fusco

 

SCOPPIA IL CASO DEL TEATRO DI ROMA, RIVOLTA DEGLI ARTISTI, ALTOLÀ DEL SINDACO GUALTIERI: GIÙ LE MANI DELLA DESTRA, CI OPPORREMO ALLA NOMINA DI DE FUSCO

Estratto da www.lastampa.it

 

«Le scelte sulle istituzioni culturali devono essere compiute sulla base del merito, i partiti non si devono intromettere e non si possono scavalcare le prerogative di Roma Capitale sul Teatro di Roma. Per questo ci opporremo in tutte le sedi a quest'atto di prepotenza inaccettabile». Lo ha detto ai microfoni del Tg3 il sindaco di Roma Roberto Gualtieri. […]

 

 

TEATRO DI ROMA, PD 'SANGIULIANO COMMISSARIATO DA MOLLICONE'

(ANSA) - "Apprendiamo con sconcerto che dietro l'ennesimo colpo di mano della destra che occupa con un inaudito atto di forza la Fondazione Teatro di Roma c'è un deputato di Fratelli d'Italia. Un patrimonio culturale della Capitale e del Paese vittima delle scelte dell'onorevole Mollicone che avrebbe dato precise indicazioni, commissariando di fatto il ministro Sangiuliano, il presidente e i membri del cda. È gravissimo che scelte così importanti, come la nomina del suo direttore, vengano assunte con la forza, imponendo nomi e strategie dai soli consiglieri nominati da governo e Regione Lazio".

VITTORIO SGARBI SENZA SCARPE

 

Così Irene Manzi, capogruppo Pd in commissione cultura alla Camera. "Ma ancora più grave - aggiunge - è che a imporre questi nomi sia stato un deputato che nulla ha a che fare con il Teatro di Roma. Prendiamo atto che il ministro Sangiuliano non ha alcuna voce in capitolo e che le politiche culturali della destra sono improntate alla sola occupazione di tutti gli spazi. Contrariamente a quanto dichiarato dal sottosegretario Mazzi nei giorni scorsi in commissione Cultura non ce ne faremo una ragione. Questa evidentemente è la loro concezione di egemonia".

 

TEATRO DI ROMA, SICILIANO: “PER DE FUSCO COMPENSO ESORBITANTE DA 150 MILA EURO, IL TRIPLO DEL SUO STIPENDIO PRECEDENTE”

Estratto da www.repubblica.it

 

gennaro sangiuliano intervistato foto di bacco

"Oggi ho dovuto rappresentare al Consiglio di Amministrazione e al Collegio dei Sindaci del Teatro di Roma la mia contrarietà agli atti che - da quanto mi è stato riferito - si stanno compiendo in riferimento a Luca De Fusco. Non entro nel merito delle qualità di De Fusco. Ma devo entrare nel merito dell'atteggiamento tenuto a proposito della relativa contrattualizzazione". Lo dice in una nota il presidente del Teatro di Roma Francesco Siciliano.

 

"Mi è stato infatti riferito - aggiunge - che il Consiglio di Amministrazione, con un atto oggettivamente senza precedenti, avrebbe deciso di assegnare il potere di sottoscrivere il contratto con Luca De Fusco (quale nuovo Direttore Generale del Teatro) a un componente del Consiglio di Amministrazione diverso dal sottoscritto.

 

E ciò, benché le mie prerogative statutarie come Presidente della Fondazione impongano al Consiglio di Amministrazione di rispettare la mia funzione - non sostituibile - di legale rappresentante della Fondazione stessa e, più in generale, di soggetto deputato alla esecuzione delle decisioni del Consiglio di Amministrazione".

 

"Ma non è solo questo. - prosegue -, Da quanto mi è stato riferito sembrerebbe che il Consiglio di Amministrazione, pur non avendo deliberato né la durata di incarico di Luca De Fusco, né ancora il compenso per esso ipotizzato, abbia affidato a uno dei componenti del Consiglio di Amministrazione una delega in bianco con il compito di individuare simili fondamentali parametri.

 

federico mollicone foto di bacco

Quel che è ancora più grave - aggiunge Siciliano - è che sembrerebbe si stia ipotizzando un contratto di cinque anni con 150 mila euro di compenso (oltre ai compensi per le regie). Una simile scelta implicherebbe una decisione oggettivamente esorbitante rispetto ad una normale progettualità triennale di qualunque teatro e, per di più, risulterebbe sproporzionata rispetto a qualunque limite di ragionevolezza".

 

Ancora, prosegue Siciliano, "Luca De Fusco è un regista e non un manager, e proveniente da un Teatro, quello di Catania, assolutamente comparabile al Teatro di Roma in termini di volume d'affari e dal quale percepisce circa 68 mila euro di compenso. La quasi triplicazione del compenso rispetto al valore di riferimento di Luca De Fusco (da questi accettato per il suo precedente incarico) resta dunque priva di qualunque giustificazione e potenzialmente rappresentativa di un danno per il Teatro di Roma per le sue risorse che, lo ricordiamo provengono per 6 milioni e mezzo dal Comune di Roma e per poco più di un milione dalla Regione Lazio”, continua. […]

GENNARO SANGIULIANO - GIORGIO ALMIRANTE Luca De FuscoROBERTO GUALTIERI - ATREJU 2ROBERTO GUALTIERI - ATREJU francesco siciliano 8 foto di baccofrancesco siciliano legge alcuni brani del romanzo di fabrizio roncone foto di baccogennaro sangiuliano foto di baccofederico mollicone foto di bacco

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