scuola

2019, FUGA DALLA SCUOLA – GIÀ 8.500 TRA PROFESSORI E PERSONALE TECNICO DELLE SCUOLE HANNO FATTO DOMANDA PER LA PENSIONE ANTICIPATA CON QUOTA 100: A SETTEMBRE CI SARANNO 45MILA CATTEDRE VUOTE – PROBLEMA: TRA STIPENDI DA FAME E CHI NON VUOLE SPOSTARSI DA CASA, NON È DETTO CHE SI RIUSCIRÀ AD ASSUMERE LA QUANTITÀ NECESSARIA DI PERSONE. QUEST’ANNO, SU 50MILA ASSUNZIONI IN PROGRAMMA, LA METÀ È ANDATA VACANTE

scuola

Michele Di Branco e Umberto Mancini per “il Messaggero”

 

Fuga dalla scuola. A una settimana dalla scadenza dei termini per le domande di pensionamento anticipato con quota 100, sono circa 8.500 le richieste, tra professori e personale tecnico-amministrativo, raccolte dall' Inps. Una platea che si aggiunge ai 27 mila che hanno già utilizzato la finestra ordinaria, chiusa il 12 dicembre scorso, per poter andare a riposo sulla base dei requisiti della legge Fornero.

 

professore

Considerato il flusso, a settembre la scuola potrebbe dunque trovarsi con circa 40-45 mila lavoratori in meno: un elemento che costringerà il governo ad accelerare con le assunzioni. La quota di personale della scuola pronto a lasciare, fanno notare fonti del Miur, è perfettamente in linea con le previsioni formulate dal dicastero a inizio anno. Negli ultimi mesi, infatti, si erano diffuse stime a dir poco allarmanti sul numero delle uscite: si era parlato anche di 70 mila insegnanti che nel corso di quest' anno avrebbero raggiunto i requisiti anagrafici per accedere al pensionamento anticipato. Ma a quanto pare poco più della metà dei possibili interessati ne beneficerà.

 

professore 1

I LIVELLI

Com' è noto, gli stipendi del comparto sono molto bassi, anzi i più modesti di tutta la Pa, con la conseguenza che il peso delle penalizzazioni legate al calcolo contributivo (tra il 5 e il 21% sull' assegno finale in base agli anni scontati rispetto alla Fornero) stanno spingendo molti a rimanere.

Quelle, invece, che potrebbero scegliere di andare via sono soprattutto maestri e maestre della scuola dell' infanzia o della primaria, vista l' attività usurante alla quale sono sottoposti.

 

matteo salvini e mario pittoni

In ogni caso l' uscita di 40 mila insegnanti sarebbe comunque difficile da gestire per il Miur. Vuoi perché sarebbe un turnover più alto rispetto ai 30 mila verificatosi nel 2018, vuoi perché sempre quest' anno, su oltre 50 mila assunzioni in programma, circa la metà è andata vacante. Ancora fonti del Miur confermano che l' intenzione del governo è a lavoro per far partire, con l' ok di Mef e Funzione pubblica, i concorsi.

 

INPS QUOTA 100

L' obiettivo è quello di offrire una corsia preferenziale ai precari di terza fascia. Infatti, tra gli emendamenti al Decretone presentati in Commissione Lavoro al Senato, attualmente in fase di conversione in legge, figura una proposta ad hoc del leghista Mario Pittoni. La norma prevede che le graduatorie di merito siano predisposte attribuendo ai titoli posseduti un punteggio fino al 40% di quello complessivo.

 

Tra i titoli valutabili è particolarmente valorizzato il servizio svolto presso le istituzioni scolastiche del sistema nazionale di istruzione, al quale è attribuito un punteggio fino al 50% del punteggio attribuibile ai titoli. Un emendamento che riguarda tutti i docenti che vantano un servizio di insegnamento, anche nelle scuole paritarie, e che risponde, appunto, alla volontà di dare risposte al personale di terza fascia attraverso il raddoppio del punteggio relativo al servizio.

 

scuola

Quello che riguarda la scuola, peraltro, è solo un pezzo dell' esodo di statali. La pubblica amministrazione italiana ha un' età media decisamente elevata, che ha superato ormai i cinquant' anni (52 per l' esattezza) e secondo le stime del precedente governo, nel triennio appena cominciato, ben 450 mila dipendenti pubblici raggiungeranno i requisiti per il pensionamento.

 

professoressa aggredita

A questi, adesso, si aggiungeranno coloro che potranno lasciare il lavoro con quota 100, il pensionamento anticipato con 62 anni di età e 38 di contributi. Si tratta di una platea, per il solo 2019, di altri 140 mila statali, anche se, secondo le stime del governo, solo 120 mila di loro utilizzeranno effettivamente lo scivolo. A questi si aggiungeranno, ovviamente, coloro che nel 2019 hanno raggiunto i requisiti della legge Fornero. Si tratterebbe di altre 90-100 mila persone. Insomma, quest' anno potrebbero lasciare i ranghi delle amministrazioni più di 200 mila statali.

Ultimi Dagoreport

antonio tajani matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - IL PRANZO DEI VELENI È SERVITO: LUNEDÌ A PALAZZO CHIGI SONO VOLATI PIATTI E BICCHIERI TRA I TRE CABALLEROS DEL GOVERNO - MELONI E TAJANI HANNO MESSO ALL’ANGOLO IL "PATRIOTA" TRUMPUTINIANO SALVINI, ACCUSANDOLO DI SABOTARE L'ESECUTIVO CON LE SUE POSIZIONI ANTI-EUROPEE E GLI ATTACCHI A MATTARELLA SUL CODICE ANTI-MAFIA DEL PONTE DELLO STRETTO – QUANDO SONO ARRIVATI I RISULTATI DELLE COMUNALI, CON LA DEBACLE DEL CENTRODESTRA, "IL TRUCE" DELLA LEGA E' PARTITO ALL'ATTACCO, INCOLPANDO LA ''GIORGIA DEI DUE MONDI'' (COLLE OPPIO E GARBATELLA) PER LA SCONFITTA A GENOVA: SE NON AVESSE CONVINTO BUCCI A LASCIARE LA POLTRONA DI SINDACO DI GENOVA PER CORRERE PER LA PRESIDENZA DELLA REGIONE LIGURIA (STOPPANDO IL LEGHISTA RIXI), IL SINDACO SAREBBE RIMASTO AL CENTRODESTRA. A QUEL PUNTO, SI E' SVEGLIATO TAJANI CHE HA RICORDATO A ENTRAMBI CHE SENZA I VOTI DI CLAUDIO SCAJOLA OGGI CI SAREBBE IL PD DI ANDREA ORLANDO ALLA REGIONE LIGURIA…

benjamin netanyahu matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT – QUANTO POTRÀ DURARE IL SILENZIO IMBARAZZATO E IMBARAZZANTE DI GIORGIA MELONI DI FRONTE AI 50MILA MORTI DI GAZA? LA DUCETTA NON VUOLE SCARICARE NETANYAHU PER NON LASCIARE A MATTEO SALVINI LA "PRIMAZIA" DEL RAPPORTO CON "BIBI". MA ANCHE PER NON IRRITARE LA POTENTE COMUNITÀ EBRAICA ITALIANA, STORICAMENTE PENDENTE A DESTRA – ORMAI ANCHE URSULA VON DER LEYEN E ANTONIO TAJANI (NON CERTO DUE CUOR DI LEONE) CONDANNANO LE STRAGI NELLA STRISCIA CON PAROLE DURISSIME: “AZIONI ABOMINEVOLI” – ANCHE LA POPOLAZIONE ISRAELIANA VUOLE SFANCULARE “BIBI”, COME STA FACENDO GIÀ TRUMP, CHE NEI GIORNI SCORSI HA ATTACCATO LA CORNETTA IN FACCIA A SEMPRE PIÙ IN-GAZATO PREMIER ISRAELIANO (OGGI HA RIVELATO DI AVERGLI "DETTO DI NON ATTACCARE L'IRAN")

andrea orcel castagna fazzolari meloni milleri caltagirone giuseppe giovanbattista giorgia giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - IL GARBUGLIO DEL SUPER RISIKO BANCARIO SPACCA NON SOLO LA FINANZA MILANESE (DUELLO UNICREDIT-INTESA) MA STA FACENDO DERAGLIARE ANCHE IL GOVERNO DI DESTRA-CENTRO -GONG! OGGI È ANDATO IN SCENA UN PESANTISSIMO SHOWDOWN TRA MELONI, CHE È FAVOREVOLE AD APERTURE SUL GOLDEN POWER A UNICREDIT SULL’OPERAZIONE BANCO BPM CON TAJANI SOSTENITORE INDEFESSO DEL LIBERO MERCATO, E LA LEGA DI SALVINI CHE È PRONTA A FAR CADERE IL GOVERNO PUR DI NON MOLLARE IL “SUO” BANCO BPM A UNICREDIT - OGGI, ARMATO DI BAZOOKA, È SCESO IN CAMPO IL MINISTRO DELL’ECONOMIA, GIANCARLO GIORGETTI. INCALZATO DAI CRONISTI SULLE POSSIBILI APERTURE DEL GOVERNO ALLE PRESCRIZIONI DEL GOLDEN POWER APPLICATE ALLA BANCA DI ORCEL, L’ECONOMISTA DI CAZZAGO È SBOTTATO COME UN FIUME IN PIENA: “SE CI FOSSE IL MINIMO DISALLINEAMENTO (CON MELONI), NON CI SAREBBE UNA MINACCIA DI DIMISSIONI, MA LE DIMISSIONI STESSE. NON SI ANNUNCIANO LE DIMISSIONI, LE SI DANNO…”

donald trump zelensky vladimir putin russia ucraina

DAGOREPORT - TRUMP STREPITA MA NON COMBINA UN CAZZO – ZELENSKY PROPONE UN INCONTRO A TRE CON IL TYCOON E PUTIN MA NESSUNO LO CONSIDERA: PUTIN SI CHIAMA FUORI (“SOLO DOPO ACCORDI SPECIFICI”). E IL TYCOON? NON VUOLE UN INCONTRO DIRETTO CON PUTIN PERCHE', IL MOLTO PROBABILE BUCO NELL'ACQUA, SAREBBE L'ENNESIMA CONFERMA DELLA SUA INCAPACITA' DI RISOLVERE LA CRISI UCRAINA. LUI, CHE PRIMA DELLE ELEZIONI DICEVA “PORTERÒ LA PACE IN 24 ORE”, E A PIU' DI QUATTRO MESI DALL’INSEDIAMENTO SI RITROVA CON I DRONI E I MISSILI RUSSI CHE MARTELLANO PIÙ CHE MAI KIEV...

tommaso cerno antonio giampaolo angelucci alessandro sallusti il giornale

FLASH! – UCCI UCCI, SENTO AVVICINARSI GLI ANGELUCCI! IN ALLARME PER LA DECRESCITA INFELICE DEI LORO TRE QUOTIDIANI, ALESSANDRO SALLUSTI AVREBBE I GIORNI CONTATI ALLA DIREZIONE DE “IL GIORNALE” - GIA’ CADUTO IN DISGRAZIA CON MARINA BERLUSCONI, REO DI AVER SOSTITUITO “PAPI” CON GIORGIA, ORA GIAMPAOLO ANGELUCCI AVREBBE IN MENTE DI RIMPIAZZARE IL BIOGRAFO DELLA DUCETTA CON QUEL RAMPANTISSIMO “BEL AMI” DEL POTERE CHE SI CHIAMA TOMMASO CERNO: SENZA FARE UN PLISSE’, DA DIRETTORE DELL’’’ESPRESSO” E DEPUTATO DEL PD BY RENZI, OGGI E’ ALLA GUIDA DE “IL TEMPO”, TALMENTE SCHIERATO CON LA DESTRA CHE VEDE I FASCISTI A SINISTRA… (VIDEO STRACULT!)