di maio salvini

QUOTA 100 E REDDITO DI CITTADINANZA PARTIRANNO INSIEME (O AFFOGHERANNO DIVISE) – SABATO SARÀ APPROVATA LA MANOVRA E SI INIZIERÀ A LAVORARE ALLE DUE MISURE CARDINE PER LEGA E M5S – LA DELEGA SPETTA DEL MINISTRO PER LO SVILUPPO ECONOMICO, CHE HA GIÀ FATTO SAPERE A SALVINI CHE L’ITER PARLAMENTARE DOVRÀ PROCEDERE IN CONTEMPORANEA, O…

Marco Conti per “il Messaggero”

 

MATTEO SALVINI LUIGI DI MAIO GIUSEPPE CONTE

La manovra a puntate del governo giallo-verde prevede un secondo tempo non meno interessante del primo. A gennaio le due misure bandiera dell' esecutivo - Reddito e Quota100 - dovrebbero infatti vedere la luce in appositi decreti. Sbrigata entro sabato mattina la pratica della legge di Bilancio, inizierà la messa a punto delle due misure e finalmente si capirà quale sarà la platea dei beneficiari e - soprattutto - quando partiranno. Obiettivo più volte annunciato dal governo, resta quello di licenziare i due decreti nel consiglio dei ministri della seconda settimana del nuovo anno.

 

LA SFIDA

SALVINI CON IL PUPAZZO DI DI MAIO

Ulteriori slittamenti, dopo quelli dovuti al ritardo nella messa a punto della manovra, oltre a offrire un' immagine di poca efficienza dell' esecutivo, rischiano di complicare non poco la vita di coloro che potrebbero andare in pensione con le vecchie regole.

 

Magari con l' Ape sociale, come spiega Cesare Damiano (Pd), che ricorda come ci sono «già pendenti 76.049 domande di pensione di cui 57.572 relative a disoccupati». Ieri l' altro è stato il sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon a sostenere che il testo su Quota100 è di fatto pronto e che «verrà approvato prima del 12 gennaio».

 

salvini e di maio murales by tvboy 1

Un auspicio importante ma che rischia di dover fare i conti con il ministro che ha la delega sia della riforme delle pensioni sia del reddito di cittadinanza: Luigi Di Maio. Il vicepremier grillino ha già fatto sapere a Matteo Salvini che le due norme dovranno partire insieme e che anche l' iter parlamentare dei due decreti dovrà avvenire in contemporanea.

 

Nessuna accelerazione, quindi, per Quota100. Ma i problemi non sono solo legati alla tempistica. La mediazione con Bruxelles ha obbligato i due vicepremier ad accettare una drastica riduzione delle risorse. I fondi disponibili per Quota100 sono scesi da 6.7 miliardi a 4 e non da meno è stata la sforbiciata impressa al Reddito sceso da 9 a 6.1 miliardi più uno destinata a rimettere in moto i centri per l' impiego.

matteo salvini luigi di maio

 

Di Maio continua a sostenere che il Reddito sarà percepibile da marzo e non a giugno come invece sostengono anche all' interno del suo ministero dove circolano le più forti perplessità dovute anche alla funzionalità dei centri per l' impiego. Comunque sia la cifra a disposizione non permette di coprire Reddito e Pensione di cittadinanza sino alla cifra di 780 euro al mese. Ma soprattutto è sui criteri di erogazione - clausole e condizioni - che nella maggioranza si avvertono forti tensioni.

 

SALVINI DI MAIO

La Lega continua infatti a sostenere che il reddito va erogato alle imprese - sotto forma di sgravio - che formano e assumono disoccupati. «Stiamo incrociando tutte le banche dati, i redditi. Ovviamente se uno ha due o tre case, o due o tre macchinoni, non vedrà un centesimo di euro», sostiene Salvini.

 

I dubbi però restano e riguardano la possibilità che malavita e immigrati vi possano rientrare e che comunque sia il Sud a farla da padrone. In attesa che si consumi nella maggioranza un nuovo braccio di ferro, Di Maio e Salvini si preparano ad affrontare la campagna elettorale per le europee rilanciando nuovi e vecchi cavalli di battaglia.

 

CARTA IGIENICA SALVINI DI MAIO

Il primo ha rispolverato il team mani di forbice già annunciato a settembre e di cui non si conoscono i componenti. Obiettivo quello di tagliare oltre che il numero dei parlamentari, anche le spese di ministeri e regioni. Con la cifra record di 86 milioni di euro messi a bilancio dai due ministeri guidati da Di Maio, il lavoro non mancherà.

 

Legittima difesa e autonomia «entro febbraio» per le regioni del Nord, i due temi cari a Salvini.

Tutto per cercare di arginare il possibile effetto boomerang dovuto ad una manovra che contiene molte tasse, pochi investimenti e tagli anche alla spesa sociale. Nel frattempo i due vice si inseguono sui social e sull' Etna.

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