renzi libia

SIAMO IN GUERRA MA RENZI NON LO DICE - PITTIBIMBO TEME VENDETTE DELL'ISIS E FA L'ARCITALIANO: CONFERMA CHE L’ITALIA “FARÀ LA SUA PARTE” SULLA LIBIA E AGIRÀ “CASO PER CASO” MA ABBIAMO GIÀ PERMESSO AI DRONI USA DI DECOLLARE DA SIGONELLA PER ANDARE A BOMBARDARE I JIHADISTI

1 - RENZI: L' OK PER I DRONI AMERICANI VERRÀ «CASO PER CASO»

Fabrizio Caccia per il “Corriere della Sera”

RENZI PINOTTIRENZI PINOTTI

 

I droni armati Usa che decolleranno da Sigonella per operazioni di difesa in Libia sono «parte della lotta all' Isis», lo ha detto ieri alla Casa Bianca Brett McGurk, inviato del presidente Obama per la coalizione globale contro il Califfato. Gli Stati Uniti sono sempre più preoccupati dall' avanzata delle bandiere nere nel Paese nordafricano e si dicono determinati ad «agire se emergeranno minacce dirette».

 

Nessun Predator, però, si è ancora levato in volo fino ad oggi dalla base aerea italiana alla volta di Sirte. Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ha confermato ieri l' ok del nostro governo agli alleati per l' uso di Sigonella, ma «l' Italia - ha precisato - fa la sua parte come tutti gli altri» e il sì ai voli arriverà solo «caso per caso».

 

DRONI USADRONI USA

Case by case: lo confermano anche i militari italiani interpellati dal Corriere direttamente nella base aerea, dove dal 20 ottobre scorso il colonnello Federico Fedele ha preso il posto di Vincenzo Sicuso. Intanto, però, si stanno già ingrandendo gli hangar e costruendo nuove vie di rullaggio. Entro il 2016, infatti, è atteso l' arrivo dei cinque Global Hawk ultima serie ordinati dalla Nato. Droni - ancor più sofisticati di quelli americani già presenti in aeroporto - capaci di salire a 60 mila piedi d' altezza, «come sei volte l' Etna», chiosano orgogliosi gli avieri indigeni. Radar volanti d' impressionante precisione.

 

campo isis in libiacampo isis in libia

«La priorità è la risposta diplomatica, ma se abbiamo prove evidenti che si stanno preparando attentati, l' Italia fa la sua parte - ha ribadito Renzi -Se ci sono iniziative contro terroristi e potenziali attentatori dell' Isis, noi siamo in piena sintonia con i nostri alleati internazionali».

 

Il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, ha aggiunto che l' uso della base «non è un preludio all' intervento militare» e anche se «non richiederà una comunicazione specifica in Parlamento» tuttavia «sarà il ministro della Difesa a valutare».

 

Le opposizioni, da Sinistra Italiana alla Lega Nord, chiedono però al governo di «riferire al più presto in Parlamento». I 5 Stelle invocano la sospensione dell' autorizzazione, perchè «il volo sul nostro spazio territoriale di droni armati pronti all' attacco non è conforme all' articolo 11 della Costituzione».

 

bombe   sulla  libia sabratha    bombe sulla libia sabratha

Di sicuro, invece, sarebbe necessario il passaggio alle Camere per decidere se dar corso all' autorizzazione data due mesi fa dagli Stati Uniti a cedere know how e tecnologia alla stessa Italia. Per armare i nostri droni - fanno capire fonti dell' Aeronautica Militare - servirebbe senz' altro l' approvazione del Parlamento.

 

A Sigonella, infine, dove circa 2 mila militari americani convivono ogni giorno con circa mille colleghi italiani, arriveranno presto anche i primi P-72, a sostituire i vecchi aerei pattugliatori marittimi Atlantic della nostra flotta, ormai vetusti. «Qui comunque - concludono gli avieri della base siciliana - non sono di stanza nè intercettori nè bombardieri. Per fortuna...».

 

2 - I RAID SCATTERANNO FRA UNA SETTIMANA NECESSARIO UN VIA LIBERA TEMPESTIVO

isis libia bengasiisis libia bengasi

Fiorenza Sarzanini per il “Corriere della Sera”

 

Le ricognizioni sono già iniziate da un mese, le incursioni cominceranno la prossima settimana. L' accordo con gli Stati Uniti per il decollo da Sigonella dei droni da impiegare in Libia è già operativo. E impegna il governo italiano ad autorizzare «tempestivamente» la missione di fronte alla richiesta del comando militare statunitense.

 

Si potrà infatti agire soltanto «in caso di pericolo» per difendere civili e militari che sono sul campo, dunque l' ordine per l' avvio dell' azione dovrà arrivare in tempi brevissimi. Sono undici gli aerei che potranno essere impiegati, tutti con missili Hellfire , guidati da un' unica centrale di controllo.

 

ISIS BOMBARDA SIRTE IN LIBIAISIS BOMBARDA SIRTE IN LIBIA

L' accordo, siglato al termine di un negoziato durato nove mesi e gestito direttamente dal ministro della Difesa Roberta Pinotti, rappresenta una svolta perché - pur non prevedendo la partecipazione «in teatro» - mette l' Italia in prima linea contro l' Isis. Non ci sarà da parte del nostro contingente alcuna partecipazione diretta sul campo perché, come è stato ripetuto più volte, il nostro Paese si muoverà esclusivamente all' interno della cornice stabilita dalle Nazioni Unite che media per la costituzione del governo libico. Ma è comunque un salto di qualità e infatti nelle ultime ore il dispositivo di sicurezza antiterrorismo è stato rafforzato.

 

ISIS BOMBARDA SIRTE IN LIBIA ISIS BOMBARDA SIRTE IN LIBIA

La trattativa Il primo incontro con il segretario alla Difesa Ash Carter risale all' 8 maggio scorso, durante il Chief European Navies che si svolge a Napoli. L' istanza degli Usa è chiara: poter utilizzare liberamente la base di Sigonella. Richiesta inaccettabile per l' Italia che pone le prime condizioni e le ribadisce il 6 ottobre scorso, durante l' incontro bilaterale che si svolge proprio nella base militare siciliana. La controproposta del governo di Roma prevede un' autorizzazione «volta per volta» e condiziona l' intervento a un «rischio concreto» per chi si trova sul territorio libico.

 

L'elenco comprende tutte le postazioni dei soldati, ma anche le sedi diplomatiche, gli ospedali, le scuole e naturalmente i siti strategici che dovessero risultare nel mirino dei terroristi dell' Isis.

ISIS BOMBARDA SIRTE IN LIBIA  ISIS BOMBARDA SIRTE IN LIBIA

 

Gli Stati Uniti provano a rilanciare, la partita si chiude il 10 febbraio scorso durante il vertice dei responsabili della Difesa con il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg a Bruxelles. L' accordo riservato concede l' utilizzo di Sigonella per missioni «di difesa». E infatti per l' attacco a Sabrata che mirava a colpire una postazione dei terroristi di venerdì scorso è stata utilizzata una base del Regno Unito .

 

Gli armamenti Gli Stati Uniti possono contare sull' uso di sei Global Hawk e cinque Predator B. I primi possono trasportare soltanto due missili, gli altri hanno una «portata» da quattro Agm-114 Hellfire in su. Vuol dire che possono agire a ripetizione sugli obiettivi individuati e partecipare alla missione per tutta la durata.

isis libia 1isis libia 1

 

La scelta di Sigonella non è casuale perché viene ormai ritenuta «strategica dai comandi anche stranieri che vogliono essere parte attiva nell' impegno in Libia», e definita l'«occhio vigile dell' alleanza». Sino a ieri i droni decollati dalla Sicilia sono stati impiegati soltanto in volo ricognitivo, una modalità che sarà modificata nelle prossime ore, appena verranno tutti armati.

 

LE REGOLE DI INGAGGIO

santuari sufi isissantuari sufi isis

La procedura concordata tra Roma e Washington prevede una richiesta specifica per ogni intervento che il comandante americano dovrà rivolgere a quello italiano. Per l' autorizzazione alla partenza sarà «indispensabile» il via libera del governo nella persona del ministro della Difesa. Unica condizione: la massima urgenza. Secondo l' accordo «i criteri di impiego riguardano esclusivamente profili difensivi, ed in particolare di protezione delle Forze americane e alleate in scenari ipotetici che costituiscono comunque esemplificazione del principio di legittima difesa».

 

Isis - libiaIsis - libia

Vuol dire che dopo aver intercettato un eventuale piano di aggressione dell' Isis verso un obiettivo, si deve intercettare e abbattere il commando, dunque si gioca sul filo della «tempestività». L' Italia si è comunque lasciata aperta una possibilità di veto. Al momento della comunicazione della missione da parte statunitense il Comando militare italiano dovrà infatti valutare che sia «conforme alle intese operative» e se non risponde ai criteri stabiliti avrà la possibilità di ordinarne la sospensione.

 

 

Ultimi Dagoreport

emmanuel macron john elkann donald trump

DAGOREPORT – A PARIGI SI VOCIFERA CHE MACRON SIA UN PO' INCAZZATO CON JOHN ELKANN PER LA SUA AMERICANIZZAZIONE FILO-TRUMP (VEDI LA VISITA CON LA JUVE AL SEGUITO, ALLA CASA BIANCA) - IN BALLO LA GESTIONE DI STELLANTIS, GRUPPO AUTOMOBILISTICO DI CUI LA FRANCIA POSSIEDE IL 6,2%: DOPO TAVARES, MACRON VOLEVA UN CEO FRANCESE MA TRUMP SI E' OPPOSTO, ED E' ARRIVATO L’ITALIANO FILOSA - I CONTI IN ROSSO DI STELLANTIS PREOCCUPANO YAKI, COME DEL RESTO L’EDITORIA CHE NON GENERA PROFITTI MA SOLO ROGNE COL GOVERNO MELONI. E A PRENDERSI "REPUBBLICA" E "LA STAMPA" NON CI PENSA PIU' NESSUNO (IMPOSSIBILE RIBALTARE LA LORO LINEA ANTI-GOVERNATIVA) - LA TENTAZIONE DI ELKANN DI MOLLARE TUTTO PER DEDICARSI AGLI INVESTIMENTI FINANZIARI DI EXOR È OGNI GIORNO PIU' ALTA, MA LA SOLUZIONE STENTA, PER ORA, A FARSI AVANTI...

ursula von der leyen donald trump emmanuel macron

DAGOREPORT - COME MAI IL SEMPRE LOQUACE EMMANUEL MACRON TACE DI FRONTE ALL’UMILIAZIONE EUROPEA CON TRUMP SUI DAZI? IL TOYBOY DELL’ELISEO, CHE SI È SPESO PER NON SCENDERE A COMPROMESSI CON IL TYCOON (ERA IL FAUTORE DELLA LINEA DURA, CONTRO QUELLA MORBIDA PROPUGNATA DAL DUO MELONI-MERZ), HA PREFERITO CONTATTARE DIRETTAMENTE URSULA VON DER LEYEN. E LE HA POSTO TRE DOMANDE: 1) HAI PARLATO CON TRUMP DELLA WEB TAX? 2) CHI FIRMERÀ L’ACCORDO MONSTRE PER L’ACQUISTO DI 750 MILIARDI IN ENERGIA USA? 3) CHE FINE FANNO I CONTRATTI GIÀ FIRMATI CON ALGERIA, QATAR, AZERBAIGIAN? LI STRACCIAMO?

giorgia meloni

DAGOREPORT - DOPO TRE ANNI DI FANFARE E BACI, UNA MELONI IN COSÌ TOTALE DIFFICOLTÀ NON S'ERA MAI VISTA - PER ESSERE COERENTE AL SUO ATTEGGIAMENTO DA "PONTIERA" USA-UE, FAVOREVOLE ALLA TRATTATIVA IN GINOCCHIO DI URSULA CON IL BOSS DELLA CASA BIANCA, MELONI È FINITA NEL TRITACARNE, FATTA LETTERALMENTE A PEZZI NON SOLO DALL'OPPOSIZIONE MA DA TUTTI: PER CONFINDUSTRIA, COLDIRETTI, FEDERACCIAI, CISL, ETC.: "L'ACCORDO CON TRUMP È UNA CAZZATA" - FUORI CASA, IL DILUVIO: LA ''GIORGIA DEI DUE MONDI'' È STATA RIDICOLIZZATA PURE A DESTRA DAL LEPENISTA BARDELLA ALL'ANTI-UE, ORBAN – QUANDO IL SUO ALLEATO TRATTATIVISTA MERZ HA RINCULATO, TERRORIZZATO DAI POSSIBILI CONTRACCOLPI ALLA MAGGIORANZA DEL SUO GOVERNO, LA "PONTIERA" (SENZA PONTE) E' FINITA DA SOLA, COL CERINO IN MANO, A DIFENDERE URSULA VIOLENTATA DAL CETRIOLO DI TRUMP, MA GUARDANDOSI BENE DAL RIVENDICARE L'AMICIZIA (IMMAGINARIA) COL "PADRINO" DELLA CASA BIANCA – SE IL SOGNO MELONIANO DI AGGANCIARE FDI AL PPE SI ALLONTANA, LA RINTRONATA URSULA RIMARRÀ AL SUO POSTO: ALTERNATIVA NON C'È, HANNO TUTTI PAURA CHE LA DESTRA DEI ''PATRIOTI'' CONQUISTI BRUXELLES...

ursula von der leyen donald trump friedrich merz giorgia meloni emmanuel macron

DAGOREPORT - SIAMO DAVVERO SICURI CHE L’UNICA GRANDE COLPEVOLE DELLA ''DOCCIA SCOZZESE'' EUROPEA, COI DAZI TRUMPIANI AL 15%, PIÙ PESANTI IMPOSIZIONI SU GAS E ARMI, SIA LADY URSULA? - SE TRUMP NON DEVE RENDERE CONTO A NESSUNO, URSULA SI RITROVA 27 PAESI ALLE SPALLE, OGNUNO CON I SUOI INTERESSI, SPESSO CONFLIGGENTI: MENTRE MACRON AVREBBE VOLUTO USARE IL BAZOOKA CONTRO IL ''DAZISTA'', COME LA CINA, CHE HA TENUTO TESTA, DA VERA POTENZA, A WASHINGTON, MERZ E MELONI ERANO PER IL “DIALOGO”, TERRORIZZATI DALLE “VENDETTE” POLITICHE CHE TRUMP AVREBBE POTUTO METTERE IN ATTO (UCRAINA, NATO, MEDIORIENTE) - MELONI SA BENE CHE IL PEGGIO DEVE ANCORA VENIRE: LA STANGATA SULL’ECONOMIA ITALIANA DOVUTA AI DAZI SI ANDRÀ AD ACCAVALLARE ALLA FINE DEL PNRR E AI SALARI PIÙ BASSI D’EUROPA - SE L'AUTUNNO SARA' ROVENTE, NON SOLO ECONOMICAMENTE MA ANCHE  POLITICAMENTE (CON IL TEST DELLE REGIONALI), IL 2026 SI PREANNUNCIA DA SUDORI FREDDI... 

riccardo muti concerto agrigento alessandro giuli

DAGOREPORT - “AGRIGENTO CAPITALE DELLA CULTURA 2025” DOVEVA ESSERE PER IL MINISTERO GIULI-VO UN “APPUNTAMENTO CON LA STORIA” ED È FINITO NEL SOLITO “APPUNTAMENTO CON LA CASSA” - PER “INTERPRETARE IL SENSO DI UNA MEMORIA CONTINENTALE EURO-AFRICANA CONDIVISA E FARNE IL FERMENTO DI UN RITROVATO BENESSERE INDIVIDUALE DI CRESCITA COLLETTIVA” (SEMPRE GIULI), COME È POSSIBILE CHE LA REGIONE SICULA ABBIA SBORSATO LA FOLLIA DI 650MILA EURO PER UN SINGOLO CONCERTO NELLA VALLE DEI TEMPLI DELL’ORCHESTRA GIOVANILE CHERUBINI DIRETTA DA RICCARDO MUTI? LO STESSO EVENTO, ORGANIZZATO L’ANNO SCORSO DAL COMUNE DI LAMPEDUSA, ERA COSTATO APPENA 100MILA EURO - DEL RESTO, CON BUDGET DI 150 MILIONI, I 461MILA EURO PER LA “PROMOZIONE E PUBBLICITÀ DEL PARCO ARCHEOLOGICO” CI STANNO. COME IL “MOVITI FEST”: PER 473.360 MILA EURO, UN “PROGETTO CHE MIRA A COINVOLGERE E ANIMARE I LUOGHI DEL CENTRO STORICO AD AGRIGENTO” - ALLE CRITICHE, IL SINDACO DELLA CITTÀ DELLA CUCCAGNA, FRANCESCO MICCICHÈ, SI OFFENDE: “BASTA DILEGGIO STERILE. SE VINCE AGRIGENTO, VINCE LA SICILIA”! (QUI CE NE VOGLIONO 100 DI MONTALBANO…”)

temptation island

LE ANTICIPAZIONI DI “TEMPTATION ISLAND” - APPASSIONATI DI CORNA E FALÒ, AVETE PREPARATO GELATO E POP CORN PER LE ULTIME TRE SERATE DEL PROGRAMMA? SI PARTE DOMANI SERA E DAGOSPIA È IN GRADO DI RIVELARVI COSA ACCADRÀ TRA LE COPPIE - "FORREST GUMP" ANTONIO, DOPO ESSERE IMPAZZITO CON TANTO DI CORSA DISPERATA PER UN INVITO ALLO STADIO FATTO DAL TENTATORE ALLA SUA FIDANZATA, LA VEDE AL FALÒ E LE CHIEDERÀ DI SPOSARLO - L'AQUILOTTO VALERIO SI AVVICINA SEMPRE DI PIÙ ALLA SINGLE ARY E FINISCE PER TRADIRE SARAH. I DUE CHE ABITANO A ZAGAROLO DARANNO VITA A UNA SPECIE DI "ULTIMO TANGO A ZAGAROL". SARÀ LUI CHE, DISPIACIUTO E CON IL CUORE IN MANO, CHIEDERÀ DI POTER INCONTRARE LA COMPAGNA PER RIVELARLE DI PROVARE UN INTERESSE PER LA SINGLE E… - VIDEO