mattarella cartabia

LA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA BY CARTABIA RANDELLATA DA FILIPPO FACCI: “DEL SORTEGGIO PER L'ELEZIONE DEI COMPONENTI DEL CSM NON SI SENTE PIÙ PARLARE. NON C'È TRACCIA NEPPURE DI UNA VERA E PROPRIA SEPARAZIONE DELLE CARRIERE TRA PM E GIUDICI: SI IPOTIZZA SOLO CHE IL PASSAGGIO DI FUNZIONI TRA GIUDICANTI A REQUIRENTI NON POSSA AVVENIRE PIÙ DI DUE VOLTE IN UNA VITA - DELLA PRESCRIZIONE PER ORA NON SI È NEPPURE ACCENNATO. DELLA RIFORMA DEL PROCESSO CIVILE, NEANCHE..."

Filippo Facci per “Libero quotidiano”

 

FILIPPO FACCI

In pratica non ha detto niente, e il clima, francamente, non pare pre -rivoluzionario.

La Guardasigilli Marta Cartabia ha aperto la riunione con i capigruppo di maggioranza della Commissione Giustizia della Camera, dedicata come è noto alla riforma dell'ordinamento giudiziario e del Csm: ma per ora si è limitata a enunciazioni generiche e di buon proposito, del genere buono per una commemorazione o tranquillamente pronunciabile da qualsiasi ministro della Giustizia che l'abbia preceduta negli ultimi 25 anni.

 

MARTA CARTABIA

Il resto sono indiscrezioni, magari anche fondate: ma non paiono rivoluzionarie neanche quelle. La Cartabia ha detto che la riforma dev'essere «fondata sui capisaldi della Costituzione». Sì. Quindi su «indipendenza, esercizio imparziale ed efficienza, perché fiducia e credibilità nei magistrati sono obiettivi che non possiamo mancare». Certo. «Il dibattito pubblico e accademico da tempo è maturo». Come no, è maturo.

 

Poi ha ricordato le parole che il Capo dello Stato, Sergio Mattarella ha pronunciato il 23 maggio scorso a Palermo (bene) e ha sottolineato «l'esigenza che la magistratura operi sempre su solide basi di indipendenza, esigenza sempre più urgente negli ultimi anni per tante ragioni». Ineccepibile, e quindi?

 

marta cartabia sergio mattarella aula bunker ucciardone cerimonia anniversario strage capaci

Quindi non mancheremo del dovere di cronaca se riassumeremo senza virgolettati il resto del discorso preformato: ha aggiunto che la riforma è necessaria anche per la credibilità dei magistrati, che qualcosa si é guastato tra magistratura e popolo, che la maggioranza dei togati è fatta di gente che si adopera con professionalità e riserbo, che i tempi lunghi però sono un problema, che anche Falcone diceva che autonomia e indipendenza se non sono coniugate con efficienza diventano privilegi di casta, e molte, parecchie altre ovvietà che fungano da premessa per comunicarci come accidenti vuole riformare tutto questo la signora Ministro. Ma non l'ha detto, non ancora.

 

MARTA CARTABIA

FILTRANO NOTIZIE

Forse spetterà ai tecnici della Commissione presieduta dal costituzionalista Massimo Luciani, forse occorre vedere che cosa rimarrà dei 400 emendamenti presentati in Commissione giustizia al disgraziato disegno Bonafede sulla prescrizione: dipende da essi, presentati via via dal Ministero al disegno di legge delega già in discussione a Montecitorio, il dettaglio di ogni cambiamento. Intanto filtrano notizie, e sono notizie che, anche se incanalate nella giusta direzione, paiono talvolta generiche.

 

FILIPPO FACCI

Si parla di criteri più rigorosi per le nomine dei magistrati (quindi non solo legate a giochi di corrente) ma del sorteggio per l'elezione dei componenti del Csm, per esempio, non si sente più parlare. Si parla di incompatibilità ambientali per i magistrati che rientrino in carica dopo una parentesi politica (ma già era in uso, anche se non codificata) con divieto per i magistrati di candidarsi nella circoscrizione in cui i magistrati hanno operato negli ultimi due anni, peraltro dopo un'aspettativa di 4 mesi: e se parlava da una vita.

 

Però non c'è traccia neppure di una vera e propria separazione delle carriere tra pm e giudici: si ipotizza solo che il passaggio di funzioni tra giudicanti a requirenti non possa avvenire più di due volte in una vita. In tema di Csm, poi, tutti i magistrati potranno candidarsi con «singolo voto trasferibile» (tutta da spiegare) ma anche per questo occorrerà attendere la pubblicazione della relazione presieduta dal costituzionalista Massimo Luciani, che poi è colui ha elaborato le proposte degli emendamenti sopracitati. La riforma, tecnicamente, sarà una somma di emendamenti alla riforma Bonafede.

ALFONSO BONAFEDE

 

I TEMI DIVISIVI

I temi che dividono di più la maggioranza, da quanto inteso, sono le cosiddette «porte girevoli» (la troppo semplice possibilità che un magistrato che ha fatto politica possa rientrare a giudicare) e il mancato accenno a un qualsivoglia sistema del sorteggio per la legge elettorale del Csm.

 

Il Movimento 5 stelle ed Azione sono contrari sulla prima questione, Forza Italia e la Lega sulla seconda. Questa parziale divisione potrebbe essere un cattivo segno (perché ci sarebbe poco su cui dividersi) o potrebbe viceversa significare che le vere carte, celate negli emendamenti, devono essere ancora calate.

 

MASSIMO LUCIANI 1

Qualche esponente di Forza Italia si è detto perplesso circa i metodi proposti (complicati da spiegare) per superare la scadenza differenziata dei componenti del Csm mentre altre fonti parlamentari riferiscono di una modifica costituzionale per far eleggere il vicepresidente del Csm dal presidente della Repubblica.

 

LA PRESCRIZIONE

Della prescrizione per ora non si è neppure accennato. Della riforma del processo civile, neanche. Però c'è stato un chiaro riferimento a un rafforzamento delle valutazioni di professionalità dei magistrati e a una responsabilizzazione dei dirigenti sul controllo di performance e attività: come? Non sappiamo.

 

david ermini sergio mattarella al csm

Così come non sappiamo - ne parlano in ambienti Pd - che cosa sarà dell'idea di un'Alta Corte della magistratura con funzioni disciplinari, da adottare con legge costituzionale. Insomma, siamo in piena fase interlocutoria e lo si evince anche dal fatto che nessuno si sta scannando. Non è corretto comunque dire che la montagna ha partorito un topolino: non è una montagna - sono emendamenti a una legge precedente, per quanto dirompenti possano essere - e nessuno ha partorito niente.

Ultimi Dagoreport

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)